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Attualità

Dopo Cops, Salento in tv con un’altra serie

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Nel mondo della fiction italiana è il momento di Nardò, set privilegiato delle più importanti produzioni televisive di questa fase. Dopo Cops (ieri sera Sky ha mandato in onda la seconda puntata), domani, mercoledì 23 dicembre, andrà in onda in prima serata su Canale 5 la nuova serie in quattro puntate Fratelli Caputo, che vede

protagonisti Nino Frassica e Cesare Bocci (l’amatissimo Mimì Augello di Montalbano) e che è stata girata in gran parte a Nardò tra la primavera e l’estate del 2019, oltre che a Ostuni, Lecce e Brindisi.


Si tratta di una produzione della società “Ciao Ragazzi” di Claudia Mori (nota per aver già prodotto le fiction tv di successo Francesco e De Gasperi di Liliana Cavani e Rino Gaetano di Marco Turco), con il sostegno di Apulia Film

Commission. Il Comune di Nardò ha patrocinato la realizzazione di Fratelli Caputo e ha fornito supporto logistico e organizzativo alle riprese. La storia si dipana nel centro storico e in particolare in piazza Salandra, in molti ambienti del castello, nelle marine di Santa Maria al Bagno, Santa Caterina e Sant’Isidoro.

La serie ambienta in città il paese immaginario di Roccatella, in Sicilia, e la storia di due fratellastri, Nino e Alberto, sul filo della classica commedia all’italiana. I due si incontrano per la prima volta ormai cinquantenni. Sono figli di Calogero Caputo, sindaco di Roccatella. Sposato con Agata, aveva avuto il figlio Nino. Poi, per via del suo lavoro, si era visto costretto a partire per Milano. Durante il suo soggiorno aveva conosciuto Franca, era scoppiato l’amore e così era nato Alberto. Calogero, dopo che il secondogenito è venuto alla luce, ha abbandonato la famiglia che lo aspettava in Sicilia. Il fulcro della storia è proprio la diversità tra i due. Il primo non si è mai spostato dalla sua terra (la Sicilia), ha un’indole artistica e lavora come agente di spettacolo di artisti strampalati; il secondo è

nato a Milano, lavora come commercialista e sogna di seguire le orme politiche del padre.

In questa prima puntata, Nino sfida Alberto a conquistare il titolo di sindaco del paese.

Agata, la madre di Nino, ancora ferita per essere stata abbandonata dal marito tanti anni prima, cerca di convincere il figlio a fare tutto il possibile per battere il fratellastro. Alberto, dopo avere appurato l’astio che aleggia nei suoi confronti, fa in modo che la sua famiglia lo raggiunga a Roccatella. Così, arrivano Patrizia, Barbara e Giacomino. Divideranno il casale con la famiglia di Nino, con l’aiutante Turi e la domestica Rosalia.

La regia è di Alessio Inturri. Gli interpreti sono, oltre a Frassica e Bocci, Sara D’Amario, Aurora Quattrocchi, Riccardo De Rinaldis, Giorgia Boni, Riccardo Antonaci, Anna Teresa Rossini, Giancarlo Commare, Francesco Guzzo, Daniele Pilli, Carmela Vincenti, Andrea Vitalba, Mimmo Mancini, Rossana Ferrara, Fabrizio Buonpastore e Red

Canzian.

“Da Cops a Fratelli Caputo – dice l’assessore allo Sviluppo Economico e al Turismo Giulia Puglia – Nardò torna in tv, ancora una volta, confermandosi il set più ricercato dalle produzioni televisive e cinematografiche. È un fatto molto emozionante rivedere sul piccolo schermo la nostra piazza, i nostri luoghi, l’atmosfera di Nardò. Per noi, per i neretini che vivono fuori, in generale per chi ci vede da lontano. Ed è straordinario perché, solo per fare un esempio, nel corso delle riprese la stessa produzione aveva calcolato una spesa in città di oltre 250 mila euro. Nel caso di Fratelli Caputo, in particolare, le location hanno colpito i responsabili della produzione e noi ci abbiamo messo disponibilità e accoglienza, dall’amministrazione comunale a chi è stato coinvolto direttamente sul set, dai titolari delle attività a quelli delle strutture ricettive”.


“Nardò – aggiunge l’assessore alla Cultura Ettore Tollemeto – è un anello dell’ingranaggio di quella Puglia che negli ultimi 15/20 anni ha deciso di raccontarsi al mondo, non solo per iniziativa delle istituzioni, ma collettivamente, con le proprie radici e la propria identità. Insomma, adesso c’è anche la nostra città. In questo meccanismo, il cinema può fare ovviamente miracoli, perché aiuta moltissimo a mostrare il territorio, la sua bellezza, le sue caratteristiche uniche. Come altre città della Puglia abbiamo un mare bellissimo, un centro storico stupendo, una buona tavola e tradizioni straordinarie, ma se la fiction ci aiuta anche a far vedere tutto questo, è innegabile che stiamo cogliendo il risultato della valorizzazione”.


Attualità

Casarano, l’Associazione Placemaking boccia i lavori in centro

Placemaking una preparazione professionale ce l’ha e, in maniera documentata, interviene nel dibattito di questi lavori (che, ricordiamolo, sono finanziati con fondi PNRR per circa 3,5 milioni di Euro).

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di Antonio Memmi

Quando iniziarono lavori di Piazza San Domenico e giardini William Ingrosso a Casarano, il mondo era diverso: Trump non era stato ancora rieletto, non era ancora cominciato il conflitto israelo-palestinese e chat GBT era riservata a pochi eletti. 

Si sa: i lavori pubblici non finiscono, entrano nella leggenda.

In un modo o nell’altro però, fra imprecazioni dei cittadini ed esercizi commerciali chiusi (anche) per l’impossibilità di raggiungerli, pare che almeno i primi abbiano trovato una conclusione. Tutti quindi contenti? Assolutamente NO!

I commenti sui social si rincorrono fra coloro che ne parlano male (tanti) e coloro che vedono qualcosa di positivo (pochi) ma, come sempre accade sui social, la maggior parte dei commentatori non ha alcuna preparazione tecnico artistica per parlare ed il tutto rimane confinato nel gradimentopersonale.

L’Associazione Placemaking invece una preparazione professionale ce l’ha e, in maniera documentata, interviene nel dibattito di questi lavori (che, ricordiamolo, sono finanziati con fondi PNRR per circa 3,5 milioni di Euro).

Nel documento, firmato dalla presidente arch. Loredana Manco, l’Associazione solleva una critica tecnica e civica, non politica, al metodo progettuale adottato e agli esiti degliinterventi. 

Il nodo centrale è l’assenza di una reale coprogettazione con i cittadini: le piazze, secondo l’associazione, non sono semplici superfici da pavimentare, ma luoghi sociali, storici e simbolici che richiedono ascolto e partecipazione autentica.

Viene ricordato come le normative nazionali ed europee, comprese quelle legate al PNRR, promuovano processi partecipativi strutturati e trasparenti, non consultazioni di facciata ed evidenzia inoltre che i fondi PNRR non sono “regali”, ma debito pubblico che graverà sulle future generazioni, rendendo ancora più necessaria una visione strategica di lungo periodo.

Secondo Placemaking Casarano, i due interventi si sono invece limitati a una riqualificazione estetica, senza creare nuove funzioni, opportunità sociali o sviluppo economico, e particolarmente critiche sono le valutazioni su Piazza Umberto I, dove la fontana viene definita un elemento puramente scenografico, e su Piazza San Domenico, giudicata invece priva di una logica urbana, mancando allineamenti, assi civici e gerarchie spaziali.

Un altro punto centrale è poi l’assenza quasi totale di verde, ritenuto un grave errore in termini di sostenibilità climatica e qualità dello spazio pubblico così come viene criticata anche la demolizione del bar storico, sostituito poi da un edificio anonimo, considerato uno strappo all’identità del luogo.

L’Associazione infine contesta le modifiche alla viabilità e la discrepanza tra il progetto realizzato e quello presentato, sottolineando come la piazza rischi di perdere il suo significato simbolico; il tutto porta quindi verso una conclusione che è una bocciatura netta: le critiche, aggiunge, non sono un attacco politico, ma un atto di cittadinanza attiva.

E così, dopo anni in cui si attende l’inaugurazione più come una liberazione, si comprende come non sempre ciò che dura a lungo lascia il segno… qualche volta lascia solo domande.

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Attualità

I carabinieri portano la magia del Natale in reparto

L’iniziativa ha coinvolto in particolare i piccoli pazienti dei reparti di Oncologia, Chirurgia, Reumatologia, Immunologia e Pediatria Generale…

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Un gesto che scalda i cuori in pieno periodo natalizio: i Carabinieri di Lecce hanno portato la magia delle feste nel Reparto di Pediatria dell’Ospedale “Vito Fazzi”, donando giocattoli e materiale didattico ai bambini ricoverati. 

L’iniziativa ha coinvolto in particolare i piccoli pazienti dei reparti di Oncologia, Chirurgia, Reumatologia, Immunologia e Pediatria Generale, dove opera con dedizione Suor Alessandra Notaro.

Grazie alla preziosa collaborazione della dott.ssa Roberta Tornese e della direzione sanitaria, l’evento è stato accolto con grande entusiasmo da grandi e piccini. 

Presenti i responsabili dei reparti – tra cui la dott.ssa Assunta Tornesello, la dott.ssa Lucia Russo e la dott.ssa Adele Civino, oltre ad una folta rappresentanza di operatori sanitari.

I militari, in veste di Babbo Natale, hanno testimoniato l’attenzione costante dell’Arma verso i più piccoli, augurando a ciascun bambino di vincere la propria battaglia contro la malattia. Questo impegno va oltre le attività istituzionali di tutela e sicurezza, rafforzando il legame con il territorio attraverso gesti di prossimità verso le fasce più fragili.

Dal Comando dei Carabinieri si sottolinea come la sinergia tra Arma e personale sanitario trasformi l’ospedale in un luogo di speranza e solidarietà autentica, dimostrando il valore della vicinanza umana nelle azioni quotidiane.

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Aradeo

Serie di misure della Polizia: tra fogli di via, truffa nei confronti di anziani e rissa

Sono state allertate le forze di Polizia e sul posto sono arrivati gli agenti del Commissariato di Galatina e i Carabinieri di Aradeo che hanno riscontrato evidenti segni della colluttazione, mentre il ferito veniva trasportato d’urgenza presso il pronto soccorso…

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Le attività di controllo del territorio della Polizia di Stato nella trascorsa settimana hanno dato luogo all’emissione di diverse misure di prevenzione 

I report dei controlli dell’ultima settimana della Polizia vedono l’emissione di diverse misure di prevenzione tra le quali: due ammonimenti del Questore, uno nei confronti di un 38enne e l’altro di un 34enne, entrambi per atti persecutori nei confronti delle rispettive ex-compagne;

Tre fogli di via obbligatori: uno per truffa aggravata e continuata in concorso in danno di anziani nei confronti di un 42 enne di Napoli che vieta di fare ritorno nel comune di Aradeo per tre anni; 

un altro di 3 anni nei confronti di un 44enne originario di Napoli per truffa aggravata in concorso che fingendosi un appartenente all’Arma dei Carabinieri, tentava insieme a un complice, una truffa in danno di anziani a Cursi; 

il terzo foglio di via vieta l’ingresso ad Uggiano la Chiesa per due anni ad un 23enne di Scorrano che, alla guida di un’auto sprovvisto di patente, non si fermava all’alt dei Carabinieri innescando una fuga che creava pericolo tra gli abitanti del predetto paese. 

Due Daspo: uno di tre anni nei confronti di un 47enne di Bagnolo del Salento e uno di due anni per un 17enne di Carovigno (Br) a seguito dei fatti occorsi durante l’incontro di calcio “Polis Bagnolo Vs Città di Carovigno” il 16 novembre u.s. disputatosi presso lo stadio comunale di Otranto, dove alcuni tifosi delle opposte tifoserie hanno dato luogo ad un pericoloso lancio di oggetti in cui una bottiglia in vetro si è infranta in direzione delle forze dell’ordine.

Inoltre è stato notificata un Dacur  per i fatti occorsi in un bar di Aradeo il 15 novembre u.s. quando nel locale si è verificata una violenta rissa tra alcuni avventori, scaturita da futili motivi riconducibili all’abuso di sostanze alcoliche. 

Durante l’alterco, uno dei soggetti coinvolti ha estratto un coltello colpendo al fianco sinistro un altro avventore, provocando una ferita con abbondante perdita di sangue.

Sono state allertate le forze di Polizia e sul posto sono arrivati gli agenti del Commissariato di Galatina e i Carabinieri di Aradeo che hanno riscontrato evidenti segni della colluttazione, mentre il ferito veniva trasportato d’urgenza presso il pronto soccorso.

Tutti i soggetti coinvolti risultano gravati da precedenti di polizia, incluso l’autore dell’accoltellamento, un 49enne del posto, deferito in stato di libertà per lesioni personali e porto illegale d’arma.

L’episodio, avvenuto in orario preserale in un locale aperto al pubblico, ha generato particolare allarme sociale, determinando una concreta minaccia all’ordine e alla sicurezza pubblica, per tali motivi l’autore dell’aggressione è stato colpito dalla misura di prevenzione del Dacur, che vieta al responsabile la frequentazione dell’esercizio commerciale teatro dei fatti, nonché di altri bar e locali pubblici situati nel centro abitato di Aradeo.

La Divisione Anticrimine della Questura di Lecce ha avviato una specifica istruttoria finalizzata all’adozione di ulteriori misure di prevenzione nei confronti di altri soggetti coinvolti nella rissa. 

Parallelamente, la Squadra Amministrativa della Questura ha avviato il procedimento per la sospensione, per dieci giorni, della licenza a carico del titolare del locale.

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