Attualità
Minervino di Lecce: si litiga… a Tavola
In occasione delle festività in onore di San Giuseppe, la Tavola diventa itinerante e abbandona la piazza. Il gruppo di opposizione “Il Cuore di Minerva” accende la polemica: «La decisione di cancellare la Tavola in piazza per rancori personali è assolutamente indecorosa». Il sindaco Antonio Marte preferisce non commentare
«Salta per volontà del sindaco Antonio Marte», tuona dall’opposizione l’ex sindaco Ettore Caroppo.
Si riferisce alla «tradizionale Tavola di San Giuseppe che da decenni ormai si teneva, il 19 marzo, in piazza» che, da quest’anno, diventa itinerante.
«Una novità che sta suscitando molti malumori e che provocherà un’ulteriore delusione tra visitatori, turisti e pellegrini che arriveranno», continuano dai banchi della minoranza.
Sull’argomento il gruppo consiliare de “Il Cuore di Minerva” aveva richiesto un incontro con la parte tecnica dell’amministrazione.
Invece, il responsabile del servizio della gestione dei fondi PNRR, dottor Simone Dima e l’architetto Valeria Giannetta legati al progetto “Borghi Divini” per la parte pubblica, l’Associazione del Mercatino del Gusto, aggiudicatrice della gestione dell’evento per circa 100mila euro e i tre consiglieri Rizzello, Cagnazzo e Caroppo si sono incontrati il 10 marzo.
Fulcro dell’incontro, è stato proprio l’annullamento e la cancellazione dell’evento della Tavola in piazza, secondo Caroppo, «una tradizione consolidata da decenni e ritenuta un prezioso strumento per il rilancio, la promozione e la divulgazione di questa particolare forma di devozione popolare».
Con l’aggiunta che «nel 2005 l’amministrazione comunale, con lo stesso Marte, in Giunta al fianco dell’allora sindaco Ettore Caroppo, condividendone le finalità, istituzionalizzava l’evento giusta delibera di Consiglio Comunale n°3 del 2008».
«Quest’anno», prosegue nel racconto l’ex primo cittadino, «l’amministrazione comunale guidata da Antonio Marte ha deciso di cestinare l’evento nella giornata del 19 e in particolare quello serale senza fornire motivazioni chiare né, tantomeno, dare formale atto d’indirizzo agli uffici, apparsi scendere dalle nuvole durante l’incontro tecnico voluto da noi richiesto. Il Presidente dell’Associazione del Mercatino del Gusto che nell’ambito del bando legato al PNRR denominato “Borghi Divini” è stato chiamato a chiarire diversi punti, in evidente imbarazzo nel giustificare la scelta “imposta” l’ha definita “un cambio di visione”».
«L’amministrazione comunale ha giustificato la scelta parlando di un semplice “desiderio di cambiamento”», come ha dichiarato la ex vicesindaco Maria Antonietta Cagnazzo.
Una motivazione che non ha convinto la minoranza consiliare, che ritiene «l’intera comunità privata di un evento fondamentale per l’identità minervinese e a rischio la futura collaborazione dell’Associazione del Mercatino del Gusto».
«La decisione di cancellare la Tavola in piazza è assolutamente indecorosa. Mischiare rancori personali e la volontà di smantellare quanto realizzato dall’amministrazione Caroppo, arrivando persino a stralciare quanto di buono era stato fatto, nel voler mostrare quanto era forte ancora oggi la devozione per San Giuseppe, è un atto grave. Ancora più inaccettabile è piegare la programmazione di “Borghi Divini” del PNRR, messa a dura prova da una decisione legata a interessi di parte, annientando anni di lavoro per la promozione del territorio», afferma la consigliera Cagnazzo, «il rammarico di questa brusca frenata dopo anni in cui San Giuseppe, la massa (il suo piatto tipico) hanno fatto tanto parlare di sé, anche con le esperienze in Svizzera e alla Bit di Milano. Tutto il nostro impegno in una promozione ampia, che raccontava la nostra gente che fine sta facendo? E il rischio di restituire i fondi del PNRR, con questa decisione imposta dal sindaco Marte, quanto rischia di diventare concreta?».
Le fa eco il giovane consigliere Lorenzo Rizzello: «Sono cresciuto con la tradizione della Tavola di San Giuseppe, con l’orgoglio di vedere rappresentati e raccontati i valori della nostra comunità. Provo profondo dispiacere nel vedere cancellata una parte così importante della nostra storia e identità».
Ettore Caroppo dopo aver ricordato che il progetto Borghi Divini consta di un finanziamento che nella sua interezza si avvicina ai 3milioni di euro di essere «fortemente rammaricato dell’ennesimo schiaffo che Minervino riceve e ancor di più nel vedere quanto imbarazzo vi era negli occhi dei rappresentanti dell’Associazione del Mercatino del Gusto a partire dal suo Presidente, nel dover incontrarmi».
Infine dall’ex sindaco e oggi consigliere Nazionale ANCI e comunale Ettore Caroppo, l’annuncio con tanto di appello per «raccogliere le foto della “Tavola di san Giuseppe in piazza” realizzate in tutti questi anni. Per noi tutti sarà un tuffo nei ricordi del passato mentre per il presente un colpo al cuore nel vedere un vero e proprio buco nero per il 2025. Forse qualcuno vedendo quel buco nero potrà persino provare vergogna».
Sulla vicenda, come nostro costume abbiamo provato a sentire anche l’altra campana ma il sindaco Antonio Marte ha preferito non commentare.
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Attualità
Una donazione che sa di nascita e rinascita
Cuore e mani aperte dona un letto da parto e l’umanizzazione pittorica di tre sale parto del “Vito Fazzi”. Un investimento concreto per il benessere delle mamme
Un gesto di solidarietà che acquista un significato ancora più profondo perché compiuto in prossimità delle festività natalizie, periodo simbolo di nascita e rinascita.
In questo clima di rinnovamento, l’Organizzazione di Volontariato Cuore e mani aperte ODV presenta due importanti donazioni destinate all’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia del Presidio Ospedaliero “Vito Fazzi” di Lecce, inserendosi pienamente nella missione dell’associazione: umanizzare le cure e gli spazi ospedalieri affinché ogni persona si senta accolta, rispettata e accompagnata.
La conferenza stampa di presentazione si terrà giovedì 11 dicembre, alle ore 10,30, presso l’Aula riunioni del Presidio (piano rialzato).
Grazie alla collaborazione con Deghi S.p.A., l’associazione dona un letto da parto modello AVE2, una dotazione tecnologica di alto livello e dal valore economico rilevante. Il letto, progettato per migliorare comfort, sicurezza ed ergonomia, contribuisce a rendere l’esperienza del parto più serena e centrata sulle esigenze della donna.
Al valore tecnologico si aggiunge un investimento dall’impatto psicologico profondo: l’umanizzazione pittorica di tre sale parto, resa possibile grazie ai contribuenti che hanno scelto di destinare il 5×1000 a Cuore e mani aperte ODV.
Le sale, ispirate ai fiori narciso, viola e peonia, sono state trasformate in luoghi più accoglienti, distensivi e armoniosi, capaci di ridurre ansia e stress, favorire il benessere emotivo e offrire alle future mamme un ambiente che parla di delicatezza, cura e speranza.
Un intervento che sottolinea come la qualità dell’assistenza non dipenda solo dai dispositivi clinici, ma anche dagli spazi e dall’atmosfera che circondano le persone in un momento intenso come quello del parto. E proprio nel periodo dell’anno che celebra la nascita, questa iniziativa vuole essere un segno tangibile di vicinanza, bellezza e umanità.
Alla presentazione di giovedì previsti gli interventi di: Stefano Rossi, Direttore Generale ASL Lecce; Dott. Fabrizio Domenico Totaro Aprile, Direttore U.O.C. Ostetricia e Ginecologia; Nadia De Virgilio, Coordinatrice Ostetrica; Don Gianni Mattia, Presidente di Cuore e mani aperte ODV; Dott. Alberto Paglialunga, CEO e fondatore Deghi S.p.A.
Modererà la giornalista Fabiana Pacella.
L’iniziativa conferma il ruolo di Cuore e mani aperte ODV come realtà che, da quasi venticinque anni, porta speranza e umanità nei luoghi di cura, ricordando che anche un ambiente bello, accogliente e ben progettato può essere parte integrante del processo di guarigione e del benessere delle persone.
L’Associazione Cuore e mani aperte OdV è stata fondata nel 2001 e non si è mai discostata dall’amore verso l’altro.
Lo spirito di carità cristiana gli ha permesso di riscoprire nel più fragile l’amore più grande.
Uno sguardo sempre attento e gentile rivolto con particolare attenzione e sensibilità alle esigenze di natura socio-sanitaria.
Negli ultimi anni si è soffermata con attenzione a esplorare il concetto della cura che passa anche attraverso l’umanizzazione delle cure e degli spazi ospedalieri.
In questo ambito si inseriscono numerose iniziative: dalla Bimbulanza allo Spazio Benessere, da una Casa di Accoglienza per i parenti dei degenti a diverse umanizzazioni pittoriche di risonanze magnetiche, tac e intere unità operative pediatriche.
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Attualità
Non abbattete quella scuola, fermate questa scellerata operazione!
L’abbattimento della scuola, contro cui tanto ci siamo spesi in questi anni, e che forse in troppi hanno creduto non si sarebbe realmente concretizzato, è ormai alle porte….
Attualità
Centrosinistra tricasino spaccato: la posizione di “Tricase, che fare?”
La presidente Sonia Sabato: “Avevamo fermamente ribadito la necessità delle primarie. Avevamo chiesto più ampia e democratica partecipazione”
Era primavera, lo scorso mese di aprile, quando il centrosinistra di Tricase si annunciava definitivamente riunito con queste parole: “Insieme per un percorso collettivo. Pronti a raccogliere la sfida del futuro”.
Firmatari di questo patto d’unità erano il PD cittadino, Cantiere Civico, Alleanza Verdi-Sinistra Tricase e Tricase, che fare?.
Otto mesi dopo, il fronte non è più lo stesso. Manca all’appello “Tricase, che fare?”, gruppo politico presieduto da Sonia Sabato e rappresentato in consiglio comunale da Giovanni Carità, Armando Ciardo ed Antonio Luigi Baglivo.
Proprio queste quattro firme oggi diffondono un comunicato per chiarire la loro posizione all’interno del valzer di centrosinistra. Lo fanno nel weekend caldo del PD che, dopo l’annuncio da parte del circolo cittadino della candidatura di Vincenzo Chiuri a sindaco per le prossime amministrative, ha registrato le dimissioni dal partito del consigliere comunale Minonne e le critiche dapprima del consigliere regionale Stefano Minerva (cui poi lo stesso Partito Democratico ha risposto) e poi di un altro potenziale candidato: Andrea Morciano.
Ecco quindi la nota a firma della presidente Sonia Sabato. Un intervento col quale “Tricase, che fare?” prende la parola proprio per far chiarezza su questo percorso di riunificazione del centrosinstra tricasino azzoppato, ed oggi finito sotto i riflettori.
La nota
Sollecitati ad intervenire sulle ultime vicende politiche che interessano la nostra città, crediamo necessario solo chiarire che per il nostro modo di intendere e praticare la politica, non riteniamo opportuno e, soprattutto, corretto entrare nel merito delle personali e libere scelte di alcune componenti del centrosinistra cittadino. Chi ha deciso di percorrere una strada lo ha fatto liberamente, come altrettanto liberamente noi abbiamo scelto di non condividerla.
La nostra storia è sotto gli occhi di tutti, eletti per stare all’opposizione lì siamo rimasti, con coerenza e trasparenza, da sempre distanti da vincoli clientelari, ingerenze esterne e trasformismi vari.
Che sarebbe stato necessario passare dallo strumento delle primarie è stato dal nostro gruppo fermamente e costantemente ribadito. Come da sempre abbiamo chiesto di lavorare ad una più ampia e democratica partecipazione.
Ci fa piacere, ma allo stesso tempo ci rattrista, apprendere dalla stampa che anche altri, solo oggi, siano del nostro stesso parere. Preso atto di questo, ribadiamo per la premessa fatta, che noi mai entreremo nelle vicende interne di altri partiti o rappresentanze. Chi compie una scelta è libero di farla e di portarla avanti in piena coscienza, ma anche nella piena assunzione di responsabilità.
Auspichiamo, per quello che può servire, che nell’agire di tutte le parti politiche ci sia sempre l’obbiettivo finale di un impegno sano, lungimirante e coraggioso per il futuro della nostra città e del nostro territorio.
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