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Cronaca

TAP inquina la falda? Perquisizioni, sequestri e denunce

Riscontrato il superamento della concentrazione della soglia di contaminazione di alcuni parametri, tra i quali il cromo esavalente. Tutte le carte in mano ai magistrati e ai carabinieri del Noe

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Nuovi clamorosi sviluppi nella vicenda TAP: Nelle province di Lecce, Roma, Milano e Padova, i militari del Noe di Lecce, insieme ai colleghi di Roma e Milano e al comando provinciale leccese hanno eseguito un decreto di perquisizione e di sequestro a firma del procuratore capo Leonardo Leone De Castris e del sostituto procuratore Valeria Farina Valaori nell’ambito del procedimento sulla realizzazione del gasdotto a San Basilio.


Sono state perquisite le sedi legali, operative, uffici e cantieri della società Trans Adriatic Pipeline a Melendugno, Roma e Lecce, mentre a Villafranca Padovana (Pd) è stata perquisita la sede del laboratoro di analisi “Sgs Italia Spa”, che èil centro di analisi utilizzato dalla multinazionale per le indagini ambientali sui vari cantieri dell’opera.


L’attività dei Noe ha consentito di rinvenire e sequestrare una corposa documentazione, anche su supporto informatico, ed in particolare tutti i rapporti di prova, analisi e altri documenti, dal novembre 2017 ad oggi, collegati ai campionamenti, effettuati sulle acque di falda sottostanti il cantiere Tap in località San Basilio di Melendugno, dove, dalle indagini condotte dai carabinieri e da Arpa Puglia, era stato riscontrato il superamento della concentrazione della soglia di contaminazione di alcuni parametri, tra i quali il cromo esavalente.

Nel procedimento penale in questione risultano indagati C.R., 58 anni; M.M.E., di 72 e G.P.L., di 55.


Tutti gli atti sequestrati saranno immediatamente messi a disposizione dei magistrati leccesi che, congiuntamente a ai carabinieri del Noe, dovranno adesso passarli al setaccio per tuitte le verifiche del caso.


Cronaca

Spacciava da casa della compagna, arrestato pregiudicato

Fermato 51nne galatinese già in affidamento in prova al servizio sociale. Aveva con sé cocaina, hashish e marijuana già suddivise in dosi e tutto l’occorrente per lo spaccio

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La Polizia di Stato ha dato esecuzione al decreto di carcerazione emesso dall’Ufficio di Sorveglianza di Lecce a carico di un uomo di 51 anni residente a Galatina, pluripregiudicato, già in affidamento in prova al servizio sociale.

Il 4 novembre, il 51nne era stato sorpreso dagli agenti del Commissariato di Galatina presso il proprio domicilio nell’abitazione della sua attuale compagna.

Durante la perquisizione è stato trovato in possesso, seppur in modica quantità, di cocaina, hashish e marijuana, già suddivise in dosi, materiale per il confezionamento e tre bilancini elettronici.

Vista la suddivisione della droga, probabilmente destinata alla cessione a terzi, è stato deferito di libertà alla competente A.G. in concorso con la sua compagna per detenzione e spaccio.

Così, gli agenti della Squadra Investigativa del Commissariato di Galatina hanno eseguito il decreto di carcerazione, emesso dal Tribunale di Sorveglianza, con il quale è stata disposta la sospensione della misura alternativa, cui l’uomo risultava già sottoposto dal mese di giugno, e ne ordinata la sua traduzione in carcere.

Ultimate formalità l’uomo è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Lecce – “Borgo San Nicola” – a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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Carpignano

Anziano perde l’orientamento, ritrovato nel bosco dai carabinieri

Si tratta di un 77nne di Galatina che, alle prime luci dell’alba, si era inoltrato in solitaria all’interno di un’area boschiva dell’agro di Carpignano Salentino

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A Carpignano Salentino, una mattinata di paura si è fortunatamente conclusa nel migliore dei modi grazie al pronto intervento dei Carabinieri della Stazione di Soleto.

Un uomo di 77 anni residente a Galatina, alle prime luci dell’alba si era inoltrato in solitaria all’interno di un’area boschiva situata nell’agro di Carpignano Salentino.

Probabilmente a causa della fitta vegetazione e della mancanza di punti di riferimento, l’anziano ha perso l’orientamento.

Comprendendo di non riuscire a ritrovare la via del ritorno, ha fortunatamente chiamato il numero unico di emergenza 112, chiedendo aiuto.

Preziosa l’abilità del militare che ha ricevuto la richiesta di soccorso e che, dalla Centrale Operativa, ha mantenuto il contatto telefonico con l’anziano per tranquillizzarlo e ottenere indicazioni utili relative alla sua localizzazione.

Immediato e tempestivo anche l’intervento della pattuglia della Stazione di Soleto che si è subito diretta sul luogo indicato dove hanno poi proseguito a piedi tra i sentieri del bosco fino a riuscire ad individuare l’uomo.

Spaventato ma in buone condizioni, gli uomini dell’Arma lo hanno rassicurato e accompagnato fino al luogo in cui aveva lasciato la sua autovettura e dove ha potuto finalmente riprendersi dallo spavento.

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Cronaca

Gettavano rifiuti in campagna: 4.500 euro di multa

Galatina: la Polizia di Stato sorprende due uomini mentre si liberavano di materiale inerte di risulta. La sanzione dopo aver ripulito da quanto abbandonato nel terreno e provveduto allo smaltimento del materiale. Per uno dei due anche la sospensione della patente

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Gli agenti in servizio presso il locale Commissariato hanno sanzionato un uomo di 68 anni sorpreso a scaricare materiali inerti nelle campagne in agro di Galatina.

I poliziotti, durante un normale controllo del territorio, hanno notato in aperta campagna una Fiat Panda, nei pressi della quale due uomini erano intenti a svuotare dei grossi recipienti da materiale inerte di risulta.

Sorpresi sul fatto i due sono stati invitati a ripulire quanto già abbandonato nel terreno e a provvedere allo smaltimento del materiale con la relativa presentazione della ricevuta dell’avvenuto smaltimento presso la sede del Commissariato di Polizia.

Alla consegna del documento richiesto, avvenuta oggi, il responsabile dell’infrazione, proprietario del materiale inerte e dell’auto con cui lo trasportava, ai sensi della normativa sui rifiuti, è stato multato con una contravvenzione di 4.500 euro e con una sanzione accessoria che prevede la sospensione della patente di guida da quattro a sei mesi.

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