Cronaca
Marittima, case-vacanza abusive: sigilli e 35 indagati
Sequestrata area di circa 25mila metri quadrati denominata “Marina dell’Aia” in località Acquaviva. Tra gli indagati il dirigente pro tempore dell’Ufficio tecnico comunale di Diso e responsabile del procedimento amministrativo e quello di una funzionaria dello stesso Ufficio tecnico, firmataria di alcuni dei permessi a costruire e tutti i committenti, progettisti ed esecutori dei lavori di realizzazione che si sono avvicendati nei vari anni

Dopo due anni di indagini carabinieri del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale di Lecce sotto la direzione della pm Maria Vallefuoco scattano i sigilli sull’area di circa 25mila metri quadrati denominata “Marina dell’Aia” in località Acquaviva di Diso, sottoposta a vincolo paesaggistico, dove erano state realizzate 17 case-vacanze.
35 persone risultano indagate a vario titolo per lottizzazione abusiva, vale a dire illecita trasformazione urbanistica ed edilizia di area sottoposta a vincolo paesaggistico.
In base a quanto contestato dalla Procura, inoltre, l’Ufficio Tecnico di Diso avrebbe rilasciato i permessi di costruire senza avere acquisito il parere della Sovrintendenza archeologica, Belle arti e Paesaggio e senza aver sottoposto il progetto a procedura di Valutazione ambientale strategica (Vas).
Tra gli indagati il dirigente pro tempore dell’Ufficio tecnico comunale di Diso e responsabile del procedimento amministrativo e quello di una funzionaria dello stesso Ufficio tecnico, firmataria di alcuni dei permessi a costruire. Provvedimento notificato anche a tutti i committenti, progettisti ed esecutori dei lavori di realizzazione che si sono avvicendati nei vari anni.
Si tratta di imprese con sedi legali nel Salento, operanti nel settore dell’edilizia, nella realizzazione dei muretti a secco e nel settore vivaistico.
Secondo l’accusa l’Ufficio Tecnico avrebbe proceduto al rilascio dei vari permessi a costruire sulla base di un piano particolareggiato “Marina dell’Aia”, inficiato dall’assoluta assenza di atti presupposti e prescritti per legge quali il parere paesaggistico, rilasciato dalla Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio di Lecce e la Valutazione Ambientale Strategica (VAS).
Rilevate altre anomalie sostanziali infatti sulla quasi totalità delle opere edilizie, realizzate mediante riporti e sbancamenti non autorizzati o autorizzabili.
I permessi a costruire sarebbero inoltre stati rilasciati in zone ricadenti nel Parco Naturale Regionale denominato “Costa Otranto – S. Maria di Leuca e bosco di Tricase”, dove è stabilito il divieto assoluto di edificazione e di mutamento della destinazione dei terreni.
Cronaca
Poggiardo: oltre 120 camion in fila!
Disagi all’impianto di biostabilizzazione dopo la chiusura di Bari, Manduria e Ugento. Il sindaco Antonio Ciriolo: «Il giorno peggiore»

Com’era lecito attendersi, lunedì difficile a Poggiardo con oltre 120 camion in fila all’impainto di bisotrabilizzazione, in attesa di poter conferire i rifiuti.
Già da qualche giorno vi stiamo riportando della crisi in atto, causa la momentanea chiusura degli impianti di Bari, Manduria e soprattutto Ugento.
Le operazioni si sono ulteriormente rallentate perché in corso un’ispezione dell’Arpa già programmata da tempo.
Come ha detto il sindaco Antonio Ciriolo oggi «è il giorno peggiore» dall’inizio della crisi.
Crisi che ha cominciato a fare sentire i suoi effetti già da martedì scorso ed ha costretto il primo cittadino a scrivere al Prefetto Luca Rotondi chiedendo l’immediata apertura di un tavolo di concertamento.
Il sindaco Ciriolo insieme all’assessora all’Ambiente Antonella Pappadà sono ora in Municipio per coordinare e prevenire ulteriori criticità.
Nel frattempo hanno provveduto ad allertare i carabinieri e la polizia provinciale.
Copertino
Furgone ed auto in fiamme, notte di fuoco a Copertino e Lecce
Alle 23,30 a Copertino, incendiato un “Ducato”; danni anche all’ingresso all’esterno di un negozio vicino. Dopo le due di notte, a Lecce, fuoco ad una Jeep Renegade e danni ad altre due auto parcheggiate nei pressi

Fra la serata di ieri e le prime ore di oggi, si sono verificati due incendi.
Il primo a Copertino, alle 23,30 circa di ieri sera, dove una squadra del distaccamento dei Vigili del Fuoco di Veglie è intervenuta in via Caterina Orsini, in risposta all’incendio di un furgone Ducato.
Le fiamme che hanno interessato l’automezzo si sono propagate, danneggiando anche l’ingresso e la parte esterna di un negozio nelle vicinanze.
L’efficace e rapida opera di spegnimento condotta dai Vigili del Fuoco ha impedito che l’incendio causasse ulteriori danni, evitando situazioni di pericolo che minacciassero l’incolumità pubblica e privata.
Il secondo, alle 2,20 circa di questa notte, nel Capoluogo salentino, in via Nicola Valletta.
La squadra dei Vigili del Fuoco del Comando di Lecce è, invece, dovuta intervenire per l’incendio di una Jeep Renegade (foto in alto): le fiamme, propagatesi con rapidità, hanno coinvolto anche due ulteriori autovetture parcheggiate nelle vicinanze, causando danni ad una Mercedes Classe B e ad una Renault Scenic.
Anche qui, l’intervento tempestivo e coordinato delle squadre di soccorso ha impedito che le fiamme si diffondessero ulteriormente.
In entrambi i casi, le cause che hanno generato gli incendi dei veicoli sono oggetto di attenta indagine e approfondimenti da parte delle autorità competenti.
Andrano
In bici lancia mattoni contro auto in corsa: paura sulla Andrano-Tricase
La denuncia di una donna della zona che, con la foto della sua vettura danneggiata, mette in guarda tutti anche sui social

Un’esperienza di quelle che difficilmente si dimenticano ed una doppia denuncia: dalla querela in caserma all’appello all’attenzione sui social.
La malcapitata protagonista è una donna, vittima del lancio di pietre da parte di un uomo al momento non meglio identificato.
L’episodio si è verificato nei giorni scorsi sulla provinciale che collega Andrano a Tricase passando per la zona del Mito.
Qui, un uomo di colore avrebbe scagliato dei conci di tufo contro una Mini in transito, guidata proprio dalla suddetta donna, originaria di Marittima (Diso).
Secondo quanto denunciato dalla stessa sui social, l’uomo, in sella alla bici, avrebbe atteso il passaggio della sua auto per poi provare a colpirla, invadendo anche la sua corsia di marcia e mettendo a repentaglio la propria stessa incolumità.
Nella foto, condivisa per mettere in guardia quanti più utenti Facebook possibile, si vedono chiaramente i danni patiti dall’auto, con il parabrezza in pezzi.
I carabinieri sono al lavoro sull’accaduto.
Il comportamento dell’uomo è dettato da ragioni non note: la donna non lo conoscerebbe personalmente, elemento questo che fa prendere in considerazione anche una possibile situazione di disagio di natura psichica.
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