Casarano
Ortopedico di Tricase accusato di molestie: risarcirà le vittime
Con il rito abbreviato è stato stabilito un totale di circa 110mila euro

Il processo con rito abbreviato a carico del medico di Tricase accusato di violenza sessuale aggravata sulle pazienti si è aperto lo scorso giovedì 15 settembre, ed ha portato già i primi esiti.
Sergio Cosi, 67 anni, temporaneamente ristretto ai domiciliari lo scorso novembre, allo scoppiare del caso, risarcirà le sue vittime (8 donne recatesi in visita presso l’ambulatorio presso cui esercitava la professione) per un totale di circa 110mila euro.
La giudice Giulia Proto, che andrà a sentenza, aveva approvato il rito abbreviato all’inizio dello scorso maggio. L’udienza, ora, verrà aggiornata il prossimo 20 ottobre.
Alla luce del risarcimento stabilito in queste ore, le 8 vittime ed il marito di una di loro non si costituiranno parte civile.
Il caso
Ortopedico con decennale esperienza e con un lungo trascorso professionale nell’ospedale Panico di Tricase, prima dell’arresto Cosi prestava servizio presso una clinica di Casarano.
È qui che i carabinieri della locale Compagnia hanno appurato, mediante intercettazioni ambientali audio-video, che il 66enne approfittava della sua posizione per molestare sessualmente le malcapitate.
L’inchiesta è scattata grazie alla denuncia di una donna straniera che aveva poi riportato anche alla stampa le violenze subite e le modalità con cui il dottore si sarebbe approfittato di lei (usando anche uno spray per stordirla).
All’esplosione del caso, con il fermo dello scorso autunno, si contavano cinque vittime. Col passare dei mesi e grazie anche alla diffusione mediatica del caso, altre donne hanno trovato il coraggio di raccontare quanto patito durante le visite in ambulatorio.
Il numero di pazienti che hanno denunciato molestie ad opera dello stesso medico è salito quindi da cinque ad otto.
Alezio
“Una Stella per la Speranza”

Dal 7 al 10 dicembre nelle principali piazze del Salento si celebra la 32esima “Giornata della Speranza”, campagna di solidarietà promossa dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (Lilt) di Lecce per sostenere con la vendita delle “Stelle di Natale” i numerosi progetti di educazione alla Salute e i servizi gratuiti di Prevenzione ed Assistenza oncologica erogati nella nostra provincia. Il contributo richiesto per le piantine è di 10 euro.
«Era il 1992 quando furono vendute le prime 5mila Stelle di Natale LILT Lecce», ricorda il presidente Carmine Cerullo, «per finanziare l’assistenza domiciliare ai pazienti oncologici salentini e l’attivazione del Registro Tumori di Lecce. L’idea fu subito riconosciuta e apprezzata, così nel giro di pochi anni sono nate delegazioni LILT in tutta la provincia e le piantine distribuite ormai superano la soglia delle 30mila. Si tratta di un contributo fondamentale, che ci consente di continuare a svolgere la nostra attività in maniera sempre libera ed indipendente dalle logiche di mercato», sottolinea, «assicurando con rigore e serietà ai salentini i nostri servizi gratuiti, in particolare le visite di prevenzione (oncologia, senologia, ginecologia con pap-test, dermatologia, urologia, ecc.) nei 33 Ambulatori LILT attivi in tutta la provincia, l’assistenza ed il sostegno socio-psicologico ai pazienti ed alle loro famiglie, il servizio di trasporto pazienti per la radioterapia ed il prezioso impegno presso i C.Or.O (Centri di Orientamento oncologico) ospedalieri. Tutto questo avviene solo grazie all’opera di decine di medici, infermieri, psicologi e cittadini volontari, dei quali abbiamo sempre più bisogno, nell’interesse precipuo dei pazienti, spesso disorientati e bisognosi di supporto. Per questo la LILT di Lecce torna a fare appello ai Salentini affinché non facciano mancare il loro tradizionale sostegno alla nostra Associazione».
La LILT di Lecce è attiva da oltre 30 anni sul territorio provinciale ed assicura molti utili servizi alla popolazione.
Educazione sanitaria sulla prevenzione e lotta ai fattori di rischio ambientale, con incontri, conferenze, dibattiti e diffusione di materiale divulgativo. Oltre 50 scuole della provincia sono coinvolte nei progetti Lilt (“Prevenire è vivere” e “Guadagnare Salute con la Lilt”). Per le aziende, invece, è in corso la campagna “In-Vesti Salute” che prevede percorsi di prevenzione sui luoghi di lavoro con incontri informativi e visite di prevenzione.
Prevenzione clinica con visite e consulti specialistici gratuiti (Oncologia, Senologia, Ginecologia, Dermatologia, Urologia) in 33 Ambulatori (Casarano, Lecce, Alezio, Aradeo, Arnesano, Calimera, Cavallino, Carmiano/Magliano, Collemeto, Copertino, Corigliano d’Otranto, Cursi, Galatina, Galatone, Gallipoli, Leverano, Lizzanello, Maglie, Martano, Melendugno, Melissano, Monteroni, Montesano Salentino, Morciano di Leuca, Nardò, Ruffano, San Donato/Galugnano, Scorrano, Specchia, Strudà, Ugento, Uggiano La Chiesa, Veglie).
E ancora: sostegno psicologico a pazienti, familiari e caregiver; assistenza domiciliare oncologica ai pazienti terminali, con quattro équipe medico-infermieristiche (circa 400 sono le persone seguite annualmente); trasporto pazienti per radioterapia; attività di orientamento e accoglienza nei C.Or.O ospedalieri a Lecce, Casarano, Gallipoli e Tricase; ricerca ambientale (Progetto GENEO, ecc.); divulgazione scientifica.
La “Giornata della Speranza” serve a sostenere anche il completamento del Centro Ilma a Gallipoli, Istituto polivalente per la lotta al cancro, i cui lavori sono in fase di ultimazione.
All’interno del Centro Ilma, che appartiene ai tantissimi cittadini che lo hanno voluto e sostenuto, coesisteranno un Centro di Ricerca per la Prevenzione Primaria, un’Area per la Prevenzione Clinica, un’Area per la Riabilitazione, un Centro Studi e Biblioteca e una Sala Convegni per attività multimediali.
La prevendita delle “Stelle di Natale” LILT Lecce è già iniziata. Per ulteriori informazioni e per conoscere la piazza più vicina dove acquistare le Stelle di Natale si può contattare la sede provinciale LILT Lecce allo 0833512777 oppure rivolgersi alla delegazione LILT più vicina (www.legatumorilecce.org).
Casarano
Lecce e Casarano, delirio allo stadio
Prima, durante e dopo le partite Lecce-Bologna e Casarano-Barletta si sono verificati numerosi scontri e disordini causati da ultras indisciplinati

In occasione della partita di Seria A Lecce-Bologna di ieri scorso, una quarantina di tifosi bolognesi, qualificati nella categoria “a rischio”, si sono recati in mattinata presso la stazione ferroviaria di Lecce.
In via preventiva erano stato predisposti un servizio di vigilanza ed un pullman cittadino della S.G.M, messo a disposizione per il accompagnare i tifosi rossoblu allo stadio, dove sono stati accolti da un gruppo di circa 60 ultras leccesi con lanci di pietre, fumogeni ed oggetti contundenti.
Il pronto intervento del personale di Polizia ha evitato che le intemperanze si potessero protrarre con ulteriori conseguenze.
Durante lo scontro un agente è stato ferito, con lesioni giudicate guaribili in 7 giorni; a seguito del lancio di alcune pietre sono stati danneggiati anche il pullman e due mezzi del Reparto Mobile della Polizia di Stato.
Due tifosi leccesi sono stati fermati e condotti in Questura: il primo è stato denunciato a piede libero per aver colpito diversi tifosi avversari con una cintura, dopo essersi coperto il viso per non essere riconosciuto; il secondo, anch’esso con viso coperto, è stato tratto in arresto e, su disposizione del P.M. di turno, sottoposto ai domiciliari, per possesso e lancio di oggetti contundenti, oltre a resistenza e lesioni aggravate a pubblico ufficiale, nonché danneggiamento di mezzi di istituto.
Per entrambi, dopo una celere e tempestiva istruttoria, condotta dalla Divisione Anticrimine della Questura di Lecce, si è provveduto all’emissione del daspo d’urgenza, rispettivamente per la durata di 3 e 2 anni.
Nella stessa giornata, anche in occasione dell’incontro di calcio Casarano-Barletta, si sono verificati degli scontri.
La tifoseria ospite (circa 120 individui) è giunta allo stadio di Casarano dove il personale di Polizia, in via precauzionale, ha effettuato un’attività di pre-filtraggio, durante la quale però, un gruppo di barlettani spintoni e confusione, è riuscito ad entrare nell’impianto sportivo, senza subire il controllo.
Nel contempo, un tifoso in fase di identificazione, ha lasciato cadere dalle tasche una torcia bengala, un fumogeno, due grossi petardi prontamente sequestrati.
Poco dopo, sempre gli ultras ospiti, hanno dato il via al lancio di petardi, sia all’interno del settore che del campo da gioco, uno dei quali ha colpito e ferito ad un piede di un poliziotto in servizio, con prognosi ancora da definire.
Quindi numerosi i disagi che hanno portato all’ispezione del pullman dei tifosi del Barletta, dove sono stati rinvenuti 6 petardi, 11 fumogeni, una mazza in legno e una catena di ferro.
A fine della partita, un gruppo della tifoseria organizzata del Casarano ha cercato lo scontro con gli ospiti, lanciando pietre, bottiglie di vetro ed altro materiale, mentre un altro gruppo si è posizionato fuori dallo stadio in attesa.
Altri due agenti sno rimasti feriti, uno con prognosi di 10 giorni ed uno con prognosi ancora da definire.
Gli scontri hanno reso necessario l’intervento di ulteriore personale della Polizia per riportare la calma, portando all’arresto di due tifosi del Casarano.
Al momento, si sta procedendo alla valutazione dell’emissione di daspo nei confronti dei due ed è al vaglio la posizione di altri tifosi del Casarano coinvolti negli scontri.
Casarano
Frenata al “Capozza”
Pari interno col Barletta. Il Casarano non riesce a mettere al sicuro il vantaggio e si fanno raggiungere da un tiro sporco in mischia. Vano il forcing finale

CASARANO-BARLETTA 1-1
RETI: 33′ pt Gambino (C), 24′ st Silvestri (B)
Come accaduto altre volte, il Casarano incappa nella maledizione della cosiddetta “zona Cesarini” o, comunque, del secondo tempo della partita.
Anche contro un inesistente Barletta, ma con il portiere in spolvero da miracoli, gli uomini di mister Laterza non riescono a mettere in ghiaccio il vantaggio e si fanno raggiungere da un tiro sporco in mischia.
Nulla da rimproverare ai Rossoazzurri, protagonisti di un autentico assedio all’area avversaria, davanti al proprio pubblico accorso in massa al Capozza, che non ha lesinato applausi e cori, oltre ad una spettacolare coreografia in curva nord.
Ciononostante il Casarano occupa sempre la seconda posizione a tre punti dall’Altamura, fermato in casa dalla Paganese, ma raggiunto dal Nardó vittorioso contro la Gelbison.
Brutta nota da citare la gragnuola di bombe-carta fatte esplodere lungo tutto l’arco dell’incontro dai tifosi barlettani in curva sud, che ha causato due interruzioni, la prima per soccorrere il portiere di casa Pucci, rimasto intontito, e la seconda per diffondere un annuncio di eventuale sospensione della gara, non accaduta.
Domenica trasferta insidiosa in quel di Matera, che ora insegue a soli tre punti in compagnia del Martina.
Giuseppe Lagna
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