Cronaca
L’addio a Raffaele Carrabba, CIA Puglia: «Dolore grandissimo, uomo eccezionale»
Dal 2014 era il presidente regionale dell’organizzazione sindacale degli agricoltori. Sanseverese, imprenditore agricolo, per oltre 40 anni una guida nelle lotte del comparto primario. Nonostante la salute precaria, aveva guidato le ultime mobilitazioni a Bari, Lecce, Andria e Roma. D’Amico (vicepresidente): “Capacità esemplare di unire”. Lolatte (direttore): “Un innovatore”
«Raffaele Carrabba, presidente regionale di CIA Agricoltori Italiani della Puglia, ci ha lasciato. È un grande dolore per tutti noi, oltre che una grave perdita per il mondo agricolo pugliese».
È Giannicola D’Amico, vice presidente CIA Puglia, a darne notizia: «Ci stringiamo attorno ai suoi familiari in questo momento di dolore, esprimendo il nostro più profondo cordoglio ai suoi cari, a quanti lo hanno conosciuto e apprezzato come uomo e sindacalista. Per 40 anni, da prima che nel 1985 diventasse presidente della CIA di San Severo, Raffaele Carrabba si è battuto da agricoltore per gli agricoltori, con una capacità davvero esemplare di unire le forze più attive e sensibili del mondo agricolo e di farsene portavoce risoluto e lungimirante con le controparti, difendendo le istanze di un comparto di cui era orgoglioso e del quale conosceva profondamente le problematiche e le potenzialità. Per noi, la sua è stata una guida sicura, autorevole, capace di uno sguardo lungo e di una visione complessiva su tutta la Puglia. Era apprezzato e ben voluto non solo nella nostra regione, ma anche in tutta Italia come membro della Giunta nazionale di CIA Agricoltori Italiani da ben 7 anni a questa parte. Voglio ringraziarlo con tutto il cuore per gli insegnamenti che ha trasmesso a me e a tanti dirigenti della nostra organizzazione, non potrò mai dimenticare la fiducia che mi ha accordato, il suo sostegno, la forza che riusciva a infondere in ognuno di noi nei momenti più critici e complessi del nostro impegno. Tutto questo ci mancherà enormemente».
Raffaele Carrabba, nato il 23 gennaio 1955 a San Severo (Fg), era un agricoltore.
Sostenitore ante-litteram della necessità di puntare sull’aggregazione delle imprese agricole, dal 1988 al 2000 è stato presidente della Società Cooperativa Agricola “Torretta Zamarra” di San Severo.
Nel 1999 fu eletto consigliere comunale della sua città. Dal 2005 era vicepresidente del Consorzio di Bonifica della Capitanata.
Nel 2010, divenne presidente di CIA Capitanata e vicepresidente regionale di CIA Puglia. Da gennaio 2014, fino all’ultimo dei suoi giorni, è stato presidente regionale di CIA Agricoltori Italiani della Puglia, oltre che membro della giunta camerale della Camera di Commercio di Foggia.
«Assieme alla grande famiglia CIA Puglia», ha ricordato il direttore regionale Danilo Lolatte, «Raffaele Carrabba è stato protagonista di una stagione eccezionale di innovazione e rafforzamento della nostra organizzazione sindacale degli agricoltori. Nel suo testamento morale ci lascia una lezione fondamentale, vale a dire l’obbligo di non perdere mai dal nostro orizzonte ideale e pratico la necessità di unire il mondo agricolo, di lottare quotidianamente per una forte unità d’intenti sia all’interno della nostra organizzazione sindacale sia all’esterno per dare più forza alle istanze del comparto primario nelle sue rivendicazioni con le istituzioni e con tutti gli attori dello sviluppo sociale, culturale ed economico».
Nonostante le sue condizioni di salute non fossero buone da un po’ di tempo, Raffaele Carrabba aveva guidato ed era stato presente in tutte le più importanti manifestazioni di mobilitazione del mondo agricolo svolte sul territorio negli ultimi anni.
Mobilitazioni che, fino a prima che scoppiasse l’emergenza della pandemia, avevano portato migliaia di olivicoltori e di agricoltori di ogni settore a rivendicare maggiore sostegno al comparto con mobilitazioni a Bari, Andria, nel Salento e a Roma, quando CIA Agricoltori Italiani riuscì a ottenere il “Si” definitivo dall’allora ministro all’Agricoltura Centinaio al fondo di 300 milioni per il Piano di rilancio del settore olivicolo colpito duramente dalla Xylella.
«Nel suo nome, forti del suo esempio, continueremo a lottare per il rilancio e lo sviluppo dell’agricoltura in Puglia», ha concluso Giannicola D’Amico.
Alessano
Utilitaria si ribalta, feriti due giovani
Il sinistro intorno alle 16 del pomeriggio sulla strada che da Alessano conduce a Presicce – Acquarica. Mentre per il ragazzo sono state sufficenti le cure sul posto, per la ragzza è stato necessario il ricovero all’ospedale di Tricase, ma non corre pericolo di vita
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Sinistro stradale nel pomeriggio sulla strada che da Alessano conduce a Presicce – Acquarica.
Una Lancia Ypsilon 10, con a bordo un ragazzo e una ragazza, si è ribaltata lungo la Porvinciale 79 e gli occupanti sono rimasti feriti.
Per cause ancora in corso di accertamento, l’autista dell’utilitaria ne ha perso il controllo e l’auto si è ribaltata.
I primi soccorsi sono arrivati dagli automobilisti di passaggio che hanno anche chiamato il 112.
Così sul posto sono intervenute due ambulanze provenienti dal Punto di primo intervento del presidio territoriale di Gagliano del Capo e dall’ospedale “Ferrari” di Casarano.
Il ragazzo è stato medicato sul posto, mentre per la giovane donna, vittima di fratture e contusioni, sono stati necessari il trasferimento al pronto soccorso dell’ospedale “Cardinale Giovanni Panico” di Tricase e il successivo ricovero.
Secondo quanto si apprende, le sue condizioni non sarebbero gravi ma i medici non hanno sciolto la prognosi e continuerebbero a tenerla sotto osservazione.
Dopo quando avvenuto, erano circa le 16 di questo pomeriggio, la strada è rimasta chiusa la traffico per un’ora.
Cronaca
Marchi contraffatti, sequestro e denunce
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Nel sud Salento due persone effettuavano un vero e proprio servizio di vendita a domicilio di capi riportanti marchi di noti brand di moda
Nell’ambito del dispositivo di contrasto ai traffici illeciti, i militari della Compagnia della Guardia di finanza di Otranto hanno svolto controlli mirati nei confronti di alcune persone di nazionalità estera dedite alla vendita di capi di abbigliamento contraffatti riportanti marchi di noti brand di moda.
Dalle indagini è risultato che due persone effettuavano un vero e proprio servizio di vendita a domicilio nell’area del sud Salento.
L’intervento ha consentito di sottoporre a sequestro, oltre alle due autovetture in uso agli indagati, 1.330 prodotti ritenuti contraffatti, tra cui giubbotti, felpe, zaini e altri capi di abbigliamento, riportanti noti marchi come Prada, Louis Vuitton, K-way e Balenciaga.
Se immessi in commercio, i capi di abbigliamento sottoposti a vincolo, avrebbero fruttato migliaia di euro di profitti illeciti, contribuendo ad alimentare l’industria del falso.
I due soggetti, di nazionalità rumena, sono stati denunciati alla competente autorità giudiziaria, per le ipotesi delittuose di contraffazione, alterazione o uso di marchi o segni distintivi, introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e per il reato di ricettazione.
Le indagini proseguiranno con il fine di individuare e disarticolare la catena logistica, organizzativa e strutturale dell’intera filiera, contrastando una condotta illecita che alimenta i circuiti sommersi dell’evasione fiscale, del lavoro nero e della criminalità organizzata.
La contraffazione e il commercio di prodotti non genuini e insicuri danneggiano il mercato, sottraendo opportunità e lavoro alle imprese che rispettano le regole.
Attualità
Acido cianidrico nei Sapori Amaretti alle mandorle della Colussi
Sono stati rilevati valori troppo alti di acido cianidrico. Non possono essere esclusi seri rischi per la salute. Sconsigliato il consumo
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Colussi SpA Milano ha emesso un richiamo dei suoi Sapori Amaretti alle mandorle in confezioni da 175 g con date di scadenza 2 maggio 2026 e 25 agosto 2026.
L’azienda afferma che negli amaretti sono stati riscontrati livelli elevati di acido cianidrico e non possono essere esclusi rischi per la salute.
Nello specifico si tratta di due lotti delle confezioni da 175 gr Lotto L355122 1 e L355237 1 con scadenza rispettivamente del 2 maggio 2026 e 25 agosto 2026.
Le altre date di scadenza e gli altri prodotti del marchio “Sapori”, non sono interessati dal richiamo.
Gli amaretti interessati dal richiamo sono prodotti da Colussi S.p.A. con sede legale in via G. Spadolini n° 5, nella città metropolitana di Milano.
L’acido cianidrico (HCN) o cianuro di idrogeno, chiamato anche acido prussico, è una tossina naturale con elevata tossicità acuta, caratterizzata dall’inibizione della respirazione cellulare.
Ciò può causare un’intossicazione acuta con sintomi quali convulsioni, vomito e mancanza di respiro, che possono portare a paralisi respiratoria fatale.
Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” di Lecce, raccomanda a coloro che hanno acquistato il prodotto incriminato, di non consumare gli articoli interessati e di restituirli, non aperti o anche già aperti, al rispettivo punto vendita.
Il prezzo di acquisto verrà rimborsato, anche in assenza di scontrino.
Chi abbia assunto questa sostanza e successivamente manifesti sintomi gravi o persistenti dovrà consultare un medico.
Non è consigliabile, invece, un trattamento medico preventivo in assenza di sintomi.
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