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Attualità

Presicce-Acquarica spaccata

Divisione su due scelte dell’amministrazione: un bando per il ripopolamento e la lottizzazione di Celsorizzo

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A cura di Lorenzo Zito


Presicce-Acquarica passa da due rilevanti snodi amministrativi, destinati a fare la storia di quella che è il primo mandato post unione per i due centri limitrofi, fusi in uno dal maggio 2019.


Si tratta di un bando e di una lottizzazione, temi bollenti in questi giorni in paese. Il bando prende il nome di “Benvenuti a Presicce-Acquarica”. Nato con l’idea di contrastare lo spopolamento e favorire un recupero del patrimonio edilizio esistente (verranno interessati solo gli immobili edificati prima del 1991), prevede un contributo fino a 30mila euro per chi acquista casa sul territorio comunale e vi diventa residente.


Il piano di lottizzazione invece interessa il “Comparto C” in Località Celsorizzo. È un tema, questo, che ha già attraversato le precedenti amministrazioni dell’allora Comune di Acquarica del Capo, nel cui territorio Celsorizzo si colloca. Un luogo racchiuso tra l’attuale centro abitato e la statale 274, che corre poco lontano. Un’area che ospita la storica Masseria Fortificata, risalente alla metà del Cinquecento. Un sito dall’indiscusso valore storico e culturale che, secondo buona parte dell’opinione pubblica, rischia di essere offuscato dall’inglobamento del piano di lottizzazione.



Abbiamo quindi deciso di dar voce a chi siede in consiglio comunale. L’appello rivolto dalla nostra Redazione al sindaco Paolo Rizzo non ha trovato riscontro. Si sono espressi in merito, invece, i due gruppi di minoranza: “Comune Impegno” e “Siamo la Città”.


COMUNE IMPEGNO


Le dichiarazioni dei consiglieri Giacomo Monsellato, Giacomo Palese e Giacomo Lia.


 “Fuggita verifica di legittimità”


In merito al Piano di Lottizzazione Convenzionata del “Comparto C” nell’area di Celsorizzo, riteniamo che l’amministrazione comunale avrebbe dovuto, avendone il tempo e la possibilità, prima di approvare il piano, elaborare ed approvare una diversa pianificazione urbanistica che, in considerazione dell’importanza dell’area nonché delle risultanze e degli accertamenti contenuti negli studi riguardanti l’adottando nuovo PUG, salvaguardasse l’area medesima, evitando l’edificazione e la sua conseguente grave e irreversibile trasformazione. Ma questo non è stato fatto. Riteniamo, inoltre, che il predetto piano, prima di essere approvato, doveva essere assoggettato a procedura di VAS, mentre invece senza tenere in alcun conto i pareri di legge espressi dalle autorità competenti e senza dare alcuna motivazione giustificativa, come invece richiesto dalla normativa, si è scelto di escludere la procedura. Pertanto, abbiamo chiesto che la Giunta revocasse in autotutela la propria delibera di approvazione del Piano, quantomeno per approfondire la questione sulla legittimità o meno della mancata sottoposizione al VAS. A fronte di questa richiesta, è stato paventato il rischio di chissà quali ingenti risarcimenti a carico del Comune e a vantaggio dei privati. In realtà in questo modo non si è voluto affrontare la questione della legittimità o meno della mancata sottoposizione del Piano a VAS e soprattutto si è tentato, pretestuosamente, di spaventare la popolazione insinuando rischi di risarcimenti che o non sussistono (ove, come crediamo, dovesse essere acclarata la necessità della procedura di VAS e, quindi corretta la revoca di una delibera viziata da illegittimità), oppure sarebbero del tutto inconsistenti, in quanto un eventuale ritardo di uno o due mesi della attuazione del Piano, verosimilmente non comporterebbe per i lottizzanti alcun danno risarcibile”.


“Pasticcio discriminatorio e pericoloso”

Il “Progetto Benvenuti”, approvato unitamente all’avviso pubblico per la concessione di contributi comunali a fondo perduto per acquisto di immobili da adibire a civile abitazione, con la deliberazione n. 152 dello scorso 5 agosto della Giunta Comunale, riteniamo sia un vero e proprio pasticcio discriminatorio per i cittadini di Presicce-Acquarica. Il pasticcio sta non nelle finalità, condivise e condivisibili, di attuare politiche incentivanti la residenzialità nel nostro comune e il recupero del patrimonio edilizio-abitativo esistente, ma sta negli strumenti ipotizzati dall’amministrazione. Strumenti contraddittori e discriminatori, con evidenti rischi di possibili speculazioni da parte di investitori esterni. Domanda: si può prevedere un incentivo al non residente per il trasferimento della sua residenza nel nostro Comune, senza prevedere altresì un suo obbligo, collegato alla concessione del contributo, di trasferire la propria residenza nel comune di Presicce-Acquarica per un periodo definito? Noi riteniamo di no. Il contributo al non residente dovrebbe essere collegato all’obbligo del trasferimento di residenza nel nostro comune. Ma negli atti approvati questo obbligo non viene affatto contemplato. Pertanto, tutti i non residenti potrebbero acquistare un immobile senza trasferire la propria residenza nel nostro Comune. E così la finalità di incentivare la residenzialità nel nostro paese è vanificata. Si può obiettare: ma il progetto ha come finalità anche quella di recuperare il patrimonio edilizio esistente per utilizzarlo anche come “casa vacanza per sé o per altri”. Bene. Ma allora perché escludere da questa finalità i cittadini residenti? Perché non consentire a chi è già residente di acquistare o -se già proprietario- recuperare un immobile per utilizzarlo anche come casa vacanza? È evidente che l’esclusione dei residenti da questa possibilità non ha alcuna giustificazione ed appare fortemente discriminatoria nei confronti dei nostri concittadini, oltre al rischio palese di esporre il nostro patrimonio edilizio a investimenti meramente speculativi con le negatività che ne conseguiranno a danno della nostra comunità”.


SIAMO LA CITTA’


Le dichiarazioni dell’ex sindaco di Acquarica del Capo, oggi consigliere di Presicce-Acquarica per “Siamo la Città”, Francesco Ferraro.


“Bruciata nostra preziosa eredità”


A fronte di chi sostiene con leggerezza che la questione Celsorizzo fu un tema sottovalutato da quella che fu la mia amministrazione, è doveroso sottolineare che l’eredità da noi lasciata è un eccellente risultato di recupero e di valorizzazione dei monumenti storici. A ciò aggiungo che, quando sono stato eletto sindaco di Acquarica del Capo nel 2009, con serenità e tranquillità ho affrontato, insieme a tutta la maggioranza, proprio la lottizzazione Celsorizzo. Cercammo di spostare la cubatura in questione dietro la scuola elementare, per impedire uno scempio ambientale e culturale. Nulla di fatto. Allora dichiarai: attendiamo la Valutazione Ambientale Strategica, alla luce di una legge regionale che impone tale verifica ai piani di lottizzazione di tutti “piani urbanistici”.


“Durante il mio mandato la Vas non fu mai presentata dalla proprietà. Il 4 marzo scorso, poi, la commissione paesaggistica si è espressa esonerando il progetto dal vaglio della Vas, con una pratica che non poteva e non può essere fatta, alla luce delle raccomandazioni della Soprintendenza beni culturali”.


“Oggi, l’amministrazione Rizzo, con la delibera di Giunta dello scorso agosto, ha preso atto ed ha deliberato la lottizzazione. Chi amministra bene sa che la pratica amministrativa consente varie scelte politiche, in tutte però ricade la responsabilità della firma”.


“Allora una domanda su tutte: perché si è preferito fare una delibera di Giunta invece di sottoporre il progetto a Vas? Perché non valutare nel migliore dei modi, anche chiedendo consulenze legali a riguardo, prima di fare tale scelta? Deliberare significa essere responsabili di questa scelta, pertanto l’unico vero responsabile della lottizzazione è la Giunta dell’amministrazione Rizzo”.


“Priorità sbagliata”


È importante saper spendere bene i fondi pubblici, con la certezza che la loro ricaduta resti sul territorio: la disponibilità economica non giustifica qualsiasi scelta. In questo caso, trovo che il “Progetto Benvenuti” dimostri una priorità sbagliata: anziché concentrarsi sul non far andare via i nostri giovani, l’amministrazione guarda a chi deve arrivare nel nostro paese. Inoltre, con le tante risorse a disposizione, si sarebbe potuto apportare un importante cambiamento a beneficio della comunità, a partire ad esempio dal miglioramento dei servizi a beneficio degli anziani”.


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Stomeo, non sarò io il prossimo candidato sindaco

Voglio contribuire a un progetto che dia nuova linfa civica alla nostra comunità. Un percorso che metta al centro la partecipazione, il dialogo…

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Riceviamo e Pubblichiamo

PER UNA NUOVA STAGIONE POLITICA A MELPIGNANO

Amo profondamente la mia comunità. Ad essa e al benessere dei suoi cittadini, ho dedicato gli anni più intensi e fecondi del mio impegno politico: cinque anni da assessore comunale, dieci da sindaco e cinque (fino ad oggi) da capogruppo della minoranza consiliare.

Che grande privilegio essere al servizio dei miei concittadini!

In questo avvincente percorso di rappresentanza pubblica, ho compreso quanto sia essenziale creare le condizioni per una concordia stabile tra le diverse anime della comunità, favorendo uno sviluppo equo e solidale. Ho così imparato quanto sia impegnativo, ma allo stesso tempo gratificante, aiutare la comunità a riconoscere i propri reali bisogni, a bilanciare gli interessi contrastanti e a costruire ponti per superare le distanze tra le diverse posizioni.

Non nascondo di aver commesso errori: per ingenuità, per eccesso di entusiasmo o, a volte, per non aver ascoltato abbastanza. Tuttavia, rivendico di aver agito con onestà intellettuale e passione. Lo affermo con la serenità di chi si rimette al giudizio dei fatti, visibili a chiunque abbia un cuore onesto per guardare.

Anche dall’opposizione, il mio impegno è rimasto incrollabile. Insieme ai colleghi Luigi Montinaro, Antonio Sicuro e al gruppo di Melpignano Civica, abbiamo garantito un presidio democratico rigoroso: difendendo gli interessi di tutti e stimolando la maggioranza, perché l’obiettivo finale deve sempre essere il bene comune, non la battaglia di parte.

Oggi, però, sento il bisogno di guardare oltre. Voglio contribuire a un progetto che dia nuova linfa civica alla nostra comunità. Un percorso che metta al centro la partecipazione, il dialogo e la voce libera di tutti i cittadini. Melpignano ha bisogno di costruire opportunità concrete per l’azione collettiva, in cui ognuno senta di poter contare e di poter contribuire con fiducia e libertà alla vita pubblica.

Quindi, lo dico con estrema chiarezza: non sarò io il prossimo candidato sindaco.

Sosterrò invece chi vorrà proporre ai melpignanesi un nuovo patto civico. Metto a disposizione la mia esperienza e la mia capacità di ascolto, non per indicare la rotta, ma per sostenere il viaggio.

Sarò al fianco di chi crede in un futuro fondato sulla trasparenza, sul rispetto per tutti, per una Melpignano che sappia dare valore alle differenze di opinione.

Le prossime elezioni amministrative sono alle porte e abbiamo l’opportunità di costruire insieme una nuova stagione di progresso e benessere per la nostra Melpignano. Torniamo a essere protagonisti della nostra vita in comune: possiamo volerlo, sapremo farlo.

Ivan Stomeo

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Come sarà il tempo a Natale?

Il passaggio di questa perturbazione innescherà una circolazione depressionaria tra l’Iberia e il Nord Africa che nel corso del fine settimana si avvicinerà alle nostre regioni meridionali…

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PRIMA INTENSA PERTURBAZIONE IN ARRIVO, RISCHIO FORTE MALTEMPO MARTEDI’ –

“L’anticiclone, responsabile di clima molto mite, stabilità atmosferica ma anche nubi basse, nebbie e qualità dell’aria scadente in molte zone dello Stivale, già nel corso di lunedì inizierà a indebolirsi da Ovest, stante l’ingresso di una nuova intensa perturbazione.” Lo conferma il meteorologo di 3bmeteo.com Manuel Mazzoleni, che spiega: “Quest’ultima già entro sera porterà un peggioramento su Sardegna, medio-alto versante tirrenico e parte del Nordovest. Ma sarà martedì che interesserà in maniera decisa lo Stivale con fenomeni anche di forte intensità tra Nordovest, versante Tirrenico, Sicilia e Ioniche meridionali, con accumuli localmente anche oltre i 60/70mm e rischio nubifragi su Liguria di Levante e Toscana occidentale.”

“Oltre alla pioggia la neve tornerà a interessare le Alpi centro-occidentali, mediamente oltre gli 800-1100m, a tratti sin verso i 300/500m sul basso Piemonte e sull’entroterra ligure di Ponente con il ritorno della dama bianca anche a Cuneo. Il tutto sarà accompagnato da forti venti di Libeccio/Scirocco che spazzeranno buona parte dei nostri mari con rischio mareggiate su Liguria, medio-alto versante Tirrenico, Sicilia meridionale e sui versanti ionici.

Tra mercoledì e giovedì la perturbazione tenderà gradualmente ad allontanarsi, favorendo un lento e graduale miglioramento che, tuttavia, non durerà molto.”

DEPRESSIONI IN ARRIVO NEL PROSSIMO WEEKEND

“Il passaggio di questa perturbazione innescherà una circolazione depressionaria tra l’Iberia e il Nord Africa che nel corso del fine settimana si avvicinerà alle nostre regioni meridionali, sospinta da una nuova intensa perturbazione in avvicinamento dall’Europa nordoccidentale. L’azione congiunta dei due sistemi porterà così venerdì un nuovo peggioramento tra Isole Maggiori ed Estremo Sud.

Nel corso del fine settimana, pur con le dovute incertezze dettate dalla distanza temporale, il peggioramento si farà strada al Sud, sulle regioni tirreniche e al Nordovest, mentre rimarranno ancora ai margini del peggioramento il Nordest e le regioni adriatiche.”

SETTIMANA SANTA ANCORA INCERTA, MA CON RISCHIO MALTEMPO E NEVE A MEDIO-BASSA QUOTA

“La tendenza vede così un nuovo probabile peggioramento del tempo a inizio della settimana che ci traghetterà al Santo Natale. Tra lunedì e martedì il maltempo dovrebbe coinvolgere tutto lo Stivale con fenomeni localmente ancora intensi e nevicate sui settori alpini a quote medio-alte, mentre la Vigilia potrebbe vedere ancora locale maltempo al Centro-Sud e all’estremo Nordest”, precisa il meteorologo di 3bmeteo: “Da Natale in poi la situazione resta ancora molto incerta. Tuttavia i modelli intravedono l’irruzione di correnti più fredde dall’Europa nordorientale, convogliate sullo Stivale da un robusto anticiclone in rinforzo sui Paesi scandinavi. La seconda parte della settimana di Natale potrebbe così presentarsi a tratti ancora instabile e via via più fredda, con temperature che torneranno sotto le medie del periodo, in particolar modo al Nord, dove la neve potrebbe spingersi sino a quote collinari o localmente anche più in basso.” conclude Mazzoleni di 3bmeteo.

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Ferrovie dello Stato, restyling per le stazioni. Ma il viaggio resta lo stesso?

A Tricase, Maglie, Zollino e Casarano, restauro delle facciate, rinnovo di sale d’attesa e bagni, nuovi sottopassi pedonali, pensiline e banchine intermodali collegate a parcheggi di scambio. Ma le esigenze son cambiate: non si può sperare che i salentini tornino in massa a prendere il treno se, da Gagliano del Capo, per arrivare a Lecce, ci impiegheremo ancora due ore…

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di Giuseppe Cerfeda

Partiti in Puglia i lavori per la trasformazione di venti stazioni del network Fse (Ferrovie del Sud est) in hub intermodali.

Si migliorerà l’accessibilità delle stazioni attraverso l’innalzamento dei marciapiedi, l’eliminazione delle barriere architettoniche, la realizzazione di sottopassi di stazione ciclopedonali, l’adeguamento dei percorsi per ipovedenti, la segnaletica, la sistemazione a verde, l’arredo urbano, l’illuminazione e la videosorveglianza.

Si tratta di interventi volti a potenziare i servizi di interscambio attraverso la riqualificazione dei piazzali antistanti e la realizzazione di parcheggi per i bus, parcheggi per auto private e velostazioni di interscambio, corsie kiss and ride (area di sosta breve e veloce) e percorsi pedonali.

Tutti gli interventi finanziati per oltre 600 milioni di euro, di cui 400 a valere sul Pnrr, per ammodernare la rete e migliorare il servizio, per un trasporto ferroviario sicuro e sostenibile.

Lavori tutti non rinviabili, per lo più da realizzare entro giugno 2026, proprio perchè finanziati con il Pnrr.

MA NON CHIAMATELA SVOLTA

Ad un moderno servizio di trasporto, i viaggiatori, con una serie di esigenze in continua evoluzione, chiedono cose che vanno oltre la semplice consegna da un posto a un altro.

Soprattutto noi salentini abbiamo (avremmo) richieste ben diverse da quello che è stato il servizio su rotaia che Ferrovie Sud Est e Ferrovie dello Stato sono riusciti a fornirci fino a ora.

Per tanto tempo abbiamo immaginato, sognato, ascoltato proposte in campagne elettorali, su una metropolitana di superficie che unisse in modo efficace tutte le località della provincia, agevolando gli spostamenti dei turisti e svuotando le strade dalle auto con l’immediata conseguenza di meno rischi per chi viaggia e meno inquinamento.

Siamo nel 2025, da ragazzini immaginavamo che in quest’epoca ci saremmo spostati con delle automobili volanti; invece, ci tocca fare ancora i conti con la… Littorina.

Restano un’utopia le esigenze fondamentali per com’è concepito ai nostri tempi il servizio di trasporto pubblico: velocità e affidabilità; esperienza digitale fluida, quindi interazione con il servizio, dalla prenotazione alla gestione di eventuali problemi, devono essere semplici, intuitivi e accessibili tramite canali digitali efficienti; sostenibilità, vista la crescente (e giusta) attenzione all’impatto ambientale; una comunicazione proattiva che informi gli utenti su eventuali ritardi o problemi in modo tempestivo, spesso tramite notifiche push o SMS, prima ancora che il cliente debba informarsi da solo; costi trasparenti.

Soprattutto, non si può sperare che si torni in massa a prendere il treno se, da Gagliano del Capo, per arrivare a Lecce, ci impiegheremo ancora due ore.  Quindi tutti gli abbellimenti che giungeranno serviranno a poco.

Se non si troveranno soluzioni efficaci, continueremo a ricordarci dell’esistenza dei trenini solo quando, fermi in auto al passaggio al livello, li vedremo passare ancora desolatamente vuoti.

Per intenderci, giusto che le stazioni siano dotate di sottopassaggi per transitare da un binario all’altro, ma era giusto già negli anni ’80 del secolo scorso! Oggi è lapalissiano! Ci sono ben altre esigenze.

IN PROVINCIA DI LECCE

Comunque abbiamo chiesto lumi a Ferrovie dello Stato Italiane sui lavori in corso nella nostra provincia.

Le stazioni di Otranto, Gallipoli, Tricase, Casarano, Maglie e Zollino, si apprestano a diventare hub intermodali accessibili a tutti e connessi al tessuto urbano circostante grazie a nuovi parcheggi di interscambio.

Nelle stazioni di Tricase, Maglie, Zollino e Casarano sono in corso il restauro delle facciate, il rinnovo delle sale d’attesa e dei bagni di stazione, la realizzazione di sottopassi pedonali, nuove pensiline, la creazione di banchine intermodali collegate a parcheggi di scambio (hub intermodali) dotati di posti per auto, moto e biciclette.

Grande attenzione è riservata all’accessibilità.

Grazie all’innalzamento dei marciapiedi di stazione per facilitare l’ingresso e l’uscita dal treno, all’eliminazione delle barriere architettoniche e all’adeguamento dei percorsi per ipovedenti con inserimento di mappe tattili, le stazioni diventano accessibili a tutti.

A OTRANTO

Ferrovie del Sud Est ha completato il restauro della facciata di stazione.

Sono in corso i lavori nella zona intermodale e sulle banchine.

A GALLIPOLI

Completato il restauro della facciata di stazione.

Completate anche le banchine e montate le pensiline.

Sono in corso i lavori nella zona intermodale.

GLI ALTRI LAVORI

Sono stati avviati anche i cantieri nel Salento per l’installazione del sistema Ertms (sistema di gestione, controllo e protezione del traffico ferroviario e relativo segnalamento a bordo) sulla tratta Novoli-Zollino-Galatina e quelli di elettrificazione della linea Bari-Putignano (via Conversano).

Proseguono, infine, i lavori di elettrificazione della linea Zollino-Gagliano del Capo.

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