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Cronaca

Su 27 imprese edili controllate, 22 sono irregolari

In tutte le ditte ispezionate accertata la presenza di lavoratori con contratti irregolari o privi di assunzioni. Le maggiori violazioni riscontrate hanno riguardato l’inosservanza delle norme in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro

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Proseguono a Lecce e provincia, i controlli svolti dal Nucleo Carabinieri Ispettorato del lavoro unitamente ai militari del Comando Provinciale dei Carabinieri e personale dell’Ispettorato Territoriale del lavoro.


Le ispezioni sono state disposte per verificare la fondatezza di numerose segnalazioni su irregolarità in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e l’osservanza della normativa giuslavoristica.


Nel periodo in esame, febbraio 2024, sono state controllate 27 imprese edili di cui 22 sono risultate irregolari.


In tutte le ditte ispezionate sono state accertate la presenza di lavoratori con contratti irregolari o privi di assunzioni.


Sono stati adottati provvedimenti di

sospensione dell’attività imprenditoriale e comminate sanzioni e ammende per un totale di euro 150mila complessivi.

Le maggiori violazioni riscontrate hanno riguardato l’inosservanza delle norme in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e la mancata adozione di misure utili a salvaguardare i lavoratori da pericoli connessi a mancata formazione, rischio elettrico,

rischio di caduta dall’alto, mancanza di idonee opere provvisionali e la mancata valutazione

dei rischi.


L’azione dei Carabinieri e dell’Ispettorato del Lavoro attesta il grande impegno alla salvaguardia della legalità e la tutela dei lavoratori.



Cronaca

Nuove minacce per la Giudice Mariano

Sulla tomba del padre nella cappella di famiglia la testa mozzata di un capretto e un coltello

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È successo ancora.

Fuor di dubbio che, quando un giudice fa un buon lavoro, innervosisce chi nella propria vita ha l’unico scopo di delinquere.

La giudice salentina Maria Francesca Mariano, già sotto scorta da tempo per le intimidazioni mafiose subite di nuovo obiettivo di minacce malavitose.

L’amara sorpresa la giudice di Galatina l’ha avuta recandosi in visita al cimitero del suo paese dove, sulla tomba del padre, all’interno della cappella di famiglia, ha trovato la testa mozzata di un capretto e un coltello.

Appena giunta la magistrata ha subito avvertito un odore stomachevole salvo poi notare l’altarino messo su da chi vuole farle paura.

Sul posto sono subito intervenuti gli agenti del commissariato di Galatina per indagare sull’accaduto.

Il recente episodio si aggiunge a quelli del 2024.

Nel mese di febbraio davanti alla porta dell’abitazione della giudice fu recapitata una testa di capretto insanguinata e infilzata con un coltello, insieme a un biglietto con la scritta “Così”.

Nell’ottobre dello stesso anno, in un’aula, alla vigilia di un’udienza, fu ritrovato un ritaglio di giornale relativo a un’inchiesta e sulla foto della gip era stata disegnata una bara (foto in basso).

Senza dimenticare che sia la Mariano che il pubblico ministero antimafia Carmen Ruggiero sono state più volte destinatarie di lettere con minacce di morte e hanno subito tentativi di aggressione durante gli interrogatori.

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Cronaca

Estate pericolosa: misure preventive a carico di 18 persone

Per “eventi criminosi pericolosi per l’ordine della sicurezza pubblica”. Continuano, intanto, i controlli straordinari di controllo del territorio, con particolare attenzione alle zone di Lecce, Taurisano e Gallipoli. Controlli della Polizia di Stato estesi anche alla zona della casa circondariale per intercettare eventuali droni utilizzati per la consegna di droga o altro materiale illecito ai detenuti

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Il Questore della provincia di Lecce Giampietro Lionetti ha disposto una serie di servizi straordinari della Polizia di Stato che si sono svolti prevalentemente nei territori di Lecce, Taurisano e Gallipoli.

La finalità era quella di effettuare controlli ad ampio raggio sia di carattere amministrativo, all’interno di esercizi pubblici, sia di contrasto a fenomeni di illegalità in genere.

Durante i posti di controllo effettuata anche l’identificazione di veicoli e motoveicoli per verificarne documentazione e eventuale alterazione di potenza e velocità.

Per rendere più incisivo l’operato è stato impiegato personale appartenente a vari settori della Polizia di Stato, quali il Reparto Prevenzione Crimine, la Polizia Stradale, gli agenti delle Volanti, personale della Squadra amministrativa, della Squadra Mobile, della Scientifica, i Commissariati interessati coadiuvati dalla polizia locale dei rispettivi comuni e un team di Cinofili della Guardia di Finanza.

Il riepilogo dei risultati corrisponde a: 4.531persone controllate in totale lungo tutto il territorio salentino; 1.934 veicoli controllati,

558 documenti controllati.

Durante il servizio di controllo sono stati effettuati mirati servizi nelle vicinanze della Casa Circondariale di Borgo San Nicola, nello specifico, è stata pattugliata tutta l’area allo scopo di intercettare eventuali droni utilizzati per la consegna di droga o altro materiale illecito ai detenuti.

Inoltre, nel corso dei festeggiamenti per Halloween, sono stati effettuati ripetuti controlli agli avventori di pubblici esercizi nel centro storico di Lecce, anche con l’ausilio di un equipaggio della Guardia di Finanza di Otranto e un equipaggio cinofili delle Fiamme Gialle, soprattutto nei luoghi di maggiore aggregazione giovanile.

Si è poi conclusa l’attività istruttoria elaborata dalla Divisione Anticrimine in merito a tre episodi verificatisi durante l’estate scorsa e che hanno portato all’emissione da parte del Questore della provincia di Lecce di misure preventive a carico di diciotto persone coinvolte in eventi criminosi pericolosi per l’ordine della sicurezza pubblica.

Nell’ordine: nella serata del 22 giugno 2025, a Santa Maria al Bagno, a seguito di una rissa scatenatasi per futili motivi che ha visto coinvolti 7 uomini di nazionalità straniera, era intervenuto personale della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri. La situazione aveva creato allarme e sconcerto tra gli abitanti del luogo e i numerosi turisti presenti e per tale motivo sono stati emessi sette divieti di accesso alle aree urbane (D.Ac.Ur.) della durata di diciotto mesi.

Mentre nella giornata del 15 agosto a Torre dell’Orso, presso un villaggio turistico erano intervenute diverse pattuglie dei carabinieri a causa di una rissa scatenata da alcuni ospiti per l’utilizzo di alcune sdraio a bordo della piscina, creando preoccupazione e disagio tra i presenti.

Considerato il comportamento pericoloso per l’ordine e la sicurezza pubblica è stata adottata la misura di prevenzione del “Foglio di via obbligatorio” per sette delle persone coinvolte nello scontro: divieto di ingresso a Melendugno, della durata da 1 a 3 anni a seconda della gravità della condotta.

Infine, l’ultimo episodio avvenuto il 18 agosto presso la discoteca Rio Bo a Gallipoli, dove erano intervenuti i poliziotti del locale Commissariato, per una segnalazione di aggressione a seguito dello strappo di una collanina, che aveva permesso di denunciare in stato di libertà 11 ragazzi, responsabili a vario titolo di reati di rapina in concorso, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, lesioni aggravate e ricettazione.

Per tali fatti, considerati pregiudizievoli per l’ordine e la sicurezza pubblica il Questore, ha ritenuto di adottare la misura di prevenzione del Foglio di via obbligatorio da Gallipoli della durata di due anni nei confronti di quattro dei ragazzi coinvolti.

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Cronaca

Scontrino al Bancomat, occhio alla truffa

Il nuovo trucco per svuotare i conti. I carabinieri mettono in guardia i cittadini. Attenzione: lasciare lo scontrino dopo un prelievo può innescare una frode, poiché contiene informazioni utili ai malintenzionati, tra cui parte del numero della carta, il saldo residuo e i dati identificativi del terminale, dettagli che possono essere utilizzati, insieme ad altre tecniche, per mettere a segno furti d’identità e truffe finanziarie

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Un’anziana salentina è stata vittima di una truffa tanto subdola quanto insospettabile.

Dopo aver effettuato un prelievo presso uno sportello automatico, ha lasciato lo scontrino nel cestino accanto al terminale.

Poche ore dopo è stata contattata telefonicamente da un sedicente operatore della banca che, fingendo di voler «verificare un tentativo di accesso anomalo al conto», le ha chiesto conferma di alcuni dati personali.

Convinta della buona fede dell’interlocutore, la donna ha fornito le informazioni richieste e, nel giro di poco tempo, si è vista svuotare il conto!

Non si tratti di un episodio isolato, rientra in un fenomeno in rapido aumento noto come la “truffa dello scontrino bancomat”, che vede la Puglia tra le regioni più esposte, con migliaia di conti correnti svuotati a seguito di reati legati al mondo bancario e digitale.

Lasciare lo scontrino dopo un prelievo è un gesto apparentemente innocuo che può aprire la porta a una frode, poiché contiene informazioni utili ai malintenzionati, tra cui parte del numero della carta, il saldo residuo e i dati identificativi del terminale, dettagli che possono essere utilizzati, insieme ad altre tecniche, per mettere a segno furti d’identità e truffe finanziarie.

Dalle indagini svolte dai militari dell’Arma è emerso che bastano pochi secondi affinché un’operazione di prelievo diventi l’occasione per una frode: i truffatori si posizionano nei pressi degli sportelli automatici, attendono che qualcuno dimentichi lo scontrino nel cestino o sul pavimento e, dopo averlo recuperato, lo utilizzano per risalire all’identità del titolare o contattarlo fingendosi operatore bancario.

LE RACCOMANDAZIONI DEI CARABINIERI

Le raccomandazioni del Comando Provinciale Carabinieri di Lecce sono semplici ma fondamentali e si rivolgono in particolare alle persone anziane, categoria più vulnerabile:

non lasciare mai lo scontrino nello sportello automatico, conservarlo o distruggerlo immediatamente;

non fornire mai dati bancari o personali via telefono, SMS o mail, anche se il mittente si presenta come la propria banca;

attivare le notifiche SMS o push per ogni operazione sul conto corrente, così da essere informati in tempo reale;

controllare regolarmente l’estratto conto e segnalare subito alla banca ogni movimento sospetto;

in caso di dubbi o sospetto di truffa, contattare direttamente la filiale della banca o rivolgersi al numero d’emergenza 112 per ricevere assistenza dai carabinieri.

Chi ritiene di essere stato vittima di questo tipo di frode deve bloccare immediatamente la carta, informare la propria banca e sporgere denuncia presso qualsiasi caserma dei carabinieri, fornendo tutte le informazioni disponibili per agevolare le indagini.

I carabinieri ribadiscono l’importanza di non sottovalutare alcun segnale di possibili frodi e invitano i cittadini a diffondere queste informazioni tra parenti e conoscenti, in particolare tra le persone anziane – affinché nessuno cada vittima di simili raggiri.

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