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Otranto rivive l’ “Alba dei Popoli”

Aumenta di spessore la rassegna otrantina Alba dei Popoli, anche grazie all’importante partecipazione ed al sostegno delle numerose Associazioni presenti

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Aumenta di spessore la rassegna otrantina Alba dei Popoli, anche grazie all’importante partecipazione ed al sostegno delle numerose Associazioni presenti sul territorio, quali, per citarne alcune, Hydro, Club Unesco e Art’Etica, che hanno organizzato iniziative interessanti. L’assessore allo Spettacolo, Salvatore Sindaco, sostiene che attraverso questa sinergia “si è potuto intervenire nel tessuto sociale e sensibilizzare la popolazione. La valenza culturale dell’appuntamento è fondamentale ed è racchiusa nel nome stesso: alba come la fiducia verso il nuovo anno, verso nuove prospettive, per noi e per i popoli dell’est, che hanno vissuto da sempre in condizioni problematiche, sia economiche che politiche e di espressione. Ormai l’Alba dei Popoli è un riferimento per tutto il territorio regionale. E’ cresciuta nel tempo e racchiude una serie di eventi che si differenziano nel loro genere e che intendono intrattenere non solo i numerosi turisti che scelgono Otranto per trascorrere il Capodanno, ma anche i nostri concittadini”. L’Alba dei Popoli, da questo 2011, avrà un logo ufficiale. Fortemente voluto proprio dall’assessore Sindaco, realizzato da Artemisia su incarico dell’ICM, il nuovissimo logo rappresenta il vecchio e il nuovo, il presente e il passato e l’alto significato simbolico della manifestazione nata tredici anni fa: “Abbiamo cercato di tenere insieme gli elementi caratterizzanti l’immaginario di Otranto”, dichiara l’Assessore, “la Cattedrale, il Castello Aragonese, il mare. E i suoi rimandi all’oriente, con il richiamo alla mezzaluna e ai minareti. Ma abbiamo voluto anche fare riferimento alla festa, visto che il logo, nel suo insieme, sembra un fuoco d’artificio. Insomma Otranto reale e immaginario come da sempre è l’Alba dei Popoli”.


Il programma

Sabato 24 dicembre, presso la Villa comunale Idrusa dalle 16,30, “Babbo Natale con i bimbi”: dopo la raccolta dei doni da parte dei suoi fidati Elfi, Babbo Natale in persona distribuirà ai bambini i tanto attesi regali.

Da mercoledì 28 a venerdì 30, la IV edizione della Rassegna enogastronomica, “Cibo non solo sapori”. Otranto accoglierà, per tre giorni, convegni, spettacoli teatrali, spettacoli di musica dal vivo e degustazioni che pongono al centro dell’attenzione il cibo. Il piacere della tavola rappresenta solo il punto di partenza di un percorso attraverso cui conoscere antiche usanze, tradizioni, identità, territori. In questa rassegna ciò che si assaggia viene spiegato, raccontato, per lasciare a chi è curioso qualcosa di più di un sapore: la memoria di un incontro. Nei tre giorni al Castello Aragonese, dalle 17,30 alle 20,30, degustazioni gratuite delle migliori eccellenze enogastronomiche pugliesi e salentine. Sempre al Castello Aragonese, giovedì 29, alle 18,30, lo spettacolo teatrale “La storia di Taborre e Maddalena”. Regia di Enrico Messina con Enrico Messina e Mirko Lodedo, musica originale in scena Mirko Lodedo (fisarmonica e oggetti della tavola). Il lavoro nasce dall’incontro di un attore e un musicista che, ritrovatisi intorno ad una tavola imbandita con cibi semplici, un piatto di grano cotto con il pomodoro, del pane, un bicchiere di “mieru”, pecorino e pere, hanno cominciato a raccontarsi. E le storie sono nate dai suoni piccoli della tavola: il suono delle posate nei piatti, il gorgoglio del vino che cade nel bicchiere, il tintinnio dei bicchieri che s’incontrano nel brindisi… per diventare musica e parole. Ricco carnet per giovedì 29. Da quest’anno infatti la rassegna Alba dei Popoli si arricchisce di un ulteriore importante evento in occasione del ventesimo anniversario dello sbarco albanese in Puglia, che prenderà il nome “L’Approdo. Opera per l’Umanità Migrante”. Il Comune di Otranto e l’Istituto di Culture Mediterranee della Provincia di Lecce presentano una serie di importanti iniziative nel corso della rassegna culminanti con l’inaugurazione della prestigiosa scultura ideata dal grande maestro greco Costas Varotsos. L’idea progettuale prevede che il relitto della motovedetta albanese Kater I Rades, protagonista della “Strage del Venerdì Santo”, nella quale il 28 marzo 1997 morirono 81 persone, riprende il suo viaggio per trasformarsi in un’opera monumentale dedicata alla memoria di tutti i migranti periti in mare. La tenacia di un’associazione umanitaria, la Integra Onlus, la volontà dei parenti delle vittime, la sensibilità di alcuni amministratori italiani, il Comune di Otranto e l’Assessorato alle Politiche Giovanili della Provincia di Lecce hanno impedito che la barca albanese fosse definitivamente distrutta. La loro battaglia contro l’indifferenza si è concretizzata nell’idea dell’Istituto di Culture Mediterranee della Provincia di Lecce di trasformare la Kater in un monumento per tutti i migranti periti in mare, da situare nella cornice del porto di Otranto. Per l’occasione, Costas Varotsos, uno dei maggiori scultori dell’arte contemporanea, le cui opere sono presenti in tutto il mondo, ha accettato la sfida di creare un monumento all’Umanità Migrante partendo dal relitto della Kater I Rades. Il maestro greco verrà affiancato da cinque giovani selezionati dalla Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo organizzata a Salonicco, ai quali si aggiungeranno un artista greco, un albanese e un italiano. Gli artisti, accompagnati dagli organizzatori, incontreranno e dialogheranno con gli abitanti e i proprietari delle attività commerciali della città ed insieme sceglieranno gli spazi all’interno dei quali verranno esposte ed ambientate le proposte creative di ognuno. Un percorso espositivo di schizzi e di materiali grafici e video che si articola negli ambienti privati del centro storico di Otranto e con interpretazioni pensate specificatamente per tali spazi. Un itinerario di ‘ricerca’ e di ‘scoperta’ dunque dei luoghi stessi della città da parte di un gruppo di artisti di distinte territorialità sia geografiche che professionali che lavorano in una riflessione comune attorno all’opera di Costas Varotsos, monumento all’umanità migrante. Il progetto artistico internazionale è stato ideato dalla Cooperativa Artemisia. L’opera realizzata sarà inaugurata con una prolusione di Pedrag Matvejevic, uno tra i maggiori scrittori europei che si sono occupati di analizzare il fenomeno della migrazione, cui seguirà un intrattenimento musicale da parte del gruppo Ensamble Marinaria. Appuntamento nell’Area portuale a partire dalle 18.

Sempre giovedì 29 la XIII edizione del Concerto della Pace: nella Cattedrale, dalle 19, musici e cantori proporranno l’evento musicale “Puer Natus in Bethleem”, un excursus di musiche e canti, sacri e profani, che ripercorreranno un periodo di cinque secoli (dall’XI al XV secolo). Nello spettacolo saranno impegnati 40 artisti, tutti in costume medievale e con strumenti del periodo.

L’evento è organizzato dall’Associazione culturale Hydruntum Art, in collaborazione con il Comune di Otranto.

Venerdì 30, sul Lungomare degli Eroi, dalle 21, la musica dei Ghetonìa. Il loro concerto sostiene la “Giornata nazionale della rete italiana di cultura popolare”. Prima e dopo l’esibizione dei Ghetonia, il Dj Giuseppe Conoci intratterrà il pubblico con una selezione di “world music mediterranea”.

Sabato 31, sempre sul Lungomare degli Eroi dalle 21 e in attesa del concertone di Capodanno, la serata sarà allietata da una selezione musicale Dj Set a cura di affermati artisti locali: Dj Giuseppe Conoci, Dj Klaus, Dj Sergio Petio, Dj Adriano Belmonte e Dj Romualdo Nisi. A mezzanotte grande spettacolo pirotecnico per salutar eil nuovo anno e poi spazio all’attesissimo concerto degli Stadio.   Al termine si proseguirà con l’evento “Aspettando l’Alba”, che avrà ancora per protagonisti Dj Klaus, Dj Sergio Petio, Dj Romualdo Nisi e Dj Adriano Belmonte, che allieteranno il pubblico con il meglio della musica. Una non stop fino alle prime luci dell’alba del nuovo anno. Sempre la notte del 31 dicembre, per mantenere lo spirito della rassegna Alba dei Popoli, al Faro di Palascia, uno dei luoghi più suggestivi del nostro territorio, dove l’alba da sempre raccoglie luci, profumi e suoni, ci sarà, dalle ore 5, un intrattenimento musicale in armonia con la sobrietà del posto. Uno spettacolo multimediale che intende proiettare un ponte di conoscenza e di amicizia sulle culture mediterranee, fiorite nel corso dei secoli sulle sue sponde, a partire dal Salento. Lo spettacolo prevede anche la proiezione di immagini suggestive del territorio idruntino con l’intento di sensibilizzare operatori e cittadini ad un maggiore rispetto della natura e del nostro patrimonio ambientale. L’evento è organizzato da Legambiente Circolo di Otranto, in collaborazione con il prof. Paolo Rausa e il Comune di Otranto.

Il primo del nuovo anno, in Largo Porta Alfonsina, alle 16, spazio a I Tamburellisti di Otranto con “Ritmi e Suoni di Fratellanza”. Nello splendido scenario del Castello Aragonese, invece, alle 18 si esibirà il pianista italiano, ma irlandese di adozione, Antoni O’Breskey, famoso in tutto il mondo per il suo stile che coniuga abilmente linguaggio classico, jazz ed etnico, in particolare irlandese. Sempre per il primo dell’anno organizzata la Regata di Capodanno, che partirà alle 11 dalle acque antistanti il porto di Otranto per giungere al Faro di Palascia, e poi far ritorno. L’iniziativa rientra nel Campionato invernale “Più vela per tutti”, giunto alla sua terza edizione. Non stop music per la serata (Largo Porta Alfonsina dalle 18,30) allietata da una serie di concerti musicali, che vedranno l’alternarsi di più gruppi. Tra questi Anima Latina, che dedicheranno un tributo a Lucio Battisti.

Rimanendo in Largo Porta Alfonsina, alle 20, l’Associazione Hydro propone due cover bands frizzanti e tutte da scoprire: le “Iene Band” e “I Sottosopra”. I primi interpretano, con l’ausilio di travestimenti,  i successi di Ligabue, Renato Zero, Celentano, Zucchero, Vasco Rossi.  “I Sottosopra” cantano le canzoni di Raffaella Carrà, Loredana Bertè, Nada, ecc, e grandi successi da ballare.

Martedì 6 gennaio, sul Lungomare degli eroi, dalle 16,30, la Festa della Befana, evento interamente dedicato ai più piccoli, con la presenza di Befane che distribuiranno caramelle e dolci.

Mercoledì 7, al Castello Aragonese alle 18,30, lo spettacolo teatrale dal titolo “Donne tra mito e tragedia”, di Rosaria Ricchiuto, è a cura del Teatro Solatia.

Fino all’8 gennaio, infine, resterà aperta la  Mostra fotografica “Integrazione” a cura di Integra Onlus, scatti densi di significato del fotoreporter del Corriere della Sera, Vittorio Arcieri. La mostra si può ciisitare ogni giorno dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 17.


Attualità

«Tiggiano non è il paradiso terrestre»

Riceviamo e pubblichiamo: «Che questa narrazione da racconto fantastico cessi di confondere e distrarre: Tiggiano potrà diventare il paese che oggi viene raccontato solo quando farà i conti con sé stesso»

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Risalgono agli anni della scuola primaria i ricordi di lezioni durante le quali ci veniva spiegata la differenza tra un racconto fantastico e un testo informativo; ricordo anche lo sforzo che mi costava, da bambina, scrivere di un’esperienza, di una persona, di un fenomeno, evitando di ricorrere al mio immaginario, sempre ben fornito.

E ricordo che per rendermi chiara la struttura e le caratteristiche di un testo informativo, l’insegnante ricorreva all’esempio di un articolo di giornale: restare nel reale, non perdere di vista il vero, non alterare tratti, funzioni e accadimenti, fornire una descrizione autentica del contesto in questione.

L’esempio dell’articolo di giornale ha continuato, lungo gli anni a venire, a essere il campanello d’allarme quando, lavorando a un testo informativo, rischiavo di cedere alla tentazione di metterci qualcosa frutto della mia fantasia e della mia visione delle cose.

In questo modo ho imparato a scrivere e in questo modo ho imparato a leggere. Credo sia giustificato, quindi, il mio sconcerto davanti ad articoli di giornale che descrivono Tiggiano come se fosse il paradiso terrestre, un Eden in mezzo a realtà degradate e arretrate: Tiggiano è un paese come tutti gli altri, come tutti i paesi meridionali, del Salento, come tutti i contesti piccoli e composti da una popolazione conforme alle possibilità del territorio.

Leggo con turbamento articoli che raccontano Tiggiano con gli occhi delle persone ricche e famose come Helen Mirren.

Non credo di svelare chissà quale segreto escatologico e non mi stancherò mai di ribadire questo dato di fatto: con tutto il rispetto per Mirren, la persona ricca sta bene ovunque, non è il posto a fare la differenza; sono le possibilità; utilizzare la testimonianza di una persona celebre per raccattare voti durante la campagna elettorale, come è accaduto lo scorso anno, oltre che consistere in una caduta di stile, rappresenta anche il fulcro di una narrazione borghese che pone al centro l’amministrazione comunale, dimenticando che una comunità è composta da persone che scelgono di essere accoglienti, e lo sono da sempre.

A rendere davvero vivibile un paese, sono le possibilità che esso offre e Tiggiano, come diverse altre realtà salentine, in questo scarseggia: Tiggiano è vuota e immobile.

A muoversi, e con uno stile abbastanza sinuoso, sono le chiacchiere di chi da questo racconto alterato ci guadagna: è la fantasia di chissà che vede o vuole vedere, di chi negli anni ha scelto di negare l’evidenza che sta nelle difficoltà che tante persone incontrano nel vivere a Tiggiano.

Costruire una maschera sul reale volto di un paese, significa celare quelle che sono le sue mancanze e impedire che vengano colmate: significa non fare il bene di un posto né di chi lo vive, o lo vivrebbe se fosse possibile.

Le persone che risultano trasferite a Tiggiano, e di cui non è ancora stato accertato il numero poiché, nel periodo in cui questo articolo è stato scritto, è aumentato da un post su Facebook a un articolo di giornale, non compensano sicuramente il numero di tutte quelle che sono andate via non facendo più ritorno (ma continuando a risultare residenti a Tiggiano per diversi motivi: chi si è trasferito, chi ha vissuto l’esperienza dell’emigrazione, li conosce).

Dove sono le occasioni di aggregazione, di incontro, di pratica politica, a Tiggiano?

Dove sono le esperienze culturali, di scambio, di crescita?

Dove finisce l’attenzione nei confronti dei giovani così accesa durante la campagna elettorale?

Dove si nascondono tutti quei pregi e tutte quelle eccezionali caratteristiche attribuite a Tiggiano e che lo distinguono così tanto dagli altri luoghi vicini?

Sono classe ‘86 e, come tanti della mia generazione, sono andata via da questo paese intrappolato nel vecchio, affezionato a quel fare politica in maniera banale e senza alcun senso critico.

Palchi dai quali vengono pronunciate promesse nei confronti dei giovani, salvo poi scoraggiare ogni loro tentativo di fare esperienza, di contribuire alla crescita e al benessere della comunità.

Tiggiano non è l’Eden: qui succedono le stesse cose che accadono negli altri paesi; il resto è solo frutto di un’attitudine ben allenata al racconto fantastico.

Sono assente da Tiggiano da anni, non ho intenzione di tornarci né ci ho provato: queste mie parole non sono la conseguenza di mancate promesse o questioni simili.

Desidero solo che sia detta un po’ di verità, oltre a tutta la fantasiosa ricostruzione da social e da slogan di partito.

Desidero solo che Tiggiano non ceda a questa sceneggiata e sappia ritrovare vivacità e lucidità, impegnandosi realmente per il proprio sviluppo.

Che questa narrazione da racconto fantastico cessi di confondere e distrarre perché, se non esiste il problema, non occorre nemmeno adoperarsi per risolverlo.

Basta descrivere una situazione di irreale benessere, priva di quella creatività e di quell’impegno necessari per creare occasioni e opportunità, per favorirlo davvero quel benessere.

Fino ad allora, auspico che si faccia informazione in maniera autentica: il giornalismo è rispettabile solo se è onesto.

Tiggiano potrà diventare il paese che oggi viene raccontato solo quando farà i conti con sé stesso.

Questo è l’augurio da parte di una tiggianese che non ha imparato granché, oltre alla differenza tra realtà e finzione.

Deborah Biasco

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Attualità

Donne, lavoro e inclusione: premio di merito al Salento

No gender gap: il progetto della consigliera di parità della Provincia di Lecce Antonella Pappadà premiato tra le best practice regionali

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Il progetto Parità di genere nel lavoro: donne, lavoro e inclusione”, ideato e promosso dalla consigliera di Parità della Provincia di Lecce Antonella Pappadà, ha conquistato il Premio di merito, nella categoria Comunicazione, alla Call for best practice #nogendergapedizione 2025 della Regione Puglia.

Il progetto è tra i 10 vincitori, su 41 candidati all’iniziativa regionale, pensata per conoscere e valorizzare le migliori pratiche promosse dai sistemi territoriali per contrastare e prevenire ogni forma di divario e discriminazione di genere nel lavoro e per promuovere l’occupazione femminile.

La cerimonia di consegna dell’importante riconoscimento si è svolta, a Bari, presso la Fiera del Levante, nell’ambito dell’incontro di approfondimento dedicato al tema Donne e lavoro”, in cui è stato anche sottoscritto il Protocollo tra Regione e Partenariato socioeconomico per la promozione del lavoro femminile in Puglia.

La consigliera di Parità provinciale Antonella Pappadà, che ha anche firmato il Protocollo d’intesa, è stata premiata dall’assessora regionale alle Politiche di genere Serena Triggiani, con la consigliera delegata all’Agenda di genere, Titti De Simone e la consigliera regionale di Parità, Lella Ruccia.

«Sono felice e onorata di aver ricevuto questo riconoscimento dalla Regione Puglia, assessorato alle Politiche di genere», commenta la consigliera di Parità Antonella Pappadà, «perché ripaga l’impegno profuso nell’ultimo anno insieme a tutta la rete, che ringrazio fortemente. Sono ancor più felice per il grande interesse dimostrato dalle studentesse e degli studenti, che ho incontrato personalmente, riguardo ai temi affrontati in questo primo anno di formazione, segno che la strada intrapresa è quella giusta: far riconoscere e superare stereotipi e pregiudizi, promuovere la consapevolezza di sé e delle proprie capacità, incoraggiarli nella ricerca dei loro interessi e al rispetto per le diversità».

Questa la motivazione del Premio di merito: “Per aver promosso un progetto innovativo e continuativo di orientamento e sensibilizzazione che affronta con efficacia i temi della parità di genere, dell’inclusione e dell’empowerment femminile, supportando le studentesse e gli studenti nella scelta consapevole del proprio percorso formativo e professionale. L’iniziativa contribuisce concretamente al superamento degli stereotipi, alla riduzione del divario di genere e al miglioramento dell’occupazione femminile e delle persone con disabilità, con un impatto positivo e duraturo sul tessuto sociale ed economico del territorio”.

Il Progetto di orientamento integrato Parità di genere nel lavoro: donne, lavoro e inclusione” è un percorso formativo triennale, avviato in via sperimentale in 4 Istituti scolastici superiori del Salento (Ites Olivetti di Lecce, Liceo Da Vinci di Maglie, IISS Meucci di Casarano, IISS Giannelli di Parabita), nell’ambito dei PCTO (Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento).

Il primo modulo, intitolato Oltre gli stereotipi”, si è snodato da dicembre 2024 a maggio 2025, attraverso 16 incontri, pari a 48 ore di formazione, con esperte e testimonial d’eccezione.

Il coordinamento e la realizzazione del Progetto sono curati dall’Ufficio pari opportunità – Servizio Risorse umane e Pari opportunità della Provincia di Lecce, diretto da Pantaleo Isceri, con il supporto del Gruppo operativo formato nell’ambito del Tavolo tecnico permanente “Donne, lavoro e inclusione”, costituito dalla stessa consigliera di Parità.

Nel prossimo anno scolastico 2025-2026 sarà sviluppato, in continuità con le classi già coinvolte, il secondo modulo, Il mercato del lavoro”, rivolto a studenti e studentesse del quarto anno.

Il percorso di concluderà nell’anno scolastico 2026-2027, con il terzo ed ultimo modulo Il lavoro tra diritti e doveri: soggetti di diritti e di doveri, dedicato agli studenti di quinta.

Un modo valido per fornire agli studenti gli strumenti per comprendere e contrastare le discriminazioni di genere, incoraggiando un pensiero libero e inclusivo anche attraverso atteggiamenti e comportamenti.

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Nuove tappe per il Camper del Lavoro

Arpal Puglia: 685 posizioni aperte nel leccese, nuove tappe per il Camper del Lavoro, recruiting con Mc Donald’s a Galatina e concorso per categorie protette

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Dopo i primi giorni nel nord Salento, da questa settimana il Camper del Lavoro di ARPAL Puglia porta il suo sportello itinerante anche nei Comuni del Capo di Leuca, nella Grecìa Salentina, a Veglie, Porto Cesareo e a Nardò, presso la Foresteria Boncuri che ospita i lavoratori migranti impegnati nella raccolta stagionale di frutta e ortaggi.

L’iniziativa, finanziata con fondi PNRR e realizzata in collaborazione con gli enti del Terzo Settore Cefas, Consorzio Mestieri Puglia e Sale della Terra, nasce per avvicinare le politiche attive del lavoro anche alle comunità più isolate, garantendo un contatto diretto con gli operatori dei Centri per l’Impiego.

Il mezzo attrezzato, trasformato in un vero e proprio sportello mobile, fornisce orientamento personalizzato, supporto nella scrittura e aggiornamento di CV e lettere di presentazione, assistenza sulle offerte di lavoro e sui percorsi formativi, accesso ai servizi digitali e informazione dedicata alle imprese.

L’azione si inserisce, inoltre, nel quadro delle misure di contrasto al caporalato, offrendo tutele e opportunità laddove più necessario.

Parallelamente, proseguono le attività presso i centri per l’impiego. Il Recruiting Day “Last Call for Summer”, che si è svolto lo scorso 12 giugno, ha visto una partecipazione ampia e diffusa: sono state raccolte 386 candidature e sono stati svolti 348 colloqui in un’unica giornata. Anche in questo caso, la strategia #mareAsinistra ha consentito l’estensione della partecipazione oltre i confini regionali, con candidature provenienti anche da Sicilia e Spagna, a conferma dell’efficacia di un modello che integra colloqui in presenza e da remoto.

RECRUITING DAY CON MCDONALD’S A GALATINA

Domani (martedì 24 giugno)è in calendario un nuovo importante appuntamento: presso il Centro per l’Impiego di Galatina si terrà il Recruiting Day per la nuova apertura del ristorante fast food McDonald’s.

Per l’occasione, i recruiter di Arpal e della società Ristosì srl terranno i colloqui di lavoro per la selezione di quaranta risorse, tra addetti alla sala e addetti alla cucina, da assumere con contratto part time a tempo determinato con possibilità di stabilizzazione.

Possono candidarsi giovani tra i 18 e i 35 anni, preferibilmente domiciliati entro 30 km da Galatina.

Per l’invio della candidatura e maggiori dettagli, si può consultare il portale “Lavoro per te Puglia”

Solo per chi vive fuori regione, è possibile prenotare un colloquio da remoto grazie alla strategia #mareAsinistra, compilando l’apposito form

IL CONCORSO ARPAL

Si segnala l’avvio di un concorso pubblico, su base territoriale, per l’assunzione a tempo pieno e indeterminato di quaranta Istruttori del Mercato del Lavoro da inquadrare nell’Area degli Istruttori (ex categoria C) presso l’Agenzia Regionale per le Politiche Attive del Lavoro – ARPAL Puglia.

La procedura è interamente riservata a persone iscritte negli elenchi della legge 68/99: trentasei posti sono destinati a persone con disabilità, come da art. 1 della legge 68/99, e quattro a categorie tutelate ai sensi dell’art. 18, comma 2 della stessa legge e delle norme equivalenti.

Le domande dovranno essere presentate esclusivamente online attraverso il portale www.inPA.gov.it entro il 27 giugno.

Il bando completo e tutti i dettagli sono consultabili nella sezione “Albo Pretorio” del portale ARPAL Puglia, all’indirizzo https://arpal.regione.puglia.it/.

I DATI DEL 20° REPORT

Il 20° Report settimanale di ARPAL Puglia dipinge un quadro vivace e dinamico del mercato del lavoro nell’Ambito di Lecce, con un totale di 685 posizioni aperte distribuite in 221 annunci.

Le opportunità sono variegate e coprono numerosi comparti produttivi. Il settore del turismo si conferma il motore principale, raccogliendo 166 posizioni.

Subito dopo, il settore delle costruzioni mostra una forte crescita con 151 offerte, seguito dal commercio che attesta 91 opportunità.

La sanità e i servizi alla persona propongono 64 inserimenti lavorativi, dimostrando una costante domanda di professionalità in questi ambiti.

Proseguendo nell’analisi, il settore dei trasporti e riparazione veicoli conta 40 posti, mentre il comparto Tessile, Abbigliamento e Calzature (TAC) registra 34 posizioni. Le pulizie e le telecomunicazioni presentano entrambe 27 posizioni attive.

Il settore agroalimentare offre 18 opportunità, e quello metalmeccanico 13.

Anche se più contenuta, l’offerta nel settore bellezza e benessere è comunque significativa con nove opportunità.

Chiudono la lista i comparti pedagogico con sette posizioni attive, amministrativo-informatico con cinque e spettacolo – organizzazione eventi con due posizioni.

A completare il panorama occupazionale vi sono 16 posizioni riservate agli iscritti alle categorie protette secondo la legge 68/99 e altre 13 destinate a persone con disabilità.

Il report segnala inoltre otto tirocini formativi attivi e una serie di proposte di lavoro e formazione all’estero, promosse attraverso la rete EURES, che sostiene la mobilità professionale a livello europeo.

Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it, dal quale ci si può candidare direttamente tramite Spid.

Si consiglia di consultare costantemente la pagina Facebook “Centri Impiego Lecce e Provincia“, il portale Sintesi Lecce e i profili Google di ogni centro per l’impiego.

Gli uffici sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 11,30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16,30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.

CLICCA QUI PER LEGGERE IL 20° REPORT ARPAL NELLA SUA VERSIONE INTEGRALE

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