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Cronaca

Bimbo colpito da salmonella in Campania: würstel ritirati da supermercati

Allerta dell’Asl con protagonista un lotto di “Wurstel le cock di pollo e tacchino”, prodotto dal salumificio Scarlino di Taurisano

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L’avviso di allerta alimentare è stato diramato dall’Asl di Caserta dopo che il 15 novembre è stato attivato il ritiro e richiamo del prodotto alimentare, a seguito di una indagine epidemiologica su un bimbo di 10 anni che presentava sintomi come nausea, vomito, febbre, dolori addominali e diarrea.


In questi ultimi giorni, le allerte alimentari si susseguono e si parla spesso di salmonella spp. Altrettanto frequenti, però, sono i richiami dovuti alla possibile presenza di listeria nei prodotti. Questa volta protagonista di un’allerta è un lotto di “Wurstel le cock di pollo e tacchino”, richiamato dal mercato, come segnala il ministero della Salute che ha diramato un’allerta sanitaria relativa ad un lotto di prodotto contaminato da batterio nocivo per la salute dei consumatori. Nell’avviso che è stato diramato dal dicastero vi è un provvedimento per il ritiro del Lotto 02/03/23L1 – Data di scadenza o termine minimo di conservazione: entro 02/03/2023 di Wurstel le cock di pollo e tacchino, in confezione da 10pzx1000g (1) /3pzx250g (2) /3pzx250g multipack (3).


Il prodotto è da riportare al punto vendita per motivi di sicurezza alimentare.


Giovanni D’Agata, presidente dello Sportello dei Diritti di Lecce, associazione ormai punto di riferimento per la sicurezza alimentare in Italia, non esclude che l’ingerimento del prodotto gastronomico possa provocare un pericolo grave per la salute, e mette perciò in guardia la popolazione.


I batteri appartenenti a questo genere sono responsabili della “salmonellosi”, una delle più frequenti malattie a trasmissione alimentare.


Salmonella spp. ha come habitat il tratto intestinale dell’uomo e degli animali e la sua presenza nell’ambiente è conseguente a contaminazione fecale. Si distinguono salmonelle adattate all’ospite, responsabili di tifo e paratifo nell’uomo, diffuse nei paesi in via di sviluppo, e salmonelle non ospite-specifiche che possono infettare l’uomo e gli animali e rappresentano un frequente agente di tossinfezione alimentare nei paesi industrializzati. Modalità di trasmissione.


L’infezione si trasmette principalmente per via oro-fecale.


In Europa la principale via di contaminazione dell’uomo è rappresentata dal consumo di alimenti contaminati: in particolare carne di pollo, tacchino e maiale, molluschi bivalvi, semi germogliati pronti al consumo, uova e ovoprodotti, prodotti lattiero-caseari a base di latte crudo, frutta e verdura crude. Gli animali domestici quali cani, gatti, uccelli, roditori e rettili (iguane e tartarughe d’acqua) possono rappresentare, seppur raramente, una fonte di infezione per l’uomo.

I sintomi possono variare dai semplici disturbi del tratto gastro-intestinale (dolori addominali, nausea, vomito, diarrea, febbre) fino a forme cliniche più gravi (batteriemie e infezioni extra intestinali) soprattutto nei bambini, anziani e nei soggetti immunodepressi.


I sintomi della malattia si manifestano comunemente tra le 12 e le 36 ore dall’ingestione degli alimenti contaminati e si protraggono per 4-7 giorni.


Solitamente la malattia ha un decorso benigno e autolimitante.


Distribuzione della malattia. Sebbene il numero totale di infezioni sostenute dal genere Salmonella abbia subito un decremento nel corso degli ultimi anni, sia in Europa che in Italia, essa continua a rimanere l’agente di malattia trasmessa da alimenti più frequentemente isolato. In Europa, nel 2010 il numero totale di casi confermati di salmonellosi è risultato pari a 99,020 (21,5 casi su 100.000 abitanti), diminuiti dell’8,8% rispetto al 2009, mentre nel nostro Paese è stato di 2,730 (4,5 casi su 100.000 abitanti). L’avviso di richiamo è stato pubblicato sul nuovo portale dedicato alle allerte alimentari del Ministero della salute nella sezione “Avvisi di sicurezza” dopo che il 15 novembre è stato attivato il ritiro e richiamo del prodotto a seguito di una indagine epidemiologica su un bimbo di 10 anni che presentava sintomi come nausea, vomito, febbre, dolori addominali e diarrea.


«La conferma della causa della tossinfezione alimentare», si legge nell’avviso dell’Asl, «si è avuta a seguito di campioni ufficiali eseguiti sui wurstel dai servizi veterinari ed inviati all’Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno. Si tratta di Wurstel Lecock di pollo e tacchino ‘Scarlino’ in confezione da 10 unità da 100 grammi con lotto/scadenza 02/03/23 L1, prodotto dal salumificio Scarlino srl di Taurisano (Lecce) e distribuito in molti esercizi di vendita nel territorio della Campania e della provincia di Caserta».


A chi l’avesse acquistato l’Asl consiglia di non consumare il prodotto e di riportarlo al punto vendita.


Cronaca

Beccati con 400 ricci di mare nel cofano. Multati e segnalati

Gli esemplari erano ancora in stato vitale, i finanzieri hanno provveduto a reimmetterli immediatamente in mare in un’area idonea…

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Nei giorni scorsi la Guardia di Finanza di Gallipoli ha messo a segno un nuovo intervento a tutela dell’ecosistema marino, intercettando un trasportatore abusivo in località Santa Caterina di Nardò.

I finanzieri hanno notato un’autovettura che, con manovre sospette, tentava di allontanarsi rapidamente dalla costa verso l’entroterra. Una volta fermato il veicolo e identificato il conducente, l’ispezione del bagagliaio ha confermato la presenza di circa 400 ricci di mare, in violazione della Legge Regionale che vieta tassativamente il prelievo, la detenzione e la commercializzazione di questa specie. 

Il provvedimento mira a favorire il ripopolamento dei fondali, messi a dura prova dal prelievo indiscriminato, e a scongiurare il rischio di estinzione.

Per il responsabile è scattata una sanzione amministrativa di 2.000 euro, oltre alla segnalazione all’Autorità Marittima competente. 

Fortunatamente, poiché gli esemplari erano ancora in stato vitale, i finanzieri hanno provveduto a reimmetterli immediatamente in mare in un’area idonea, garantendo così la sopravvivenza dei ricci

e il mantenimento dell’equilibrio biologico della zona.

Questa operazione rappresenta solo l’ultimo tassello di un più ampio piano di vigilanza attuato dal Servizio Navale della Guardia di Finanza. Dall’inizio dell’anno, i controlli hanno portato alla liberazione di oltre 3.000 ricci di mare, al sequestro di numerose attrezzature da pesca.

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Cronaca

Era una carrozzeria e autolavaggio ma smerciava mitili in pessime condizioni

Il personale ASL fatto intervenire sul posto ne ha accertato il cattivo stato di conservazione a causa del contatto con le pedane insudiciate da cui l’inidoneità al consumo umano…

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Segue senza sosta l’attività di controllo da parte delle forze di polizia presenti sul territorio ed in particolare nella città bella.

Nella mattinata di ieri, è stata portata a termine una operazione congiunta tra la Capitaneria di Porto di Gallipoli ed il Commissariato Polizia che, partendo da una attenta attività info-investigativa di osservazione e appostamenti, ha portato ad individuare un’attività di distribuzione al dettaglio di prodotti ittici, da parte di una ditta multiservizi che spaziava, con unica partita iva, da autocarrozzeria ad autofficina e autolavaggio.

Gli uomini in divisa hanno proceduto pertanto a controllare i locali della suindicata attività individuando, posizionate in un vano attiguo all’autocarrozzeria ove erano stoccati diversi mezzi e pezzi di ricambio (tutti al vaglio di accertamenti circa la loro provenienza) due celle frigo, installate abusivamente ed in pessime condizioni igienico sanitarie al cui interno, appoggiate a terra su una sudicia pedana, 25 kg di mitili contenuti in 6 retini.

Il personale ASL fatto intervenire sul posto ne ha accertato il cattivo stato di conservazione a causa del contatto con le pedane insudiciate da cui l’inidoneità al consumo umano.

Il titolare dell’attività è stato pertanto deferito all’A.G. sia per le violazioni di carattere igienico sanitario ma anche per diverse irregolarità relative all’attività di autolavaggio e autocarrozzeria.

Il prodotto ittico rinvenuto e le celle utilizzate per la loro conservazione sono state poste sotto sequestro e, poiché i mitili risultavano essere ancora vivi, sono stati rigettati a mare.

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Cronaca

Auto in fiamme nella zona Draghi a Tricase

Tragedia sfiorata in zona molto popolata, auto va a fuoco…

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Un’auto, una Ford che viaggia a gas e benzina, questa mattina è andata a fuoco nella zona Draghi a Tricase.

Dopo lo spavento l’autista è riuscito prontamente a mettersi in salvo ed a chiamare i pompieri.

Gli stessi sono prontamente accorsi e hanno spento l’incendio e messo in sicurezza la zona.

Questi i video di quanto accaduto:

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