Cronaca
Tricase, parcheggi: «La Gestam dovrà risarcire 115mila euro alla Cooperativa Apulia»
Il Tribunale Civile di Lecce condanna l’azienda che gestisce strisce blu e parcheggi a pagamento: avrebbe ottenuto tramite «dichiarazioni e documenti falsi ed una falsa rappresentazione della realtà la certificazione necessaria per poter partecipare al bando di gara indetto dal Comune e risultare vincitrice»
Il Tribunale civile di Lecce ha condannato la Gestam Group, l’azienda che gestisce strisce blu e parcheggi a pagamento a Tricase.
La Gestam (difesa dall’avv. Massimiliano Musio), dovrà ora risarcire con 115mila euro la Società Cooperativa Apulia (avv. Luigi Paccione) che si classificò seconda al bando di gara del 2014 per l’appalto decennale per la gestione delle aree di sosta a pagamento a Tricase.
Secondo la giudice Viviana Mele l’azienda condannata avrebbe ottenuto tramite «dichiarazioni e documenti falsi ed una falsa rappresentazione della realtà la certificazione necessaria per poter partecipare al bando di gara indetto dal Comune e risultare vincitrice».
Sempre secondo la giudice Mele, sarebbe «provata la turbativa alla gara, per effetti di artifici e raggiri della convenuta Gestam».
Le indagini svolte dalla Guardia di Finanza (nella foto in alto un parchimetro sequestrato nel settembre 2016) avrebbero dimostrato che Gestam Group avrebbe «mai svolto attività di gestione e di servizi di parcheggio» ed avrebbe «confezionato dei contratti falsi al fine di dimostrare di aver svolto tale attività in favore di un ristorante».
La condanna del Tribunale civile è arrivata nonostante sia il Tar che il Consiglio di Stato avessero riconosciuto la regolarità della gara.
Questo perché secondo la giudice Mele «il giudice amministrativo non è stato chiamato a riconoscere che i documenti prodotti fossero stati emessi sulla base di artifici e raggiri che hanno modificato la realtà» ma «se fosse lecito consentire a Gestam di produrre la certificazione in seguito al provvedimento che ne aveva comportato l’esclusione».
Nel frattempo prosegue il processo penale che vede sotto processo per gli stessi motivi il legale rappresentante della Gestam, il commercialista incaricato e il responsabile della qualità aziendale.
Cronaca
Due ventenni italiani si accaniscono contro due iracheni: calci, pugni e… ospedale
Uno dei due aggrediti ha riconosciuto i presunti autori tra le immagini pubblicate sui social del locale e ha presentato denuncia allegando gli screenshot a supporto…
La Polizia identifica e denuncia due giovani per l’aggressione a due cittadini stranieri
Nella serata del 25 ottobre scorso, due giovani cittadini iracheni sono stati vittime di un’aggressione mentre si trovavano all’interno di un noto locale a Lecce.
Secondo quanto denunciato, i due ragazzi sono stati avvicinati da un giovane che, in modo provocatorio e con atteggiamento ostile, li ha accusati di “fissare” lui e il suo gruppo di amici, intimando loro di allontanarsi.
Nel tentativo di evitare lo scontro, i due si sono allontanati dal locale ma sono stati raggiunti dallo stesso ragazzo che poco prima li aveva affrontati che ha colpito al volto uno dei due con un oggetto affilato, provocandogli una ferita allo zigomo.
Contemporaneamente, un altro giovane del gruppo ha aggredito fisicamente anche l’altro ragazzo con calci e pugni, le due vittime sono poi state circondate e malmenate anche quando sono rovinate per terra.
Con grande difficoltà, i due sono riusciti a fuggire e a richiedere aiuto ai familiari che hanno allertato la Polizia e chiamato i soccorsi sanitari, che li hanno accompagnati presso l’ospedale “Santa Caterina Novella” di Galatina per le cure del caso.
Successivamente, uno dei due aggrediti ha riconosciuto i presunti autori dell’aggressione tra le immagini pubblicate sui social network del locale e ha presentato denuncia allegando gli screenshot a supporto.
Le indagini condotte dalla Polizia hanno permesso di identificare i due giovani aggressori residenti in provincia di Brindisi, rispettivamente di 22 e 20 anni.
Quest’ultimo ha reso dichiarazioni spontanee, ammettendo le proprie responsabilità nell’aggressione, mentre il secondo si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Entrambi sono stati deferiti in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per il reato di lesioni personali aggravate.
Cronaca
15 anni scomparso da poco. Chi l’ha visto?
Francesco vive a Specchia indossava un giubilo nero con scarpetta ginnastica nere, pantalone e tuta di colore chiaro, capelli neri
l coordinamento provinciale del Volontariato della Protezione Civile, ha diramato, qualche ora fa, un post dove si chiede di avvisare il 112 nel caso qualcuno vedesse questo ragazzo.
Francesco Romano, di 15 anni, si è allontanato ieri, 18 dicembre 2025, da Santa Cesarea Terme.
Francesco vive a Specchia quando si è allontanato indossava un giubino e scarpe da ginnastica nere, pantalone e tuta di colore chiaro, capelli neri, corporatura esile, altezza un metro e 75.
Non ha denaro con se, si sposta a piedi o chiedendo passaggi. Probabile direzione Potenza.
Cronaca
Quattro arresti e maxi-sequestro di droga
Gli agenti della Squadra Mobile avevano notato movimenti anomali nei pressi di un’abitazione di Tuglie, con l’arrivo ravvicinato di più veicoli e persone che entravano ed uscivano dall’immobile in tempi molto brevi
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Rilevante operazione antidroga che ha portato all’arresto di quattro persone (due pregiudicati e due incensurati) e al sequestro di un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti.
Nel pomeriggio, personale della Squadra Mobile, impegnato in attività di vigilanza e prevenzione, ha notato movimenti anomali nei pressi di un’abitazione di Tuglie, con l’arrivo ravvicinato di più veicoli e persone che entravano ed uscivano dall’immobile in tempi molto brevi.
Il comportamento osservato, unito all’atteggiamento guardingo dei soggetti e alla presenza di individui già noti alle forze dell’ordine, ha insospettito gli operatori, che hanno deciso di procedere a un controllo più approfondito.
All’uscita dall’abitazione, i quattro uomini sono stati fermanti e identificati, quindi informati delle operazioni di polizia in corso.
La successiva perquisizione personale e domiciliare, ha dato esito positivo.
All’interno dell’abitazione sono stati rinvenuti, nascosti in diversi ambienti: oltre 14 chilogrammi di hashish, suddivisi in numerosi panetti; circa 230 grammi di cocaina; bilancini elettronici e materiale per il confezionamento; denaro contante, ritenuto provento dell’attività di spaccio.
L’ingente quantitativo di droga sequestrata, unitamente alle modalità di occultamento e frazionamento, ha fatto emergere un’attività di spaccio pronta a rifornire il mercato illecito locale e provinciale.
Le verifiche sono state estese anche ai veicoli e ai domicili dei coinvolti, consentendo di recuperare ulteriore sostanza stupefacente.
Al termine degli accertamenti, i quattro uomini sono stati condotti presso la Questura di Lecce per gli adempimenti di rito.
Su disposizione del Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica di Lecce, gli stessi sono stati arrestati in flagranza e associati presso la Casa Circondariale di Lecce – Borgo San Nicola, in attesa di convalida.
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