Attualità
Terme S. Cesarea: “Dalla Regione solo promesse al vento”
Il tempo passa e non si muove nulla: nessuno ci convoca, il Cda della società tace, la Regione e il Comune fanno altrettanto. E nessuna somma è stata versata per pagare gli stipendi

Terme di Santa Cesarea, nessuna novità dopo il sit-in del 2 marzo
Sindacati all’attacco: “Silenzio totale da Regione e Comune, gli impegni non sono stati mantenuti. Ad oggi i 115 lavoratori sono ancora senza stipendio e senza prospettive. Pronti a nuove azioni di protesta”
“I 115 lavoratori della società Terme di Santa Cesarea sono esasperati, senza stipendio ormai da due mesi e senza alcuna prospettiva per il futuro. Dalla Regione e dal Comune solo promesse al vento”. I sindacati Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil di Lecce tornano ad attaccare duramente la gestione del sito termale, a distanza di tre settimane dall’ultimo sit-in di protesta davanti al municipio di Santa Cesarea Terme. “Il tempo passa e non si muove nulla: nessuno ci convoca, il Cda della società tace, la Regione e il Comune fanno altrettanto. E nessuna somma è stata versata per pagare gli stipendi”, denunciano Mirko Moscaggiuri(Filcams), Carmela Tarantini(Fisascat) e Antonio Palermo (Uiltucs).
“Come si può ignorare in questa maniera il futuro di tante persone? Avevamo chiesto a Regione e Comune – ricordano i sindacalisti – risposte immediate sulla ripresa delle attività e l’apertura di un tavolo istituzionale per affrontare in maniera decisa i problemi esistenti, al fine di garantire stabilità nel medio e lungo termine a questi lavoratori e lavoratrici, che hanno mutui da pagare e famiglie da mantenere. Il sindaco di Santa Cesarea e la stessa Regione avevano preso l’impegno di far ripartire l’attività lavorativa nel 2021, ma ad oggi non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione in tal senso, né siamo stati convocati.
Riguardo ai pagamenti degli stipendi arretrati di gennaio e febbraio, della 14esima e di una parte della 13esima, ciò che era stato promesso agli inizi di marzo, a seguito della protesta dei lavoratori, non è stato evidentemente mantenuto. La Asl avrebbe dovuto erogare una anticipazione sulle somme dovute per le cure erogate in convenzione con il Sistema Sanitario per l’anno 2020. Ma ad oggi i lavoratori non hanno percepito un euro e sono giustamente esasperati da questa situazione, per la mancanza di prospettive sul futuro della società e del loro posto di lavoro.
Sono bloccati in questo limbo, in attesa che Regione e Comune si sveglino. È incomprensibile e inaccettabile un atteggiamento di questo tipo, è un silenzio che offende centinaia di famiglie e alimenta rabbia e risentimento fra tutte le persone coinvolte. Per questo – annunciano i rappresentanti di Filcams, Fisascat e Uiltucs – siamo pronti a mettere in atto nuove azioni di protesta per tutelare il lavoro e la dignità dei lavoratori coinvolti”.
Attualità
Donna scomparsa ritrovata morta dopo un mese vicino alla marmeria del marito

Si è conclusa tragicamente la vicenda di Gina Monaco, la 60enne di Ceglie Messapica scomparsa il 6 aprile scorso. Il corpo della donna è stato ritrovato l’8 maggio in avanzato stato di decomposizione sotto un albero nel boschetto di contrada Moretto, a pochi metri dalla sua abitazione e dalla marmeria del marito.
A fare la drammatica scoperta sono stati alcuni volontari impegnati nelle ricerche. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e il medico legale. La Procura di Brindisi ha disposto l’autopsia per chiarire le cause della morte, che, secondo una nota del procuratore reggente Antonio Negro, sembrano non essere imputabili ad altri.
Gina, conosciuta e benvoluta in paese, era uscita di casa la mattina del 6 aprile, dopo aver chiesto al marito di prenotare un ristorante per il pranzo domenicale. Le ultime immagini la mostrano camminare con passo deciso lungo la strada vicino alla marmeria. Uno dei suoi cellulari era stato localizzato proprio nei pressi del bosco dove è poi stata trovata.
Cinque giorni prima della scomparsa, la donna era stata ricoverata in ospedale per un’ingestione di psicofarmaci. Le indagini proseguono per chiarire se si sia trattato di un gesto volontario o meno.
Alessano
Fiocco azzurro per Chiara e Matteo: è il loro decimo figlio
Risale a meno di un anno fa la nascita della loro figlia Vittoria, ultima di nove figli, quando la famiglia Amico-Calsolaro si era ripromessa che non sarebbe stata l’ultima…

Mamma Chiara e papà Matteo, di Alessano, come anticipavamo a febbraio scorso, erano euforici e felici per l’arrivo che sarebbe dovuto avvenire, a maggio, del loro decimo figlio.
Ebbene, quel momento è arrivato, Achille, questo è il nome scelto per il nascituro, è l’ultimo di dieci figli della coppia alessanese.
Il piccolo è nato ieri, all’ospedale Panico di Tricase e pesa 3,5 chili, lui e la mamma stanno bene, presto potranno rientrare a casa.
Risale a meno di un anno fa la nascita della loro figlia Vittoria, ultima di nove figli, quando la famiglia Amico-Calsolaro si era ripromessa che non sarebbe stata l’ultima.
Il piccolo è stato accolto dal calore di sorelle e fratelli: Mattia, Azzurra, Francesco, Riccardo, Enea, Ludovica, Diego, Luigi Maria e Vittoria.
Attualità
Verso il referendum: a Muro nasce il Comitato Cittadino
Per promuovere la partecipazione consapevole e informata della cittadinanza all’appuntamento del prossimo 8-9 giugno

Si è costituito a Muro Leccese il Comitato Cittadino promotore dei cinque sì al referendum dell’8 e 9 giugno 2025, con l’obiettivo di promuovere la partecipazione consapevole e informata della cittadinanza al prossimo appuntamento referendario.
Il comitato è espressione di un’ampia convergenza democratica e civile: ne fanno parte ARCI Liberi Cantieri, la Camera del Lavoro della CGIL, Patrizia Miggiano, Antonio Carluccio, Marco Chiri, consiglieri comunali, ed è aperto a tutti coloro che vorranno unirsi.
“Una composizione pluralista che testimonia l’importanza di un confronto aperto e costruttivo sui temi referendari”, si legge nella nota che ne dà notizia.
Promuove il SÌ ai quesiti sul lavoro portati avanti innanzitutto dalla CGIL Fabrizio Patera – rappresentante della Camera del Lavoro di Muro Leccese – che dice “serviranno a restituire dignità, stabilità e sicurezza al lavoro in Italia; un’opportunità concreta per correggere le distorsioni introdotte dal Job Act”.
Christian Bevilacqua – Presidente del locale circolo Arci Liberi Cantieri – a nome del direttivo si schiera dalla parte “dei diritti di chi cresce, studia e vive nel nostro Paese e ha il diritto di sentirsi pienamente parte della comunità attraverso il referendum per diminuire i tempi di concessione della cittadinanza” e invita “tuttə a recarsi e votare a favore dei referendum e in particolare per quello sulla cittadinanza”.
Il comitato promuoverà incontri pubblici, iniziative nelle piazze, momenti di approfondimento e distribuzione di materiali informativi sui quesiti referendari perché tutte e tutti riconoscano l’importanza della partecipazione.
Tutte le forze associative, i partiti, le cittadine ed i cittadini che vogliano aderire al Comitato referendario possono scrivere a referendum25.lecce@gmail.com
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