Connect with us

Attualità

Le gaffe culturali della politica elettorale di area: il caso dell’ecomostro di Tricase Porto

Riceviamo e pubblichiamo l’intervento della ex consigliera comunale Francesca Sodero

Pubblicato

il

Sulla vicenda dell’ecomostro di Tricase Porto, al secolo Villa Sauli, da abbattere secondo una recente sentenza, interviene la ex consigliera comunale Francesca Sodero.


Di seguito il suo intervento.


Francesca Sodero


Preg.mo Direttore,

in queste ore mi sto interrogando sulla cultura della nostra comunità e su quanto ci sia sete di operatori culturali di autentico stampo civico, che possano riaccendere una speranza per il territorio e per le future generazioni.

L’emblematico e travagliato percorso politico, amministrativo e giudiziario, che ha portato alla sentenza definitiva dello scorso dicembre con la quale Villa Sauli è stata definitivamente condannata all’abbattimento, dovrebbe fare ingresso nelle scuole ed essere oggetto di un libero dibattito pubblico fra i cittadini ed invece è rimasto, purtroppo, relegato alla disputa politico-elettorale.

Da una parte, il silenzioso imbarazzo degli attuali amministratori alle prese con l’eredità politico-culturale della precedente amministrazione, che vorrebbero disperatamente non accettare. Dall’altra, l’esigenza di fagocitare gli eventi che hanno portato allo storico risultato in un dibattito di parte politica funzionale al consolidamento di una coalizione elettorale di centro-sinistra contrapposta all’attuale giunta.

Forse più di uno non ci avrà fatto caso ma da quando lo storico risultato è stato raggiunto, a nessuno è venuto in mente di raccogliere un commento da chi, facendosi portavoce di un’antica, persistente, e fino a quel momento inascoltata istanza proveniente dalla cittadinanza, si è caricato sulle spalle la responsabilità di attivare per la prima volta, con azioni concrete e disponendo del potere per portarle veramente a termine, un percorso di verità, legalità e giustizia. Eppure, cosa ci sarebbe di più efficace per l’avanzamento culturale di una comunità, della testimonianza diretta dei protagonisti di battaglie tangibili portate avanti con pervicacia a discapito di qualsiasi vantaggio o interesse personale e persino vinte a beneficio di un intero territorio? Perché a parlare siamo bravi un po’ tutti, ma a tradurre le belle parole in comportamenti coerenti, che magari fanno anche pagare un prezzo a livello personale e professionale, son capaci in pochi! A ben vedere, il vero problema della nostra società, sempre di più, è proprio che siano e rimangano in pochi!

In questo senso, vale la pena correggere alcune imprecise ricostruzioni che circolano nell’informazione locale in questi giorni. L’allora sindaco Carlo Chiuri firmò ben due ordinanze aventi ad oggetto Villa Sauli tra il 2017 e 2018. La prima, poco dopo essersi insediato, valse da campanello d’allarme, richiamando la proprietà al ripristino del decoro ma soprattutto alla messa in sicurezza. Con la seconda, dopo il passaggio del tornado nel novembre 2018 e dopo il sopralluogo e la relazione dei Vigili del Fuoco che attestò l’irreversibile stato di ammaloramento dell’immobile, ordinò la demolizione per fini di sicurezza pubblica. A questa seconda ordinanza fece seguito la presentazione da parte dei proprietari di una pratica edilizia per la messa in sicurezza in cui la rappresentazione dello stato dei luoghi, insieme alle verifiche dirette da parte dei funzionari comunali, furono l’occasione per l’Ufficio Tecnico di rilevare tutti gli abusi commessi rispetto a quanto autorizzato, consentendo all’allora responsabile Ing. Vito Ferramosca, di respingere la pratica edilizia e firmare una seconda ordinanza di demolizione, questa volta per l’abbattimento di immobile abusivo per insanabilità degli abusi.

Entrambe le ordinanze furono impugnate dai proprietari e a livello giudiziario questa seconda ordinanza scalzò, com’è normale, la prima: che senso avrebbe avuto per i giudici portare avanti il processo sulla prima ordinanza, posto che a monte veniva ora contestato un abuso insanabile?

Non ne va fatta una questione di primato ma si tratta solo di portare a conoscenza in modo trasparente la verità affinché funga da patrimonio collettivo. In questa direzione, va anche sottolineato che il contesto politico era in quel momento favorevole alle decisioni coraggiose da parte di tutti gli attori in buona fede, compresi coloro che non si erano sottratti a tentativi improntati a maggiore dialogo con i proprietari nel recente passato, rovinosamente falliti. Così come va rilevato che la soccombenza del Comune nel primo grado di giudizio sarebbe stata l’occasione, in mano ad altri, di porre la pietra tombale sulla questione rinunciando all’appello.

Questo dovevo per onor di verità e per non essere solo passiva spettatrice di un decadimento culturale cui dovremmo al più presto reagire al di fuori di qualsiasi strumentalizzazione politica, partitica ed ideologica. Il primo passo può e deve essere, a mio modesto parere, riconoscere i meriti a chi si è distinto per le opere ed i comportamenti, pagando anche con le querele e una montagna di indegne aggressioni politiche da ogni parte, e nel contempo lasciare in secondo piano chi si limita ad esprimere facili opinioni in comodi salotti.

La ringrazio dello spazio che vorrà darmi o semplicemente per aver letto e compreso il senso di questo piccolo sfogo.


La saluto con stima,


Francesca Sodero


Attualità

Una donazione che sa di nascita e rinascita

 Cuore e mani aperte dona un letto da parto e l’umanizzazione pittorica di tre sale parto del “Vito Fazzi”. Un investimento concreto per il benessere delle mamme

Pubblicato

il

Un gesto di solidarietà che acquista un significato ancora più profondo perché compiuto in prossimità delle festività natalizie, periodo simbolo di nascita e rinascita.

In questo clima di rinnovamento, l’Organizzazione di Volontariato Cuore e mani aperte ODV presenta due importanti donazioni destinate all’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia del Presidio Ospedaliero “Vito Fazzi” di Lecce, inserendosi pienamente nella missione dell’associazione: umanizzare le cure e gli spazi ospedalieri affinché ogni persona si senta accolta, rispettata e accompagnata.

La conferenza stampa di presentazione si terrà giovedì 11 dicembre, alle ore 10,30, presso l’Aula riunioni del Presidio (piano rialzato).

Grazie alla collaborazione con Deghi S.p.A., l’associazione dona un letto da parto modello AVE2, una dotazione tecnologica di alto livello e dal valore economico rilevante. Il letto, progettato per migliorare comfort, sicurezza ed ergonomia, contribuisce a rendere l’esperienza del parto più serena e centrata sulle esigenze della donna.

Al valore tecnologico si aggiunge un investimento dall’impatto psicologico profondo: l’umanizzazione pittorica di tre sale parto, resa possibile grazie ai contribuenti che hanno scelto di destinare il 5×1000 a Cuore e mani aperte ODV.

Le sale, ispirate ai fiori narciso, viola e peonia, sono state trasformate in luoghi più accoglienti, distensivi e armoniosi, capaci di ridurre ansia e stress, favorire il benessere emotivo e offrire alle future mamme un ambiente che parla di delicatezza, cura e speranza.

Un intervento che sottolinea come la qualità dell’assistenza non dipenda solo dai dispositivi clinici, ma anche dagli spazi e dall’atmosfera che circondano le persone in un momento intenso come quello del parto. E proprio nel periodo dell’anno che celebra la nascita, questa iniziativa vuole essere un segno tangibile di vicinanza, bellezza e umanità.

Alla presentazione di giovedì previsti gli interventi di: Stefano Rossi, Direttore Generale ASL Lecce; Dott. Fabrizio Domenico Totaro Aprile, Direttore U.O.C. Ostetricia e Ginecologia; Nadia De Virgilio, Coordinatrice Ostetrica; Don Gianni Mattia, Presidente di Cuore e mani aperte ODV; Dott. Alberto Paglialunga, CEO e fondatore Deghi S.p.A.

Modererà la giornalista Fabiana Pacella.

L’iniziativa conferma il ruolo di Cuore e mani aperte ODV come realtà che, da quasi venticinque anni, porta speranza e umanità nei luoghi di cura, ricordando che anche un ambiente bello, accogliente e ben progettato può essere parte integrante del processo di guarigione e del benessere delle persone.

L’Associazione Cuore e mani aperte OdV è stata fondata nel 2001 e non si è mai discostata dall’amore verso l’altro.

Lo spirito di carità cristiana gli ha permesso di riscoprire nel più fragile l’amore più grande.

Uno sguardo sempre attento e gentile rivolto con particolare attenzione e sensibilità alle esigenze di natura socio-sanitaria.

Negli ultimi anni si è soffermata con attenzione a esplorare il concetto della cura che passa anche attraverso l’umanizzazione delle cure e degli spazi ospedalieri.

In questo ambito si inseriscono numerose iniziative: dalla Bimbulanza allo Spazio Benessere, da una Casa di Accoglienza per i parenti dei degenti a diverse umanizzazioni pittoriche di risonanze magnetiche, tac e intere unità operative pediatriche.

Segui il GalloLive News su WhatsApp  clicca qui

Anticipazione della umanizzazione pittorica

Continua a Leggere

Attualità

Non abbattete quella scuola, fermate questa scellerata operazione!

L’abbattimento della scuola, contro cui tanto ci siamo spesi in questi anni, e che forse in troppi hanno creduto non si sarebbe realmente concretizzato, è ormai alle porte….

Pubblicato

il

Prossimo abbattimento della scuola media a Nardò: nuova diffida del Comitato Giù le ruspe dalla scuola
 
Con un comunicato “il comitato Giù le ruspe dalla scuola“, di Nardò, torna a far sentire la sua voce.
E precisa nella nota: “Nei giorni scorsi è stata resa nota una circolare che predispone lo spostamento delle classi dalla scuola dal plesso di via XX settembre al nuovo istituto scolastico in piazza G. Pastore.
La decisione di demolire la scuola che serve tutta la parte nord della città è illogica e antidemocratica, ed è stata adottata dall’amministrazione Mellone facendo cadere nel vuoto richieste di incontri, appelli, interrogazioni parlamentari, e ignorando totalmente la volontà espressa da migliaia di cittadini che hanno firmato la nostra petizione. Continuiamo a far presente che la demolizione è un’operazione insensata, che creerà enormi disagi alle famiglie e all’intera città. Non solo. La nuova scuola presenta già numerose criticità”.
E continua la filippica: “In ultimo, ma non meno importante, vi è la questione degli alberi. La loro presenza non viene nemmeno menzionata nel progetto. Che fine faranno?
53 splendidi cipressi, 53 alberi del valore ecologico di oltre 1 milione di euro, secondo la stima dell’agronomo Bruno Vaglio. Tanto valgono gli alberi che fanno da cornice alla scuola media di via XX settembre, e da polmone verde per un’area ad alta intensità di traffico.
Quei 53 cipressi catturano ogni anno 636 kg di CO2 e donano alla città 424 kg di ossigeno. Ciascuno di essi ha un valore ecologico di circa 19 mila euro.
Questi alberi sono preziosi, pluridecennali, sani. Hanno un’elevata funzione climatico-ambientale come biofiltro”.
Come comitato”, completano nel comunicato, “abbiamo preparato una nuova diffida. Ci rivolgiamo a tutte le istituzioni che possono fare qualcosa: fermate questa operazione scellerata!
Continua a Leggere

Attualità

Centrosinistra tricasino spaccato: la posizione di “Tricase, che fare?”

La presidente Sonia Sabato: “Avevamo fermamente ribadito la necessità delle primarie. Avevamo chiesto più ampia e democratica partecipazione”

Pubblicato

il

Era primavera, lo scorso mese di aprile, quando il centrosinistra di Tricase si annunciava definitivamente riunito con queste parole: “Insieme per un percorso collettivo. Pronti a raccogliere la sfida del futuro”.

Firmatari di questo patto d’unità erano il PD cittadino, Cantiere Civico, Alleanza Verdi-Sinistra Tricase e Tricase, che fare?.

Otto mesi dopo, il fronte non è più lo stesso. Manca all’appello “Tricase, che fare?”, gruppo politico presieduto da Sonia Sabato e rappresentato in consiglio comunale da Giovanni Carità, Armando Ciardo ed Antonio Luigi Baglivo.

Proprio queste quattro firme oggi diffondono un comunicato per chiarire la loro posizione all’interno del valzer di centrosinistra. Lo fanno nel weekend caldo del PD che, dopo l’annuncio da parte del circolo cittadino della candidatura di Vincenzo Chiuri a sindaco per le prossime amministrative, ha registrato le dimissioni dal partito del consigliere comunale Minonne e le critiche dapprima del consigliere regionale Stefano Minerva (cui poi lo stesso Partito Democratico ha risposto) e poi di un altro potenziale candidato: Andrea Morciano.

Ecco quindi la nota a firma della presidente Sonia Sabato. Un intervento col quale “Tricase, che fare?” prende la parola proprio per far chiarezza su questo percorso di riunificazione del centrosinstra tricasino azzoppato, ed oggi finito sotto i riflettori.

La nota

Sollecitati ad intervenire sulle ultime vicende politiche che interessano la nostra città, crediamo necessario solo chiarire che per il nostro modo di intendere e praticare la politica, non riteniamo opportuno e, soprattutto, corretto entrare nel merito delle personali e libere scelte di alcune componenti del centrosinistra cittadino. Chi ha deciso di percorrere una strada lo ha fatto liberamente, come altrettanto liberamente noi abbiamo scelto di non condividerla. 

La nostra storia è sotto gli occhi di tutti, eletti per stare all’opposizione lì siamo rimasti, con coerenza e trasparenza, da sempre distanti da vincoli clientelari, ingerenze esterne e trasformismi vari.

Che sarebbe stato necessario passare dallo strumento delle primarie è stato dal nostro gruppo fermamente e costantemente ribadito. Come da sempre abbiamo chiesto di lavorare ad una più ampia e democratica partecipazione. 

Ci fa piacere, ma allo stesso tempo ci rattrista, apprendere dalla stampa che anche altri, solo oggi, siano del nostro stesso parere. Preso atto di questo, ribadiamo per la premessa fatta, che noi mai entreremo nelle vicende interne di altri partiti o rappresentanze. Chi compie una scelta è libero di farla e di portarla avanti in piena coscienza, ma anche nella piena assunzione di responsabilità.

Auspichiamo, per quello che può servire, che nell’agire di tutte le parti politiche ci sia sempre l’obbiettivo finale di un impegno sano, lungimirante e coraggioso per il futuro della nostra città e del nostro territorio.

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti