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Attualità

Tiggiano: “Perchè non posso fare il bagno nel mio mare?!”

Molti di loro e molti loro accoliti si son sistemati con la casa abusiva costruita durante gli anni ’80; si son costruiti da sé, le cale a mare e possono spadroneggiare durante tutto l’anno. Saranno “infastiditi” se la “massa” potrà godere degli stessi servizi

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Sono un capitano di lungo corso: conosco benissimo i vincoli, le normative, i limiti e mi batto come un leone quando vedo lasciata per terra una carta, un mozzicone di sigaretta, una bottiglia di birra o un barattolo o altro ancora. Cerco di riassumere. La marina di Tiggiano ha una lunghezza di circa 700 metri, ed è forse la più selvaggia, la più ispida, la più impraticabile. Conosco le varie autorità che hanno vigilanza e cogenza di fronte a qualsiasi piccolissimo abuso compiuto. Sto qui proponendo alla Pubblica Amministrazione che deve farsi carico di un progetto sostenibile tanto da essere approvato da tutte le autorità che vi incombono, senza stravolgere nulla, lasciando inalterato il paesaggio, senza colate d cemento; sono il primo ecologista. Si possono realizzare delle cale quasi invisibili, non togliendo nulla alla natura, non deturpando, non sconvolgendo nulla. Realizzare per due mesi d’estate delle piattaforme mobili, come tante ne vedo, smontarle a fine stagione. Tutto qui, si può fare. Alla mia Amministrazione non sta a cuore il problema in quanto molti di loro e molti loro accoliti si son sistemati con la casa abusiva costruita durante gli anni ’80; si son costruiti da sé, le cale a mare e possono spadroneggiare durante tutto l’anno. Saranno “infastiditi” se la “massa” potrà godere degli stessi servizi.


Deve rimanere zona privilegiata per pochi privilegiati che abusivamente, immobili tutti “sanati” dal ministero della Sanità che trovavasi indebitato sino al collo e in quegli anni le “sanatarie” fioccavano e i furbetti del quartierino “sanarono” i loro immobili o le loro ville. Perché impedire ai quasi tremila cittadini di Tiggiano di poter usufruire della propria marina, poi chi vorrà andare a godersi altri scogli o la sabbia lo potrà fare senza autorizzazioni. Il sottoscritto è in questo campo un campanilista, cioè fare il bagno nelle acque, dicesi impropriamente di Tiggiano sarebbe per me un orgoglio. Non lo posso fare. Perché donne, uomini, bambini, diversamente abili non possono godere d’esatte di questo servizio? Perché pochissimi possono spadroneggiare, andare a pesca di ogni sorta di risorsa marina, rompere lo scoglio, mentre agli altri migliaia è impedito di poterlo fare nel rispetto, ripeto, dell’ancestrale paesaggio che ci è pervenuto da miliardi di anni. Conosco i vincoli del Parco, conosco il vincolo della legge Galasso, conosco il vincolo paesaggistico, conosco il vincolo a non edificare… ehi! Solo ai cittadini di Tiggiano si impongono le leggi dei divieti assoluti, mentre tutta la costa italiana di sabbia o di roccia è stata devastata dalle incursioni dei decenni trascorsi. Chiudo e ripeto. I cittadini di Tiggiano hanno diritto, si dice malamente, perché pagano le tasse, di utilizzare, di usufruire, di sentire il proprio mare, il proprio “mare de Tiscianu“, scusate l’espressione in vernacolo, nel rispetto più assoluto dei vincoli esistenti, si può fare!!!


Prendiamo esempio!

Il Comune di Andrano ospita, nel principale punto di balneazione della cittadina, in località Botte, un lido libero e attrezzato completamente accessibile a persone con disabilità o con ridotte capacità funzionali motorie e sensoriali. Il Lido attrezzato è di proprietà del Comune di Andrano che lo ha realizzato grazie al finanziamento di 240.000 euro ottenuto con il progetto europeo “Innovability” e comprende anche altri interventi a favore della disabilità. Ad aggiudicarsi l’affidamento la “Swim Liberi di Nuotare”, una società con esperienza nel campo della disabilità. Perché sulla scogliera di Tiggiano non si può fare?


Rocco Margiotta


Attualità

Luca Abete: “Il figlio di Capitan Findus è a Tricase Porto”

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Pubblicato da Luca Abete (inviato di Striscia la notizia) sui suoi canali social, fa il giro del web un video che giunge da Tricase Porto.

Un uomo, dalla banchina, pesca un pesce con un’asta fiocinata. Il gesto è sorprendente, le immagini scatenano subito i commenti che si dividono tra stupore e critiche.

Il video

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Attualità

Donate letto e pittura che umanizza al Vito Fazzi

“Dicembre è quel periodo dell’anno che si riveste di luci, profumi e colori che parlano di vita, amore e famiglia, è la ricerca di un alloggio che possa accogliere e proteggere, un racconto che parla di una nascita e quindi della vita” – sono queste le parole con cui don Gianni Mattia…”

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Donato un letto da parto e l’umanizzazione pittorica di tre sale parto all’U.O. di Ostetricia e Ginecologia del Vito Fazzi. Un investimento concreto per il benessere delle mamme.

Sono stati presentati e donati un letto da parto e l’umanizzazione pittorica di tre sale parto ispirate ai fiori narciso, viola e peonia per l’unità operativa di Ostetricia e Ginecologia del presidio ospedaliero “Vito Fazzi” di Lecce.

E’ un gesto di solidarietà che acquista un significato ancora più profondo perché compiuto in prossimità delle festività natalizie, periodo simbolo di nascita e rinascita.

In questo clima di rinnovamento, l’Organizzazione di Volontariato Cuore e mani aperte ODV ha presentato queste due importanti donazioni, inserendosi pienamente nella missione dell’associazione: umanizzare le cure e gli spazi ospedalieri affinché ogni persona si senta accolta, rispettata e accompagnata.

Grazie alla collaborazione con Deghi S.p.A., l’associazione ha donato un letto da parto modello AVE2, una dotazione tecnologica di alto livello e dal valore economico rilevante.

Il letto, progettato per migliorare comfort, sicurezza ed ergonomia, contribuisce a rendere l’esperienza del parto più serena e centrata sulle esigenze della donna.

Al valore tecnologico si aggiunge un investimento dall’impatto psicologico profondo: l’umanizzazione pittorica di tre sale parto, resa possibile grazie ai contribuenti che hanno scelto di destinare il 5×1000 a Cuore e mani aperte ODV. Le sale, ispirate ai fiori narciso, viola e peonia, sono state trasformate in luoghi più accoglienti, distensivi e armoniosi, capaci di ridurre ansia e stress, favorire il benessere emotivo e offrire alle future mamme un ambiente che parla di delicatezza, cura e speranza.

Un intervento che sottolinea come la qualità dell’assistenza non dipenda solo dai dispositivi clinici, ma anche dagli spazi e dall’atmosfera che circondano le persone in un momento intenso come quello del parto. E proprio nel periodo dell’anno che celebra la nascita, questa iniziativa vuole essere un segno tangibile di vicinanza, bellezza e umanità.

Dicembre è quel periodo dell’anno che si riveste di luci, profumi e colori che parlano di vita, amore e famiglia, è la ricerca di un alloggio che possa accogliere e proteggere, un racconto che parla di una nascita e quindi della vita” – sono queste le parole con cui don Gianni Mattia, presidente di Cuore e mani aperte OdV, ha presentato l’iniziativa – “Quando una nuova vita inizia il nostro mondo cambia e ci rendiamo conto di essere protagonisti di un miracolo, del senso più profondo del nostro essere. Poco meno di un mese fa abbiamo fatto una donazione pensando ai bambini che nascono prematuri, ma innegabilmente anche le gravidanze che arrivano al termine portano con loro ansie e paure e l’umanizzazione pittorica diventa una carezza silenziosa che allevia la tensione. Con questa donazione speriamo di riuscire ad accompagnare le donne che stanno dando la vita in un’esperienza che possano ricordare in assenza della paura. Vogliamo che nel momento in cui sentiranno sul seno il corpicino dei loro piccoli possano ricordarsi del Narciso, simbolo di rinascita e nuovi inizi o della Viola che simboleggia la modestia e l’umiltà o ancora della Peonia che nel significato dei fiori richiama la prosperità, l’amore e la felicità. E forse loro insegneranno a questi bambini e bambine a coltivare questa bellezza.

Ancora una volta la nostra Associazione ha camminato insieme ad altri, perché lì dove la solidarietà unisce più cuori che amano e mani che aiutano, non c’è nulla di impossibile. Ed è così che in collaborazione con Deghi s.p.a. abbiamo realizzato la donazione del letto da parto. Deghi è una realtà consolidata nel nostro territorio e non è nuova ai gesti di solidarietà e noi siamo lieti di condividere un tratto di strada insieme.

E visto che la solidarietà è il riflesso dell’amore e che esso più è forte più sono le persone che si uniscono, l’umanizzazione pittorica delle tre sale parto è stata resa possibile da tutte le donazioni ricevute dal 5 per mille, un gesto semplice d’amore che racchiude in se tutto l’amore di Dio.”

Ringrazio l’Associazione Cuore e mani aperte ODV, sempre attenta ai bisogni dei pazienti, delle donne in questo caso, al loro benessere psicofisico e all’accoglienza nei nostri reparti. La donazione della decorazione pittorica di tre sale parto e il letto da parto si inseriscono nel percorso di umanizzazione delle cure e dei luoghi di cura che da tempo sosteniamo e supportiamo con convinzione. Le associazioni arrivano con efficacia dove noi a volte, per le ragioni più diverse, non riusciamo a intervenire. Motivo in più per dire loro Grazie di cuore” ha commentato il Direttore generale di ASL Lecce Stefano Rossi.

L’Associazione Cuore e mani aperte OdV è un ente del Terzo Settore che opera all’interno del nosocomio leccese da più di venti anni, grazie al sogno e vocazione del cappellano, Don Gianni Mattia, che ne è fondatore e presidente. L’Associazione ha saputo rendersi luogo di cura e rifugio per chi sta affrontando una sfida per la vita e crede nella potenza di un sorriso, attraverso la clownterapia, la Bimbulanza, la Casa di accoglienza e tanti altri progetti.

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Maglie, a pochi mesi dalle elezioni parte la campagna elettorale

Lo abbiamo detto presentando il movimento, lo abbiamo ribadito in Piazza Bachelet, lo abbiamo confermato nel confronto sui temi concreti della città…

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Riceviamo e Pubblichiamo:

È Ora Maglie propone Marcella Marzano come candidata Sindaco per guidare il cambiamento

Maglie si avvicina a un passaggio decisivo della sua storia. Dopo anni segnati da inerzia, scelte mancate e assenza di visione, cresce in città una volontà chiara: cambiare passo.
È da questa consapevolezza che È Ora Maglie ha deciso di fare un passo in avanti, mettendo a disposizione della comunità, in vista delle elezioni amministrative della prossima primavera, la propria proposta per la guida della città e per la carica di Sindaco: Marcella Marzano.

Fin dalla sua nascita, È Ora Maglie ha affermato una verità semplice e profonda: Maglie merita di più. Merita ambizione, qualità, ascolto. Merita un’amministrazione capace di scegliere e di assumersi responsabilità.

Lo abbiamo detto presentando il movimento, lo abbiamo ribadito in Piazza Bachelet, lo abbiamo confermato nel confronto sui temi concreti della città, a partire dalla mobilità e dai parcheggi. Sempre dalla stessa parte: quella dei cittadini e del futuro.

In questo cammino si colloca la nostra proposta.

Marcella Marzano è una donna profondamente radicata nella sua città. Madre di quattro figli, titolare di un’agenzia di assicurazioni, impegnata nel sociale, è stata la consigliera d’opposizione più votata alle elezioni comunali del 2020.

Per l’intero mandato ha esercitato un’opposizione ferma, coerente e rigorosa, dimostrando che anche dai banchi della minoranza è possibile ottenere risultati concreti e difendere gli interessi dei magliesi.

La sua candidatura a Sindaco è stata individuata all’unanimità dai simpatizzanti del movimento nel confronto di venerdì scorso.

Una scelta che nasce dal basso, dall’ascolto, dalla volontà di dare un volto credibile a una speranza che in città non si è mai spenta.

Marcella Marzano è la figura che riteniamo oggi più attrezzata per affrontare e vincere una sfida entusiasmante: restituire fiducia a Maglie e aprire una stagione nuova, all’altezza della sua storia gloriosa.

È Ora Maglie conferma la propria disponibilità a un dialogo aperto e leale con tutte le forze civiche, le realtà associative e con quei cittadini che non si sono rassegnati al grigiore, alle disfunzioni e alla mancanza di prospettiva dell’attuale amministrazione comunale.

A tutti mettiamo a disposizione la nostra proposta, convinti che rappresenti oggi la base più solida per costruire un’alternativa vincente.

Ma con la stessa chiarezza diciamo che siamo pronti a rimettere tutto in discussione – dal nome del movimento, fino alla candidatura a Sindaco – se emergerà una convergenza vera, ampia e responsabile su un progetto credibile e su una figura altrettanto forte.

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