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Attualità

Al bagno solo con lo scontrino: è polemica

La nuova regola del McDonald’s di piazza Sant’Oronzo che ha fatto storcere il naso a molti cittadini

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Nuova regola al McDonald’s di Piazza Sant’Oronzo a Lecce: per accedere alle toilette è necessario lo scontrino, quindi una consumazione. La ricevuta, infatti, fornisce ai clienti un codice di accesso ai servizi, impedendone l’utilizzo a chi entra nel locale esclusivamente per espletare i propri bisogni.


Dettata dall’incontenibile viavai di persone che, una volta entrate, si recavano direttamente al piano inferiore per usufruire dei bagni, la decisione del fast food ha destato stupore in molti. Eppure una regola simile non è certo una novità: in numerose città, non solo in Italia, la hanno adottata da tempo già tanti esercizi commerciali, proprio per evitare che le toilette vengano usate come fossero pubbliche, creando un disservizio soprattutto alla clientela.


A Lecce però, nuovi a questa regola, in molti hanno storto il naso, chiedendosi se sia una pratica concessa dalla legge. Resta il fatto che, piaccia o meno, i bagni pubblici in città esistono e, da sempre, sono meno utilizzati di quelli di negozi, bar e ristoranti.

Lorenzo Zito


Attualità

Incidente in scooter: muore 32enne a Racale

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Notte da dimenticare, quella appena trascorsa, a Racale, dove un uomo ha perso la vita in un incidente stradale.

Si tratta del conducente di uno scooter, 32enne, schiantatosi nella zona del cimitero.

A nulla sono valsi i soccorsi. Sul posto le forze dell’ordine hanno effettuato i rilievi utili a ricostruire la dinamica. Maggiori dettagli nelle prossime ore. In foto il luogo del sinistro al momento del ripristino stradale.

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Attualità

Il Camper del Lavoro in giro per paesi

Lo sportello mobile dei Centri per l’Impiego da oggi fino a giovedì 18 fa tappa a Gagliano del Capo, Porto Cesareo, Patù, Nardò, Presicce – Acquarica, Zollino, Castrignano dè Greci, Morciano di Leuca e Barbarano. Le offerte di lavoro e il 32° report Arpal

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Il Camper del Lavoro di ARPAL Puglia, a seguito della pausa estiva ritorna nei comuni del sud e nord della provincia, facendo tappa dal oggi al 18 settembre a Gagliano del Capo, Porto Cesareo, Patù, Nardò, Presicce Acquarica, Zollino, Castrignano dè Greci, Morciano di Leuca, Barbarano. L’obiettivo è portare i servizi dei Centri per l’Impiego direttamente nei territori, avvicinando le politiche attive del lavoro anche alle comunità più periferiche.

L’iniziativa realizzata in collaborazione con Cefas, Consorzio Mestieri Puglia e Sale della Terra, prevede un supporto concreto e personalizzato per cittadini e imprese: orientamento professionale, aiuto nella stesura e aggiornamento del CV, consulenza su offerte di lavoro e percorsi formativi, accesso ai servizi digitali e informazioni utili anche per chi assume. Il progetto si inserisce anche nel quadro delle azioni contro il caporalato, promuovendo legalità e inclusione.

I DATI DEL 32° REPORT

Il 32° Report settimanale di ARPAL Puglia disegna un mercato del lavoro in crescita per un totale di 219 offerte lavorative 511 posizioni aperte.

Il settore con il maggior numero di opportunità lavorative è quello delle costruzioni con 103 posizioni aperte.

Subito dopo troviamo il comparto del turismo che offre 81 posti di lavoro.

Anche il sanitario e dei servizi alla persona si conferma un settore chiave con 66 lavoratori ricercati. A seguire, troviamo il settore telecomunicazioni con 55 posizioni aperte, il comparto amministrativo-informatico con 36 posizioni e il commercio con 34 opportunità.

Il settore della riparazione veicoli e trasporti ne cerca 29, il settore tessile, abbigliamento e calzaturiero (TAC) offre 26 posti, metalmeccanico con 23 opportunità, mentre il settore pedagogico e dell’istruzione ne propone 22.

Chiudono la classifica con un numero inferiore di posizioni: le pulizie e multiservizi con otto opportunità, l’agroalimentare e il settore bellezza e benessere con cinque e infine l’artigianato con una sola posizione aperta.

Completano il panorama occupazionale le otto posizioni riservate agli iscritti alle categorie protette art.18 e dodici posizioni riservate a persone con disabilità, secondo la legge 68/99.

Il report segnala, inoltre, cinque tirocini formativi attivi e una serie di proposte di lavoro e formazione all’estero, promosse attraverso la rete EURES che sostiene la mobilità professionale a livello europeo.

Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it, dal quale ci si può candidare direttamente tramite Spid.

Si consiglia di consultare costantemente la pagina Facebook “Centri Impiego Lecce e Provincia”, il portale Sintesi Lecce e i profili Google di ogni centro per l’impiego.

Gli uffici sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 11.30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16.30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.

CLICCA QUI PER LEGGERE INTEGRALMENTE IL 32° REPORT ARPAL

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Attualità

Pesca a cianciolo: «Svuotano i nostri mari!»

Pescherecci siciliani con la “rete a circuizione come le cianciole” fanno incetta di ricciole e altri pelagici. Ogni anno si ripete lo scempio: nulla di illegale ma molto presto si rischia una riduzione epocale degli stock ittici

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La protesta degli amanti del mare corre sui social e una  segnalazione è stata inoltrata anche allo Sportello dei Diritti.

Un coro di disapprovazione di pescatori e appassionati salentini che si sono messi in moto per sollevarsi pacificamente e che hanno deciso di organizzare manifestazioni contro lo scempio che ogni anno e ormai ciclicamente si ripete: pescherecci siciliani con la “rete a circuizione” che approdano sulle nostre coste per fare incetta di migliaia di esemplari di ricciole e altri tipi di pesci pelagici.

Enormi quantità di pesce in una volta sola come riferisce la D.ssa Diana D’Agata, Veterinary Surgeon nel Regno Unito, esperta di fauna marina, che, dopo essere accerchiati, sono rinchiusi ed issati sull’imbarcazione.

Anche se, va specificato, che parliamo di pesca prevalentemente della ricciola, che non prevede limiti quantitativi imposti per legge.

La “sommossa” corsa in rete è nata dopo che alcuni appassionati di apnea hanno segnalato la presenza di un motopeschereccio proveniente dalla Sicilia e che avrebbe stazionato qualche giorno nelle acque di Gallipoli.

La pesca eccessiva peraltro avviene durante il periodo riproduttivo, generando un allarme tra i pescatori locali e le associazioni ambientaliste, che denunciano le pratiche distruttive e l’impatto negativo sull’ecosistema marino.

Normalmente veniva applicata per la cattura del pesce azzurro in particolari periodi dell’anno, quando le grandi ricciole si riuniscono in grandi banchi, diventando facili prede dei ciancioli nel momento in cui inseguono il pesce azzurro. Tuttavia, l’utilizzo dei sonar e di altri strumenti sempre più all’avanguardia ha reso ancor più semplice l’individuazione e quindi la cattura.

Il D.P.R. 1639/68 disciplina questo tipo di pesca e la vieta “entro una distanza di 3 miglia dalla costa o all’interno dell’isobata di 50 m (quando tale profondità è raggiunta a una distanza inferiore dalla costa)”.

Per eludere i controlli della capitaneria di porto, i pescatori interromperebbero temporaneamente il segnale ICE che identifica la loro posizione e, una volta completata la cattura, lo riattiverebbero.

Avendo appreso della presenza “ingombrante” dell’equipaggio siculo, i pescatori salentini hanno denunciato pubblicamente quanto sta accadendo ormai ciclicamente ed i rischi per la fauna marina.

In molti l’hanno definiti una vera e propria “mattanza” per l’eccessiva quantità di pesce pescato in ogni battuta con il conseguente pericolo a medio termine d’impauperimento degli stock ittici di queste specie di pesci che si stanno riducendo, anno dopo anno, con pericolose conseguenze sulla catena alimentare.

Dal presidente dello Sportello dei Diritti, Giovanni D’Agata, l’invito al Capo del compartimento Marittimo a verificare la sostenibilità di tale tipo di pesca intensiva.

È bene ricordare, infatti, che questa autorità al fine della tutela delle risorse biologiche del mare e previo parere della commissione consultiva locale per la pesca marittima, può stabilire ogni altra disposizione circa la località di esercizio, i periodi di tempo e i tipi degli strumenti pescherecci per la pesca con fonti luminose nelle acque del compartimento.

Un appello urgente alla responsabilità e all’adozione di misure più severe per tutelare le risorse marine e il fragile equilibrio ecologico del nostro mare.

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