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Attualità

Salento – Valona, amicizia eterna

Il sindaco della città albanese Dritan Leli i nvisita nel Salento. Ospite prima della Provincia e poi di diversi paesi del Capo di Leuca. A Tricase stretta di mano con il sindaco Antonio De Donno…

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Ospite del suo amico Antonio Biasco di San Dana, frazione di Gagliano del Capo (che è anche il presidente dell’associazione culturale “Ponti non muri” creatrice dell’evento Salento – Albania un ponte tra due sponde, la cui edizione 2021, la quarta,  è in programma per il 2 e 3 agosto) il sindaco di Valona, Dritan Leli, è stato dapprima in Provincia ospite del presidente Stefano Minerva e poi si è sottoposto ad un tour de force di visite tra i paesi del Capo di Leuca per conoscere, ascoltare, parlare e soprattutto suggellare ancora una volta quel rapporto di profonda amicizia che esiste tra il popolo albanese, in particolare la Città di Valona, e quello salentino.


Ed anche per tessere e sviluppare rapporti che uniscono e arricchiscono due terre divise da pochi chilometri di mare.


«Valona ha fatto importanti passi avanti in ambito turistico e credo che questo sia un tema su cui provare a ragionare insieme, soprattutto in ambito di trasporti più veloci da Otranto a Valona e viceversa, per realizzare un ponte tra le nostre due terre», ha detto il presidente Minerva.


«Siamo a disposizione per ragionare a livello istituzionale rispetto alla crescita infrastrutturale e allo sviluppo turistico, a costruire insieme proposte concrete per connettere le due realtà».


Se possibile ancora più amichevole, quasi informale, è stato l’incontro tenutosi nel Municipio di Tricase dove il padrone di casa, il sindaco Antonio De Donno, insieme a gran parte degli amministratori ha accolto il primo cittadino di Valona. All’incontro hanno partecipato anche, tra gli altri il Direttore Generale dell’Ospedale “Cardinal Panico” Tricase Suor Margherita Bramato, Don Lucio Ciardo, direttore della Caritas diocesana di Ugento, e il giornalista de “La Gazzetta del MezzogiornoAntonio Andrea Ciardo.


Tutti loro hanno raccontato delle storie che hanno vissuto in prima persona nei primi anni ’90, gli anni cioè che hanno fatto seguito alla caduta del regime nel Paese delle Aquile che, a sua volta, ha sturato tutte le esigenze di un popolo ridotto dal comunismo ad aver bisogno di tutto.


Quelli erano gli anni, per chi è troppo giovane per ricordare, in cui in tutta Puglia arrivavano navi stracolme di profughi albanesi.


IL RICORDO DI SUOR MARGHERITA


«QUELLA VOLTA CHE DON EUGENIO LICCHETTA…»


In particolare ha colpito la storia raccontata da Antonio Andrea Ciardo che ha riportato degli aneddoti su don Eugenio Licchetta, storico parroco della chiesa di Sant’Andrea nel rione di Caprarica su cui sta scrivendo un libro… «documenti alla mano».


Ciardo ha ricordato come il prete tricasino nel 1991, in visita a Valona, volle aiutare i locali nella ricostruzione della locale chiesa cattolica, trasformata dal regime albanese prima in teatro dei burattini e poi in un granaio. Don Eugenio, senza vantarsene con nessuno, donò 65 milioni di lire (una bella cifra per quei tempi!) dando fondo al suo TFR e ai risparmi di una vita. Così come, avendo visto la chiesa di Sant’Andrea (come quella di Caprarica di cui era titolare) i Valona completamente distrutta ma con tanti foglietti di carta infilati nelle crepe diffuse su ciò che rimaneva della struttura. Quei foglietti contenevano offerte per più poveri così, uno volta venutone a conoscenza, raccolse quanto aveva in tasca lui e quanto i suoi amici per contribuire e lasciò tutto tra le mura diroccate della chiesa di Sant’Andrea a Valona. Bravo a Don Eugenio e bravo ad Antonio Ciardo che ha reso giustizia ad un parroco, ad un uomo forse un  po’ troppo spesso ingiustamente bistrattato.


Tornado alla visita di oggi, il sindaco De Donno ha sottolineato che l’incontro può essere un preludio a futuri scambi per contribuire a far crescere sia Valona che le comunità salentine. Il sindaco Drita Leli, omaggiato con un dipinto dello stemma dei Gallone ad opera dell’artista locale Mimmo Camassa, ha da parte sua ringraziato senza nascondere di essere rimasto favorevolmente colpito, «direi proprio emozionato» dalle testimonianze su Valona ascoltate.


OGGI VALONA È COSÌ



Attualità

PNNR, cabina di regia presso la Prefettura a Lecce: avanti tutta!

E’ stata ribadita l’esigenza di continuare nelle azioni di supporto ai Comuni, in considerazione della scadenza prevista nel 2026 per la realizzazione di tutte le progettualità inserite nel PNRR, la Cabina proseguirà…

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Nuova riunione della Cabina di Coordinamento. Le buone prassi in campo per la realizzazione di tutte le progettualità inserite nel PNRR.

Si è tenuta  ieri, presso la Prefettura di Lecce, una nuova riunione della Cabina di coordinamento per il PNRR, con l’obiettivo di monitorare lo stato di avanzamento degli interventi previsti dalle progettualità del PNRR. 

L’incontro, presieduto dal Viceprefetto Vicario, Maria Antonietta Olivieri, ha visto la partecipazione della Struttura di Missione per il PNRR costituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Ragioneria Generale dello Stato e della Ragioneria Territoriale di Lecce, della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per le province di Brindisi e Lecce, dell’Ufficio Scolastico Regionale della Puglia, del Provveditorato Interregionale per le opere pubbliche, della Regione Puglia, della Provincia di Lecce, del Comune di Lecce, delle Unioni dei Comuni e di ANCI Puglia, nonché dei referenti dei Comuni di Campi Salentina, Castrì di Lecce, Cavallino, Corigliano d’Otranto, Gagliano del Capo, Melissano, Muro Leccese, Patù, San Cassiano, Specchia, Squinzano e di Tricase. 

I lavori della Cabina di Coordinamento si sono incentrati sull’esame dello stato di avanzamento delle progettualità interessate e sulla implementazione dei dati su ReGiS, necessaria al raggiungimento dei target previsti dall’Unione Europea, sulla base delle risultanze dei precedenti Tavoli tematici tenutesi in Prefettura con le Amministrazioni centrali titolari dei finanziamenti, i soggetti attuatori e le diverse strutture di coordinamento, avvalendosi, altresì, del supporto del Presidio PNRR della Ragioneria Territoriale dello Stato di Lecce. 

E’ stata ribadita l’esigenza di continuare nelle azioni di supporto ai Comuni, in considerazione della scadenza prevista nel 2026 per la realizzazione di tutte le progettualità inserite nel PNRR, la Cabina proseguirà, nelle prossime settimane, il monitoraggio legato alla valorizzazione di ReGiS. 

Al termine dei lavori, è stata unanimemente condivisa l’esigenza di continuare la positiva attività di collaborazione tra le Amministrazioni interessate, sia centrali che periferiche, al fine di superare le ulteriori criticità e pervenire, entro i termini, alla definizione delle progettualità programmate. 

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Attualità

Quando l’amore per lo sport fa cento

La cifra tonda di Franco Margarito nelle maratone: un atlante mondiale di sfide lungo 24 anni

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di Lorenzo Zito

Cento maratone alle spalle. Una vita di corsa da sportivo non professionista, senza vedere ancora il traguardo. Franco Margarito, 63 anni, già felicemente nonno, di professione geometra e direttore tecnico specializzato in opere pubbliche, di Ruffano, conta la vita in chilometri. La mattina li macina in auto, per lavoro. La sera nei suoi scarpini, che quotidianamente allaccia per “avvicinarsi” alla sua prossima maratona, ai prossimi 42km (e rotti) da correre in qualche angolo del globo, vicino o lontano da casa.

Oggi non appende la casacca al chiodo, ma stappa una bottiglia per festeggiare la cifra tonda. Sportivo da sempre, Franco ha iniziato da ragazzino. Dalla corsa campestre ed il calcio è passato alla corsa su pista, col gruppo sportivo Fiamma Maglie. Poi, l’amore e la corsa lo hanno reso (anche) cittadino tavianese d’adozione: la moglie, Angela Rita Bruno, originaria di Taviano e già assessora del Comune di Ruffano, è anche la ragione per cui lui, 24 anni fa, ha conosciuto l’Atletica Taviano 97. “È diventata la mia seconda famiglia”. Oggi lui ne è una colonna portante.

Con loro, lo scorso 16 novembre, in terra amica, alla 6ª edizione della Maratona della Grecia Salentina, ha segnato il suo traguardo speciale: la sua centesima.

I primi 42km e 195 metri sono stati i più famosi al mondo, quelli della Maratona di New York: era il 6 novembre 2005. Da allora, il mondo si è aperto attraverso lo sport, in un susseguirsi di luoghi, strade e emozioni: Parigi, Milano, Lisbona, Valencia, Barcellona, Roma. E poi Amsterdam, Bruxelles, Firenze, Oslo, Stoccolma, Venezia.

L’elenco è un vero atlante personale. Per citarne solo alcune: Tirana, Budapest, la Collemarathon nelle Marche, il Lago di Garda, Sabaudia. In Puglia il Gargano, Sannicandro, Putignano, Barletta. E ancora le ultra: la 100 km del Passatore, la Pistoia–Abetone, il Gran Sasso, la 50 km del Vesuvio, Rapone, e le 6/8 ore di Lavello, fino al Parco Nord di Milano e alla 6 ore di Roma.

Una geografia fatta di fatica, amicizia e passi lunghi, che trova nella Maratona della Grecia Salentina un simbolo: “È bellissima. Attraversa 9 Comuni. Speriamo che la passione (di chi la pratica e di chi la organizza, come Cristian Bergamo) la preservi a lungo perché, oggi, è un piccolo patrimonio culturale sportivo nostrano”.

Accanto a lui, lungo il percorso, non sono mancati compagni di viaggio: gli amici runner Eliseo Stefano e Marco Marino, e naturalmente l’Atletica Taviano97, con il presidente Sergio Perchia “che da 24 lunghi anni mi vede associato”, ci racconta.

4 ore, 21 minuti e 38 secondi il tempo per chiudere la centesima. Non serve far calcoli per capire che per un maratoneta lo sport non è un optional o un passatempo. È parte integrante della propria vita.

Chi può spiegare meglio, allora, ad un bambino cosa significhi praticare sport? “Fare sport è vita. È al contempo sacrificio e libertà. E, pur essendo la corsa una pratica individuale, è grande opportunità di confronto”.

A casa, nel frattempo, c’è una stanza invasa da cimeli, gadget e medaglie: ogni oggetto racconta un frammento di questa sua storia. Non sono in ordine. “Adesso è ancora il momento di collezionarli. Per catalogarli ci sarà spazio, più avanti”. In agenda c’è già la prossima: la prima edizione della Due Mari a Taranto. Nel cuore le parole di Eugenio Montale: “Amo l’atletica perché è poesia. Se la notte sogno, sogno di essere un maratoneta”.

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Attualità

Uno contro uno e uno contro zero

Rifiuti elettrici ed elettronici. Quando ne acquistiamo un nuovo elettrodomestico, ogni negozio (anche online) è obbligato a ritirare quello vecchio; i negozi con una superficie di vendita superiore ai 400 mq devono ritirare senza obbligo di acquisto i piccoli rifiuti elettrici ed elettronici come telefoni, tablet, frullatori, asciugacapelli…

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Non tutti lo sanno ma quando acquistiamo un nuovo apparecchio elettronico, ogni negozio (anche online) è obbligato a ritirare quello vecchio.

E, se il negozio è grande e gli apparecchi sono piccoli, questo obbligo vige anche fuori dal momento di acquisto: i rivenditori diventano raccoglitori, e sono tenuti ad avviare il corretto smaltimento dei dispositivi.

La gestione del fine vita dei prodotti tecnologici è semplice, ma, a quanto pare, in pochi lo sanno.

E anche questo rende difficile al nostro Paese raggiungere il target europeo di raccolta dei rifiuti elettrici ed elettronici: rispetto all’obiettivo del 65%, infatti, siamo circa al 30% e l’Italia, per chi non lo sapesse è sotto procedura di infrazione.

Come ha riportato il Corriere della Sera, il 91% dei consumatori italiani ha comprato almeno un elettrodomestico nell’ultimo anno, con una media di 5 prodotti ciascuno, e di questi più della metà sono piccoli apparecchi, elettronica da consumo come cavi o adattatori per prese elettriche e prodotti da computer.

Vale quindi la pena ricordare che i negozi di elettronica sono obbligati a ritirare gratuitamente gli elettrodomestici usati secondo la normativa “uno contro uno”, cioè al momento dell’acquisto di un apparecchio nuovo equivalente.

Inoltre, i negozi con una superficie di vendita superiore ai 400 mq devono offrire anche il ritiro “uno contro zero” per i piccoli rifiuti elettrici ed elettronici (con dimensioni inferiori a 25 cm come (come telefoni, tablet, frullatori, asciugacapelli), senza obbligo di acquisto.

 

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