Connect with us

Cronaca

Nonostante il covid a Gallipoli e Sannicola: multe a prostitute e clienti

Pubblicato

il

Nello scorso fine settimana, i poliziotti del Commissariato di di Gallipoli sono stati impegnati nei servizi di contrasto al fenomeno della prostituzione in strada.


Perciò, nella mattinata di sabato scorso, gli agenti si sono concentrati tra Gallipoli e Sannicola, esattamente lungo le arterie della S.S. 101, direzione Nord, ed in particolare in Contrada Santa Teresa, dove spesso cittadine comunitarie di nazionalità bulgara, che dimorano in altri comuni del leccese, si prostituiscono in strada creando, peraltro, i presupposti per una pericolosa diffusione del corona-virus.


Durante il controllo di polizia, sono stati sorpresi due clienti che, incuranti del rischio sanitario, si erano avvicinati alle prostitute e per questo sono stati identificati e contravvenzionati dai poliziotti.


In particolare, le due donne, che nonostante i numerosi appelli da parte dei poliziotti, non hanno inteso denunciare i propri sfruttatori e neanche entrare in un percorso di protezione, e i due clienti, provenienti tutti da altri Comuni, sono stati tutti contravvenzionati per la violazione dell’attuale D.P.C.M. per un importo pari a euro 1.866.

Inoltre, i due clienti sono stati anche contravvenzionati per un importo complessivo pari a euro 600, per violazione dell’ordinanza anti-prostituzione emessa dal sindaco di Sannicola lo scorso 4 febbraio 2021.


Sono in corso indagini per risalire ai responsabili dello sfruttamento della prostituzione che, facendo credere di poter garantire un posto di lavoro in Italia, reclutano giovani donne per poi, mediante violenza e minacce, avviarle alla prostituzione.


Casarano

Minacce e insulti razzisti in un Liceo di Casarano. Tre minori indagati

Tutto verte su alcuni insulti razzisti all’indirizzo di un compagno di scuola 17enne di origini senegalesi, Kalidou…

Pubblicato

il

Indagati dalla Procura dei minori di Lecce quattro studenti, tre 17enni e un 16enne.

I reati sarebbero di minacce aggravate e istigazione a delinquere per motivi razzismo.

Tutto verte su alcuni insulti razzisti all’indirizzo di un compagno di scuola 17enne di origini senegalesi, Kalidou, con frasi del tipo “nero di m…” o “ti facciamo diventare bianco”.

L’episodio che si sarebbe ripetuto a scuola e fuori dal plesso scolastico, sarebbe avvenuto in un liceo scientifico di Casarano.

A causa di questi episodi il giovane senegalese ha quindi cambiato scuola, ma a poco è servito, secondo le verifiche affidate ai Carabinieri su incarico della procuratrice, Simona Filoni, e della sostituta Paola Guglielmi.

I presunti responsabili sono stati individuati e denunciati, l’udienza preliminare si terrà il prossimo gennaio. Il giovane Kalidou era arrivato in Salento insieme alla madre alla sorella nel 2019.

In seguito alla morte della madre, il ragazzo è stato affidato a una comunità, ora vive a Lecce.

Continua a Leggere

Appuntamenti

Una domenica particolare: “La Madonna delle Grazie “torna a casa””

La devozione di questo popolo che da secoli venera la Vergine SS.ma delle Grazie è notevole e di profonde radici seppur affievolita dalle dinamiche sociali e culturali…

Pubblicato

il

E’ stata una Domenica speciale quella del 5 ottobre 2025 per l’intera Comunità di Tutino che si è ritrovata su Piazza Castello per accogliere la venerata immagine della Madonna delle Grazie dopo un periodo di assenza per restauro durato circa quattro mesi.
L’emozionante ritorno nella sua chiesa in un clima festante e gioioso di tutta Tutino ha riacceso nei cuori sentimenti di devozione e di preghiera, che all’apertura del grande portone del Castello, dove era stata collocata provvisoriamente, tra gli applausi e la curiosità dei fedeli, è stata rivelata ai presenti nella rinnovata rivitalizzazione dei colori che nel tempo si erano degradati.
Dopo la benedizione impartita dal parroco don Pasquale Carletta e la consegna della rosa d’oro ai piedi della statua si è avviato il corteo processionale per alcune strade del centro storico con le note della banda e dello sparo di fuochi pirotecnici.
Ad attenderla su piazza Santa Maria delle Grazie il vescovo Mons. Fernando Panico che dopo averla salutata e benedetta ha presenziato una solenne celebrazione Eucaristica in una chiesa gremita come non mai.
Lo stato di salute della statua era discreto ma bisognoso di un notevole intervento a causa di alcune crepature ed esfoliazione di piccole parti della pellicola pittorica per l’esposizione ai valori di umidità particolarmente alti in diversi periodi dell’anno.
Sono riapparsi i fregi dorati lungo il panneggio della Madonna e sul copricapo che erano stati coperti dai pennelli di Antonio De Donno artista originario di Tutino che ritenne opportuno cancellare in un restauro eseguito agli inizi degli anni Ottanta del secolo scorso e i colori che nel tempo avevano perso la loro lucentezza ora sono ritornati più vivi.
Il lavoro del pregiato simulacro è stato affidato alla professionalità e competenza di Messapia Antiqua Restauri del maestro Dario Taras il quale ha anche provveduto al restauro e meccatura della base processionale.
Un’opera conservativa voluta da tutti, in primis dalla Comunità di Tutino, dai parroci e dai vari Comitati Festa che si sono succeduti negli anni sempre attenti alla tutela di questo bellissimo e raro simulacro di grande valore artistico plasmato dalle mani di un prestigioso cartapestaio leccese, (Manzo, Caretta? o altri) come dimostrano la plasticità e il movimento del corpo che rivelano l’alto livello scultoreo, che secondo la tradizione, ebbe ispirazione da una donna intenta ad allattare il proprio bambino mentre passava dalla sua bottega.
La devozione di questo popolo che da secoli venera la Vergine SS.ma delle Grazie è notevole e di profonde radici seppur affievolita dalle dinamiche sociali e culturali che hanno investito le nuove generazioni, perciò il suo ritorno rappresenti per tutti simbolicamente un auspicio di rinnovato fervore comunitario con sentimenti di fratellanza e di pace.
Ben tornata Maria!
Fabrizio Cazzato
Continua a Leggere

Casarano

Pagliaro: “Si chiama Aeroporti di Puglia ma dovrebbe chiamarsi Aeroporto di Bari”

L’ennesimo sfregio al Salento, con il suo aeroporto ancora una volta ignorato ed escluso, sono i due nuovi collegamenti United Airlines con New York, che da maggio si aggiungeranno…

Pubblicato

il

“Nuove tratte, ma soltanto su Bari. Si chiama Aeroporti di Puglia, ma per onestà dovrebbe chiamarsi Aeroporto di Bari, la società partecipata al 99,6% dalla Regione, finanziata con soldi pubblici e con i bilanci in perdita, gestita dal barese Antonio Maria Vasile”.

Esordisce così la nota di Paolo Pagliaro, consigliere regionale di Fdi, e continua: “L’ennesimo sfregio al Salento, con il suo aeroporto ancora una volta ignorato ed escluso, sono i due nuovi collegamenti United Airlines con New York, che da maggio si aggiungeranno a quelli già attivi su Bari, rafforzandone il posizionamento turistico tra le destinazioni europee.

L’Aeroporto del Salento resta invece a bocca asciutta, e ne patiscono le conseguenze le tre province salentine. Una disparità figlia di un Bari-centrismo cieco e strafottente, che calpesta e umilia il nostro territorio.

Ma non è tutto: nel piano operativo invernale 2025 presentato da Ryanair, a fronte di 34 collegamenti da Bari, ce ne sono solo 12 da Brindisi. Un terzo.

E se parliamo di destinazioni, se ne aggiungono due balcaniche da Bari (Bucarest e Bratislava), zero da Brindisi.

Già in passato, più volte, numeri alla mano, abbiamo denunciato lo squilibrio fra gli aeroporti di Bari e del Salento, particolarmente evidente nei collegamenti internazionali, con una forbice addirittura di 80 a 12. Una vergogna.

È dovere della Regione, e del suo braccio operativo in tema di trasporto aereo, incentivare l’incoming e potenziare i collegamenti su tutti gli scali regionali.

Ma il governo Emiliano e Aeroporti di Puglia hanno tradito questo mandato e continuano a farlo con strafottenza in sfregio al Salento, che non viene degnato neppure di un volo diretto con New York mentre su Bari ce ne saranno quattro a settimana”.

E chiude con una esortazione: “Il Salento smetta di subire, dica basta con il voto del 23 e 24 novembre a politiche di centrosinistra che da vent’anni favoriscono solo e soltanto Bari”.

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti