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Attualità

Sternatia in gara al Borgo dei Borghi su Rai 3

Il Comune salentino in lizza con Bovino (Fg) e Maruggio (Ta) per accedere alle fasi finali

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Sternatia in gara al Borgo dei Borghi, la trasmissione in onda in prima serata la domenica su Rai 3.


60 borghi concorrenti divisi in 20 gruppi, uno per regione.


Il vincitore di ogni regione approda in finale.


Si può votare per Sternatia, rimasto in lizza con Bovino (Foggia) e Maruggio (Taranto) per accedere alle fasi finali, sul sito rai.it/borgodeiborghi.


Si può votare fino al 17 ottobre (un borgo per regione ogni 24 ore).


Il programma “Il Borgo dei Borghi – La grande sfida 2019” è una gara tra 60 borghi Italiani in onda dal 22 settembre al 20 ottobre ogni

domenica dalle ore 21,30 circa alle ore 23,.30 circa su Raitre.


Sono previste altre due serate “eliminatorie” (6 e 13 ottobre) e una serata “finale” (20 ottobre ).


Il pubblico potrà partecipare alle gare eliminatorie ed esprimere la propria preferenza per il borgo preferito assegnando il relativo voto mediante collegamento al sito www.rai.it/borgodeiborghi.

Per quanto concerne la serata finale in onda il 20 ottobre il voto potrà essere espresso unicamente mediante il televoto, secondo quanto stabilito nel

relativo regolamento del televoto che verrà pubblicato sul sito www.rai.it/borgodeiborghi in conformità a quanto stabilito dalla conferente e vigente normativa di settore in materia di televoto.


Alla definizione della classifica finale parteciperà anche una giuria tecnica.


I 60 borghi in gara – tre per ciascuna regione italiana – sono stati selezionati in collaborazione con il Club de “I borghi più belli d’Italia” costituito con il patrocinio dell’Anci (Associazione nazionale comuni italiani) e dell’Enit (Agenzia nazionale italiana del turismo). 40 borghi – due per regione – sono alla loro prima partecipazione alla gara.


Gli altri 20 borghi, selezionati tra quelli che hanno partecipato alle edizioni degli anni precedenti del “Borgo dei borghi”, dalla prima edizione del 2014 all’edizione della primavera del 2018, sono stati scelti in base ai risultati ottenuti. Da tale selezione sono stati esclusi i borghi che hanno partecipato all’ultima edizione, svoltasi nell’autunno 2018.


In particolare, per ciascuna regione è stato scelto il borgo che nelle precitate edizioni, ha ottenuto la migliore posizione nella classifica definitiva della relativa edizione, stilata in base al numero di voti che ciascuno dei 20 Borghi, partecipanti a quell’edizione, ha ottenuto; in questo ambito, nell’ipotesi in cui due o più borghi abbiano raggiunto la medesima posizione nella propria classifica, è stato selezionato il borgo che ha ottenuto il maggior numero di voti rispetto al borgo/borghi occupante/i la stessa posizione nelle relative classifiche di edizione.


Sul sito www.rai.it/borgodeiborghi è pubblicata una pagina che contiene i filmati di presentazione dei 60 borghi in concorso per il titolo “Il Borgo dei Borghi – La grande sfida 2019”.


La pagina del sito invita gli utenti a votare il proprio borgo preferito e contribuire così alla scelta dei 20 borghi che accederanno alla serata finale.


Attualità

L’ostetrica e divulgatrice Violeta Benini oggi a Tricase

Appuntamento con l’autrice di Ars Amandi, la seguitissima professionista divenuta grazie ai social punto di riferimento per centinaia di migliaia di persone

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Si svolgerà il prossimo 2 ottobre, dalle ore 19, presso la Sala Conferenze della Biblioteca di Tricase, la conferenza inaugurale del progetto “Le tre ghinee”, si è avvalso del contributo del Consiglio regionale della Puglia, nell’ambito dell’avviso “Futura. La Puglia per la parità, 3a edizione”.

Il progetto ha come soggetto proponente PARI APS e come partner il Comune di Tricase, la Commissione Pari Opportunità della Provincia di Lecce, Mondoradio, Il Gallo e i Licei “G. Comi “e “G. Stampacchia” di Tricase. 

 

Ospite d’eccezione sarà Violeta Benini, ostetrica poliedrica, formatrice e divulgatrice sui temi dell’eduzione sessuale al femminile (punto di riferimento grazie ai social per migliaia di persone), che presenterà anche il suo ultimo libro “Ars Amandi”. 

 

A partire dal 2 ottobre, il progetto (il cui titolo si ispira al capolavoro di Virginia Woolf) prevede una serie di azioni che culmineranno in una iniziativa pubblica che intreccerà cultura e impegno per la promozione dei diritti delle donne. 

Nello specifico: 

Formazione in chiave laboratoriale sul tema del “corpo”, analizzando gli aspetti filosofici, politici e storici dell’oggettivazione dei corpi femminili, individuando le linee direttrici e i guasti prodotti dal dominio asfissiante del “male gaze” (lo sguardo maschile) per le donne, le quali, non di rado, cedono, in mancanza di una sufficiente presa di coscienza della questione, all’auto-oggettivazione e al sessismo interiorizzato, diventando alleate inconsapevoli del patriarcato. 

 

La formazione, prevedendo continui riferimenti alla letteratura contemporanea di genere, si concentrerà sul tema del piacere femminile e sulla reale conoscenza del corpo delle donne, affrontando temi che fino a pochi decenni fa erano completamente tabù e che anche oggi sono marginalizzati e che costituiscono una chiave per de-oggettivare il corpo femminile ed emanciparlo dalle pratiche discriminatorie e maschiliste 

 

Socializzazione/divulgazione: le ragazze partecipanti diverranno speaker radiofoniche della parità di genere, conducendo una striscia quotidiana presso l’emittente radiofonica Mondoradio, che trasmette dal 1998 in tutto il Salento rendendosi sempre protagonista di eventi e programmi orientati al pubblico giovanile. 

Partecipazione: le 30 ragazze partecipanti, lanceranno una proposta impegno civico sul tema della parità, divulgandola sul giornale “Il Gallo”.

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Attualità

Olio d’oliva, scandalo da 180milioni di euro

«Danni per l’Italia». Riciclaggio di denaro sporco, speculazioni finanziarie sul mercato dell’olio d’oliva, le conseguenze. Gennaro Sicolo (Italia Olivicola e CIA): «Minaccia grave»

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Non bastasse la Xylella a tormentare chi resiste e prova ancora a produrre olio dal Salento, arriva uno scandalo finanziario da 180 milioni di euro che il settore dell’olio di oliva non vedeva da molti anni, quello con radici in Spagna e gli effetti in Tunisia svelato da Italia Oggi, con riflessi che potrebbero interessare anche il mercato dell’olio italiano, alla vigilia di una campagna olearia molto attesa e piena di speranze.

Gennaro Sicolo

«Se le indiscrezioni di stampa dovessero trovare riscontro da parte della magistratura, ci troveremmo di fronte a un fatto inaudito: riciclaggio di denaro a livello internazionale per fare speculazione sull’olio di oliva», afferma Gennaro Sicolo, presidente di Italia Olivicola e vicepresidente nazionale CIA Agricoltori italiani, «il danno potenziale non è solo per gli agricoltori tunisini e per quelli spagnoli, ma investe anche l’Italia e tutto il Mediterraneo».

Le previsioni di produzione di olio di oliva nel Mediterraneo, infatti, indicano una sostanziale stabilità, solo con l’Italia, il Marocco e appunto la Tunisia in controtendenza.

«In un simile contesto i prezzi non dovrebbero calare», continua Sicolo, «a meno che non si inneschino fenomeni molto opachi, con grandi gruppi industriali che sono interessati solo a rincorrere quote di mercato, non il benessere degli olivicoltori e dei frantoiani. La minaccia è grave e non va sottovalutata». Secondo Italia Olivicola, «la Tunisia olivicolo-olearia va aiutata a crescere nel percorso dell’Italia: qualità, sostenibilità e tracciabilità».

Solo così si potrà portare reddito alle famiglie che vivono di olivicoltura e innescare una sana e leale competizione con l’Italia.

«La Tunisia non può diventare il ventre molle del mercato oleario internazionale», conclude Gennaro Sicolo, «nella mia qualità di vicepresidente del Comitato consultivo del Consiglio Oleicolo Internazionale voglio porre la questione su questo prestigioso consesso mondiale dell’olio di oliva. Occorre un mercato sano, dominato da una competizione leale e senza che gli anelli più deboli vengano schiacciati per gli interessi di pochi».

 

 

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Attualità

Poggiardo porta a porta, nuovo servizio di raccolta rifiuti

Rivoluzionata la raccolta rifiuti con particolare attenzione alla separazione dell’organico dall’indifferenziato. La vicesindaca Antonella Pappadà: «Puntiamo a superare il 65% di differenziata».

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«Superare il 65% di differenziata, ridurre i rifiuti in discarica e valorizzare le materie recuperabili».

Poggiardo avvia il nuovo servizio di raccolta dei rifiuti porta a porta e promuove la partecipazione attiva dei cittadini alla tutela dell’ambiente.

Il Comune di Poggiardo ha ufficialmente aggiudicato il servizio di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani alla Gial Srl, con sede a Taviano.

L’appalto ha una durata biennale, e, comunque, sino all’avvio del servizio unitario da parte dell’Aro 7.

Il servizio, avviato a luglio 2025 e pienamente operativo da lunedì 29 settembre, introduce la raccolta porta a porta dei rifiuti urbani, con particolare attenzione alla separazione dell’organico dall’indifferenziato.

Questa nuova modalità rientra nell’obiettivo di aumentare la raccolta differenziata dal 39,96% attuale al 65% minimo previsto dalla normativa, con benefici concreti per l’ambiente e la comunità.

«La nuova raccolta porta a porta rappresenta una vera svolta per Poggiardo e Vaste», dichiara la vice sindaca Antonella Pappadà, «con questo servizio ridurremo drasticamente i rifiuti destinati alla discarica, potremo recuperare più materiali riciclabili, migliorare la qualità del decoro urbano e tutelare l’ambiente. Ogni cittadino diventa protagonista della gestione sostenibile dei rifiuti, contribuendo a un futuro più sano per tutti noi. La nostra comunità a forte vocazione culturale e turistica con il suo Museo degli affreschi della Cripta di S. Maria degli Angeli, il museo archeologico della civiltà Messapica e il Parco archeologico dei Guerrieri, si prepara ad accogliere i visitatori rispettando l’ambiente».

Il progetto tecnico-economico del servizio, approvato dal Comune, è stato «sviluppato secondo criteri di economicità, completezza e qualità, rispettando la Carta dei Servizi della Regione Puglia» e la procedura di gara è stata coordinata dalla Stazione Unica Appaltante della Provincia di Lecce. Con l’avvio della raccolta differenziata potenziata, Poggiardo e la sua frazione Vaste si preparano a ridurre i rifiuti conferiti nell’impianto di biostabilizzazione locale e nella discarica di riferimento, valorizzare i materiali recuperabili, trasformando i rifiuti in risorse riciclabili e offrire ai cittadini un servizio più efficiente, moderno e sostenibile.

«Differenziare è un atto di civiltà», sottolinea l’amministrazione comunale, «ci consente di proteggere le risorse naturali, limitare gli sprechi e l’inquinamento, e costruire una comunità più attenta all’ambiente e al futuro dei nostri cittadini».

Per ulteriori informazioni sul nuovo servizio e sulle modalità di raccolta porta a porta, i cittadini possono consultare il sito ufficiale del Comune di Poggiardo o contattare gli uffici comunali dedicati ai servizi ambientali.

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