Attualità
Tribunale di Lecce, elefante in crisi
“Si governa con la partecipazione di tutti”. Da questa mattina con le sezioni penali partono le riunioni dei vari settori organizzate dalla Confsal-Unsa. Nei prossimi giorni tocca al contenzioso civile.
La Confsal-Unsa è preoccupata per le criticità di funzionamento che accusa il Tribunale di Lecce, ormai l’ufficio più consistente del Distretto di Lecce, Brindisi e Taranto, e che potrebbero “sfociare in una crisi se non si tornerà alla partecipazione e alla collaborazione tra tutte le componenti: magistratura, avvocatura e personale giudiziario”.
A tal proposito la Confsal-Unsa ha scritto al Tribunale, chiedendo un incontro di tutti i sindacati e della RSU con l’Ufficio sui vari aspetti dell’attività. Sta inoltre organizzando numerose riunioni con il personale dei vari settori del Tribunale: si inizia questo martedì con le due sezioni penali e si proseguirà subito con le sezioni del contenzioso civile.
“Quanto al contenzioso civile”, dice Giovanni Rizzo, segretario regionale della Confsal-Unsa, “la definitiva chiusura degli ultimi tre edifici decentrati di Nardò, Maglie e Casarano e l’afflusso di dodici Giudici onorari con le relative udienze civili, nonché di dodici dipendenti, hanno intasato ulteriormente la logistica e l’organizzazione del lavoro dell’ormai unica sede di Lecce. Tant’è che con le udienze si è dovuto ricorrere ai doppi turni, con inizio alle 12,30 e con ovvi disagi a cittadini, avvocati e personale giudiziario, provocando anche sensibili spese per il lavoro straordinario da retribuire a quest’ultimo. La sistemazione di personale e dei fascicoli risulta precaria, con un possibile cedimento alla logica dell’emergenza”.
“Altre organizzazioni sindacali”; aggiunge Rizzo, “insieme ad associazioni forensi e di magistratura, hanno fortemente voluto la revisione della geografia giudiziaria che però ha prodotto scompensi e una compressione dei diritti. La Confsal-Unsa ha invece avversato concretamente la soppressione totale della giustizia periferica. La legge delega prevedeva che talune Sezioni staccate (nel Salento proprio Maglie, Nardò e Casarano) potessero restare aperte. Ben tre governi (da Monti a Letta a Renzi) hanno invece voluto desertificare il territorio, impoverendolo di risorse e servizi”.
Non si escludono iniziative clamorose “se da una parte l’Amministrazione centrale non dimostrerà attenzione per i problemi reali della giustizia, e dall’altra se in periferia non si potrà giungere ad ammortizzare le negatività delle ultime riforme, non tutte azzeccate”.
Attualità
Il sindaco di Maglie revoca la nomina di assessore ad Antonio Fitto
Rottura storica con l’ex primo cittadino magliese con cui Toma ha avuto un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni
Il sindaco di Maglio Ernesto Toma comunica di aver disposto, con proprio decreto, la revoca della nomina di assessore ad Antonio Fitto, ponendo fine a un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni.
La spiegazione nelle parole del primo cittadino: “Antonio Fitto ha guidato la città come Sindaco per dieci anni con questa maggioranza e, successivamente, ha ricoperto il ruolo di Assessore nelle Giunte da me presiedute. In questo lungo arco temporale ha partecipato in modo diretto e continuativo a tutte le principali scelte politiche, amministrative e finanziarie del Comune, assumendosene pienamente la responsabilità.
Appare pertanto doveroso ristabilire la verità dei fatti di fronte ai cittadini: le recenti dichiarazioni con cui Antonio Fitto invoca oggi un “rilancio dell’attività amministrativa” risultano politicamente contraddittorie e poco credibili, poiché rivolte contro un’azione di governo che egli stesso ha contribuito a costruire, sostenere e approvare per due decenni. Non più tardi di pochi giorni fa, lo stesso Assessore ha votato in Giunta il Bilancio comunale, condividendone senza riserve contenuti, scelte e indirizzi strategici.
La scelta di candidarsi, senza nemmeno discuterlo con la propria maggioranza, alla carica di Sindaco di Maglie, con un progetto politico alternativo e dichiaratamente in contrapposizione all’attuale Amministrazione rappresenta una legittima ambizione personale, ma segna una rottura politica netta e non più compatibile con il ruolo di Assessore. Non è possibile, soprattutto in una fase pre-elettorale, amministrare una città e al contempo condurre una campagna politica contro l’Amministrazione di cui si fa parte. La revoca del decreto di nomina è quindi un atto di chiarezza politica, di rispetto istituzionale e di correttezza nei confronti dei cittadini, chiamati a scegliere tra progetti alternativi senza ambiguità, doppiezze o operazioni di scarico di responsabilità.
L’Amministrazione comunale continuerà il proprio lavoro fino alla conclusione naturale del mandato con coerenza, serietà e senso delle istituzioni, rivendicando con orgoglio il percorso compiuto e rimettendo, come è giusto che sia, il giudizio finale agli elettori”.
Attualità
Scuola Smart al Comprensivo “Pascoli” di Tricase: “Più dinamici e inclusivi”
Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale.
Attualità
Dal Salento spicca il volo “Il sogno di Flip”
Un albo illustrato per parlare ai bambini di inclusività e fiducia in sé, toccando il tema del bullismo
“Il sogno di Flip” è l’albo illustrato, con testi e disegni di Alessia Urso, illustratrice e grafica di Marittima, pubblicato da Curcio Editore.
Ambientata al Polo Nord, la storia racconta di Flip, un piccolo elfo con una disabilità che sogna di lavorare nella fabbrica di Babbo Natale.
Dopo un episodio di bullismo, grazie alla creatività e all’incontro con un’amica speciale, Flip trova la forza di non arrendersi e costruisce un braccio artificiale che diventa simbolo di riscatto e fiducia in sé. Un racconto dolce e luminoso che parla ai bambini di coraggio, amicizia e inclusione. Disponibile su Amazon
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