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Attualità

The Town: gli arrestati e tutti i particolari

Associazione a delinquere finalizzata a commettere una pluralità di delitti quali rapine, furti, spaccio di droga, armi, ecc.

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La Compagnia di Maglie ha eseguito 9 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Lecce Dott.ssa Casciaro, richieste dal p.m. dott.ssa Miglietta, a carico di 9 persone (5 già detenuti e 4 liberi)f acenti parte di un’associazione a delinquere finalizzata a commettere una pluralità di delitti quali rapine, furti, cessione, trasporto e detenzione di sostanza stupefacente del tipo cocaina e marijuana, con l’aggravante di utilizzare armi, oltre ad altri reati quali danneggiamenti e lesioni. L’episodio più significativo contestato, da cui è partita tutta l’indagine, è la tentata rapina a mano armata del 2 aprile 2012 a Carpignano Salentino ai danni dell’ufficio postale, culminato con l’arresto di Giuseppe Stasi, Daniele Marra e Antonio Rollo.


Tutte le ordinanze sono state eseguite nei confronti di persone di Ruffano. Le operazioni hanno avuto inizio alle ore 4 del mattino, con l’ausilio del Nucleo Elicotteri, di due unità cinofile e delle Compagnie di Tricase, Casarano, Gallipoli e Lecce, per un totale di 85 militari e 32 autovetture. Gli arrestati, tutti di Ruffano, sono: Giuseppe Stasi, 23 anni; Daniele Marra, 25 anni; Antonio Rollo, 24 anni; Martino Stasi, 21 anni; Vito William Gravante, 31 anni; Alberto Vincenti, 21 anni; Giuseppe Castelluzzo, 21 anni; Marco Sabato, 23 anni; Carlo Chiarillo, 23 anni


poiché ritenuti responsabili:


CAPO A) STASI Giuseppe, MARRA Daniele, ROLLO Antonio, STASI Martino, GRAVANTE Vito William:


Del delitto di cui all’art. 416 c.p., per essersi associati tra loro con lo scopo di commettere più delitti, nella fattispecie rapine a mano armata, in danno di tabaccherie, supermercati e uffici postali, avvalendosi della forza di intimidazione per assoggettare e quindi potersi garantire in ogni modo l’impunibilità. Fatti occorsi in Carpignano Salentino, Muro Leccese, Spongano, Collepasso, Scorrano, dal mese di agosto 2011 con continuazione fino al 02.04.2012.



CAPO B) STASI Giuseppe, MARRA Daniele e ROLLO Antonio:


Del delitto di cui all’artt. 56 , 628, 81 e 110 c.p., per aver tentato di perpetrare la rapina a mano armata, nei confronti dell’Ufficio Postale di Carpignano Salentino. Fatto occorso in Carpignano Salentino in data 02.04.2012.


CAPO C) STASI Giuseppe, MARRA Daniele e ROLLO Antonio:


Del delitto di cui all’art. 628, 81, 110 c.p., per aver perpetrato la rapina a mano armata ai danni del Supermercato “DOK” di Spongano. Fatto occorso in Spongano in data 16.03.2012.


CAPO D) STASI Giuseppe, MARRA Daniele e ROLLO Antonio:


Del delitto di cui all’art. 628, 81, 110 c.p., per aver perpetrato la rapina a mano armata ai danni della Tabaccheria STICCHI di Scorrano. Fatto occorso in Scorrano in data 15.03.2012.



CAPO E) STASI Giuseppe, MARRA Daniele e ROLLO Antonio:


Del delitto di cui all’art. 628, 81, 110 c.p., per aver perpetrato la rapina a mano armata ai danni della Tabaccheria MANGIA di Collepasso. Fatto occorso in Collepasso in data 14.10.2011.



CAPO F) STASI Giuseppe, MARRA Daniele e ROLLO Antonio:


Del delitto di cui all’art. 628, 81, 110 c.p., per aver perpetrato la rapina a mano armata ai danni del Supermercato “Carrefour” di Muro Leccese. Fatto occorso in Muro Leccese in data 23.03.2012.



CAPO G) STASI Giuseppe, MARRA Daniele, ROLLO Antonio, STASI Martino, GRAVANTE Vito William :


Del delitto di cui all’art. 81 e 110c.p., 2,4 e 7 L. 895/1967 per aver, in concorso tra loro, detenuto e portato abusivamente armi da fuoco. Fatti occorsi in Carpignano Salentino, Muro Leccese, Spongano, Collepasso, Scorrano e Ruffano, dal mese di agosto 2011 con continuazione fino al 07.05.2012.




CAPO H) VINCENTI Alberto:


Del delitto di cui all’art. 628 c.p., per aver perpetrato la rapina in danno della Tabaccheria STASI di Ruffano. Fatto occorso in Ruffano in data 11.04.2012.


CAPO H2) VINCENTI Alberto:


Del delitto di cui all’art. 648 c.p., per aver perpetrato la rapina in danno della Tabaccheria STASI di Ruffano. Fatto occorso in Ruffano in data 11.04.2012.


CAPO H3) VINCENTI Alberto:


Del delitto di cui all’art. 61n. 2, 81 c.p., 2,4 e 7 L. 895/1967 per aver detenuto e portato abusivamente armi da fuoco. Fatto occorso in Ruffano in data 11.04.2012.


Capo I) STASI Martino, STASI Giuseppe, GRAVANTE Vito William, SABATO Marco, CHIARILLO Carlo;


del delitto di cui all’art. 74 DPR 309/90 per aver posto in essere, in concorso tra di loro e con altre persone rimaste sconosciute, atti idonei, diretti in modo non equivoco alla consumazione del reato di detenzione illecita e traffico di sostanza stupefacente del tipo cocaina.


Fatti occorsi in Ruffano, dal 01.11.2012 con continuazione



CAPO L) STASI Martino, CASTELLUZZO Mirko:


Del delitto di cui all’artt. 73 del D.P.R. 309/90 come modificato dalla L. 49/06, per aver posto in essere atti idonei, diretti in modo non equivoco, alla consumazione del reato di detenzione illecita, trasporto, coltivazione e vendita d’ingenti quantitativi di sostanza stupefacente, del tipo “cocaina” e “marijuana”. Fatti occorsi in Lecce e Ruffano, dal 11.04.2012 con continuazione fino al 07.05.2012.


CAPO M) STASI Martino:


Del delitto di cui all’art.424 c.p., per aver appiccato il fuoco quale atto intimidatorio ai danni di autovettura Volvo. Ruffano in data 11.04.2012.


CAPO N) STASI Martino:


Del delitto di cui all’art. 424 c.p., per aver appiccato il fuoco quale atto intimidatorio ai danni di autoveicolo Volkswagen Trasporter. Ruffano in data 04.11.2012.


INIZIO DELL’INDAGINE


L’indagine The Town (il nome prende spunto dal film “The Town”, pellicola alla quale si ispira il capo del gruppo, che prende come modello i personaggi particolarmente feroci, cercando di imitarne le gesta, essendo una storia incentrata sulle imprese di quattro rapinatori di banche) trae origine dalla tentata rapina avvenuta la mattina del 2 aprile 2012 a Carpignano Salentino presso il locale ufficio postale quando Daniele Mario Marra viene arrestato in flagranza di reato dalle pattuglie delle Stazioni Carabinieri di Martano e di Otranto; successivamente, ottenute le descrizioni somatiche e fisiche e l’abbigliamento di altri due giovani che si erano dati alla fuga, alle ore 10,10 una pattuglia del Comando Stazione Carabinieri di Melendugno, intercettava in quel centro l’autovettura ricercata e venivano sottoposti da parte del Nucleo Operativo di Maglie a fermo di indiziato di delitto Antonio Rollo e Giuseppe Stasi, sussistendo nei loro confronti concordanti e gravi indizi di colpevolezza: i tre sono ancora detenuti.


SVILUPPO DELL’INDAGINE


Le attività investigative, finalizzate al contrasto del fenomeno ed all’individuazione degli autori sospettati di numerose rapine, venivano poste in essere in varie località del territorio del basso Salento, in particolare nei confronti dei suddetti, tutti residenti nel comune di Ruffano, atteso che i veicoli utilizzati per compiere le rapine venivano rinvenuti tra la località prescelta per la rapina e il centro abitato di Ruffano.


Alla base dell’attività del Nucleo Operativo di Maglie vi erano alcuni particolari che facevano presumere che in gran parte delle rapine gli autori fossero sempre gli stessi. Emergeva, infatti che il numero dei soggetti che prendeva parte alle azioni delittuose, era sempre di “tre”, travisati con cappucci di fortuna, ricavati dalle maniche di maglioni, armati spesso di “fucile a canne mozze”, che venivano descritti essere due alti circa mt.1,80 (uno delineato visibilmente corpulento), mentre il terzo di corporatura normale poco più basso dei complici circa mt.1,75; infine, anche il modus operandi della fuga era sempre lo stesso : i rapinatori, dopo la rapina, abbandonato il veicolo usato oggetto di furto, continuavano la fuga a bordo di un’altra autovettura “pulita”, come accadeva il 2 aprile 2012, Giuseppe Stasi, Daniele Marra e Antonio Rollo che venivano arrestati nel corso della tentata rapina presso l’Ufficio Postale di Carpignano Salentino, dopo aver abbandonato il veicolo rubato per poi dileguarsi con l’autovettura “pulita”.


L’attività d’indagine del Nucleo Operativo di Maglie ha permesso di appurare non solo l’esistenza di un’organizzazione delinquenziale dedita alla consumazione di rapine, in particolare ai danni di attività commerciali, ma anche che i proventi di quei delitti erano finalizzati al sostegno delle spese per l’approvvigionamento di stupefacente del tipo “cocaina”e “marijuana” per la cessione a terzi.


STRINGERE AMICIZIE E PIANIFICARE NUOVI COLPI


Nel corso delle intercettazioni è emerso chiaramente come Giuseppe Stasi, capo del gruppo, approfittasse del suo stato detentivo per stringere nuove e più importanti alleanze con la malavita Leccese, già operante nel settore degli stupefacenti e delle rapine, accettandone anche la “protezione” all’interno del carcere. Per di più, utilizzava il fratello Martino Stasi per portare a termine materialmente gli illeciti accordi che gli avrebbero permesso di continuare a reperire un notevoli somme di denaro che gli sarebbero servite anche per il suo mantenimento in carcere.


E’ stato appurato quindi il vincolo tra i 3 soggetti che non riguarda solo il passato, in quanto Giuseppe Stasi, attraverso le sue comunicazioni, aveva messo in risalto la sua “leadership” avendo già da tempo pianificato ulteriori rapine presso Istituti di Credito e non solo. La dimensione delinquenziale raggiunta dall’associazione non ha nessun ridimensionamento circa la commissione di attività illecite nonostante l’arresto dei tre in Carpignano Salentino in data 02 aprile 2012; anzi, Giuseppe Stasi continua a studiare per trovare il modo di portare a termine altre rapine da lui già organizzate, arrivando al punto che, non potendole mettere in opera personalmente, data la sua restrizione, si diceva disposto ad ingaggiare altri soggetti dai quali avrebbe preteso una parte del bottino come compenso per l’organizzazione.


Nell’ambito del sodalizio diretto a commettere rapine i singoli si ripartiscono i compiti attestando così l’esistenza di una specializzazione che rende più efficiente il sodalizio stesso. Nell’ambito dell’associazione, infatti, Stasi, capo indiscusso, organizza i colpi, programma le azioni delittuose e organizza il modo di procurare le armi. I suoi stretti collaboratori, d’altra parte, contribuiscono: il Antonio Rollo come autista delle autovetture rubate e con funzioni di palo, mentre Daniele Marra, anche per la sua connotazione fisica, è il “violento”, colui che entra con il fucile – ed in un caso colpisce un dipendente ad una cassa senza alcun motivo (Spongano). Il vincolo associativo nasce certamente molto tempo addietro, essendo gli stessi tutti della stessa età e pertanto cresciuti insieme nell’ambito dello stesso comune (Ruffano) e si è consolidato nel tempo attraverso un più vasto programma criminoso con l’organizzazione e la commissione di numerosi reati.


Tutte le rapine commesse dal sodalizio, per nulla episodiche ma costanti e reiterate nel tempo, sono poste in essere con stessa metodologia e sistematicità.


ALTRE RAPINE


La conferma dell’esistenza del predetto sodalizio, si aveva in particolare da Giuseppe Stasi, quando il detenuto, commentando l’articolo apparso in data 15 aprile 2012 a pagina 29 del “Quotidiano di Lecce”, e dove si evidenziavano ulteriori indagini nei confronti dei detenuti Giuseppe Stasi, Daniele Marra e Antonio Rollo, ritenuti responsabili di ulteriori “sette” rapine che venivano indicate essere: “la rapina presso l‘Ufficio Postale di Palmariggi in data 13 agosto 2011; la rapina del 19 agosto 2011 presso un Supermercato di Scorrano; la rapina del mese di febbraio 2012 presso “Pam” di Spongano; la rapina del 23 marzo 2012 presso il Supermercato di Muro Leccese”, mette a risalto i rispettivi compiti assegnati ad ognuno di loro tre/quattro, in particolare che Antonio Rollo era quello che aveva assegnato il compito di “palo”, rimanendo all’esterno dell’edificio a bordo del veicolo utilizzato per la fuga, mentre Giuseppe Stasi e Daniele Marra erano quelli che, armati, mettevano a segno la rapina. Concretamente, Giuseppe Stasi, teneva a puntualizzare che compariva personalmente in tutte le rapine con Daniele MArra, mentre Antonio Rollo restava alla guida del veicolo. Dopo l’articolo sul giornale in cui si parla di 7 rapine a cui avrebbero partecipato, Stasi conferma che loro sono presenti in tre/4 (a seguito della visione della immagini emerge chiaramente la loro partecipazione a quelle di cui si tratta in questa informativa per connotazione fisica, movenze, modus operandi). Per di più, nelle occasioni in cui erano entrati tutti e tre all’interno dell’obiettivo prescelto, precisamente quelle indicate con i capi d’imputazione, sarebbero stati immortalati nelle immagini sempre “uno grosso” (Daniele Marra) e “due mingherlini” (Giuseppe Stasi e Antonio Rollo).



L’USO DELLA VIOLENZA


Altra caratteristica fondamentale del sodalizio è la violenza, non solo utilizzata per mettere a segno le rapine, che sono sempre armate, ma in alcuni casi (rapina di Spongano) mediante una violenza inaudita e gratuita che fa emergere il carattere e l’indole dei soggetti. Anche il modo di “risolvere” alcune questioni è sintomatico della loro indole, tanto che Martino Stasi, fratello di Giuseppe, preferiva risolvere eventuali contrasti con chi che sia mediante atti di intimidazione che potevano andare dall’incendio di autoveicoli delle vittime prese di mira, ai colpi di arma da fuoco sparati sulle loro abitazioni, dimostrando di avere, di fatto, una costante disponibilità di armi.


Ancora più grave è il racconto di Stasi in cui conferma che quando furono arrestati a Carpignano Salentino per la tentata rapina all’U.P., visto che lui impugnava il fucile mentre erano nascosti in una casa abbandonata, se si fosse trovato davanti i Carabinieri non avrebbe esitato a sparare, e di aver desistito solo dopo aver visto gli altri saltare il muro e scappare, dandosi alla fuga pure lui.


COCAINA E MARJUANA


Dopo l’arresto Giuseppe Stasi continua a dirigere il sodalizio servendosi del fratello Martino Stasie viene evidenziata la sua abilità nella gestione dello spaccio a Ruffano. Infatti l’’associazione a delinquere acquisiva i suoi principali proventi attraverso le rapine alle attività commerciali, che venivano perpetrate da Giuseppe Stasi, Antonio Rollo e Daniele Marra e poi dirottati verso Martino Stasi e Vito William Gravante, che li utilizzavano per la vendita dello stupefacente prodotto in proprio, anche grazie alla coltivazione diretta della “marijuana”, essendo emerso, nel corso delle attività tecniche, che la coltivazione delle predette piante avveniva già da diverso tempo e precisamente da “quattro anni”, avendo utilizzato sempre i semi prodotti dalle loro coltivazioni che rendeva possibile il miglioramento della nuova generazione di piante. Ma l’attività principale del gruppo era comunque lo spaccio di cocaina, che avveniva attraverso una serie di “dipendenti” di STASI Martino. STASI Martino riusciva a piazzare almeno 1 kilo di cocaina al mese per lo spaccio, e la cocaina doveva essere “buona” perché i clienti erano “esigenti”. Durante l’esecuzione delle ordinanze sono stati perquisiti altri 13 indagati; nel corso delle stesse sono stati rinvenuti dai militari operanti:



  • A Martino Stasi due involucri di cocaina per complessivi gr.9, 1 bilancino di precisione, 2 ricetrasmittenti, materiale vario per il confezionamento e documentazione utile per l’indagine;

  • A Marco De Vitis dell’84 di Ruffano, un involucro con 7,4 gr. Cocaina, 55 gr. Sostanza da taglio, materiale per confezionamento dosi e un coltello;

  • A Cristian Lato dell’87 di Ruffano, un involucro con 3,5 gr. Di cocaina, 3 bilancini di precisione, materiale vario per il confezionamento e una autovettura BMW 530 oggetto furto in Corsano il 29.12.12 completamente smontata e priva motore;


Tutti, pertanto, sono stati tratti arresto flagranza reato di detenzione ai fini di spaccio di cocaina.


PRECOSTITUZIONE DI ALIBI: L’SMS RITARDATO


Particolare rilevante per far capire l’attenzione dei soggetti nei colpi, nonostante la loro età, è data dal fatto che non portavano al seguito le loro utenze telefoniche e se ciò accadeva, veniva repentinamente spenta, provvedendo anche al distacco della batteria. Non solo, Giuseppe Stasi spiega al fratello ed al padre uno stratagemma creato per avere un alibi mediante la sua utenza cellulare, avendola appositamente lasciata presso la sua abitazione impostata per l’invio di due messaggi che dovevano partire a distanza di 5 minuti uno dall’altro, dalle ore 9 del 2 aprile 2012, verso l’utenza della sua fidanzata Benedetta Baldari.


Effettivamente, a conferma di quanto emerso nella suddetta conversazione, Giuseppe Stasi invia due messaggi agganciando nell’occasione la cella di Ruffano, precisamente alle 8,48 e alle 8,56 del 2 aprile, verso l’utenza della fidanzata. Il primo messaggio “Buongiorno”; il secondo che doveva essere generico non sapendo cosa potesse rispondere la fidanzata, ”come stai?”.


Attualità

PNNR, cabina di regia presso la Prefettura a Lecce: avanti tutta!

E’ stata ribadita l’esigenza di continuare nelle azioni di supporto ai Comuni, in considerazione della scadenza prevista nel 2026 per la realizzazione di tutte le progettualità inserite nel PNRR, la Cabina proseguirà…

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Nuova riunione della Cabina di Coordinamento. Le buone prassi in campo per la realizzazione di tutte le progettualità inserite nel PNRR.

Si è tenuta  ieri, presso la Prefettura di Lecce, una nuova riunione della Cabina di coordinamento per il PNRR, con l’obiettivo di monitorare lo stato di avanzamento degli interventi previsti dalle progettualità del PNRR. 

L’incontro, presieduto dal Viceprefetto Vicario, Maria Antonietta Olivieri, ha visto la partecipazione della Struttura di Missione per il PNRR costituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Ragioneria Generale dello Stato e della Ragioneria Territoriale di Lecce, della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per le province di Brindisi e Lecce, dell’Ufficio Scolastico Regionale della Puglia, del Provveditorato Interregionale per le opere pubbliche, della Regione Puglia, della Provincia di Lecce, del Comune di Lecce, delle Unioni dei Comuni e di ANCI Puglia, nonché dei referenti dei Comuni di Campi Salentina, Castrì di Lecce, Cavallino, Corigliano d’Otranto, Gagliano del Capo, Melissano, Muro Leccese, Patù, San Cassiano, Specchia, Squinzano e di Tricase. 

I lavori della Cabina di Coordinamento si sono incentrati sull’esame dello stato di avanzamento delle progettualità interessate e sulla implementazione dei dati su ReGiS, necessaria al raggiungimento dei target previsti dall’Unione Europea, sulla base delle risultanze dei precedenti Tavoli tematici tenutesi in Prefettura con le Amministrazioni centrali titolari dei finanziamenti, i soggetti attuatori e le diverse strutture di coordinamento, avvalendosi, altresì, del supporto del Presidio PNRR della Ragioneria Territoriale dello Stato di Lecce. 

E’ stata ribadita l’esigenza di continuare nelle azioni di supporto ai Comuni, in considerazione della scadenza prevista nel 2026 per la realizzazione di tutte le progettualità inserite nel PNRR, la Cabina proseguirà, nelle prossime settimane, il monitoraggio legato alla valorizzazione di ReGiS. 

Al termine dei lavori, è stata unanimemente condivisa l’esigenza di continuare la positiva attività di collaborazione tra le Amministrazioni interessate, sia centrali che periferiche, al fine di superare le ulteriori criticità e pervenire, entro i termini, alla definizione delle progettualità programmate. 

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Attualità

Quando l’amore per lo sport fa cento

La cifra tonda di Franco Margarito nelle maratone: un atlante mondiale di sfide lungo 24 anni

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di Lorenzo Zito

Cento maratone alle spalle. Una vita di corsa da sportivo non professionista, senza vedere ancora il traguardo. Franco Margarito, 63 anni, già felicemente nonno, di professione geometra e direttore tecnico specializzato in opere pubbliche, di Ruffano, conta la vita in chilometri. La mattina li macina in auto, per lavoro. La sera nei suoi scarpini, che quotidianamente allaccia per “avvicinarsi” alla sua prossima maratona, ai prossimi 42km (e rotti) da correre in qualche angolo del globo, vicino o lontano da casa.

Oggi non appende la casacca al chiodo, ma stappa una bottiglia per festeggiare la cifra tonda. Sportivo da sempre, Franco ha iniziato da ragazzino. Dalla corsa campestre ed il calcio è passato alla corsa su pista, col gruppo sportivo Fiamma Maglie. Poi, l’amore e la corsa lo hanno reso (anche) cittadino tavianese d’adozione: la moglie, Angela Rita Bruno, originaria di Taviano e già assessora del Comune di Ruffano, è anche la ragione per cui lui, 24 anni fa, ha conosciuto l’Atletica Taviano 97. “È diventata la mia seconda famiglia”. Oggi lui ne è una colonna portante.

Con loro, lo scorso 16 novembre, in terra amica, alla 6ª edizione della Maratona della Grecia Salentina, ha segnato il suo traguardo speciale: la sua centesima.

I primi 42km e 195 metri sono stati i più famosi al mondo, quelli della Maratona di New York: era il 6 novembre 2005. Da allora, il mondo si è aperto attraverso lo sport, in un susseguirsi di luoghi, strade e emozioni: Parigi, Milano, Lisbona, Valencia, Barcellona, Roma. E poi Amsterdam, Bruxelles, Firenze, Oslo, Stoccolma, Venezia.

L’elenco è un vero atlante personale. Per citarne solo alcune: Tirana, Budapest, la Collemarathon nelle Marche, il Lago di Garda, Sabaudia. In Puglia il Gargano, Sannicandro, Putignano, Barletta. E ancora le ultra: la 100 km del Passatore, la Pistoia–Abetone, il Gran Sasso, la 50 km del Vesuvio, Rapone, e le 6/8 ore di Lavello, fino al Parco Nord di Milano e alla 6 ore di Roma.

Una geografia fatta di fatica, amicizia e passi lunghi, che trova nella Maratona della Grecia Salentina un simbolo: “È bellissima. Attraversa 9 Comuni. Speriamo che la passione (di chi la pratica e di chi la organizza, come Cristian Bergamo) la preservi a lungo perché, oggi, è un piccolo patrimonio culturale sportivo nostrano”.

Accanto a lui, lungo il percorso, non sono mancati compagni di viaggio: gli amici runner Eliseo Stefano e Marco Marino, e naturalmente l’Atletica Taviano97, con il presidente Sergio Perchia “che da 24 lunghi anni mi vede associato”, ci racconta.

4 ore, 21 minuti e 38 secondi il tempo per chiudere la centesima. Non serve far calcoli per capire che per un maratoneta lo sport non è un optional o un passatempo. È parte integrante della propria vita.

Chi può spiegare meglio, allora, ad un bambino cosa significhi praticare sport? “Fare sport è vita. È al contempo sacrificio e libertà. E, pur essendo la corsa una pratica individuale, è grande opportunità di confronto”.

A casa, nel frattempo, c’è una stanza invasa da cimeli, gadget e medaglie: ogni oggetto racconta un frammento di questa sua storia. Non sono in ordine. “Adesso è ancora il momento di collezionarli. Per catalogarli ci sarà spazio, più avanti”. In agenda c’è già la prossima: la prima edizione della Due Mari a Taranto. Nel cuore le parole di Eugenio Montale: “Amo l’atletica perché è poesia. Se la notte sogno, sogno di essere un maratoneta”.

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Attualità

Uno contro uno e uno contro zero

Rifiuti elettrici ed elettronici. Quando ne acquistiamo un nuovo elettrodomestico, ogni negozio (anche online) è obbligato a ritirare quello vecchio; i negozi con una superficie di vendita superiore ai 400 mq devono ritirare senza obbligo di acquisto i piccoli rifiuti elettrici ed elettronici come telefoni, tablet, frullatori, asciugacapelli…

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Non tutti lo sanno ma quando acquistiamo un nuovo apparecchio elettronico, ogni negozio (anche online) è obbligato a ritirare quello vecchio.

E, se il negozio è grande e gli apparecchi sono piccoli, questo obbligo vige anche fuori dal momento di acquisto: i rivenditori diventano raccoglitori, e sono tenuti ad avviare il corretto smaltimento dei dispositivi.

La gestione del fine vita dei prodotti tecnologici è semplice, ma, a quanto pare, in pochi lo sanno.

E anche questo rende difficile al nostro Paese raggiungere il target europeo di raccolta dei rifiuti elettrici ed elettronici: rispetto all’obiettivo del 65%, infatti, siamo circa al 30% e l’Italia, per chi non lo sapesse è sotto procedura di infrazione.

Come ha riportato il Corriere della Sera, il 91% dei consumatori italiani ha comprato almeno un elettrodomestico nell’ultimo anno, con una media di 5 prodotti ciascuno, e di questi più della metà sono piccoli apparecchi, elettronica da consumo come cavi o adattatori per prese elettriche e prodotti da computer.

Vale quindi la pena ricordare che i negozi di elettronica sono obbligati a ritirare gratuitamente gli elettrodomestici usati secondo la normativa “uno contro uno”, cioè al momento dell’acquisto di un apparecchio nuovo equivalente.

Inoltre, i negozi con una superficie di vendita superiore ai 400 mq devono offrire anche il ritiro “uno contro zero” per i piccoli rifiuti elettrici ed elettronici (con dimensioni inferiori a 25 cm come (come telefoni, tablet, frullatori, asciugacapelli), senza obbligo di acquisto.

 

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