Tricase
Echi di Niccolò de Simone a Tricase
Nell’arte cristiana la Madonna è spesso rappresentata mentre legge. Il seicentesco dipinto su tela dell’ “Educazione della Vergine”, collocato nella Chiesa di Sant’Angelo
Nell’arte cristiana la Madonna è spesso rappresentata mentre legge. Il seicentesco dipinto su tela dell’ “Educazione della Vergine”, collocato nella Chiesa di Sant’Angelo a Tricase, mostra Maria bambina educata alla lettura delle Sacre Scritture dagli anziani genitori Anna e Gioacchino. Il dipinto vuole rappresentare l’educazione di Maria nel senso pieno del termine. A destra, Anna è seduta su di un alto basamento e regge con la mano sinistra un libro aperto. A sinistra, Maria osserva la madre e incrocia le mani sul petto. Sul suo capo, cinto dalla corona di dodici stelle, scende la candida colomba dello Spirito Santo. Più arretrato, in secondo piano, Gioacchino osserva la scena. Tra le nubi, due angeli a sinistra reggono delle rose, mentre l’altro al centro è intento a spostare un drappo rosso. La scena è caratterizzata a destra da una architettura classicheggiante, a sinistra si apre sul cielo e sul paesaggio e in primo piano la Vergine e Anna sono separate dal resto da una balaustra. L’opera di Tricase, nell’impostazione, si rifà ad un omonimo dipinto del pittore seicentesco Niccolò de Simone, conservato nella Chiesa di Santa Teresa degli Studi di Napoli. Il pittore de Simone, belga di origine (di Liegi, da come si rileva nella sua firma di un “Baccanale”), è documentato a Napoli dal 1636 al 1655. Numerosi sono i suoi dipinti che gradualmente stanno riaffiorando grazie a nuovi contributi critici. La sua più importante produzione, documentata al 1642 – 43, è in Santa Teresa degli Studi di Napoli. Proprio in questa chiesa troviamo dunque il noto dipinto dell’Educazione della Vergine così simile a quello di Tricase. Se sovrapponiamo i personaggi del dipinto di Tricase con quelli di Napoli, è evidente il loro rapporto sia nelle proporzioni delle figure che nel disegno, tanto da farci pensare subito ad un cartone o a un disegno eseguito con la quadrettatura. Nell’esecuzione pittorica tuttavia sorgono dei dubbi, infatti, ci accorgiamo subito dell’assenza di quei colori cangianti (come nelle sete degli abiti) che invece nel dipinto tricasino ritroviamo appiattiti. Si potrebbe dunque ipotizzare che il dipinto della chiesa di S. Angelo sia stato eseguito dal de Simone col concorso della bottega per soddisfare l’infittirsi delle commissioni. Bisogna ricordare che le opere di Niccolò de Simone non erano estranee nel Salento, come la nota e documentata tela della Madonna col Bambino e i Santi Nicola e Giuseppe eseguita nel 1645 per la Chiesa delle Carmelitane Scalze di Lecce.
Stefano Tanisi
Cronaca
Sequestrato il nuovo parcheggio privato di Tricase Porto
Intervento dei carabinieri: sarebbe stato realizzato in violazione a quanto previsto dalla concessione comunale e dalle leggi paesaggistiche
Quattro persone: il proprietario dell’ area, il direttore dei lavori e due imprenditori titolari della ditta esecutrice, sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Lecce per abusi nei lavori di realizzazione di un parcheggio pubblico nella marina di Tricase Porto.

Le denunce sono scattate dopo opportuni accertamenti dei Carabinieri Forestali del Nucleo di Tricase, che hanno verificato che la deroga autorizzazione paesaggistica rilasciata dal Comune, in zona tutelata, prevedeva che fosse lasciato inalterato lo stato dei luoghi, in area vincolata (dal Piano Paesaggistico Territoriale Regionale) ed adiacente a zona boscata ed al Parco Regionale Otranto-Leuca.
La deroga è prevista fra le misure apportate dal cosiddetto “decreto-coesione” del 7 maggio 2024, convertito in legge il 4 luglio successivo, per l’ allineamento alle normative a livello comunitario.
Nel caso in specie, la realizzazione di un parcheggio pubblico, per decongestionare la viabilità litoranea dai massicci afflussi di turismo balneare durante la stagione estiva. Proprio per il carattere temporaneo (stagionale) di tali opere, è previsto però che non venga modificato lo stato dei luoghi, tantopiù se in modo permanente, e che al termine del periodo vengano ripristinate le condizioni iniziali.
Così, evidentemente, non avrebbe potuto essere per il parcheggio pubblico di Tricase Porto, dove, invece, era stato realizzato un grande piazzale con la posa ed il livellamento, su terreno agricolo, di materiale litoide stabilizzato, previa estirpazione della vegetazione, alberi ed arbusti della macchia mediterranea, con delimitazione delle piazzole di sosta.
Quest’ intervento dei Carabinieri Forestali si inserisce nella più ampia azione di contrasto, denominata “Operazione Another Brick”, che, anche con l’ ausilio di droni ed elicottero, mira ad accertare e sanzionare tutte quelle situazioni di abusi edilizi e di violazioni alle normative di tutela paesaggistica e delle aree naturali, che si sono rilevate numerose in tutto il Basso Salento.
Attualità
Tricase: “I lavori in via F.lli Allatini un bel pasticciaccio”
L’intervento dei consiglieri di minoranza Carità, Ciardo e Baglivo
I consiglieri comunali di minoranza del Comune di Tricase Giovanni Carità, Armando Ciardo, Antonio Luigi Baglivo intervengono con una nota sulla situazione riguardanti i lavori in corso in via Fratelli Allatini.

Capita spesso, soprattutto quando si ricopre il ruolo di Consiglieri Comunali di opposizione, di uscire di casa e scoprire l’apertura di nuovi cantieri pubblici. Raramente capita di essere chiamati alla condivisione di un’idea, di un progetto, di una visione della città. Ovviamente, non è questo il caso dei lavori in via Fratelli Allatini e, a dire il vero, di tanti altri casi, come accaduto di recente per il cantiere di via Lecce.
Preso atto dell’inizio dei lavori in via Fratelli Allatini, per quello che compete al nostro ruolo, abbiamo immediatamente protocollato una interrogazione consiliare in data 21/11/2025 (prot. N. 00023283). L’interrogazione è stata calendarizzata per il Consiglio Comunale del 26/11/2025 e in quella sede discussa. La discussione è agli atti, pubblica e visibile sul canale istituzionale del Comune di Tricase.
Nel corso del dibattito abbiamo evidenziato le nostre perplessità, facendo spesso riferimento al rispetto del PEBA (Pieno di Eliminazione delle Barriere Architettoniche), esposto le potenziali criticità e chiesto certezze sulla futura viabilità. Il Sindaco, che ricopre anche il ruolo di Assessore ai Lavori Pubblici, ha risposto illustrando il progetto e dando garanzie sul rispetto del PEBA e sulla realizzazione dell’opera in funzione soprattutto del rispetto dei pedoni.
Questo è quanto avvenuto, nulla di più ma neanche nulla di meno. L’opposizione, che pare essere il problema di Tricase, ha svolto il suo ruolo, per quello che le compete.
Passiamo ora alle valutazione politiche, che poi sono quelle più importanti. L’opera in corso in via Fratelli Allatini parte da lontano, come da lontano vengono le tante criticità di questa nostra città. Come sempre manca una visione realistica e concreta di ciò che serve, ma anche di ciò che non serve e che paradossalmente peggiora la qualità della vita di tutti noi.
La strada in questione è una delle arterie viarie più importanti di Tricase. E’ situata nel mezzo di un quartiere fatto di uno stretto reticolato di strade parallele e perpendicolari alla stessa. Stradine frutto di una politica disastrosa e che tuttavia fungono anche come parcheggio per i residenti. Persone che li vi abitano e che continueranno ad abitarci. Un quartiere con un’alta densità demografica sul quale insistono anche diverse attività commerciali.
Preso atto di questo e anche delle difficoltà che l’area sopporta, a nostro parere, sarebbe stato necessario, e forse ancora lo è, soffermarsi sul da farsi con la giusta cautela, senza cedere alla cieca e disastrosa politica del fare tanto per fare.
In conseguenze di queste nostre pubbliche riflessioni e delle ulteriori criticità emerse, in particolare in via Massa e via Micetti, invitiamo il Sindaco, la Giunta e i colleghi di maggioranza ad una riflessione seria, urgente e pubblicasull’intero intervento.
Cronaca
Assalti ai bancomat, ANCI Puglia: «Ministro dell’Interno intervenga»
Dopo i tanti episodi verificatisi anche in Salento: «Attivare strategia coordinata di contrasto e prevenzione del fenomeno su scala regionale e azione straordinaria e immediata per rafforzare presenza dello Stato sul territorio e garantire sicurezza reale ai cittadini»
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La Presidente di ANCI Puglia, Fiorenza Pascazio, ha scritto al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, per sollecitare un intervento urgente sul fenomeno degli assalti ai bancomat, sempre più frequenti e diffusi sul territorio regionale.
Dopo quanto avvenuto due giorni fa a San Ferdinando di Puglia, nella notte scorsa si è verificato un nuovo atto criminoso a Veglie, solo l’ultimo degli episodi verificatisi in Salento, l’ennesimo di una lunga serie che ormai interessa in maniera sistematica l’intero territorio.
Questi episodi generano un diffuso senso di insicurezza nelle comunità locali, provocano gravi danni materiali alle attività economiche e agli enti coinvolti e comportano disservizi e disagi che colpiscono soprattutto le categorie più fragili della popolazione, come anziani, donne e persone con disabilità.
I sindaci, «pur collaborando con le Prefetture e apprezzando l’impegno delle Forze dell’Ordine» sottolineano la «grave carenza di risorse e strumenti a disposizione dei Comuni per fronteggiare un fenomeno che ormai costituisce una vera e propria emergenza».
ANCI Puglia chiede al Ministero dell’Interno di attivare: una strategia coordinata di contrasto e prevenzione del fenomeno su scala regionale; un’azione straordinaria e immediata per rafforzare la presenza dello Stato sul territorio e garantire sicurezza reale ai cittadini.
Per la Presidente di ANCI Puglia, Fiorenza Pascazio: «È fondamentale assicurare alle comunità pugliesi la percezione concreta della legalità e della presenza dello Stato, oggi più che mai necessarie per ristabilire la fiducia, la sicurezza e la tutela dei cittadini e delle istituzioni locali».
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