Attualità
L’ospedale di Galatina ha ancora un futuro
La conferma da un incontro organizzato dall’On. Leonardo Donno con l’assessore alla sanità Rocco Palese, il sindaco Fabio Vergine, il consigliere e presidente della commissione consiliare Salute Antonio Antonaci e l’assessore regionale Sebastiano Leo
Dopo la visita all’ospedale Santa Caterina Novella di Galatina, il deputato M5S e coordinatore regionale Puglia Leonardo Donno, ha incontrato l’assessore regionale alla Sanità, Rocco Palese.
Al tavolo, promosso e organizzato dal deputato salentino, al quale sono stati invitati anche tutti i consiglieri comunali di minoranza, hanno partecipato l’assessore, il sindaco di Galatina, Fabio Vergine, il consigliere e presidente della commissione consiliare Salute Antonio Antonaci e l’assessore Sebastiano Leo, delegato direttamente dall’assessore Palese a seguire le questioni legate ai nosocomi di Galatina e Copertino.
Al centro della riunione il futuro dell’ospedale e i temi riportati dal direttore sanitario dell’ospedale di Galatina Giuseppe De Maria, dal direttore amministrativo Marcella Turco e dal direttore del distretto sociosanitario Cosimo Esposito.
«Ringrazio tutti i partecipanti al tavolo per la disponibilità», ha detto Donno, «mi sono attivato immediatamente dopo la richiesta del personale sanitario, dei cittadini galatinesi e del consigliere Antonaci, che hanno chiesto sostegno per evitare un possibile, ennesimo, depauperamento del nosocomio, che provocherebbe un danno enorme non solo ai galatinesi, ma anche ai cittadini dei comuni limitrofi creando, di fatto, una sperequazione nell’offerta del servizio alla popolazione salentina. In questi anni abbiamo assistito a un lento smantellamento di ogni singolo reparto, da cui è scaturito un impoverimento della struttura che invece meriterebbe di essere valorizzata e rilanciata. I medici, gli infermieri, gli operatori sanitari stanno facendo l’impossibile per sostenere questo continuo smantellamento e non è più accettabile assistere inermi. Li ringrazio per il lavoro che svolgono, l’impegno e la dedizione, nonostante le enormi carenze e difficoltà. Sono certo che questa tematica possa essere affrontata al di là delle appartenenze politiche, mettendo davanti l’interesse dei cittadini e lavorando in sinergia tra le istituzioni. Mi sono sempre messo a disposizione della mia comunità per difendere un’eccellenza che va rilanciata e non penalizzata».
«Ho richiesto inoltre rassicurazioni», continua il deputato salentino, «sulle indiscrezioni che prevederebbero un’immediata chiusura del reparto di Ginecologia e Ostetricia e, sul punto, l’assessore Palese ha precisato che al momento non è previsto nulla in tal senso e che, qualsiasi decisione si dovrà prendere, prevederà un preliminare confronto tecnico/scientifico con tutti gli attori coinvolti. Per quanto riguarda una valutazione complessiva sui punti nascita di Galatina, Scorrano e Gallipoli a oggi non è stata presa alcuna decisione. All’assessore ho chiesto inoltre che alla fine del monitoraggio sulla situazione e sugli investimenti, ci sia un incontro pubblico, una sorta di “operazione verità” sull’ospedale di Galatina e sulla rete sanitaria salentina, affinché si metta la parola fine su una continua polemica che non fa bene alla comunità, ai pazienti, ai medici e tutto il personale sanitario che chiedono certezze e stabilità».
«Come M5S», ha concluso Donno, «ci impegniamo affinché si eviti un ulteriore depauperamento degli ospedali per mere manovre politiche, e affinché ci siano servizi garantiti, un abbattimento delle liste d’attesa e maggiore efficienza. La decisione del governo di tagliare i fondi alla sanità non aiuta, anzi, rischia di compromettere il grande lavoro svolto dal governo Conte per rilanciare la sanità, che aveva portato gli investimenti nel settore a oltre il 7% del Pil in linea con gli altri Paese UE».
«L’ospedale di Galatina vivrà a lungo»
«Quello con gli assessori Rocco Palese e Sebastiano Leo», rimarca il sindaco Fabio Vergine, «è stato un incontro proficuo e intenso in cui si è subito compreso che il tema ospedale per i presenti è un argomento senza limiti di militanza o di schieramento tanto da portare Palese a dire che di fronte a lui ci fosse tutta la Città. Certo», prosegue il primo cittadino non senza una certa vena polemica, «ci avrebbe fatto piacere un po’ più di coraggio, attraverso la presenza, da parte di una parte dell’opposizione nel solco del superamento dello scontro muscolare e strumentale che troppo spesso avviene a danno della città ed a favore solo di piccoli vantaggi politico-elettorali personali. In ogni caso, anche grazie alla presenza del presidente Antonaci e dell’On. Donno, Galatina era presente con la sua classe dirigente, quella che la città ce l’ha nel cuore».
«È da oltre un anno che lavoriamo per l’ospedale di Galatina che vive e vivrà a lungo», conclude Vergine, «sentirci rassicurati ancora una volta in merito agli impegni assunti nei precedenti incontri da Regione ed ASL ci fa ben sperare“.
«Galatina diventerà polo internistico »
«Ringrazio l’onorevole Donno per la sensibilità e disponibilità a organizzare un incontro che ha un unico grande obiettivo: salvaguardare l’Ospedale di Galatina», ha aggiunto il consigliere Antonio Antonaci, «l’assessore Palese ha garantito il massimo impegno per il futuro e lo sviluppo del Santa Caterina Novella e la piena volontà di rilanciare la struttura che, a completamento di una serie di investimenti e interventi, non rischierà più la paventata chiusura».
«Galatina diventerà un polo internistico, con la realizzazione della Terapia intensiva e subintensiva della medicina interna e delle malattie infettive, utilizzando gli ingenti fondi già stanziati», annuncia Antonaci.
Prevista inoltre «l’apertura del reparto di Neuropsichiatria infantile, del reparto di Lungodegenza, l’aumento dei posti letto nel reparto di Riabilitazione, l’implementazione dell’offerta di servizi per la diagnosi e cura resi all’utenza del territorio con particolare attenzione al paziente cronico cardiopatico, broncopneumopatico, oncologico, nefropatico, da realizzarsi nei reparti di Medicina interna e malattie infettive. Prevista infine», conclude Antonaci, «l’attivazione del centro per lo screening mammografico del tumore alla mammella e dello screening colposcopico del tumore al collo dell’utero. Seguiremo con attenzione gli sviluppi».
Attualità
Una donazione che sa di nascita e rinascita
Cuore e mani aperte dona un letto da parto e l’umanizzazione pittorica di tre sale parto del “Vito Fazzi”. Un investimento concreto per il benessere delle mamme
Un gesto di solidarietà che acquista un significato ancora più profondo perché compiuto in prossimità delle festività natalizie, periodo simbolo di nascita e rinascita.
In questo clima di rinnovamento, l’Organizzazione di Volontariato Cuore e mani aperte ODV presenta due importanti donazioni destinate all’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia del Presidio Ospedaliero “Vito Fazzi” di Lecce, inserendosi pienamente nella missione dell’associazione: umanizzare le cure e gli spazi ospedalieri affinché ogni persona si senta accolta, rispettata e accompagnata.
La conferenza stampa di presentazione si terrà giovedì 11 dicembre, alle ore 10,30, presso l’Aula riunioni del Presidio (piano rialzato).
Grazie alla collaborazione con Deghi S.p.A., l’associazione dona un letto da parto modello AVE2, una dotazione tecnologica di alto livello e dal valore economico rilevante. Il letto, progettato per migliorare comfort, sicurezza ed ergonomia, contribuisce a rendere l’esperienza del parto più serena e centrata sulle esigenze della donna.
Al valore tecnologico si aggiunge un investimento dall’impatto psicologico profondo: l’umanizzazione pittorica di tre sale parto, resa possibile grazie ai contribuenti che hanno scelto di destinare il 5×1000 a Cuore e mani aperte ODV.
Le sale, ispirate ai fiori narciso, viola e peonia, sono state trasformate in luoghi più accoglienti, distensivi e armoniosi, capaci di ridurre ansia e stress, favorire il benessere emotivo e offrire alle future mamme un ambiente che parla di delicatezza, cura e speranza.
Un intervento che sottolinea come la qualità dell’assistenza non dipenda solo dai dispositivi clinici, ma anche dagli spazi e dall’atmosfera che circondano le persone in un momento intenso come quello del parto. E proprio nel periodo dell’anno che celebra la nascita, questa iniziativa vuole essere un segno tangibile di vicinanza, bellezza e umanità.
Alla presentazione di giovedì previsti gli interventi di: Stefano Rossi, Direttore Generale ASL Lecce; Dott. Fabrizio Domenico Totaro Aprile, Direttore U.O.C. Ostetricia e Ginecologia; Nadia De Virgilio, Coordinatrice Ostetrica; Don Gianni Mattia, Presidente di Cuore e mani aperte ODV; Dott. Alberto Paglialunga, CEO e fondatore Deghi S.p.A.
Modererà la giornalista Fabiana Pacella.
L’iniziativa conferma il ruolo di Cuore e mani aperte ODV come realtà che, da quasi venticinque anni, porta speranza e umanità nei luoghi di cura, ricordando che anche un ambiente bello, accogliente e ben progettato può essere parte integrante del processo di guarigione e del benessere delle persone.
L’Associazione Cuore e mani aperte OdV è stata fondata nel 2001 e non si è mai discostata dall’amore verso l’altro.
Lo spirito di carità cristiana gli ha permesso di riscoprire nel più fragile l’amore più grande.
Uno sguardo sempre attento e gentile rivolto con particolare attenzione e sensibilità alle esigenze di natura socio-sanitaria.
Negli ultimi anni si è soffermata con attenzione a esplorare il concetto della cura che passa anche attraverso l’umanizzazione delle cure e degli spazi ospedalieri.
In questo ambito si inseriscono numerose iniziative: dalla Bimbulanza allo Spazio Benessere, da una Casa di Accoglienza per i parenti dei degenti a diverse umanizzazioni pittoriche di risonanze magnetiche, tac e intere unità operative pediatriche.
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Attualità
Non abbattete quella scuola, fermate questa scellerata operazione!
L’abbattimento della scuola, contro cui tanto ci siamo spesi in questi anni, e che forse in troppi hanno creduto non si sarebbe realmente concretizzato, è ormai alle porte….
Attualità
Centrosinistra tricasino spaccato: la posizione di “Tricase, che fare?”
La presidente Sonia Sabato: “Avevamo fermamente ribadito la necessità delle primarie. Avevamo chiesto più ampia e democratica partecipazione”
Era primavera, lo scorso mese di aprile, quando il centrosinistra di Tricase si annunciava definitivamente riunito con queste parole: “Insieme per un percorso collettivo. Pronti a raccogliere la sfida del futuro”.
Firmatari di questo patto d’unità erano il PD cittadino, Cantiere Civico, Alleanza Verdi-Sinistra Tricase e Tricase, che fare?.
Otto mesi dopo, il fronte non è più lo stesso. Manca all’appello “Tricase, che fare?”, gruppo politico presieduto da Sonia Sabato e rappresentato in consiglio comunale da Giovanni Carità, Armando Ciardo ed Antonio Luigi Baglivo.
Proprio queste quattro firme oggi diffondono un comunicato per chiarire la loro posizione all’interno del valzer di centrosinistra. Lo fanno nel weekend caldo del PD che, dopo l’annuncio da parte del circolo cittadino della candidatura di Vincenzo Chiuri a sindaco per le prossime amministrative, ha registrato le dimissioni dal partito del consigliere comunale Minonne e le critiche dapprima del consigliere regionale Stefano Minerva (cui poi lo stesso Partito Democratico ha risposto) e poi di un altro potenziale candidato: Andrea Morciano.
Ecco quindi la nota a firma della presidente Sonia Sabato. Un intervento col quale “Tricase, che fare?” prende la parola proprio per far chiarezza su questo percorso di riunificazione del centrosinstra tricasino azzoppato, ed oggi finito sotto i riflettori.
La nota
Sollecitati ad intervenire sulle ultime vicende politiche che interessano la nostra città, crediamo necessario solo chiarire che per il nostro modo di intendere e praticare la politica, non riteniamo opportuno e, soprattutto, corretto entrare nel merito delle personali e libere scelte di alcune componenti del centrosinistra cittadino. Chi ha deciso di percorrere una strada lo ha fatto liberamente, come altrettanto liberamente noi abbiamo scelto di non condividerla.
La nostra storia è sotto gli occhi di tutti, eletti per stare all’opposizione lì siamo rimasti, con coerenza e trasparenza, da sempre distanti da vincoli clientelari, ingerenze esterne e trasformismi vari.
Che sarebbe stato necessario passare dallo strumento delle primarie è stato dal nostro gruppo fermamente e costantemente ribadito. Come da sempre abbiamo chiesto di lavorare ad una più ampia e democratica partecipazione.
Ci fa piacere, ma allo stesso tempo ci rattrista, apprendere dalla stampa che anche altri, solo oggi, siano del nostro stesso parere. Preso atto di questo, ribadiamo per la premessa fatta, che noi mai entreremo nelle vicende interne di altri partiti o rappresentanze. Chi compie una scelta è libero di farla e di portarla avanti in piena coscienza, ma anche nella piena assunzione di responsabilità.
Auspichiamo, per quello che può servire, che nell’agire di tutte le parti politiche ci sia sempre l’obbiettivo finale di un impegno sano, lungimirante e coraggioso per il futuro della nostra città e del nostro territorio.
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