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Attualità

Rai Tv: buon lavoro a Carlo Fuortes

Origini del Capo di Leuca: i più anziani hanno conosciuto i nonni materni del nuovo Amministratore Delegato: don Achille, per la signorilità del suo stile e la moglie, donna Maria Miranda per la bellezza e l’eleganza del tratto…

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Dopo la prestigiosa nomina dell’avv. Michele Crisostomo, tricasino d’origine, a Presidente del C.d.A. di ENEL, giunge ugualmente gradita la nomina del dott. prof.  Carlo Fuortes, che ha radici sud-salentine, ad Amministratore Delegato (A.D.) della R.A.I.


Carlo Fuortes è figlio di Tommaso (1912-1970) di antica e agiata famiglia attestata a Giuliano di Lecce (frazione di Castrignano del Capo) e di Alda de Nitto, nata a Tricase il 12.12.1924, figlia di Achille de Nitto (1896-1964) e di Maria Miranda (1898-1982) e pertanto lo consideriamo, per la sua ascendenza materna, un po’ tricasino e legato al nostro Capo di Santa Maria di Leuca per via del padre.


Sorella maggiore di Francesco de Nitto (1930-2014) del quale conserviamo un buon ricordo, Alda è come lui nata e cresciuta nel palazzo avito di piazza S. Angelo. Si trasferì a Roma dopo le nozze con Tommaso Fuortes. I più anziani hanno conosciuto i nonni materni di Carlo Fuortes: don Achille, per la signorilità del suo stile e la moglie, donna Maria Miranda, per la bellezza e l’eleganza del tratto. Personalmente ricordo che l’offerta che dava a noi ragazzi dell’Azione Cattolica, che in occasione della giornata missionaria passavamo casa-casa, era sempre quella più alta e ce la offriva di persona, accompagnata da bel sorriso. A proposito di donna Maria Miranda, la nonna di Carlo Fuortes, mia madre mi raccontava che conduceva – e con quanta grazia – un calessino a due ruote scoperto per muoversi nel paese; mi raccontava pure che la figlia, la signora Alda, aveva ricevuto una dote “con panni da centu” (la dote ordinaria era panni da 10 o da venti al massimo) per significare che la famiglia de Nitto era benestante e tra le prime del paese. Ricordo pure che la signorina Vincenzina de Nitto, sorella di don Achille e zia della mamma di Carlo, donna di elette virtù, sempre in azione, era l’animatrice di tutte le iniziative di beneficienza organizzate nella parrocchia.


La signora Alda de Nitto-Fuortes si è spenta a Roma, il 13 giugno 2013, “dopo una vita lunga, piena e luminosa”; ebbe sei figli tra i quali Carlo e la dott.ssa Gloria che è la responsabile della Biblioteca Comunale di Tricase e risiede a Giuliano.


Carlo Fuortes è nato a Roma il 5 settembre 1959. Sposato, con due figlie, è laureato in Scienze Statistiche ed Economiche presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”

Economista della cultura, da più di venti anni svolge studi e consulenze sui temi dell’economia della cultura, con riferimento alla gestione dei musei e dei beni culturali, allo spettacolo dal vivo, alla televisione e cinema per conto di Musei statali e comunali, Sovrintendenze, Associazioni di settore, Teatri, Imprese pubbliche e private. Dal 2003 è Amministratore delegato della Fondazione Musica per Roma che gestisce l’Auditorium Parco della Musica di Roma.


Dal 21 dicembre 2013 è Sovrintendente della Fondazione Teatro dell’Opera di Roma. Dal 2011 è Segretario Generale dell’Associazione per l’Economia della Cultura. Dal 2012 al 2013 ha assunto l’incarico di Commissario Straordinario della Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari. Dal 2002 al 2003 è stato Direttore generale del Palazzo delle Esposizioni e delle Scuderie del Quirinale di Roma. Dal 1998 al 2001 è stato Consigliere d’amministrazione del Teatro di Roma. Ha insegnato Organizzazione dello spettacolo presso il corso di laurea del DAMS dell’Università Roma Tre e Economia dei beni e delle attività culturali presso la Scuola di specializzazione della Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali dell’Università della Tuscia. È Consigliere di Amministrazione della Fondazione Cinema per Roma. Autore di saggi e pubblicazioni sull’economia e la gestione del settore culturale, è membro del Consiglio direttivo di Federculture.


Se si dovesse dare un titolo di merito per compendiare il ruolo svolto dal dott. Fuortes nel corso dei vari incarichi ricevuti, per me quello più giusto è “risanatore”. Dovunque è stato, ha dato prova di grande rigore e alta professionalità, sia nel campo economico sia in quello artistico essendoi due ambiti sono strettamente legati. Allora da Tricase e dal Capo di Leuca, dove sono le sue radici, giungano al dott. Carlo Fuortes, attraverso le colonne de “Il gallo”, gli auguri di buon lavoro perché, anche in questa “prova”, risulti vittorioso per il bene della RAI e, di riflesso, per tutta la società italiana.


 Ercole Morciano


Attualità

Casarano, l’Associazione Placemaking boccia i lavori in centro

Placemaking una preparazione professionale ce l’ha e, in maniera documentata, interviene nel dibattito di questi lavori (che, ricordiamolo, sono finanziati con fondi PNRR per circa 3,5 milioni di Euro).

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di Antonio Memmi

Quando iniziarono lavori di Piazza San Domenico e giardini William Ingrosso a Casarano, il mondo era diverso: Trump non era stato ancora rieletto, non era ancora cominciato il conflitto israelo-palestinese e chat GBT era riservata a pochi eletti. 

Si sa: i lavori pubblici non finiscono, entrano nella leggenda.

In un modo o nell’altro però, fra imprecazioni dei cittadini ed esercizi commerciali chiusi (anche) per l’impossibilità di raggiungerli, pare che almeno i primi abbiano trovato una conclusione. Tutti quindi contenti? Assolutamente NO!

I commenti sui social si rincorrono fra coloro che ne parlano male (tanti) e coloro che vedono qualcosa di positivo (pochi) ma, come sempre accade sui social, la maggior parte dei commentatori non ha alcuna preparazione tecnico artistica per parlare ed il tutto rimane confinato nel gradimentopersonale.

L’Associazione Placemaking invece una preparazione professionale ce l’ha e, in maniera documentata, interviene nel dibattito di questi lavori (che, ricordiamolo, sono finanziati con fondi PNRR per circa 3,5 milioni di Euro).

Nel documento, firmato dalla presidente arch. Loredana Manco, l’Associazione solleva una critica tecnica e civica, non politica, al metodo progettuale adottato e agli esiti degliinterventi. 

Il nodo centrale è l’assenza di una reale coprogettazione con i cittadini: le piazze, secondo l’associazione, non sono semplici superfici da pavimentare, ma luoghi sociali, storici e simbolici che richiedono ascolto e partecipazione autentica.

Viene ricordato come le normative nazionali ed europee, comprese quelle legate al PNRR, promuovano processi partecipativi strutturati e trasparenti, non consultazioni di facciata ed evidenzia inoltre che i fondi PNRR non sono “regali”, ma debito pubblico che graverà sulle future generazioni, rendendo ancora più necessaria una visione strategica di lungo periodo.

Secondo Placemaking Casarano, i due interventi si sono invece limitati a una riqualificazione estetica, senza creare nuove funzioni, opportunità sociali o sviluppo economico, e particolarmente critiche sono le valutazioni su Piazza Umberto I, dove la fontana viene definita un elemento puramente scenografico, e su Piazza San Domenico, giudicata invece priva di una logica urbana, mancando allineamenti, assi civici e gerarchie spaziali.

Un altro punto centrale è poi l’assenza quasi totale di verde, ritenuto un grave errore in termini di sostenibilità climatica e qualità dello spazio pubblico così come viene criticata anche la demolizione del bar storico, sostituito poi da un edificio anonimo, considerato uno strappo all’identità del luogo.

L’Associazione infine contesta le modifiche alla viabilità e la discrepanza tra il progetto realizzato e quello presentato, sottolineando come la piazza rischi di perdere il suo significato simbolico; il tutto porta quindi verso una conclusione che è una bocciatura netta: le critiche, aggiunge, non sono un attacco politico, ma un atto di cittadinanza attiva.

E così, dopo anni in cui si attende l’inaugurazione più come una liberazione, si comprende come non sempre ciò che dura a lungo lascia il segno… qualche volta lascia solo domande.

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Attualità

I carabinieri portano la magia del Natale in reparto

L’iniziativa ha coinvolto in particolare i piccoli pazienti dei reparti di Oncologia, Chirurgia, Reumatologia, Immunologia e Pediatria Generale…

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Un gesto che scalda i cuori in pieno periodo natalizio: i Carabinieri di Lecce hanno portato la magia delle feste nel Reparto di Pediatria dell’Ospedale “Vito Fazzi”, donando giocattoli e materiale didattico ai bambini ricoverati. 

L’iniziativa ha coinvolto in particolare i piccoli pazienti dei reparti di Oncologia, Chirurgia, Reumatologia, Immunologia e Pediatria Generale, dove opera con dedizione Suor Alessandra Notaro.

Grazie alla preziosa collaborazione della dott.ssa Roberta Tornese e della direzione sanitaria, l’evento è stato accolto con grande entusiasmo da grandi e piccini. 

Presenti i responsabili dei reparti – tra cui la dott.ssa Assunta Tornesello, la dott.ssa Lucia Russo e la dott.ssa Adele Civino, oltre ad una folta rappresentanza di operatori sanitari.

I militari, in veste di Babbo Natale, hanno testimoniato l’attenzione costante dell’Arma verso i più piccoli, augurando a ciascun bambino di vincere la propria battaglia contro la malattia. Questo impegno va oltre le attività istituzionali di tutela e sicurezza, rafforzando il legame con il territorio attraverso gesti di prossimità verso le fasce più fragili.

Dal Comando dei Carabinieri si sottolinea come la sinergia tra Arma e personale sanitario trasformi l’ospedale in un luogo di speranza e solidarietà autentica, dimostrando il valore della vicinanza umana nelle azioni quotidiane.

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Aradeo

Serie di misure della Polizia: tra fogli di via, truffa nei confronti di anziani e rissa

Sono state allertate le forze di Polizia e sul posto sono arrivati gli agenti del Commissariato di Galatina e i Carabinieri di Aradeo che hanno riscontrato evidenti segni della colluttazione, mentre il ferito veniva trasportato d’urgenza presso il pronto soccorso…

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Le attività di controllo del territorio della Polizia di Stato nella trascorsa settimana hanno dato luogo all’emissione di diverse misure di prevenzione 

I report dei controlli dell’ultima settimana della Polizia vedono l’emissione di diverse misure di prevenzione tra le quali: due ammonimenti del Questore, uno nei confronti di un 38enne e l’altro di un 34enne, entrambi per atti persecutori nei confronti delle rispettive ex-compagne;

Tre fogli di via obbligatori: uno per truffa aggravata e continuata in concorso in danno di anziani nei confronti di un 42 enne di Napoli che vieta di fare ritorno nel comune di Aradeo per tre anni; 

un altro di 3 anni nei confronti di un 44enne originario di Napoli per truffa aggravata in concorso che fingendosi un appartenente all’Arma dei Carabinieri, tentava insieme a un complice, una truffa in danno di anziani a Cursi; 

il terzo foglio di via vieta l’ingresso ad Uggiano la Chiesa per due anni ad un 23enne di Scorrano che, alla guida di un’auto sprovvisto di patente, non si fermava all’alt dei Carabinieri innescando una fuga che creava pericolo tra gli abitanti del predetto paese. 

Due Daspo: uno di tre anni nei confronti di un 47enne di Bagnolo del Salento e uno di due anni per un 17enne di Carovigno (Br) a seguito dei fatti occorsi durante l’incontro di calcio “Polis Bagnolo Vs Città di Carovigno” il 16 novembre u.s. disputatosi presso lo stadio comunale di Otranto, dove alcuni tifosi delle opposte tifoserie hanno dato luogo ad un pericoloso lancio di oggetti in cui una bottiglia in vetro si è infranta in direzione delle forze dell’ordine.

Inoltre è stato notificata un Dacur  per i fatti occorsi in un bar di Aradeo il 15 novembre u.s. quando nel locale si è verificata una violenta rissa tra alcuni avventori, scaturita da futili motivi riconducibili all’abuso di sostanze alcoliche. 

Durante l’alterco, uno dei soggetti coinvolti ha estratto un coltello colpendo al fianco sinistro un altro avventore, provocando una ferita con abbondante perdita di sangue.

Sono state allertate le forze di Polizia e sul posto sono arrivati gli agenti del Commissariato di Galatina e i Carabinieri di Aradeo che hanno riscontrato evidenti segni della colluttazione, mentre il ferito veniva trasportato d’urgenza presso il pronto soccorso.

Tutti i soggetti coinvolti risultano gravati da precedenti di polizia, incluso l’autore dell’accoltellamento, un 49enne del posto, deferito in stato di libertà per lesioni personali e porto illegale d’arma.

L’episodio, avvenuto in orario preserale in un locale aperto al pubblico, ha generato particolare allarme sociale, determinando una concreta minaccia all’ordine e alla sicurezza pubblica, per tali motivi l’autore dell’aggressione è stato colpito dalla misura di prevenzione del Dacur, che vieta al responsabile la frequentazione dell’esercizio commerciale teatro dei fatti, nonché di altri bar e locali pubblici situati nel centro abitato di Aradeo.

La Divisione Anticrimine della Questura di Lecce ha avviato una specifica istruttoria finalizzata all’adozione di ulteriori misure di prevenzione nei confronti di altri soggetti coinvolti nella rissa. 

Parallelamente, la Squadra Amministrativa della Questura ha avviato il procedimento per la sospensione, per dieci giorni, della licenza a carico del titolare del locale.

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