Un intervento a mezzo stampa del rappresentante Sindacale di Fsi, Dario Cagnazzo, ha scatenato le reazioni di alcuni lavoratori dell’Adapta, ex Lavin, società che opera nel campo dei servizi dell’Asl Leccese. I lavoratori in questione, che stanno vivendo una situazione assai “precaria”, dichiarano di volersi “assolutamente discostare dalle dichiarazioni rilasciate da Cagnazzo che rappresenta solo una minima parte dei venti lavoratori”.

“Ciò che ha denunciato il sindacato FSI”, dichiarano Roberta De Mastrogiovanni e Grazia Piccinno, portavoce dei presidi di Casarano, Scorrano, Campi Salentina e San Cesario, ex “Fazzi” di Lecce e Nardò. “non è il messaggio da parte di tutti bensì di una minima parte di loro e coloro che non si sentono inclusi in questa cerchia ristretta di persone chiedono di fare nomi e cognomi perché si discostano assolutamente da ciò che quest’ultimi affermano”. E poi altre precisazioni: “Cagnazzo dichiara che i lavoratori sono stressati e vertono in condizioni precarie”, i portavoce invece dichiarano con fermezza: “Non siamo né precari né viviamo o lavoriamo in situazioni incerte, anzi ci riteniamo fortunati a poter godere del nostro stipendio mensile. Non abbiamo mai avuto ritardi di pagamento, pertanto non possiamo ritenerci stressati, come invece affermato dal Segretario. Siamo consapevoli”, continua, “della situazione economica in generale ed avere una certezza economica non è un fattore da sottovalutare. E questo per noi è possibile grazie alla società che ha gestito fino ad oggi la situazione lavorativa, oltre che burocratica”.

Infine, i lavoratori si chiedono “come sia possibile che il segretario Dario Cagnazzo possa prospettare una realtà così lontana dalla reale situazione dei lavoratori; piuttosto prima di rilasciare dichiarazioni di quel tenore avrebbe dovuto interpellare i lavoratori”.

Eleonora Marsella