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Cronaca

Un cane lungo la Provinciale! Salvato dalla polizia

Gli agenti della Polizia di Stato hanno recuperato Thor, un Dogue de Bordeaux, taglia grande, che vagava lungo la trafficatissima strada provinciale 367 mettendo a rischio la propria incolumità e quella degli automobilsiti

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Allertati dalla chiamata di un cittadino gli agenti della centrale operativa del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Galatina sono dovuti intervenire lungo la strada provinciale 367, nel tratto che porta all’immissione sulla statale 101, perché un cane di grossa taglia, spaesato, percorreva contromano la carreggiata, creando una situazione di pericolo per i veicoli e per sé stesso, anche a causa dell’intenso traffico, considerato l’orario.


L’equipaggio giunto a bordo di una volante ha individuato l’animale al Km 2+700 della strada provinciale, all’altezza di Lequile.


Il cane, un Dogue di Bordeaux, vagabondava contromano tra le auto che giungevano a forte velocità, con il rischio di venire travolto o provocare un incidente.


I poliziotti, hanno azionato subito i dispositivi luminosi per allertare gli automobilisti al fine di farli rallentare e poi hanno avvicinato il cane, ma una volta scesi dall’auto, questo, impaurito, ha cercato di scappare rendendo il recupero difficoltoso.

Con grande calma, cercando di rassicurarlo e indurlo ad avere fiducia, alla fine i poliziotti sono riusciti ad avvicinarlo e, solo temporaneamente, con l’aiuto di una corda lo hanno fatto salire a bordo dell’auto di servizio per metterlo in sicurezza e consentire che il traffico defluisse normalmente.


Subito dopo è stato richiesto l’intervento del servizio veterinario e tramite il microchip è stato rintracciato il proprietario.


Tutto bene per Thor e per il suo proprietario, felice e riconoscente per aver ritrovato e salvato da una brutta fine il suo amico a quattro zampe!


Cronaca

Tatiana Tramacere, 27enne esce da casa e sparisce. Chi l’ha vista?

Le forze dell’ordine e i volontari stanno effettuando controlli sul territorio, invitando chiunque possa averla vista a fornire immediatamente segnalazioni…

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Chi l’ha vista?  Tatiana Tramacere, 27enne sparita da Nardò. Ricerche in corso

Cresce la preoccupazione per Tatiana Tramacere, 27 anni, che risulta scomparsa dal pomeriggio del 24 novembre 2025, dalla propria abitazione a Nardò.

La giovane si è allontanata intorno alle 15:30, facendo perdere da allora ogni traccia.

Tatiana è alta circa 1 metro e 55, ha capelli lunghi e lisci di colore rosso e occhi azzurri. Al momento dell’allontanamento indossava jeans e un cappotto grigio.

Le forze dell’ordine e i volontari stanno effettuando controlli sul territorio, invitando chiunque possa averla vista a fornire immediatamente segnalazioni.

Anche se le autorità, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, la ricercano attivamente ma, a questo punto, dopo tre giorni, si rende necessaria anche la collaborazione dei cittadini. Chiunque possa averla vista o possa avere informazioni utili al suo ritrovamento, è invitato a contattare, anche in forma anonima, il numero unico europeo 112.

Anche un dettaglio apparentemente insignificante può essere fondamentale.

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Cronaca

Si ubriaca e picchia moglie e figli, arrestato

Violenza di genere e maltrattamenti aggravati. Il marito violento, si ubriacava e colpiva la moglie minacciando di aggredirla con coltelli e cacciaviti; poi se la prendeva con i figli, minorenni, tanto che il fratello maggiore ha dovuto fare scudo alla sorellina

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La Polizia di Stato a Lecce su richiesta della locale Procura della Repubblica ha tratto in arresto un uomo di 37 anni, per maltrattamenti aggravati contro i familiari.

L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Lecce e condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Lecce, ha consentito di individuare specifiche responsabilità dopo un’intensa attività investigativa sviluppata a seguito della denuncia della vittima.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l’indagato sarebbe stato protagonista di una molteplice serie di azioni violente ai danni della moglie e dei suoi due figli minori.

Dall’attività svolta è emerso un marito violento, che vive di lavori saltuari, lasciandosi mantenere dalla moglie e che, non solo non contribuisce alle spese domestiche, ma si appropria dello stipendio della donna, dedicandosi all’alcool di cui abusa.

Senza contare i comportamenti violenti, che illustrano una forte aggressività, posto che l’uomo, quando è ubriaco, non solo colpisce la moglie e minaccia anche di aggredirla con coltelli e cacciaviti, ma dirige la propria aggressività contro i figli minori tanto che, il fratello maggiore, abituato ad essere percosso, in una circostanza, avrebbe anche protetto la sorellina, dalle azioni del padre.

L’attività degli investigatori della Polizia di Stato ha permesso in tempi rapidi di individuare specifiche responsabilità penali e interrompere il clima di violenza dilagante nel predetto ambito familiare.

L’uomo è stato rintracciato alle prime ore dell’alba e, dopo le formalità di rito, tradotto presso la casa circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Con questo intervento la Polizia di Stato conferma l’impegno costante nel contrasto ai reati di genere e contro la persona, garantendo nel modo più efficace possibile, la tutela delle vittime più fragili.

 

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Cronaca

Lei cerca casa, lui la violenta

Stupro ai danni di una ventenne a Galatina. Ha subito violenza da un uomo di 48 anni che si era offerto di aiutarla. L’uomo ora è indagato per violenza sessuale, sequestro di persona e rapina

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Nella giornata dedicata alla lotta contro la violenza di genere, corre l’obbligo di puntare i riflettori ancora una volta su un episodio di abuso avvenuto in provincia di Lecce.

Nell’attività svolta dalla Questura di Lecce sotto il profilo della prevenzione e della repressione del fenomeno sono in netta crescita i che ha visto l’emissione di 95 ammonimenti da parte del Questore nell’anno corrente.

L’ultimo episodio in ordine riguarda la vicenda di violenza sessuale subita da una ventenne residente a Galatina.

La giovane si è presentata presso gli Uffici del Commissariato di Galatina raccontando di aver subito violenza sessuale ad opera di uno sconosciuto.

I poliziotti hanno accompagnato immediatamente la ragazza presso l’Ospedale di Galatina dove è stata presa in cura dai sanitari che hanno attivato il protocollo previsto per casi di violenza.

La mattina seguente, a dimissioni avvenute, la malcapitata ha presentato querela presso gli uffici della Squadra di Polizia Giudiziaria e ha raccontato di aver cercato casa per le vie del centro storico di Galatina.

Nell’occasione, sarebbe stata avvicinata da un uomo che con una banale domanda dapprima l’ha approcciata, carpendone alcune iniziali informazioni, poi si è reso disponibile ad aiutare la denunciante riferendo di avere a disposizione, nella casa dove viveva con gli anziani genitori ed un nipote, una stanza libera, dicendo alla ragazza che i suoi genitori sarebbero stati felici di conoscerla anche subito.

I due si sono incamminati verso tale abitazione dove però la giovane, una volta entrata, ha avuto l’amara sorpresa di non trovare altre persone.

L’uomo dopo aver chiuso a chiave la porta e trattenuto con sé la chiave, sotto la minaccia di male fisico e dopo averle sequestrato anche il cellulare, ha abusato di lei.

Gli investigatori, dalla descrizione dell’uomo e dei luoghi, hanno subito nutrito sospetti verso un 48nne, già noto alle forze dell’ordine, sottoposto alla detenzione alla pena della detenzione domiciliare.

Sono stati individuati e acquisite registrazioni di impianti di videosorveglianza utili alle indagini e dalla cui visione si è giunti all’autore delle violenze.

Alla luce degli elementi emersi a suo carico, il Tribunale di Sorveglianza ha sospeso la misura alternativa ordinando l’immediato accompagnamento dell’arrestato presso il carcere di Borgo San Nicola.

Attualmente il 48nne è indagato per violenza sessuale, sequestro di persona e rapina, nonché resistenza e minaccia a Pubblico Ufficiale, visto che ha assunto comportamenti tali da ostacolare di fatto l’esecuzione minacciando gli operanti e opponendosi all’esecuzione dell’arresto.

*immagine in lato di repertorio

 

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