Porto Cesareo
Battiti divini a Torre Lapillo
Asta di beneficenza a favore di Legambiente

Affacciati su un panorama mozzafiato della terrazza della torre fortificata di Torre Lapillo, domenica 30 giugno si terrà un’asta di beneficenza in favore di Legambiente e delle sue attività del Centro di Educazione Ambientale, strumento operativo della Riserva. Per l’occasione, importanti aziende vinicole di Puglia, Basilicata e Calabria metteranno a disposizione bottiglie oramai introvabili che verranno battute all’asta dall’attore Antonio Stornaiolo alla presenza del giornalista Enzo Del Vecchio.
In questo splendido contesto impreziosito dall’esposizione delle opere della famosa Enopittrice Arianna Greco, dipinte con vino al posto dei tradizionali colori, l’Artista Salentina, dopo aver girato l’Italia, terrà un “live” della sua Arte Enoica, inebriando e incuriosendo i presenti. Saranno presenti anche alcune opere di Luisa Quarta e Liliana Liverani e interverrà il jazz dall’atmosfera inconfondibile di Raffaele Casarano.
La manifestazione è stata organizzata da Assoenologi Puglia, Basilicata e Calabria in collaborazione con Associazione Donne del Vino Puglia e Confindustria Lecce e con il patrocinio dell’Assessorato alle Risorse Agricole e Forestali della Regione Pugliaper proseguire il processo di valorizzazione del territorio salentino. Un’azione che si inserisce nel programma di azioni della Carta Europea per il Turismo Sostenibile sottoscritta dai Parchi del Salento e certificata da Europark.
In quest’occasione sarà “la triglia di porto cesareo” a essere la protagonista della serata, futura DOP, sarà interpretata ai fornelli dagli Chef di Relais La Fontanina di Ceglie Messapica.
Cronaca
Polizia, controlli a tappeto lungo la costa: sanzioni e sequestri
Inoltre, è stato eseguito un sequestro penale a carico di ignoti per vendita di merce contraffatta (n. 33 paia di scarpe, per un valore commerciale di circa 1200 euro, effettuato dalla Polizia Locale di Porto Cesareo)…

CONTINUANO I SERVIZI STRAORDINARI DI CONTROLLO DEL TERRITORIO DELLA POLIZIA DI STATO
Il Questore di Lecce, Giampietro Lionetti, ha disposto nella serata di ieri un servizio di controllo ad alto impatto nella zona di Nardò e Porto Cesareo.
In particolare, la Polizia ha effettuato controlli sia di carattere amministrativo agli esercizi pubblici, sia di contrasto a fenomeni di illegalità.
I poliziotti hanno identificato 251 persone e controllato 101 veicoli, elevate 20 infrazioni al C.D.S., sottoposto un veicolo a sequestro amministravo e ritirata una carta di circolazione.
Sul lungomare Santa Caterina/Santa Maria al Bagno 43 veicoli parcheggiati in un’area in cui non è consentita la sosta sono stati sanzionati.
Inoltre, è stato eseguito un sequestro penale a carico di ignoti per vendita di merce contraffatta (n. 33 paia di scarpe, per un valore commerciale di circa 1200 euro, effettuato dalla Polizia Locale di Porto Cesareo).
Sono poi state controllate 4 attività commerciali di cui un in località Porto Selvaggio, lungo la SP286, a cui è stata rilevata una non conformità relativa al rifornimento idrico da parte della ASL-SIAN – elevato processo verbale di illecito amministrativo per cui il locale è stato destinatario della sospensione immediata dell’attività.
A Torre Lapillo, in via Arturo Graf, ad una pizzeria è stata contestata l’occupazione abusiva di suolo pubblico da parte della Polizia Locale di Porto Cesareo, mentre ASL-SPESAL ha rilevato che lo spogliatoio era adibito a deposito e la cassetta pronto soccorso era mancante, per questo il titolare è stato sanzionato da parte dello stesso Servizio della ASL.
Sempre a Torre Lapillo, in via Palmieri, presso un esercizio commerciale sono state rilevate irregolarità relative alla conformità delle uscite di emergenza, per le quali verranno valutate successive sanzioni.
A Porto Cesareo, in una caffetteria in via Torre Lapillo, l’esercizio verrà sanzionato in assenza dell’esibizione della licenza di somministrazione richiesta da parte della locale Squadra Amministrativa.
Le attività sono state eseguite con l’ausilio del personale del Commissariato di P.S. Nardò, del Reparto Prevenzione Crimine “Puglia Meridionale” e della Sezione Polstrada di Lecce, dello SPESAL e del SIAN, della Polizia Locale di Nardò e di Porto Cesareo.
Copertino
Falsi braccianti agricoli, condannato per truffa ai danni dello Stato
L’imprenditore agricolo in 11 anni ha dichiarato l’assunzione di oltre 1200 lavoratori fittizi per i quali l’Ente previdenziale ha riconosciuto prestazioni sociali (disoccupazione, maternità, malattia) per una somma…

GdF: ESEGUITO ORDINE DI CONFISCA PER OLTRE 6 MILIONI DI EURO.
I finanzieri di Lecce hanno eseguito un ordine di confisca “diretta o per equivalente”, emesso dal Tribunale di Lecce nei confronti di un imprenditore agricolo di Copertino a seguito di condanna irrevocabile per il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato.
L’odierno provvedimento giunge al termine dell’iter giudiziario inerente una complessa e articolata indagine svolta dalle fiamme gialle della Tenenza di Porto Cesareo che, all’inizio dell’anno scorso, hanno posto agli arresti domiciliari il citato soggetto.
In particolare l’imprenditore agricolo, tra il 2013 e il 2022, ha dichiarato l’assunzione di oltre 1200 posizioni lavorative fittizie per le quali l’Ente previdenziale ha riconosciuto prestazioni sociali (disoccupazione, maternità, malattia) per una somma complessiva di 6,2 milioni di euro di cui, circa 5,4 milioni, già erogati ai citati braccianti figurativi.
Nel corso delle indagini, coordinate dalla competente Autorità Giudiziaria, i finanzieri sono riusciti a bloccare e sottoporre a vincolo penale gli 800 mila € restanti che l’I.N.P.S. era in procinto di corrispondere ai falsi lavoratori agricoli.
Cronaca
Vanno a pesca di tonni e si ritrovano uno squalo
A circa cinque miglia dalla costa, dove il fondale raggiunge i 50 metri di profondità, al largo di…

Ieri sera, a circa cinque miglia dalla costa, dove il fondale raggiunge i 50 metri di profondità, al largo di Porto Cesareo, un pescatore intento a seguire la lenza col mulinello, ha avvertito un colpo, uno strappo alla canna da pesca: era uno squalo.
“Mentre riavvolgevo la lenza col mulinello“, racconta chi ha vissuto l’esperienza, “ho visto spuntare dall’acqua la pinna di uno squalo, un giovane esemplare di Mako, della lunghezza di circa un metro“.
Avvicinatosi all’imbarcazione, lo squalo è riuscito a liberarsi strappando la lenza ed ha iniziato a girare intorno alla barca, poi, come nulla fosse, si è allontanato..
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