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Cronaca

Usura: “Arresti di oggi solo punta iceberg”

Usura bancaria e arresti: “Sportello dei Diritti” in prima fila a difesa dei cittadini. Numerose le denunce presentate.

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Sin dall’anno passato numerosissimi consumatori, piccoli imprenditori e artigiani si sono rivolti allo “Sportello dei Diritti” da ogni parte del Paese, lamentando situazioni di estrema difficoltà determinate, a loro dire, dalle incalzanti richieste di somme di denaro, sempre maggiori e sproporzionate, provenienti da banche e finanziarie che dapprima avevano loro concesso finanziamenti e mutui apparentemente a tassi legittimi.


vittimaI legali dell’associazione, in particolare gli avvocati Francesco Toto e Francesco D’Agata, incaricati di far luce sui fatti di presunta usura, cominciarono a mettere mano ai documenti fin dalla fine del 2012 richiedendo copia delle scritture contabili e dei contratti agli istituti di credito sospettati (ex art. 119/4 del D.Lgs. n. 385 del 1993; artt. 7 e 10, comma 2, D.Lgs. 196 del 2003 nonché della Delibera n. 14 del 23/12/2004 del Garante della Privacy in G.U. n. 55 del 8/3/05). All’esito degli accurati esami svolti erano pervenuti alla conclusione che in gran parte dei casi i contratti di mutuo stipulati con altrettanti istituti di credito al consumo e banche accreditate, erano palesemente usurari.


Dopo le centinaia di istanze depositate per le procedure di mediazione ritornata ad essere obbligatoria a partire dallo scorso 21 settembre 2013, a partire dalla fine dello scorso anno sono state depositate numerose denunce al fine di dare impulso all’azione della magistratura leccese inquirente, mentre proprio oggi si apprende di arresti e misure preventive che hanno riguardato anche un funzionario della filiale di Guagnanodella Banca popolare pugliese

Sembrerebbe solo la “punta dell’iceberg” rileva Giovanni D’Agata, presidente dello“Sportello dei Diritti”, tenuto conto che presso la Procura della Repubblica di Lecce per il tramite dell’associazione si è provveduto a depositare numerose denunce / querele contro altrettanti istituti di credito e finanziarie di rilievo nazionale.


Non resta che attendere l’esito delle indagini preliminari per sapere se finalmente consumatori, risparmiatori e piccoli imprenditori saranno o meno protetti e salvaguardati dal sistema di protezione lobbistico cementificato intorno al sistema creditizio nostrano.


Cronaca

Tragica viglia di Natale per un ottantenne

Il conducente dell’altra auto coinvolta, un 19enne, non ha riportato ferite gravi…

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Tragica vigilia di Natale a Leverano. Uno scontro tra due auto a causato il decesso di un uomo del posto di 80 anni.

Le auto coinvolte sono Mercedes e una Opel Corsa, sulla quale viaggiava un uomo di 80 anni.

Una volta arrivati i mezzi di soccorso del 118 e i Vigili del Fuoco, hanno tentato invano di rianimare l’uomo ma hanno dovuto constatarne il decesso.

Il conducente dell’altra auto coinvolta, un 19enne di Leverano, non ha riportato ferite gravi, anche se è rimasto scioccato da quanto accaduto.

I Carabinieri del luogo sono intervenuti per accertare le cause e capire la dinamica dell’impatto.

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Cronaca

La GdF dona duecento capi contraffatti alla Caritas idruntina

Accertate le condizioni e la corretta custodia della merce che era destinata alla distruzione, ha autorizzato la devoluzione in beneficenza…

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I finanzieri i Lecce hanno donato, alla sede magliese della Caritas diocesana Idruntina, oltre 200 capi di abbigliamento e accessori, facenti parte di un sequestro di merce contraffatta ad opera dei militari della Compagnia di Maglie, in occasione dei servizi posti in essere durante le recenti tradizionali fiere di paese.

La competente Autorità Giudiziaria, valutata positiva l’iniziativa avanzata dalla Guardia di Finanza, e accertate le condizioni e la corretta custodia della merce che era destinata alla distruzione, ha autorizzato la devoluzione in beneficenza ai cittadini più bisognosi della comunità.

Al termine delle operazioni di consegna, avvenute presso la sede della Compagnia Guardia di Finanza di Maglie, il Presidente ha espresso parole di vivo apprezzamento e sincera gratitudine verso le Fiamme Gialle per l’importante iniziativa solidale.

L’attività si inserisce in un più ampio clima di solidarietà, esprimendo la forte vocazione sociale delle istituzioni e la volontà di essere vicini, con gesti concreti, ai cittadini più disagiati, anche attraverso il compimento di iniziative che rafforzano la coesione mediante la condivisione dei propri valori fondanti.

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Cronaca

Caccia illegale nel parco, segnalazione ai carabinieri forestali

Presenti centinaia di bossoli. A rischio uno scrigno di biodiversità…

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“Un tappeto di cartucce da caccia nel cuore del Parco Naturale Regionale “Litorale di Ugento”. Centinaia di bossoli. Una vergogna inaccettabile, non solo per l’inquinamento provocato ma perché è assolutamente vietato praticare la caccia all’interno di un parco o di un’area protetta”.

È la denuncia che arriva dal Coordinamento a tutela del lupo e della fauna nel Salento, che ha mostrato sui social, tramite un video e delle fotografie, la massiccia presenza di bossoli all’interno del parco protetto, che lascia immaginare l’attività di caccia illegale all’interno dell’area. Non un luogo qualsiasi il litorale di Ugento, un vero e proprio scrigno di biodiversità.

“Il litorale di Ugento costituisce un complesso ecologico di grande interesse faunistico, in particolare come punto di transito e sosta sulle rotte migratorie, sia per quanto riguarda lo svernamento sia per la nidificazione degli uccelli acquatici – prosegue il commento del Coordinamento – pensiamo all’airone bianco maggiore, l’airone rosso, il germano reale, il martin pescatore, il cigno reale, e di notevole importanza conservazionistica la presenza della moretta tabaccata, specie inserita nella lista rossa delle specie in pericolo di estinzione.

Sono solo alcune delle specie presenti, che rendono questo luogo uno scrigno di biodiversità che dovrebbe essere inviolabile. Così, evidentemente, non è. Qui sono presenti uccelli protetti assolutamente non cacciabili e la notevole presenza, all’interno del parco, di cartucce di fucili da caccia evidenzia una condotta assolutamente illegale.

Ricordiamo, inoltre, che la presenza di bacini e aree umide espone a una forte contaminazione da piombo, sostanza altamente tossica, sia le acque e sia la fauna presente, con rischi di carattere ambientale e sanitario. Facciamo un appello alle istituzioni, al presidente del Parco – conclude il Coordinamento nella sua nota – e faremo una segnalazione ai Carabinieri Forestali, affinché aumentino i controlli all’interno di quest’area”.

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