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Cronaca

Primi tuffi e primo salvataggio in mare

Torre dell’Orso: giovane donna salvata dai bagnini del lido “Le Due Sorelle”. All’interno il video del salvataggio

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Una giovane bagnante ha rischiato di annegare ed è stata salvata dai bagnini del lido “Le Due Sorelle”, nella Marina di Melendugno.


Neanche aperta la stagione e già arriva il primo salvataggio in mare dunque.


È accaduto attorno alle 13,oo nel tratto di spiaggia antistante Torre Dell’Orso.


Secondo quando ricostruito, la giovane stava facendo il bagno in mare, quando, improvvisamente, a causa delle forti correnti determinate dal forte vento di tramontana, non ha più toccato il fondale forse perché allontanatasi dalla riva o perché finita in una buca che, fatto non raro, si può creare improvvisamente sul fondale sabbioso.


La scena, grazie al cielo, non è sfuggita agli assistenti ai bagnanti del lido.

Immediatamente hanno capito la gravità della situazione e con il sandalino di servizio si sono precipitati in acqua e, sfidando le onde, hanno recuperato e messo in sicurezza la giovane bagnante.


«Il loro», evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, «è stato un intervento davvero tempestivo che ha permesso di salvare la vita alla ragazza che appariva spossata non appena poggiato il piede sul bassofondo a pochi metri dalla riva. Ovviamente, al di là del pericolo scampato e del fortunato e positivo esito della vicenda è bene ricordare che non bisogna mai sfidare un mare agitato come quello che, al di là della bella giornata che anticipa l’estate, è visibile nel video. La bandiera rossa che campeggia in questi casi è sempre sinonimo di pericolo anche per i più esperti nuotatori perché con le correnti dei nostri mari non si deve scherzare mai».



Cronaca

Scaricavano liquami puzzolenti, beccati grazie ai droni

Determinante si è rivelato l’utilizzo dei droni e delle dashcam in dotazione all’Arma dei Carabinieri, che hanno documentato con chiarezza le condotte illecite, fornendo un supporto tecnologico decisivo alle attività investigative…

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I DRONI DEI CARABINIERI INDIVIDUANO AUTORE DI SVERSAMENTI ILLECITI A PORTO CESAREO

Grazie all’impiego delle più moderne tecnologie investigative e alla preziosa collaborazione dei cittadini, i Carabinieri di Porto Cesareo hanno individuato e segnalato alla Procura di Lecce, che conduce le indagini, un imprenditore locale ritenuto responsabile di sversamenti illeciti di liquami nella rete fognaria del comune di Porto Cesareo.

Le indagini, avviate a seguito delle segnalazioni pervenute da residenti preoccupati per la presenza di persistenti cattivi odori, hanno permesso di accertare che, nelle prime ore dei giorni scorsi, l’uomo avrebbe effettuato lo scarico di liquami attraverso un autospurgo nei tombini fognari, causando malfunzionamenti alla rete e la diffusione di odori nocivi.

Determinante si è rivelato l’utilizzo dei droni e delle dashcam in dotazione all’Arma dei Carabinieri, che hanno documentato con chiarezza le condotte illecite, fornendo un supporto tecnologico decisivo alle attività investigative.

Il veicolo utilizzato, di proprietà di una società di leasing ma nella disponibilità dell’impresa riconducibile all’indagato, è stato sottoposto ad accertamenti.

L’operazione dei militari dell’Arma rappresenta un chiaro esempio di come innovazione tecnologica e pronta risposta dell’Arma, unita alla collaborazione attiva dei cittadini, possano fare la differenza nella tutela dell’ambiente e del decoro urbano.

IL FILMATO DELL’OPERAZIONE

 

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Castrignano del Capo

Leuca, arresti per spaccio e coltivazione illecita

All’interno dell’abitazione, i militari hanno scoperto 25 grammi di marijuana già confezionata, 345 grammi della stessa sostanza in essiccazione e sei piante di canapa indiana coltivate in due serre artigianali, complete di lampade a led, ventole e termoregolatori elettronici…

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SANTA MARIA DI LEUCA: I CARABINIERI STRINGONO IL CERCHIO SULLO SPACCIO. DUE ARRESTI IN POCHE ORE

I militari di Castrignano del Capo hanno tratto in arresto due persone del luogo nel corso di distinte operazioni svoltesi a Santa Maria di Leuca.

Un’attività info-investigativa condotta con discrezione, fatta di appostamenti e osservazioni sul territorio, ha permesso ai Carabinieri di notare un sospetto via vai nei pressi di un’abitazione del centro.

Quello è stato il primo tassello di un’operazione che, poche ore dopo, ha portato a un importante sequestro. All’interno dell’abitazione, i militari dell’Arma hanno rinvenuto 66 grammi di cocaina purissima, custoditi in un involucro di cellophane, 1.500 euro in contanti ritenuti provento dell’attività di spaccio, quattro bilancini di precisione e materiale per il confezionamento delle dosi.

L’uomo, un 44enne del luogo, è stato arrestato in flagranza di reato.

Le attività di controllo dei militari dell’Arma sono proseguite anche nei giorni successivi. Durante una verifica sulle armi legalmente detenute da un cittadino del posto, l’occhio esperto dei Carabinieri ha notato tracce di sostanza vegetale, verosimilmente marijuana, riconducibile a un familiare convivente.

Da lì è scattata una nuova perquisizione e un secondo arresto. All’interno dell’abitazione, i militari hanno scoperto 25 grammi di marijuana già confezionata, 345 grammi della stessa sostanza in essiccazione e sei piante di canapa indiana coltivate in due serre artigianali, complete di lampade a led, ventole e termoregolatori elettronici.

Anche in questo caso, l’uomo è stato arrestato in flagranza di reato per detenzione e coltivazione illecita di sostanze stupefacenti.

Tutto il materiale sequestrato è stato posto sotto custodia, entrambi gli arrestati si trovano ora agli arresti domiciliari, come disposto dal PM di turno della Procura presso il Tribunale di Lecce.

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