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Primarie: con chi va il PD?

E loro chi votano? Abbiamo chiesto ai rappresentanti più autorevoli del PD locale qual è il loro orientamento tra Pierluigi Bersani, Matteo Renzi e Laura Puppato e il perché della loro preferenza

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di Giuseppe Cerfeda


E loro chi votano? Abbiamo chiesto ai rappresentanti più autorevoli del PD locale qual è il loro orientamento tra Pierluigi Bersani, Matteo Renzi e Laura Puppato e il perché della loro preferenza



Sergio Blasi: “Si a Bersani, no ai… supereroi”


Le primarie, soprattutto per come vengono svolte da noi, sono sempre uno strumento ambiguo e portatore in potenza di mille distorsioni. Ma qui siamo di fronte ad una sfida decisiva. Abbiamo l’opportunità di archiviare definitivamente il modello anti-politico e leaderista. Quel modello che tanto danno ha procurato al Paese negli ultimi vent’anni e che ha messo radici anche nel campo della sinistra. Abbiamo da un lato due “individui”, che si ripropongono stancamente nel ruolo di supereroi in grado di “salvare il mondo”, dall’altro chi promette di restituire lo scettro ad una comunità fatta di persone in carne ed ossa, di riportare il potere e la politica dentro una storia collettiva. Di popolo, ma aliena al populismo. Per questo è necessario dare forza a Bersani. Non a lui, personalmente, ma all’idea di politica che egli incarna. Su questo è necessaria una presa di coscienza da parte di tutti coloro che sostengono un’idea di riscatto dei deboli. Anche di coloro che non si identificano nel Pd e ne trovano timida la piattaforma programmatica, reclamando maggiore coraggio e radicalità. Qui è in gioco la ricostruzione della comunità politica della sinistra, anche di quella che travalica il recinto della coalizione impegnata nelle primarie. Se la sinistra non torna a riconoscersi in una soggettività larga e di ampio respiro, sarà difficile per chiunque coltivare aspirazioni di cambiamento o anche solo trovare un luogo nel quale esprimerle e discuterle collettivamente. Questa è oggi la partita. Al Sud più che altrove.


Sergio Blasi (Segretario Regionale PD Puglia)


Teresa Bellanova: “Solo Bersani può guidare il Paese verso il rilancio”


Tra Renzi, Bersani, Puppato, Vendola e Tabacci, scelgo Pierluigi Bersani! Perché? Lo conosco da tempo, l’ho visto operare da Ministro dello Sviluppo Economico, con il Governo Prodi, sempre con serietà, competenza e rigore. Con Pierluigi Bersani abbiamo condiviso un percorso politico attivo, dentro e fuori il Parlamento. Abbiamo affrontato la crisi economica, seppur prima dai banchi dell’opposizione con il Governo Berlusconi, abbiamo battagliato senza mai arrenderci per far capire che si stava portando il Paese sulla strada sbagliata. Bersani, una volta decretato il fallimento di Berlusconi, avrebbe potuto mettere dinanzi a tutti se stesso ed decidere di andare alle elezioni anticipate. Ma da persona seria qual è ha pensato prima all’Italia e lealmente, condividendo la sua riflessione con il partito, ha ritenuto utile affidare temporaneamente il Governo del Paese ai tecnici. Ciò, però, non ha voluto dire arretrare sui principi che da sempre si caratterizzano come valori fondanti del nostro agire, uno su tutti la richiesta di equità. Ed infatti, con Pierluigi abbiamo continuato a camminare tra le persone, per le strade e nelle fabbriche, per raccogliere le istanze dei ceti più deboli ed affermare i principi di libertà e partecipazione. Sostengo Bersani perchè condivido i principi e i punti del suo programma votato all’equità e alla crescita, nonché alla riaffermazione del lavoro come leva centrale del rilancio del Paese. Oggi il Partito democratico è il più grande partito del centrosinistra e non certo per merito di chi lo vuole destituire o ancor meglio rottamare. Il Pd ha rappresentato e continua a rappresentare la leva vincente nella lotta al berlusconismo, visti i recenti rigurgiti. Al rispetto e al coinvolgimento, ideali che strutturano l’identità politica di Bersani, volgo il mio interesse politico, senza circoscrivere, piuttosto valorizzando, il raggio di conoscenze, esperienze e competenze base e frutto di  questo partito pronto a tornare a governare. Con Bersani volgiamo lo sguardo al rinnovamento sì, ma in chiave europea oltreché nazionale. Il socialismo europeo è una realtà non eludibile, ma predominante, il traguardo da consolidare.  Un contesto sempre più globale nelle azioni e nelle scelte.  Non credo sia più tempo di populismi o tecnicismi di governo. Bersani è la personalità politica che può guidare questo Paese verso l’auspicato rilancio. Superbia e superficialità ben si legano all’arroganza di chi un Paese, dall’alto, non è ancora riuscito a guardarlo. Sì, io resto al fianco di Bersani, perché, forse, come proprio Renzi dice, “guarda troppo a sinistra”.


Teresa Bellanova (Deputata PD)


Antonio Rotundo: “Se non ci fosse Renzi bisognerebbe inventarlo”


Solo chi legge la realtà in modo distorto non riesce a rendersi conto che non servivano al centrosinistra primarie di facciata. Non ci servivano primarie da gita ai gazebo per legittimare qualcuno, ma al contrario un confronto vero che rianimasse (dando dinamismo e vitalità al PD ed alla coalizione) il rapporto con la società, allargando il potenziale bacino elettorale, così come sta accadendo ora con la candidatura di Renzi che rappresenta per molti una motivazione per recarsi alle urne.  Attenzione, a non essere stretti in un’alleanza PD-Sel spostata su posizioni che non colgono gli spazi di innovazione e di modernizzazione che ora sono per noi un passaggio obbligato se non vogliano confinarci entro un recinto angusto che ci porterebbe dritti dritti alla sconfitta elettorale (‘94 docet), anche alla luce dell’uscita dalla scena principale di Berlusconi e del possibile rassemblement dell’area moderata.  Se non ci fosse, Renzi bisognerebbe inventarlo.


On. Antonio Rotundo


Salvatore Capone: “Con Bersani Italia verso una storia nuova”


L’attuale difficile fase storica richiama tutti ad un forte senso di responsabilità collettiva, perché i problemi sono seri e le scelte da compiere non sono né semplici né scontate. Siamo, tuttavia, convinti che l’Italia ha risorse, capacità e cuore e che ce la farà.  E se crediamo nelI’Italia onesta che non si arrende, potremo contribuire a consegnare alle nuove generazioni un Paese rinnovato, sia dal punto di vista civile che economico e sociale. Per questo ho scelto, insieme a tanti altri Democratici e Progressisti, di sostenere Pierluigi Bersani, per affermare questa nuova visione politica alla guida del Paese. Siamo ad un bivio, noi, il nostro Paese e l’Europa: “Nessuno si salva da solo, nessuno può stare bene davvero, se gli altri continuano a stare male”. Solo insieme possiamo farcela ed uscire dalla morsa della crisi che ancora stringe il futuro dell’Italia. La speranza che muove il nostro agire risiede, pertanto, nella comune convinzione che combinando rigore e cambiamento, risanamento e crescita, unitamente a maggiore equità sociale e lavoro, potremo restituire all’Italia il suo posto in Europa. Per tali ragioni c’è bisogno di una prospettiva seria e di una classe politica dirigente capace di assumersi le proprie responsabilità, capace di costruire un progetto popolare per l’Italia, un progetto che riesca, con la forza delle idee, ad opporsi ai populismi che la brutta politica, quella del malcostume e del malaffare, ha permesso che crescessero incontrollati, allontanando sempre più le istituzioni dai cittadini. Ritengo che con Pierluigi Bersani alla guida del prossimo governo potremo indirizzare tutto il Paese verso una storia nuova, riscoprire quelle energie positive presenti in Italia, come nel Salento, coinvolgere forze nuove, giovani, stanandole dalla spera “privata” in cui si sono rifugiate, per riportarle verso l’impegno pubblico e per restituire loro il senso della consapevole partecipazione ad una sfida di portata storica. Per questo le Primarie saranno un momento fondamentale, perché la parte migliore della politica tornerà fra la gente, chiedendo ai cittadini di disegnare il proprio domani.


Salvatore Capone (Segretario prov. PD)

Cosimo Durante: “Comunque vada sarà un successo”


Ci troviamo, infatti, di fronte ad una scelta tra personalità politiche di altissimo livello che potrebbero dare al nostro tormentato Paese un grande slancio verso una doverosa ed esemplare rinascita politica, economica, sociale e soprattutto morale.


Ma una scelta bisogna pur farla ed io questa volta ho scelto Pierluigi Bersani. Andrò a votare per lui perché trovo sia un uomo politico di comprovata esperienza (si ricordi, tra gli altri, come sia riuscito a svolgere eccellentemente l’incarico di Ministro) , invidiabile equilibrio ed elevata caratura morale. In questi ultimi difficilissimi anni per il panorama politico italiano, Bersani è riuscito a prendere per mano il Partito Democratico e a farlo diventare il primo partito d’Italia anteponendo le idee ai personalismi. Ho apprezzato come in queste primarie sia stato lui stesso a mettersi in gioco chiedendo la modifica dello Statuto e permettendo a Matteo Renzi di candidarsi, accettando in tal modo, con grande spirito di collaborazione e senso assoluto di democrazia, l’invito al rinnovamento, non facendone solo una questione anagrafica, ma di esperienze sul territorio, nuovi stimoli e potenzialità umane. Infine voterò Bersani perché ha un’idea di Europa nuova, che si liberi dalle catene degli anacronistici nazionalismi di questi tempi e perché vuole un’Italia che quando parla di risorse non intenda solo quelle economiche, ma soprattutto quelle umane, sociali e culturali che sono state sempre la marcia in più del nostro bellissimo Paese.


Cosimo Durante (presidente Assemblea prov.  PD)


Paolo Foresio: “Renzi ultima speranza perchè il Paese possa cambiare”


La discesa in campo di Matteo Renzi nella competizione per le primarie del centrosinistra è molto più che una semplice candidatura: rappresenta infatti, la speranza concreta, forse l’ultima, che in questo Paese qualcosa possa realmente cambiare. Matteo è il portavoce del desiderio di un’intera generazione. Una generazione stanca di assistere inerme ad un costante declino causato, in parte, da coloro che da decenni sono stabilmente ancorati alle poltrone dei palazzi romani e che non sono stati in grado in alcun modo di rispondere all’esigenze della collettività.  Europa, futuro e merito sono le parole chiave della sfida che Matteo intende portare avanti per cambiare in meglio questo Paese e per riconsegnare ai cittadini italiani la speranza che qualcosa di buono nell’interesse comune possa concretamente essere realizzato. Per queste e per altre mille ragioni supporteremo la candidatura di Matteo Renzi alle primarie del centrosinistra del prossimo 25 novembre.


Paolo Foresio (Capogruppo PD al Comune di Lecce)


Vanessa Nicolardi: “Oltre le primarie, la lungimiranza di un vero leader”


“Io ho valutato i rischi per il PD. E dico che se noi usciamo bene da questa cosa, poi non ci ammazza più nessuno”. Pier Luigi Bersani ha aperto così l’Assemblea Nazionale del 6 ottobre scorso, alla quale ho avuto la fortuna di partecipare come Delegata Nazionale. Un’Assemblea, quella che ha votato la deroga allo Statuto per permettere ad altri tesserati del Partito Democratico, oltre al Segretario Nazionale, di candidarsi alle Primarie del centrosinistra, che ha avuto il sapore di evento storico. “Siamo più di quello che pensiamo, perché il mondo intero ci osserva. E ci osserva per l’Italia. Cerchiamo tutti, prima delle nostre vicende personali, di avere a cuore il PD che è l’unica speranza per il nostro Paese”. Il suo convincimento è stato anche il nostro, anche di chi ha sempre dato enorme valore al rispetto delle regole ed era inizialmente restio a cambiarle. Ma un partito non si fonda solo sulle regole. Le fondamenta sono valori e idee comuni, stessa visione della società e un progetto di governo da presentare ai cittadini che risponda al desiderio forte di cambiamento che ormai si avverte da troppo tempo tra la gente. E non condivido i timori di chi pensa che queste Primarie possano produrre solo divisione e rottura. Anzi. Quella del nostro Segretario, che questa volta ha indossato le vesti del buon padre di famiglia: quello che accoglie, che ascolta, che apre… è stata un’intuizione degna di un grande leader. Perché ha saputo guardare oltre, con lungimiranza, e non perdere di vista l’obiettivo vero del nostro Partito, che non sono le Primarie (semmai sono il primo passo), ma è quello di vincere le elezioni politiche e dare un Governo credibile, stabile, autorevole a questo Paese, per la ricostruzione e il cambiamento. Perché chi, del nostro partito, ha deciso di candidarsi alle Primarie, ha sottoscritto lo stesso impegno, di fronte al PD e di fronte agli italiani. E chiunque vincerà saprà rappresentare tutti.


Ora ciò che conta è riportare al centro del dibattito le nostre proposte e non concentrarlo solo sui nomi. E’ quello che stiamo tentando di fare con le iniziative in corso nella nostra città. Per avvicinare di nuovo la gente, per dire cosa pensiamo, cosa vogliamo fare e per chiedere sostegno e soprattutto grande partecipazione. Con entusiasmo, con speranza. Perchè il Paese che resiste e vuole ripartire, deve farlo da qui. Per l’Italia, Bene Comune.


Vanessa Nicolardi (Componente Assemblea Nazionale PD e Segretaria cittadina Tricase)


Luciano Marrocco: “Con Bersani risposta collettiva quale strumento di uscita dalla crisi”


Non ci sarà cambiamento però, senza una partecipazione delle persone alle decisioni istituzionali; ecco perchè la necessità, in questa fase della politica, delle elezioni primarie, che da Giovane Democratico rivendico con orgoglio. In questo processo di partecipazione, la nostra generazione, iscritta o meno ad un partito, non può stare a guardare. La nostra è una generazione indispensabile per il futuro di questo paese. Dobbiamo e vogliamo essere in campo per questo. Vogliamo parlare con la voce del nostro impegno, dei nostri mille lavori, del nostro studio, dei nostri valori: crediamo nelle risposte collettive. Non penso, e con me tanti altri ragazzi che in questa provincia hanno scelto Pierluigi Bersani, che ci sia un’Italia migliore di un’altra. Credo che esistano l’individualismo, il privilegio, la solitudine come pure la solidarietà, l’uguaglianza e il senso di comunità. Sta a noi scegliere la direzione di marcia. Non è più tempo dell’uomo solo al comando, non è più tempo di una politica che è solo rappresentazione di interessi senza alcuna mediazione politica, culturale e sociale; in questo modo a prevalere saranno sempre gli interessi più forti. Al contrario, Pierluigi Bersani, pone quale strumento di uscita dalla crisi, che ormai non è solo economica, ma anche sociale e morale, una risposta collettiva, tanto in Italia quanto in Europa. È questa la ragione di fondo che mi spinge a sostenerlo alle elezioni primarie. La “rottamazione” non è la via giusta per riportare l’Italia al posto che merita, essa rappresenta solo uno specchietto per le allodole. Al contrario invece, è dirimente il tema del ricambio della classe dirigente di questo paese. È un processo questo, che va costruito su basi politiche e culturali solide e non attraverso slogan. Io sono il segretario di una organizzazione giovanile che è impegnata in percorsi di formazione che vanno in questa direzione. Noi  vogliamo candidarci alla guida del paese e della politica non già per il seguito che potrebbe venirci dalla carta d’identità, ma perché abbiamo idee e proposte concrete per questo paese. Faccio solo alcuni esempi: Una tassa patrimoniale da applicare a livello europeo, per tassare i grandi capitali  e fornire ai singoli stati cospicue risorse da spendere in welfare; l’abolizione dei paradisi fiscali per combattere l’evasione; investire in un piano quinquennale europeo sul risparmio energetico e l’uso delle energie rinnovabili. Ma, si sa, nelle primarie si dovrà scegliere, e come accennato prima io ho scelto Bersani, perché, se da un lato ritengo evanescente e già superata la proposta di Renzi, dall’altro, però, ritengo troppo autoreferenziale quella di Vendola, e che rischia per questo, di chiudere in uno spazio troppo stretto la sinistra di questo Paese. Serve una personalità in grado di unire le migliori tradizioni politiche e culturali di questo paese, solo Bersani può farlo,per la sua competenza, perché il progetto che rappresenta è ben radicato in Europa, e ne è prova il manifesto di Parigi, perchè solo con lui, la generazione che rappresento potrà essere protagonista di un cambiamento fatto di idee concrete.


Luciano Marrocco (Segretario prov. Giovani Democratici)


Attualità

Il mercato degli smartphone in Italia è tornato a crescere nel 2025

I modelli pieghevoli, inizialmente una nicchia, sono divenuti uno dei simboli della ripresa del mercato. La loro diffusione, benché ancora limitata nei volumi, testimonia la capacità dell’industria…

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Dopo due anni di contrazione, il mercato degli smartphone in Italia ha mostrato nel 2025 segnali di ripresa. L’espansione dei dispositivi con funzioni avanzate di intelligenza artificiale e la crescente domanda di sostituzione hanno favorito una leggera ma significativa inversione di tendenza. La crescita globale dell’1% delle spedizioni, che ha portato a 1,24 miliardi di unità, si è riflessa anche nel contesto nazionale, sostenuto dall’aumento del valore medio dei prodotti e da una rinnovata attenzione dei consumatori verso l’innovazione, il design e la durata nel tempo.

Un parallelismo tra tecnologia mobile e modelli digitali indipendenti

La spinta verso modelli più flessibili di consumo digitale richiama l’autonomia promossa in altri settori, come quello dei servizi online regolati in modo indipendente, esempio osservabile in perché scegliere i casino senza AAMS, dove trasparenza, pagamenti immediati e gestione sicura dei flussi di denaro dimostrano come la fiducia utenti–piattaforma dipenda dall’efficienza dell’interfaccia. 

In entrambe le realtà, sia nel gaming sia nella tecnologia mobile, l’esperienza d’uso, la chiarezza nei processi KYC e la velocità delle transazioni sono diventate fondamentali per fidelizzare il pubblico. Le aziende di smartphone stanno infatti adattando strategie simili, puntando su ecosistemi più fluidi e su protocolli di sicurezza nativi che richiamano pratiche tipiche dei sistemi di pagamento digitali autonomi.

Le dinamiche di crescita del mercato italiano

In Italia la ripresa del settore è stata favorita da diversi fattori. Il primo è la sostituzione dei dispositivi più datati, spinta dall’obsolescenza tecnologica e da incentivi di operatori e rivenditori che hanno reso più conveniente il passaggio a modelli recenti. A ciò si aggiunge la diffusione più ampia di contratti rateali, che permette alle famiglie di accedere a smartphone di fascia medio-alta senza affrontare il costo pieno al momento dell’acquisto. 

Il secondo elemento riguarda le funzionalità legate all’intelligenza artificiale, percepite come un passo concreto verso una nuova generazione di assistenti digitali. Dai suggerimenti fotografici automatici alla gestione energetica ottimizzata, questa tecnologia ha accresciuto la percezione di valore del prodotto. Anche le imprese locali dell’elettronica hanno beneficiato dell’incremento nella richiesta di componentistica per dispositivi con capacità di calcolo più avanzate.

Il ruolo dell’intelligenza artificiale e dell’ecosistema iOS

L’anno 2025 è stato segnato dal consolidamento dell’intelligenza artificiale generativa come strumento quotidiano. Gli utenti italiani hanno sperimentato modelli linguistici e funzioni predittive non solo sullo smartphone, ma integrati attraverso un ecosistema di dispositivi interoperabili. L’espansione di iOS sul mercato locale ha amplificato la competizione nella fascia premium, dove le vendite hanno registrato la maggiore crescita di valore. 

I marchi Android, per contro, hanno risposto con un rafforzamento delle interfacce basate sul cloud e con servizi modulari che favoriscono la personalizzazione. L’adozione di soluzioni AI ha attratto segmenti di consumatori più attenti alla produttività e alla gestione automatizzata dei dati, ampliando il bacino d’utenza oltre la tradizionale sfera dell’intrattenimento.

Dispositivi pieghevoli e nuove forme di design

I modelli pieghevoli, inizialmente una nicchia, sono divenuti uno dei simboli della ripresa del mercato. La loro diffusione, benché ancora limitata nei volumi, testimonia la capacità dell’industria di proporre innovazioni tangibili percepite dal pubblico. La disponibilità di formati flessibili ha stimolato la concorrenza, spingendo i produttori a investire in materiali più resistenti e meccanismi di chiusura ingegneristicamente più affidabili. 

Molti utenti considerano questi dispositivi un’alternativa ergonomica ai tablet per l’uso professionale, con beneficio diretto sulla domanda aziendale. L’incremento del prezzo medio di vendita, cresciuto del 5% su base annua, è dovuto in larga parte a questi modelli che uniscono design distintivo e specifiche tecniche elevate, in un equilibrio tra innovazione percepita e funzionalità concreta.

Distribuzione geografica e confronto con i mercati esteri

La crescita italiana del 2025 si inserisce in un contesto internazionale non uniforme. Gli Stati Uniti, il Medio Oriente e l’Africa hanno trainato la domanda globale, mentre la Cina ha registrato un rallentamento dovuto alla saturazione del mercato interno e alle tensioni su forniture e componenti. In Europa occidentale la ripresa ha avuto un profilo moderato, con l’Italia fra i Paesi più reattivi alla nuova offerta di prodotti.

La maggiore sensibilità dei consumatori verso la privacy dei dati e la sostenibilità ambientale ha contribuito a orientare le scelte di acquisto. Le aziende attive sul territorio hanno risposto introducendo programmi di riciclo e servizi di aggiornamento software esteso, elementi sempre più considerati decisivi nella valutazione complessiva di uno smartphone. La maturità del mercato ha quindi favorito un equilibrio fra innovazione e responsabilità ambientale, ridefinendo il posizionamento competitivo delle marche presenti.

Prospettive per i prossimi anni

Le previsioni per il biennio successivo indicano una prosecuzione della crescita moderata, ma sostenuta da innovazioni che andranno oltre l’hardware. L’AI integrata in tempo reale, la connettività satellitare e i servizi di realtà aumentata applicata sono destinati a spostare il valore commerciale verso l’esperienza d’uso complessiva. Gli operatori italiani del settore delle telecomunicazioni stanno già investendo in reti di nuova generazione, mentre i produttori si concentrano sulla compatibilità con gli standard europei in materia di sicurezza e interoperabilità. 

Questa evoluzione potrebbe rendere l’Italia un laboratorio per sperimentare modelli di consumo tecnologico più consapevoli e orientati alla durata. In tale contesto, il concetto di smartphone come piattaforma centrale della vita digitale continuerà a rafforzarsi, integrando progressivamente servizi bancari, identità elettronica e strumenti di lavoro remoto, delineando un ecosistema sempre più integrato e personalizzato per l’utente.

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Attualità

Lavoro: il report settimanale, 662 posizioni aperte nel Leccese

Arpal Puglia: mercato del lavoro dinamico, per un totale di 270 offerte lavorative nell’Ambito di Lecce. A Specchia si cercano due “operatori” (un operaio polifunzionale e un operaio addetto alle affissioni); per candidarsi basta la licenza media. le tappe della settimana del Camper del Lavoro

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Il 37° Report settimanale di ARPAL Puglia disegna un mercato del lavoro dinamico, per un totale di 270 offerte lavorative 662 posizioni aperte nell’Ambito di Lecce.

Il settore che si conferma con il maggior numero di opportunità lavorative è quello delle costruzioni con 132 posti di lavoro disponibili.

Seguono quello sanitario e dei servizi alla persona, per cui si ricercano 103 lavoratori; il settore della riparazione veicoli e trasporti con 99 posizioni; il turismo che offre 76 posti di lavoro.

Nel settore pedagogico sono disponibili 53 posti, in quello amministrativo e informatico 48, nel commercio 34, nel tessile-abbigliamento-calzaturiero (TAC) sono 28 i posti a disposizione.

Nel settore metalmeccanico le posizioni aperte sono 22, nel comparto bellezza e benessere sono 19, nell’agroalimentare sono 15.

Chiudono l’elenco il settore pulizie e multiservizi con nove opportunità, il comparto telecomunicazioni con cinque.

Per il Collocamento Mirato, sono ben diciotto le posizioni riservate agli iscritti alle categorie protette art.18 e due quelle riservate a persone con disabilità.

Il report segnala, inoltre, sedici tirocini formativi attivi e una serie di proposte di lavoro e formazione all’estero, promosse attraverso la rete Eures che sostiene la mobilità professionale a livello europeo.

A proposito di Euresè in programma martedì 18 novembre presso il Centro per l’Impiego di Lecce un recruiting day con Club Med per la ricerca di figure professionali nel settore ho.re.ca (Hotellerie, Restaurant, Café) da inserire nelle diverse strutture in Italia e in Europa.

La prenotazione dei colloqui è obbligatoria (per maggiori info, si può consultare la sezione Eures nel report).

DUE OPERATORI PER SPECCHIA

Dal 17 al 21 novembre, invece, ci si potrà candidare all’ avviso pubblico per l’avviamento numerico di due unità lavorative con profilo di “operatore” per il Comune di Specchia.

Possono candidarsi anche persone con il titolo di studio della licenza media.

Le figure da selezionare svolgeranno le funzioni di operaio polifunzionale e operaio addetto alle affissioni.

Il contratto offerto è a tempo indeterminato e part time (18 ore settimanali).

Cliccando qui è possibile visionare l’avviso e scaricare i moduli di domanda.

Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it, dal quale ci si può candidare direttamente tramite Spid.

Si consiglia di consultare costantemente il profilo Linkedin di Arpal Puglia (tutte le offerte sono riportate nella sezione “Lavoro”), la pagina Facebook Centri Impiego Lecce e Provincia, il portale Sintesi Lecce e i profili Google di ogni centro per l’impiego

Gli uffici sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 11,30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16,30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.

Per consultare integralmente il 37° Report di Arpal Puglia clicca qui

IL CAMPER DEL LAVORO: LE TAPPE DELLA SETTIMANA

Il Camper del Lavoro di ARPAL Puglia prosegue il suo percorso.

Da oggi al 23 ottobre farà tappa a Veglie, Gagliano del Capo (Arigliano), Porto Cesareo, Patù, Zollino, PresicceAcquarica, Castrignano de’ Greci, Castrignano del Capo e Giuliano (frazione di Castrignano del Capo).

L’iniziativa mira a portare i servizi dei Centri per l’Impiego direttamente sul territorio, rendendo le politiche attive del lavoro accessibili anche nelle aree più periferiche. Realizzato in collaborazione con Cefas, Consorzio Mestieri Puglia e Sale della Terra, il progetto offre un supporto concreto e personalizzato a cittadini e imprese.

Tra i servizi disponibili: orientamento professionale, assistenza nella redazione e aggiornamento del CV, consulenza su offerte di lavoro e percorsi formativi, accesso ai servizi digitali e informazioni utili per chi assume.

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Attualità

Acqua, lavori in corso: possibili disagi a Morciano

Giovedì 23, dalle 8,30 alle 16,30, sospensione della normale erogazione idrica in via Veneto, via Della Resistenza e parte di via San Bosco

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Acquedotto Pugliese sta effettuando interventi per il miglioramento del servizio a Morciano di Leuca.

I lavori riguardano interventi per la realizzazione e collegamenti di nuove opere acquedottistiche in progetto previsti nell’appalto di Risanamento Reti 4 -Lotto 7.

Per consentire l’esecuzione dei lavori, sarà necessario sospendere temporaneamente la normale erogazione idrica giovedì 23 ottobre in via Veneto, via Della Resistenza e via San Bosco (nel tratto tra via Almirante e fine via San Giovanni Bosco al civ.82).

La sospensione avrà la durata di 8 ore, a partire dalle ore 08,30 con ripristino alle ore 16,30.

Disagi saranno avvertiti esclusivamente negli stabili sprovvisti di autoclave e riserva idrica o con insufficiente capacità di accumulo.

Acquedotto Pugliese raccomanda i residenti dell’area interessata di razionalizzare i consumi, evitando gli usi non prioritari dell’acqua nelle ore interessate dall’interruzione idrica. I consumi, infatti, costituiscono una variabile fondamentale per evitare eventuali disagi.

 

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