Connect with us

Cronaca

Trasforma ex villetta Enel in casa sua: denunciato salentino a Riccione

Pubblicato

il

Un salentino è stato denunciato per invasione di terreni ed edifici in Emilia Romagna.


Aveva trasformato il primo piano degli ex uffici Enel di Riccione nella sua abitazione assieme ad altri 3 individui.


Come racconta NewsRimini.it, “è lì che vivevano e avevano collocato materassi, vestiti, borsoni e vari generi di conforto” .


Tutti gravati da precedenti, gli inquilini (abusivi) sono stati allontanati dai carabinieri e dalla polizia Locale alle prime luci di oggi e denunciati per invasione di terreni ed edifici.


Assieme al 56enne della provincia di Lecce, un 69enne di napoletano ricercato per la notifica di pregresse vicende giudiziarie, un 60enne foggiano e un 48enne romano.


L’edificio occupato: una villa!


Non certo una catapecchia, la struttura oggetto di occupazione (come si evince dalle foto a margine).

Si tratta della cosiddetta Villetta Ex Enel, un immobile di pregio di circa 850 metri quadri al centro della città, al centro di progetti comunali negli anni passati, che avrebbero dovuto reinventarne l’utilizzo.


Piani secondo i quali avrebbe dovuto (diventando di proprietà pubblica) essere la nuova sede del Museo comunale, liberando nuovi spazi per il Centro della Pesa, fulcro di eventi e conferenze del riminese.


Un progetto che avrebbe realizzato un nuovo punto culturale in pieno centro, fruibile anche dai turisti, in cambio della variazione di destinazione d’uso da area a destinazione produttiva a area residenziale.


L’idea, persarsi tra le beghe di burocrazia e politica, ha lasciato invece negli anni spazio alla fantasia di quanti oggi sono stati sfrattati dalle forze dell’ordine.



Cronaca

Scaricavano liquami puzzolenti, beccati grazie ai droni

Determinante si è rivelato l’utilizzo dei droni e delle dashcam in dotazione all’Arma dei Carabinieri, che hanno documentato con chiarezza le condotte illecite, fornendo un supporto tecnologico decisivo alle attività investigative…

Pubblicato

il

I DRONI DEI CARABINIERI INDIVIDUANO AUTORE DI SVERSAMENTI ILLECITI A PORTO CESAREO

Grazie all’impiego delle più moderne tecnologie investigative e alla preziosa collaborazione dei cittadini, i Carabinieri di Porto Cesareo hanno individuato e segnalato alla Procura di Lecce, che conduce le indagini, un imprenditore locale ritenuto responsabile di sversamenti illeciti di liquami nella rete fognaria del comune di Porto Cesareo.

Le indagini, avviate a seguito delle segnalazioni pervenute da residenti preoccupati per la presenza di persistenti cattivi odori, hanno permesso di accertare che, nelle prime ore dei giorni scorsi, l’uomo avrebbe effettuato lo scarico di liquami attraverso un autospurgo nei tombini fognari, causando malfunzionamenti alla rete e la diffusione di odori nocivi.

Determinante si è rivelato l’utilizzo dei droni e delle dashcam in dotazione all’Arma dei Carabinieri, che hanno documentato con chiarezza le condotte illecite, fornendo un supporto tecnologico decisivo alle attività investigative.

Il veicolo utilizzato, di proprietà di una società di leasing ma nella disponibilità dell’impresa riconducibile all’indagato, è stato sottoposto ad accertamenti.

L’operazione dei militari dell’Arma rappresenta un chiaro esempio di come innovazione tecnologica e pronta risposta dell’Arma, unita alla collaborazione attiva dei cittadini, possano fare la differenza nella tutela dell’ambiente e del decoro urbano.

IL FILMATO DELL’OPERAZIONE

 

Continua a Leggere

Alezio

Il calendario degli autovelox di novembre in Salento

Occhio alle multe, comune per comune tutte le postazioni…

Pubblicato

il

Continua a Leggere

Castrignano del Capo

Leuca, arresti per spaccio e coltivazione illecita

All’interno dell’abitazione, i militari hanno scoperto 25 grammi di marijuana già confezionata, 345 grammi della stessa sostanza in essiccazione e sei piante di canapa indiana coltivate in due serre artigianali, complete di lampade a led, ventole e termoregolatori elettronici…

Pubblicato

il

SANTA MARIA DI LEUCA: I CARABINIERI STRINGONO IL CERCHIO SULLO SPACCIO. DUE ARRESTI IN POCHE ORE

I militari di Castrignano del Capo hanno tratto in arresto due persone del luogo nel corso di distinte operazioni svoltesi a Santa Maria di Leuca.

Un’attività info-investigativa condotta con discrezione, fatta di appostamenti e osservazioni sul territorio, ha permesso ai Carabinieri di notare un sospetto via vai nei pressi di un’abitazione del centro.

Quello è stato il primo tassello di un’operazione che, poche ore dopo, ha portato a un importante sequestro. All’interno dell’abitazione, i militari dell’Arma hanno rinvenuto 66 grammi di cocaina purissima, custoditi in un involucro di cellophane, 1.500 euro in contanti ritenuti provento dell’attività di spaccio, quattro bilancini di precisione e materiale per il confezionamento delle dosi.

L’uomo, un 44enne del luogo, è stato arrestato in flagranza di reato.

Le attività di controllo dei militari dell’Arma sono proseguite anche nei giorni successivi. Durante una verifica sulle armi legalmente detenute da un cittadino del posto, l’occhio esperto dei Carabinieri ha notato tracce di sostanza vegetale, verosimilmente marijuana, riconducibile a un familiare convivente.

Da lì è scattata una nuova perquisizione e un secondo arresto. All’interno dell’abitazione, i militari hanno scoperto 25 grammi di marijuana già confezionata, 345 grammi della stessa sostanza in essiccazione e sei piante di canapa indiana coltivate in due serre artigianali, complete di lampade a led, ventole e termoregolatori elettronici.

Anche in questo caso, l’uomo è stato arrestato in flagranza di reato per detenzione e coltivazione illecita di sostanze stupefacenti.

Tutto il materiale sequestrato è stato posto sotto custodia, entrambi gli arrestati si trovano ora agli arresti domiciliari, come disposto dal PM di turno della Procura presso il Tribunale di Lecce.

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti