Attualità
“Scuola e Volontariato. CresciAmo Cittadini Attivi”
Tornano le attività del CSv Brindisi Lecce, che coinvolgono i volontari e le scuole, con laboratori di cittadinanza, biblioteche viventi e molto altro.
Riprendono le attività del Centro Servizi nelle scuole, assieme ai volontari, grazie al progetto “Scuola e Volontariato. CresciAmo Cittadini Attivi”.
Passo dopo passo il ‘senso ultimo del dono’ si fa strada tra gli studenti degli Istituti secondari superiori di Lecce. Tante le attività in svolgimento: laboratori di volontariato e cittadinanza attiva e della solidarietà per rendere protagonisti i giovani studenti, all’interno di uno scambio attivo con i volontari degli ETS ( Enti del Terzo Settore).
In particolare il 25, il 26, il 30 gennaio e il 1° febbraio il CSV BR LE sarà presso l’istituto Olivetti , con le classi 4 ° per affrontare argomenti attualissimi.
Come Centro Servizi porterà in campo il tema “Costituzione artt. 1 – 12”, con SlowFood Lecce si tratteranno ‘Stili di Vita Benessere’, assieme agli amici di Divagare si porterà al centro della riflessione l’” Unione Europea servizio civile universale” e con Culturambiente verrà trattato il tema importantissimo “Etichettatura norme Europee” per essere consumatori informati.
Anche l’Istituto Calasso coinvolto in un progetto contro il bullismo e il cyberbullismo dal titolo ‘Tu Al posto mio’, che si volgerà su proposta dell’associazione ‘Il Sorriso di Pierandrea’ con la collaborazione del CSV.
«Pensiamo che sia importante unire questi due punti capitali della nostra società: nuove generazioni e volontariato», dichiara Luigi Conte Presidente CSV Brindisi Lecce – Il volontariato infatti è partecipazione responsabile e pratica di cittadinanza solidale in quanto si impegna per rimuovere le cause delle diseguaglianze economiche, culturali, sociali, religiose e politiche e concorre all’allargamento, tutela e fruizione dei beni comuni. Argomenti su cui i giovani devono imparare a riflettere e a fare critica, per gestire al meglio il futuro e le risorse, già troppo compromesse, da modelli esistenziali consumistici e individualisti».
“L’obiettivo pratico – prosegue Conte – è offrire agli studenti un confronto diretto, un’esperienza significativa di conoscenza, scambio, sui valori della solidarietà, della nonviolenza, della promozione umana e integrazione sociale, affrontando temi come: Disabilità, Ambiente/territorio/Salute, Immigrazione, Differenze di genere, Violenza di genere, Povertà e molto altro».
La realizzazione del laboratorio è totalmente gratuita per la direzione scolastica.
Attualità
“Come Van Gogh”, il nuovo singolo di Chiara Spedicato
Da oggi è disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale e in rotazione radiofonica, la nuova canzone della cantautrice salentina
Dopo l’uscita del suo album “Nel Mio Posto Nel Mondo”, la cantautrice salentina continua a lavorare per i suoi progetti musicali.
Il nuovo singolo “Come Van Gogh”, interamente scritto, composto e prodotto dalla stessa Spedicato, è un brano in chiave pop rock nel quale racconta la tormentata vita di una ragazza che ha un grande cuore, pieno d’amore, che però l’ha portata a vivere un’infanzia che le ha dato tutto tranne quell’amore che lei desiderava.
Cresciuta da sola, tra urla e litigi frequenti, si è trovata spesso assediata da persone di cui era convinta si potesse fidare, ma che alla fine si sono rivelate cattive, false e meschine. Ù
Per questo si era convinta di valere meno di zero e di essere lei quella sbagliata, tanto da arrivare a farsi del male.
Nonostante tutto trova dentro di sé la forza di andare avanti e vivere malgrado le grandi difficoltà che la vita le sottopone.
CHIARA SPEDICATO
Chiara Spedicato ha 30 anni e vive a San Cesario in provincia di Lecce. È laureata in “Lingue e mercati” e da alcuni anni lavora come receptionist presso un noto hotel situato in una località del versante ionico salentino. Si appassiona alla musica sin dall’età di 4 o 5 anni, quando ha iniziato a suonare ad orecchio una semplice canzone. Col passare del tempo, ha preso lezioni di pianoforte e di chitarra prima classica e poi elettrica, per comprendere infine che la sua più grande passione fosse il canto.
Nel corso degli anni ha preso parte di un trio vocale, ma la svolta arriva da un paio di anni, quando Chiara inizia a scrivere dei testi in italiano ed in inglese e a comporne la base. Iniziano così a prendere forma i primi brani e, passo dopo passo, grazie anche ai consigli delle persone giuste, ha deciso di realizzare e pubblicare inizialmente due singoli, “I want you to be mine” e “Oceano (Nel mio posto nel Mondo)” e, da lì, il primo disco “Nel mio posto nel Mondo”,totalmente scritto, composto e prodotto da lei. Oggi ritorna con un nuovo singolo realizzato interamente dall’artista “Come Van Gogh”.
Attualità
Squinzano: inaugurata Piazza Sant’Anna
Riqualificata a seguito di un intervento effettuato con i fondi del Distretto Urbano del Commercio
Alla presenza di Sua eccellenza Mons. Michele Seccia, a Squinzano, si è svolta l’inaugurazione di Piazza Sant’Anna, riqualificata a seguito di un intervento effettuato con i fondi del Distretto Urbano del Commercio.
Il sindaco Mario Pede e l’assessore ai Lavori Pubblici Valentina Casilli emozionati per questo evento che ha permesso di restituire alla comunità di Squinzano un luogo di ritrovo così importante e centrale nella vita dei cittadini: «La piazza è un luogo d’incontro e questo è simbolo di democrazia. Già nell’antica Grecia, nell’agorà come oggi nelle piazze si svolgevano i comizi, nelle piazze avvenivano e avvengono tutt’ora gli scambi commerciali, nelle piazze ci si incontra e si rafforzano i rapporti umani. Ripartire dalla rigenerazione delle piazze, quindi, per ridare vita e lustro al centro storico. Questa la linea stabilita dalla giovane amministrazione squinzanese che in pochi mesi ha già dimostrato di avere le idee molto chiare sul futuro della propria città».
Alezio
Il trucco è amarsi
Il progetto della make-up artist Miriam Imbrogno, di Alezio: «Il trucco non discrimina ma personalizza, il trucco è un gesto intimo che non fa distinzione d’età, né di genere, né di forma o di colore. Il trucco può strapparti un sorriso se la vita ti porta ad affrontare una malattia. Finché una donna sarà felice di guardarsi allo specchio, varrà la pena continuare questo mestiere»
“Il trucco è amarsi” è lo slogan programmatico della ventinovenne salentina Miriam Imbrogno, di Alezio, con una pluriennale esperienza nel campo del make-up e del trucco cinematografico.
Con un temperamento artistico a 360° e una creatività fuori dagli schemi, la make-up artist ha costruito un suo personale percorso professionale che annovera collaborazioni in produzioni di Rai cinema, Mediaset, Sky, Netflix e la partecipazione a eventi come Effec Tus, fiera degli effetti speciali di Roma, e Apulia Horror International Film Festival, oltre a videoclip, pubblicità e shootings fotografici.
Il suo focus, tuttavia, rimane sul soggetto da truccare, la sua personalità e fisicità, in una parola la sua singolarità, che sia una sposa, un’attrice, un musicista o una persona che in un giorno qualunque voglia essere aiutata non ad “accettarsi”, ma ad “apprezzarsi” nelle caratteristiche che la rendono unica.
Miriam mette a disposizione di tutte queste persone la propria sensibilità, frutto di un vissuto e di profonde considerazioni sull’importanza di amare sé stessi per stare bene nel mondo e con gli altri.
Ecco così lo scopo del suo progetto “Il trucco è amarsi”: rifiutare il make-up come strumento di omologazione e produzione di stereotipi e farlo diventare un atto di riflessione creativa che liberi ed esalti la personalità di chi lo riceve.
Nel manifesto della foto (ad Alezio) Miriam ha raggruppato persone che provengono da varie situazioni, dalla ragazza con disabilità alla signora in età avanzata a chi combatte contro un brutto male, ecc.
Il messaggio in sintesi è: il make-up, non inteso come omologazione, può diventare affermazione della propria personalità.
«Se, qualche anno fa, qualcuno mi avesse chiesto di posare per uno scatto pubblicato su un 6×3, probabilmente mi sarei sentita in imbarazzo», ha postato Miriam Imbrogno, «perché il mio posto, per scelta e per professione, è sempre stato dietro le quinte.
Questa volta, ho deciso di “metterci la faccia” per raccontare la mia storia intrecciata a quella di tante donne. Negli anni mi sono chiesta più volte perché avessi deciso di intraprendere questo mestiere.
La risposta è sempre stata la stessa, la stessa che mi spinge ad andare avanti con ciò che faccio.
Da una forte passione per i colori, per il mondo dell’arte e della bellezza, è nato un obiettivo, quello di trasmettere emozioni e di riceverle a mia volta».
«Questo progetto si intitola “il trucco è amarsi”», spiega la make-up artist , «una frase dal duplice significato, in cui lascio intendere che il segreto sta nell’amore per se stessi, qualsiasi esperienza affrontiamo; dall’altro lato, la frase dimostra come il trucco sia un gesto d’amore se fatto nel rispetto della propria natura».
«Per questo progetto», aggiunge, «mi sono circondata di donne, tutte diverse, ma ugualmente belle, belle perché vere, belle perché in armonia con sé stesse. Ho conosciuto le loro verità e le ho raccontate attraverso i pennelli. Nonostante il lungo lavoro di preparazione, mi sono divertita e commossa, portando a casa il ricordo di una giornata piena di umanità».
«Il trucco non è vanità», conclude Miriam, «ma identità, non vuol dire nascondere i difetti, ma mostrare con orgoglio i propri tratti distintivi. Il trucco non discrimina ma personalizza, il trucco è un gesto intimo che non fa distinzione d’età, né di genere, né di forma o di colore. Il trucco può strapparti un sorriso se la vita ti porta ad affrontare una malattia. Finché una donna sarà felice di guardarsi allo specchio, varrà la pena continuare questo mestiere».
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