Alliste
Poggiardo amica dei bambini
Certificazione di impegno “Verso una città amica dei bambini”, per l’attività svolta a favore della fascia giovanile, anche ai Comuni di Alliste, Melpignano, Poggiardo, San Pietro in Lama e Uggiano la Chiesa

Presso la sala conferenze dell’Istituto Pie Filippini, in Piazza Castello ad Otranto, alla presenza del presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone, del sindaco di Otranto Luciano Cariddi, del direttore generale UNICEF Italia Davide Usai e del presidente del Comitato provinciale UNICEF Giovanni Perrella, si è svolta la manifestazione conclusiva della terza edizione delle “Olimpiadi dell’Amicizia 2014”, promosse dai Consigli comunali dei ragazzi della provincia di Lecce, dalla stessa Provincia di Lecce e dall’UNICEF.
È stata questa l’occasione per dare spazio, nella seconda parte, alla cerimonia per la certificazione di impegno “Verso una città amica dei bambini”, per l’attività svolta a favore della fascia giovanile, ai Comuni di Alliste, Melpignano, Poggiardo, San Pietro in Lama e Uggiano la Chiesa. Il programma “Città Amiche delle bambine/bambini e degli adolescenti” è un’iniziativa internazionale dell’UNICEF che si propone di promuovere i diritti dell’infanzia nelle politiche attuate sul territorio e che a Poggiardo, come in altre realtà, è partita per impulso del Consiglio Comunale dei Ragazzi ed è stata adottata dalla Giunta Comunale che attraverso una delibera l’ha fatta propria ed attuata.
Il Comune di Poggiardo non è nuovo a iniziative del genere tanto che proprio qualche mese fa l’Amministrazione Comunale ha riconosciuto la cittadinanza onoraria ai bambini figli di cittadini immigrati residenti nel Comune. E sempre per impulso del Consiglio Comunale dei Ragazzi è stato colto anche l’aspetto ambientale dal momento che in ogni aula sono stati apposti dei contenitori distinti a seconda della tipologia di rifiuto per educare alla raccolta differenziata le giovani generazioni. Sempre per quanto riguarda l’aspetto dell’educazione ambientale saranno previste a breve delle visite presso la pineta “mari rossi” recentemente rimessa a nuovo con percorsi attrezzati: una giornata tra rudiste e grotte carsiche in un bellissimo contesto naturale è certamente un modo semplice per imparare ad apprezzare il proprio territorio ed a valorizzarlo.
Anche queste sono azioni che hanno aperto la strada a Poggiardo alla candidatura di città amica dei bambini/adolescenti UNICEF che secondo la Convenzione sui diritti dell’infanzia si esplica in nove passi fondamentali che vanno dal promuovere il coinvolgimento attivo delle bambine, dei bambini e degli adolescenti nelle questioni che li riguardano, ascoltando le loro opinioni e tenendole in considerazione nei processi decisionali al sostenere le Organizzazioni che si interessano dei diritti umani per promuovere i diritti dei bambini.
“Le famiglie di Poggiardo e Vaste”, spiega l’assessore con delega alle Politiche giovanili Giuseppe Orsi, “sono particolarmente sensibili al tema dell’infanzia e annualmente partecipano in modo importante alla raccolta fondi a favore dell’UNICEF; ora il riconoscimento per la nostra comunità è testimoniato dalla presenza del Direttore Generale di UNICEF Italia che ha voluto presenziare personalmente a quest’iniziativa. La nostra intenzione è quella di dare piena attuazione alla Convenzione sui diritti dell’infanzia anche attraverso eventi quale potrebbe essere ad esempio un festival della letteratura per ragazzi. Grazie alla mia delega per la Biblioteca Comunale vorrei proporre quest’iniziativa che magari permetta ai ragazzi di leggere dei libri durante le vacanze estive poiché la lettura fortifica le loro menti”.
Investire sui giovani e sulle loro idee, attuandole, è certamente un passo importante verso la costruzione di una Città per giovani generazioni e per invertire una tendenza che finora fa del Salento e dell’intera Italia un Paese a vocazione “veterofila”. Anche attraverso queste piccole azioni che passano dal riconoscimento del pensiero dei bambini, si prende dunque coscienza del fatto che è ora di voltare pagina.
Carlo Quaranta
Alliste
Colpo grosso della Guardia di Finanza
Sequestrati un chilo di cocaina, drone, tanti contanti, un diamante ed un Rolex GMT Master II…

Nella serata di ieri, la Guardia di Finanza della Compagnia di Gallipoli, con il supporto dei cani antidroga “Roma” e “Goran” del Gruppo di Lecce e dei militari di Casarano, Tricase e Leuca, hanno portato a termine un’operazione antidroga nel comune di Alliste.
L’intervento ha permesso di scoprire circa 1 kg di cocaina, occultata all’interno di intercapedini ricavate nel pavimento, nei cassonetti delle tapparelle e in tubazioni interne dell’abitazione.
Lo stupefacente, in parte ancora confezionato in panetti all’ingrosso e in parte già suddiviso in dosi, è stato sottoposto a sequestro insieme alla strumentazione per la preparazione e vendita della droga sulla piazza di spaccio.
Inoltre, sono stati trovati; un drone e un sistema di videosorveglianza per gestire in sicurezza l’attività criminale; circa 10.000 euro in contanti; una busta di oltre 10 kg di monete; un orologio Rolex GMT Master II; e un diamante, tutto sottoposto a sequestro.
Sono stati sequestrati anche quattro smartphone, due tablet e altri dispositivi, tutti al vaglio degli esperti per un’accurata analisi forense, utile per il prosieguo delle attività investigative.
Sentita l’Autorità Giudiziaria inquirente, i militari hanno proceduto all’arresto dei tre soggetti accusati di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio, in concorso tra loro, e tradotti in carcere a Lecce.
Alliste
Felline: simbolo delle SS su monumento dei Caduti!
«Vergogna! Un gesto vile, ignobile, che offende la memoria di chi ha sacrificato la vita per la libertà. Chi ha compiuto questo scempio deve essere identificato e punito»

«Vergogna! Con un atto infame, il monumento ai Caduti di Felline è stato imbrattato con il simbolo delle SS naziste. Un gesto vile, ignobile, che offende la memoria di chi ha sacrificato la vita per la libertà. Chi ha compiuto questo scempio deve essere identificato e punito. A Felline non c’è spazio per il neofascismo né per chi disprezza la storia».
Con questo post su Facebook il consigliere di opposizione Manlio Palese ha denunciato quanto avvenuto nella piazza principale della frazione di Alliste.
Anche il sindaco Renato Rizzo ha esternato il suo «sdegno» ed ha incaricato la polizia locale di avviare le indagini per risalire ai responsabili. Per questo saranno visionate le immagini di telecamere della zona che potrebbero aver ripreso i colpevoli.
Nel frattempo, sono già state avviate le operazioni per la rimozione del simbolo nazista dalla lapide.
Un gesto certamente ignobile e vile e, altrettanto sicuramente, figlio dell’ignoranza che resta l’elemento più violento nella nostra società.
Non ci sorprenderebbe che l’autore (o gli autori) di tale vigliaccata neanche sia(no) a conoscenza di cosa abbia voluto dire e ancora voglia dire quel simbolo.
Del resto, si sa, l’ignoranza fa più danni della cattiveria.
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Alliste
Un ettaro di discarica abusiva
Carabinieri forestali a tutela del vincolo paesaggistico. Ad Alliste sequestrata vasta area quadri utilizzata come discarica di rifiuti anche pericolosi. Denunciato il proprietario

I Carabinieri Forestali del Nucleo di Gallipoli sono intervenuti ad accertare una situazione di gestione di rifiuti, su una vasta area in zona tutelata per il paesaggio, ai sensi del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (categoria “Immobili ed aree di notevole interesse pubblico” del cosiddetto “Codice Urbani”), risultata del tutto illecita.
L’ episodio riguarda un terreno in località Perni in agro di Alliste, della superficie di quasi un ettaro (9mila metri quadri), per due terzi ricoperto da rifiuti di ogni tipo, in parte livellati e spianati.
I materiali abbandonati al suolo erano composti prevalentemente da scarti di demolizioni edili, compresi infissi in legno, ferro e plastica, pannelli in cartongesso, nonché rifiuti pericolosi come contenitori con residui di vernici, solventi, silicone.
Al margine di questo piazzale di rifiuti erano stati realizzati un locale in lamiera della superficie di 30 metri quadri, ad uso deposito, e un altro in pietra a secco, con antistante pavimentazione in piastrelle e tufo granulare.
A parte la gestione illecita dei rifiuti, le suddette opere sono risultate abusive, mancando qualsiasi titolo autorizzativo.
Per di più, come detto, in area sottoposta a vincolo paesaggistico, e caratterizzata da vegetazione spontanea a macchia mediterranea.
Ad evitare il protrarsi degli abusi, i Carabinieri Forestali hanno sottoposto a sequestro preventivo l’ intera area, e denunciato alla Procura della Repubblica di Lecce il proprietario, un 70enne del posto.
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