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Attualità

Riusciranno i nostri eroi?

Sviluppi positivi su tre punti fondamentali per il Salento: l’impegno del governo per l’alta velocità fino a Lecce, la gara per la progettazione e la realizzazione dell’opera che collega l’Aeroporto del Salento con la stazione di Brindisi e l’autorizzazione paesaggistica della Giunta regionale per la SS 275 che completa l’iter autorizzativo per la realizzazione della Maglie – Leuca. Gli interventi dell’onorevole salentino Claudio Stefanazzi e del consigliere regionale Paolo Pagliaro

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Tre buone notizie per il Salento: il ministro della Infrastrutture Matteo Salvini, interpellato ieri dall’onorevole salentino Andrea Caroppo in Commissione Trasporti alla Camera, ha condiviso la richiesta che il Governo si impegni per fare in modo che, nell’ambito della riforma delle reti Ten-T, si preveda l’estensione dell’alta velocità da Bari a Lecce; pubblicata da Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) la gara per la progettazione e la realizzazione dell’opera che collega l’Aeroporto del Salento con la stazione di Brindisi; approvata l’autorizzazione paesaggistica da parte della Giunta regionale per la realizzazione della Strada Statale 275 Maglie – Leuca.


Paolo Pagliaro: «L’Italia inizia da Leuca e non finisce a Bari»


Paolo Pagliaro


«Meglio tardi che mai», lo sfogo del consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo “La Puglia Domani” alla regione e fondatore del Movimento Regione Salento, in riferimento all’alta velocità fino a Lecce: «Finalmente da Roma arrivano segnali di attenzione alla richiesta del Salento. È una buona notizia per noi che ne abbiamo fatto una battaglia da oltre dodici anni, fin dal varo dello sciagurato Piano regionale dei trasporti del marzo 2010 che individuò Bari come stazione di testa, tagliando fuori dall’alta velocità le province di Brindisi, Taranto e Lecce. Fu proprio all’indomani di quella grave ingiustizia che nacque il Movimento Regione Salento, sulla spinta dell’indignazione di un territorio mortificato ed emarginato. Il mantra che ha contraddistinto tutte le nostre azioni di sensibilizzazione e protesta è incontestabile: l’Italia non finisce a Bari ma comincia a Santa Maria di Leuca. Questo slogan ha scandito la nostra azione politica, le manifestazioni e i sit-in, ultimo quello del febbraio 2021 davanti alla stazione di Lecce, che ha visto la partecipazione di cittadini e rappresentanti politici di ogni schieramento».


«Tutto questo», sottolinea amaro il consigliere regionale, è stato «finora ignorato dalla politica Bari-centrica, che ha deciso di depennare il Salento dai piani di sviluppo delle infrastrutture ferroviarie ad alta velocità. Un disegno squilibrato che ha schiacciato l’enorme potenziale non solo turistico del Salento, che rivendica una rete di trasporti efficiente e moderna, connessa all’aeroporto di Brindisi e al porto industriale di Taranto, al momento estromessi dai principali corridoi europei. Tutto ciò nel silenzio-assenso dei ministri di turno, da Lupi a Delrio, fino alla salentina Lezzi».


Pagliaro ne ha per tutti: «Poi c’è stato il bluff di un’altra salentina, la viceministra Teresa Bellanova, che a maggio dell’anno scorso ha chiesto a RFI uno studio di fattibilità dell’alta velocità adriatica perché – a suo dire – senza un piano di fattibilità ed un progetto definitivo, l’estensione dell’alta velocità fino a Lecce non poteva essere messa in cantiere. E ci è stato anche detto che bisognava completare l’opera entro il 2026 per poter attingere ai fondi del Pnrr, mentre per il completamento dell’ultimo lotto finanziato della Salerno-Reggio Calabria la fine lavori è prevista per il 2030».


Doppiopesismo e lassismo: secondo il capogruppo de La Puglia Domani, «questi sono stati i mali che hanno condannato all’emarginazione il Salento, mettendo una pietra tombale sull’alta velocità ferroviaria fino a Lecce. Abbiamo sempre rispedito al mittente le giustificazioni di presunta insostenibilità costi/benefici addotte da RFI per bocca della sua amministratrice delegata Vera Fiorani. Il trasporto ferroviario è un servizio pubblico, e va garantito nel migliore dei modi su tutti i territori».


Ecco perché il fondatore di MRS invita il nuovo Governo nazionale a «ridisegnare i piani delle Ferrovie dello Stato, a destinare i fondi derivanti dalla rimodulazione del Pnrr a questo scopo. È un’occasione straordinaria che il ministro Fitto, figlio del Salento, saprà di certo cogliere per raggiungere l’obiettivo dell’alta velocità fino a Lecce. Per anni ci hanno propinato il contentino della modernizzazione della linea Bari-Lecce, e ieri è stato strombazzato il nuovo collegamento regionale veloce tra le stazioni di Bari e Lecce in un’ora e 25 minuti, con unica tappa intermedia a Brindisi. Ma la sostanza non cambia: l’alta velocità si ferma a Bari, e chi deve partire da o per Lecce, Brindisi o Taranto è costretto a scendere dal treno, cambiare binario con i bagagli al seguito e attendere un nuovo treno che lo porti a destinazione. E questa, per quanto tentino di indorarci la pillola, non è alta velocità. Si trovino invece le risorse per estenderla fino a Lecce, facendone un obiettivo prioritario della politica».


Infine Pagliaro prende atto dell’impegno manifestato dal ministro Salvini ma «ci aspettiamo che alle parole seguano i fatti, per rimettere il Salento sui binari dell’alta velocità. E rilanciamo l’appello al Governo pugliese a fare la sua parte: a dare attuazione alle mie due mozioni approvate all’unanimità in Consiglio regionale, che lo impegnano a compiere azione di pressing su Roma in tal senso. Noi viglieremo e continueremo a martellare finché questa battaglia non sarà stata vinta».

Claudio Stefanazzi: «Centralità al Salento e al suo sviluppo”


L’on. Claudio Stefanazzi


«Per rilanciare l’economia della Puglia, per far crescere le imprese e consentire una crescita economica inclusiva è fondamentale puntare sul sistema delle infrastrutture e dei trasporti, la cui inadeguatezza ha penalizzato in maniera particolare il basso Salento». Lo ha dichiarato il deputato del Partito Democratico, Claudio Stefanazzi.


«Per questo», spiega l’onorevole Dem, «la possibilità di raggiungere l’aeroporto di Brindisi da ogni direttrice attraverso un nuovo collegamento ferroviario – come da gara pubblicata da Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) per la progettazione e la realizzazione dell’opera che collega l’Aeroporto del Salento con la stazione di Brindisi – e l’approvazione dell’Autorizzazione paesaggistica da parte della Giunta regionale per la realizzazione della strada statale 275 sono due grandi notizie che ci fanno ben sperare».


Il deputato tricasino, poi scende nei dettagli: «La prima opera infrastrutturale rappresenta una grande notizia, non solo per tutti i cittadini che si spostano per svariate ragioni ma perché finalmente questo intervento permetterà al Salento da una parte di puntare su settori strategici come l’industria turistica, penalizzata dall’insufficienza di collegamenti dall’aeroporto verso la città di Lecce, e dall’altra di favorire lo sviluppo economico e commerciale. Massimizzare l’utilizzo della ferrovia in senso intermodale, collegare dunque il trasporto merci su rotaia col sistema aeroportuale è un’occasione straordinaria per il tessuto imprenditoriale del territorio, che ha sopportato un gap penalizzante per lo sviluppo economico».


«La seconda notizia», conclude Claudio Stefanazzi, «ci fa finalmente tirare un sospiro di sollievo perché, dopo anni di attesa, l’iter autorizzativo per la realizzazione della Strada Statale 275 è completato. La Giunta regionale ha infatti approvato l’autorizzazione paesaggistica e adesso si potrà partire con le gare per l’affidamento dei lavori che ci aspettiamo siano pubblicate il prossimo aprile. Un’opera strategica, quella dell’ammodernamento della SS 275 che siamo certi garantirà la sicurezza di chi la percorre e che favorirà lo sviluppo del tessuto industriale dell’area, per troppi anni in isolamento forzato!».


 


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Luca Abete: “Il figlio di Capitan Findus è a Tricase Porto”

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Pubblicato da Luca Abete (inviato di Striscia la notizia) sui suoi canali social, fa il giro del web un video che giunge da Tricase Porto.

Un uomo, dalla banchina, pesca un pesce con un’asta fiocinata. Il gesto è sorprendente, le immagini scatenano subito i commenti che si dividono tra stupore e critiche.

Il video

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Donate letto e pittura che umanizza al Vito Fazzi

“Dicembre è quel periodo dell’anno che si riveste di luci, profumi e colori che parlano di vita, amore e famiglia, è la ricerca di un alloggio che possa accogliere e proteggere, un racconto che parla di una nascita e quindi della vita” – sono queste le parole con cui don Gianni Mattia…”

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Donato un letto da parto e l’umanizzazione pittorica di tre sale parto all’U.O. di Ostetricia e Ginecologia del Vito Fazzi. Un investimento concreto per il benessere delle mamme.

Sono stati presentati e donati un letto da parto e l’umanizzazione pittorica di tre sale parto ispirate ai fiori narciso, viola e peonia per l’unità operativa di Ostetricia e Ginecologia del presidio ospedaliero “Vito Fazzi” di Lecce.

E’ un gesto di solidarietà che acquista un significato ancora più profondo perché compiuto in prossimità delle festività natalizie, periodo simbolo di nascita e rinascita.

In questo clima di rinnovamento, l’Organizzazione di Volontariato Cuore e mani aperte ODV ha presentato queste due importanti donazioni, inserendosi pienamente nella missione dell’associazione: umanizzare le cure e gli spazi ospedalieri affinché ogni persona si senta accolta, rispettata e accompagnata.

Grazie alla collaborazione con Deghi S.p.A., l’associazione ha donato un letto da parto modello AVE2, una dotazione tecnologica di alto livello e dal valore economico rilevante.

Il letto, progettato per migliorare comfort, sicurezza ed ergonomia, contribuisce a rendere l’esperienza del parto più serena e centrata sulle esigenze della donna.

Al valore tecnologico si aggiunge un investimento dall’impatto psicologico profondo: l’umanizzazione pittorica di tre sale parto, resa possibile grazie ai contribuenti che hanno scelto di destinare il 5×1000 a Cuore e mani aperte ODV. Le sale, ispirate ai fiori narciso, viola e peonia, sono state trasformate in luoghi più accoglienti, distensivi e armoniosi, capaci di ridurre ansia e stress, favorire il benessere emotivo e offrire alle future mamme un ambiente che parla di delicatezza, cura e speranza.

Un intervento che sottolinea come la qualità dell’assistenza non dipenda solo dai dispositivi clinici, ma anche dagli spazi e dall’atmosfera che circondano le persone in un momento intenso come quello del parto. E proprio nel periodo dell’anno che celebra la nascita, questa iniziativa vuole essere un segno tangibile di vicinanza, bellezza e umanità.

Dicembre è quel periodo dell’anno che si riveste di luci, profumi e colori che parlano di vita, amore e famiglia, è la ricerca di un alloggio che possa accogliere e proteggere, un racconto che parla di una nascita e quindi della vita” – sono queste le parole con cui don Gianni Mattia, presidente di Cuore e mani aperte OdV, ha presentato l’iniziativa – “Quando una nuova vita inizia il nostro mondo cambia e ci rendiamo conto di essere protagonisti di un miracolo, del senso più profondo del nostro essere. Poco meno di un mese fa abbiamo fatto una donazione pensando ai bambini che nascono prematuri, ma innegabilmente anche le gravidanze che arrivano al termine portano con loro ansie e paure e l’umanizzazione pittorica diventa una carezza silenziosa che allevia la tensione. Con questa donazione speriamo di riuscire ad accompagnare le donne che stanno dando la vita in un’esperienza che possano ricordare in assenza della paura. Vogliamo che nel momento in cui sentiranno sul seno il corpicino dei loro piccoli possano ricordarsi del Narciso, simbolo di rinascita e nuovi inizi o della Viola che simboleggia la modestia e l’umiltà o ancora della Peonia che nel significato dei fiori richiama la prosperità, l’amore e la felicità. E forse loro insegneranno a questi bambini e bambine a coltivare questa bellezza.

Ancora una volta la nostra Associazione ha camminato insieme ad altri, perché lì dove la solidarietà unisce più cuori che amano e mani che aiutano, non c’è nulla di impossibile. Ed è così che in collaborazione con Deghi s.p.a. abbiamo realizzato la donazione del letto da parto. Deghi è una realtà consolidata nel nostro territorio e non è nuova ai gesti di solidarietà e noi siamo lieti di condividere un tratto di strada insieme.

E visto che la solidarietà è il riflesso dell’amore e che esso più è forte più sono le persone che si uniscono, l’umanizzazione pittorica delle tre sale parto è stata resa possibile da tutte le donazioni ricevute dal 5 per mille, un gesto semplice d’amore che racchiude in se tutto l’amore di Dio.”

Ringrazio l’Associazione Cuore e mani aperte ODV, sempre attenta ai bisogni dei pazienti, delle donne in questo caso, al loro benessere psicofisico e all’accoglienza nei nostri reparti. La donazione della decorazione pittorica di tre sale parto e il letto da parto si inseriscono nel percorso di umanizzazione delle cure e dei luoghi di cura che da tempo sosteniamo e supportiamo con convinzione. Le associazioni arrivano con efficacia dove noi a volte, per le ragioni più diverse, non riusciamo a intervenire. Motivo in più per dire loro Grazie di cuore” ha commentato il Direttore generale di ASL Lecce Stefano Rossi.

L’Associazione Cuore e mani aperte OdV è un ente del Terzo Settore che opera all’interno del nosocomio leccese da più di venti anni, grazie al sogno e vocazione del cappellano, Don Gianni Mattia, che ne è fondatore e presidente. L’Associazione ha saputo rendersi luogo di cura e rifugio per chi sta affrontando una sfida per la vita e crede nella potenza di un sorriso, attraverso la clownterapia, la Bimbulanza, la Casa di accoglienza e tanti altri progetti.

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Maglie, a pochi mesi dalle elezioni parte la campagna elettorale

Lo abbiamo detto presentando il movimento, lo abbiamo ribadito in Piazza Bachelet, lo abbiamo confermato nel confronto sui temi concreti della città…

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Riceviamo e Pubblichiamo:

È Ora Maglie propone Marcella Marzano come candidata Sindaco per guidare il cambiamento

Maglie si avvicina a un passaggio decisivo della sua storia. Dopo anni segnati da inerzia, scelte mancate e assenza di visione, cresce in città una volontà chiara: cambiare passo.
È da questa consapevolezza che È Ora Maglie ha deciso di fare un passo in avanti, mettendo a disposizione della comunità, in vista delle elezioni amministrative della prossima primavera, la propria proposta per la guida della città e per la carica di Sindaco: Marcella Marzano.

Fin dalla sua nascita, È Ora Maglie ha affermato una verità semplice e profonda: Maglie merita di più. Merita ambizione, qualità, ascolto. Merita un’amministrazione capace di scegliere e di assumersi responsabilità.

Lo abbiamo detto presentando il movimento, lo abbiamo ribadito in Piazza Bachelet, lo abbiamo confermato nel confronto sui temi concreti della città, a partire dalla mobilità e dai parcheggi. Sempre dalla stessa parte: quella dei cittadini e del futuro.

In questo cammino si colloca la nostra proposta.

Marcella Marzano è una donna profondamente radicata nella sua città. Madre di quattro figli, titolare di un’agenzia di assicurazioni, impegnata nel sociale, è stata la consigliera d’opposizione più votata alle elezioni comunali del 2020.

Per l’intero mandato ha esercitato un’opposizione ferma, coerente e rigorosa, dimostrando che anche dai banchi della minoranza è possibile ottenere risultati concreti e difendere gli interessi dei magliesi.

La sua candidatura a Sindaco è stata individuata all’unanimità dai simpatizzanti del movimento nel confronto di venerdì scorso.

Una scelta che nasce dal basso, dall’ascolto, dalla volontà di dare un volto credibile a una speranza che in città non si è mai spenta.

Marcella Marzano è la figura che riteniamo oggi più attrezzata per affrontare e vincere una sfida entusiasmante: restituire fiducia a Maglie e aprire una stagione nuova, all’altezza della sua storia gloriosa.

È Ora Maglie conferma la propria disponibilità a un dialogo aperto e leale con tutte le forze civiche, le realtà associative e con quei cittadini che non si sono rassegnati al grigiore, alle disfunzioni e alla mancanza di prospettiva dell’attuale amministrazione comunale.

A tutti mettiamo a disposizione la nostra proposta, convinti che rappresenti oggi la base più solida per costruire un’alternativa vincente.

Ma con la stessa chiarezza diciamo che siamo pronti a rimettere tutto in discussione – dal nome del movimento, fino alla candidatura a Sindaco – se emergerà una convergenza vera, ampia e responsabile su un progetto credibile e su una figura altrettanto forte.

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