Attualità
Casarano, occhio nei vicoli
«No al degrado, sì alla bellezza»: Associazioni e i ragazzi dei poli didattici hanno invaso il centro storico con i colori e le grida di chi fa festa e lo hanno ripulito; come se fosse casa propria, come se fosse il cortile dei nonni a cui si va a dare una mano per le pulizie straordinarie… il sindaco Ottavio De Nuzzo: «Scritta bella pagina di Comunità»

Una bellissima storia è andata in scena qualche giorno fa a Casarano ed ha visto finalmente partecipi associazioni, scuole e gente comune.
inalmente: senza appartenenze partitiche e senza quel “noi-voi-loro” che caratterizza Casarano da un po’ di tempo a questa parte.
Fra le tante zone grigie di questa città, una in particolare è sicuramente rappresentata dal suo centro storico: un luogo per qualcuno magico e pregno di ricordi; per i più, invece, nient’altro che un ammasso fatiscente di catapecchie semidiroccate, territorio caratterizzato da degrado e di conseguenza anche da spaccio.
In realtà le sue potenzialità sono enormi ma per poterle esprimere compiutamente avrebbe bisogno di un intervento di riqualificazione che ogni politico, di qualsiasi colore, promette in campagna elettorale ma che da decenni rimane argomento per la campagna elettorale successiva.
La storia che invece questa volta raccontiamo, ci mostra tanta gente, di qualunque età, ben 13 associazioni e due poli didattici, che quel centro storico lo hanno invaso con i colori e le grida di chi fa festa e lo hanno ripulito; come se fosse casa propria, come se fosse il cortile dei nonni a cui si va a dare una mano per le pulizie straordinarie.

Massimo Pasca, live painter
Così, per un giorno (ma gli organizzatori assicurano che tutto ciò non è stato un episodio sporadico), con l’iniziativa Occhio nei vicoli. No al degrado, sì alla bellezza, il brutto e lo sporco hanno lasciato spazio al pulito fatto dai volontari ed ai colori di Massimo Pasca, uno dei più attivi live painter italiani che, con la propria arte, ha entusiasmato ragazzi ed adulti ed appunto realizzato un’opera d’arte che verrà ospitata all’interno della Casa Comunale.
«Ci siamo semplicemente presi il lusso di darci un’opportunità», sono stati i commenti più diffusi tra gli organizzatori dell’iniziativa, come detto, trasversale ma che ha avuto la sua scintilla con l’associazione “Casarano Bene Comune”, «l’opportunità di vivere le piazze e di donare il proprio tempo per il bene di tutti. È stato bellissimo vedere gli anziani che si sforzavano di ricordare chi abitasse quei luoghi e cercare di insegnarlo ai più giovani; è stato tutto bello e non vogliamo più privarci di questa opportunità».
«È stata scritta una bella pagina di Comunità», ha sottolineato il sindaco Ottavio De Nuzzo, che ha apprezzato l’iniziativa di aver acceso un faro sulla situazione difficile di quei luoghi, «l’amministrazione ha accolto gli spunti di riflessione e posso assicurare che sarà sempre in prima linea per dare il proprio supporto a tali iniziative».
Ora però, dopo aver spento le luci e aver sopito l’entusiasmo, il centro storico ha ricominciato a vivere le sue serate tristi e desolate.
Quel che è stato fatto è sicuramente un’opera meritoria che, però, non deve rimanere isolata e, soprattutto, così come ci hanno dimostrato tantissimi comuni, anche molto vicini a Casarano, non possono essere le associazioni o il volontariato a far rinascere zone degradate e di frontiera: è compito di un’amministrazione volenterosa e lungimirante, che dovrà esser in grado di trasformare quelle catapecchie fatiscenti e quei vicoli maleodoranti in piccoli gioielli residenziali ed in zone pedonali piene di turisti.
I finanziamenti si possono intercettare e le buone idee potrebbero invogliare anche i privati.
Speriamo solo di non ascoltare l’ennesima descrizione dettagliata di ciò che si vorrebbe fare quando andrà in scena la prossima campagna elettorale: quelle righe, in quei programmi elettorali, sono i copia-incolla di quelli precedenti e li abbiamo tutti imparati a memoria.
Antonio Memmi
Attualità
Tap, accordo da 6 milioni per Melendugno
Il Comune mette la parola fine al contenzioso. il sindaco Maurizio Cisternino: «Svolta storica per il nostro Comune che sembrava destinato ad ospitare gli impianti della TAP senza ottenere in cambio alcuna compensazione»

Il Comune di Melendugno mette la parola fine al contenzioso con la TAP e porta a casa, a titolo di compensazione, 6milioni e 50mila che dovranno essere utilizzati per scopi ambientali e sociali.
La Giunta comunale ha approvato la delibera con cui autorizza il sindaco Maurizio Cisternino, a sottoscrivere l’accordo (che è parte integrante della delibera) con il quale rinuncia alla costituzione di parte civile nel processo penale a carico di Tap, la cui udienza è fissata per il 12 maggio, e accetta di non partecipare ai negoziati per ottenere nuove compensazioni per l’ulteriore ampliamento del gasdotto Tap fino a 20 miliardi di metri cubi annui, in corso di autorizzazione. Resta salvo, però, il diritto del Comune di beneficiare di eventuali misure compensative che la Regione Puglia dovesse comunque destinare al territorio comunale, in caso di ampliamento dell’impianto.
«È una pagina storica per il nostro Comune, che sembrava ormai destinato a dover “ospitare” gli impianti della TAP senza ottenere in cambio alcuna compensazione», commenta il sindaco Maurizio Cisternino, «ogni tavolo di negoziazione era ormai saltato a causa di una presa di posizione molto forte che aveva impedito il dialogo tra la multinazionale e le istituzioni, cosa che è sempre doverosa, soprattutto nei momenti di maggiore tensione, nell’interesse di tutta la collettività. Lo scopo dell’accordo è di costruire un dialogo costruttivo che vada a vantaggio della crescita del nostro territorio, normalizzare i rapporti con Tap e conseguire risultati per il bene e lo sviluppo di Melendugno e di tutto il suo territorio».
La delibera parte da queste premesse: «La Trans Adriatic Pipeline AG, società che ha realizzato e gestisce l’opera, ha manifestato disponibilità a definire in via transattiva ogni questione pendente mediante corresponsione di un contributo economico a favore del Comune pari a complessivi € 6milioni e 5° mila euro, per finalità̀ ambientali e sociali, a fronte della rinuncia del Comune alla costituzione di parte civile nel procedimento penale in corso e della rinuncia alla partecipazione a eventuali negoziati relativi alle misure di riequilibrio ambientale con riferimento all’ampliamento attualmente in corso di autorizzazione».
L’accordo ha superato l’esame del segretario comunale Maria Elena Megha e dell’avvocato Francesco Calabro, che difende il Domune in sede penale.
«Lo schema di accordo originariamente proposto è stato oggetto di istruttoria tecnico-amministrativa e di parere favorevole a firma congiunta del Segretario comunale e dell’avv. Francesco Calabro, legale incaricato della difesa dell’Ente nel procedimento penale di cui sopra, agli atti della presente deliberazione», si legge in delibera, «la definizione transattiva appare coerente con l’interesse pubblico perseguito dall’Ente, finalizzato a normalizzare i rapporti con il soggetto proponente e a conseguire risorse da destinare a interventi ambientali e sociali nel territorio comunale»
«L’accordo», si specifica, «non comporta rinuncia generalizzata ai benefici compensativi, rimanendo impregiudicato il diritto del Comune a beneficiare di eventuali future misure di riequilibrio ambientale che la Regione Puglia dovesse destinare al territorio comunale».
Lunedì 12 maggio il sindaco Maurizio Cisternino si presenterà presso il Tribunale di Lecce per formalizzare davanti ai giudici, la rinuncia alla costituzione di parte civile.
Tap, nel giro di 15 giorni verserà la prima tranche di 3milioni e 50mila euro. In luglio verrà versata la seconda tranche.
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Attualità
Papa Leone XIV
Il nuovo Pontefice è Robert Prevost, primo americano a salire sul Soglio di Pietro

Il nuovo Papa è l’americano Robert Prevost, si chiamerà Leone XIV.
Nato il 14 settembre 1955 a Chicago, Prevost era considerato come un papabile “di compromesso”, tra quelli che potrebbero riuscire nel difficile compito di unire le diverse e spesso contrastanti anime di una Chiesa cattolica che sta attraversando grandi cambiamenti.
La sua carriera inizia ufficialmente nel 1977, quando è entrato nel noviziato dell’Ordine di Sant’Agostino, nella provincia di Nostra Signora del Buon Consiglio, nella città di Saint Louis (Missouri).
I voti solenni arrivano il 29 agosto 1981.
Studente presso la Catholic Theological Union di Chicago, si è diplomato in Teologia.
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Alle 18,08, le campane di tutte le chiese suonano a festa: è arrivata la fumata bianca!
Il Conclave al secondo giorno e alla quarta votazione ha scelto il nuovo Papa.
Piazza San Pietro è in festa mentre cresce l’attesa per l’annuncio del nome del Pontefice.
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