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Attualità

Luca Abete tra le Miss: Non ci ferma nessuno!

Le aspiranti Miss Mondo alla scoperta della serendipità. Luca Abete: “Prima di essere persone belle è importante essere belle persone”. Il direttore Marzano: “Ognuno è artefice del proprio futuro”

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C’è anche Luca Abete tra le 120 finaliste del concorso Miss Mondo Italia in corso di svolgimento a Gallipoli.


Nessuna fascia da conquistare o passerella da calcare per l’inviato di Striscia la Notizia ma un ruolo di motivatore che, dal 2017, lo vede coach chiamato a illustrare alle concorrenti il valore dell’esperienza indipendentemente dal successo finale.

Il format è quello della della campagna sociale #NonCiFermaNessuno che dal 2014 Abete porta in tour nelle università italiane per discutere di successo, coraggio, passioni ma anche sconfitte, paure ed incidenti di percorso in grado di trasformarsi in opportunità, un progetto che gode del patrocinio del Ministero per le Politiche Giovanili e della CRUI – Conferenza dei Rettori Italiani e che ha ricevuto nel 2018 la Medaglia del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

La scelta dell’organizzazione di evidenziare non solo gli aspetti estetici ma anche quelli motivazionali e psicologici delle partecipanti, ha fatto ricadere sull’ideatore del format #NonCiFermaNessuno la figura ideale per alimentare speranze e stimolare le aspiranti Miss a credere in sé stesse e a non fermarsi di fronte al primo ostacolo.

Una liaison che nell’edizione 2022 del concorso diretto da Antonio Marzano si rafforza portando le concorrenti alla scoperta della Serendipità, il claim che accompagna il tour #NonCiFermaNessuno nel corso di questa stagione.

«Serendipità è soprattutto un modo di porsi davanti agli imprevisti, che spesso temiamo ma che invece potrebbero essere la vera fortuna che abbiamo a portata di mano – ricorda l’inviato di Striscia la Notizia -. Anche un concorso di bellezza prepara la strada per il futuro, che non significa necessariamente avviarsi in quel mondo di lustrini e paillettes che si può immaginare, ma può condurre ad un futuro roseo in ogni campo, dalla politica all’economia all’industria, come testimoniano tante storie di successo che sono passate per partecipazione ad un concorso di belezza».

Un ruolo non marginale quello di Abete, visto che su 120 semifinaliste, 119 dovranno convivere con la delusione di essere state ad un passo dal titolo senza ottenerlo.

«Chi si mette in gioco è di per sé una testimonianza di coraggio. Nessuno esce sconfitto veramente se vive questa esperienza con passione e intensità. Ho detto alle ragazze che non bisogna mai dimenticare che prima di essere persone belle è importante essere belle persone. Solo chi si impegna in questo senso – conclude Luca Abete – potrà dire di essere uscito comunque vincitore».

Dal 2019, la giuria attribuisce la fascia di Miss NonCiFermaNessuno alla ragazza che, attraverso la sua testimonianza e la sua esperienza risulta ambasciatrice di resilienza, incarnando i valori della campagna sociale. Un riconoscimento al quale le partecipanti non nascondono di ambire e che è uno dei fiori all’occhiello della kermesse del patron Antonio Marzano.

«Con Luca parliamo alle ragazze di valori, opportunità, sogni, passioni ma anche di delusioni che possono aiutare a crescere – ricorda il direttore Marzano -. C’è un messaggio fortissimo dietro il format motivazionale che condividiamo: non fermarsi di fronte ad una difficoltà e ricordarsi che ciascuno è l’artefice del proprio futuro».

La fase finale di Miss Mondo Italia ha offerto l’opportunità di incrementare ancora l’iniziativa solidale promossa in collaborazione con il Banco Alimentare e l’impegno del food donor Lidl Italia: rispondendo alla call to action “Clicca un tasto, dona un pasto” (attraverso la sezione dedicata del sito www.noncifermanessuno.org) anche le aspiranti miss hanno contribuito a far correre il contatore, che ha superato la quota di 26.500 pasti donati.



Attualità

Scuola Smart al Comprensivo “Pascoli” di Tricase: “Più dinamici e inclusivi”

Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale.

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Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale. Questo nuovo spazio, già a disposizione di tutte le classi, è stato progettato per trasformare la didattica quotidiana in un’esperienza sempre più dinamica e inclusiva.
L’ambiente è stato dotato di strumenti all’avanguardia:
• Arredi modulari: 24 banchi trapezoidali, un tavolo collaborativo e 25 sedie, pensati per favorire il lavoro di gruppo.
• Tecnologia di ultima generazione: 25 Chromebook con relativo carrello caricatore e un monitor touch interattivo da 65 pollici.
• Formazione: Nei prossimi mesi i nostri docenti parteciperanno a corsi specifici sull’uso dei nuovi dispositivi e sulle metodologie didattiche collaborative digitali.
La Dirigente Annamaria Turco spiega: “La Fondazione con questo dono ha voluto fornire ai nostri alunni gli strumenti necessari per lo sviluppo di competenze digitali, di problem solving e di comunicazione, competenze ormai essenziali per i futuri cittadini europei, come indicato dal quadro di riferimento europeo Digicomp 2.3.
Gli arredi e i dispositivi sono pensati nell’ottica della Classe 4.0, promossa dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), e che rappresenta un nuovo modello di ambiente di apprendimento che si discosta dalla tradizionale impostazione trasmissiva per una didattica innovativa, attiva e centrata sullo studente.
I ringraziamenti ufficiali sono stati espressi con profonda gratitudine il 16 dicembre 2025 durante il nostro Recital di Natale alla Dott.ssa Tina De Francesco e alla Dott.ssa Mariangela Martella, rappresentanti della Fondazione, per il loro concreto sostegno alla crescita dei nostri ragazzi. Il nostro plauso va anche alla Prof.ssa Laura Accoto, progettista dell’ambiente collaborativo“.
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Dal Salento spicca il volo “Il sogno di Flip”

Un albo illustrato per parlare ai bambini di inclusività e fiducia in sé, toccando il tema del bullismo

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“Il sogno di Flip” è l’albo illustrato, con testi e disegni di Alessia Urso, illustratrice e grafica di Marittima, pubblicato da Curcio Editore.

Ambientata al Polo Nord, la storia racconta di Flip, un piccolo elfo con una disabilità che sogna di lavorare nella fabbrica di Babbo Natale.
Dopo un episodio di bullismo, grazie alla creatività e all’incontro con un’amica speciale, Flip trova la forza di non arrendersi e costruisce un braccio artificiale che diventa simbolo di riscatto e fiducia in sé. Un racconto dolce e luminoso che parla ai bambini di coraggio, amicizia e inclusione. Disponibile su Amazon

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Presentato il calendario della Polizia locale contro la violenza di genere

Ogni mese, attraverso gli scatti di Giacomo Fracella, racconta un valore, un gesto, un simbolo di rispetto e di tutela…

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Lo speciale calendario della Polizia Locale di Nardò per il 2026 è dedicato al tema del contrasto alla violenza di genere.

Ogni mese, attraverso gli scatti di Giacomo Fracella, racconta un valore, un gesto, un simbolo di rispetto e di tutela. Ci sono, tra le altre cose, un paio di scarpette rosse sul suolo di piazza Salandra, una foto di gruppo delle agenti del Comando di via Crispi, la panchina rossa.

Dietro queste immagini c’è il lavoro quotidiano della Polizia Locale, che con dedizione e sensibilità opera per garantire sicurezza e dignità ai cittadini e ovviamente anche a tutte le donne.

Questa mattina il comandante Cosimo Tarantino ha presentato il calendario nella sede di via Crispi, consegnando una copia al consigliere delegato alla Polizia Locale Gabriele Mangione e all’assessora con delega alle Pari Opportunità Sara D’Ostuni. Presenti anche la consigliera Daniela Bove e la vice comandante Simona Bonsegna.

“Questo calendario – ha detto il comandante Cosimo Tarantino – è un messaggio di coraggio e speranza. Pensiamo che ognuno di noi debba fare la propria parte nel contrasto alla violenza di genere, la Polizia Locale ha ritenuto quest’anno di utilizzare il calendario come importante veicolo divulgativo per sensibilizzare tutti. È importante non abbassare mai la guardia”.

“Questo è un tema che interessa singoli, famiglie e istituzioni – ha aggiunto il consigliere delegato alla Polizia Locale Gabriele Mangione – e ognuno deve affrontarlo nei limiti del proprio ruolo e delle proprie possibilità. Questo calendario è uno strumento istituzionale, ma stavolta anche un segno tangibile di vicinanza nei confronti dei cittadini e di tutte le donne”.

“Ringrazio il Corpo di Polizia Locale – ha detto ancora l’assessora alle Pari Opportunità Sara D’Ostuni – per questa iniziativa di estrema sensibilità e responsabilità. Avere a casa questo calendario ci ricorda ogni giorno che il contrasto alla violenza di genere non può e non deve essere una battaglia episodica, ma costante e generalizzata”.

Dalla prima edizione del calendario della Polizia Locale di Nardò sono passati ormai 24 anni, dedicata all’epoca alla sicurezza stradale e arricchita dai disegni sul tema degli studenti delle scuole primarie. Questa edizione, invece, arriva nell’anno (il 2026) che celebra i 160 anni della Polizia Locale italiana.

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