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Scuola: fusioni, accorpamenti e meno dirigenti

I sindaci di Trepuzzi, Surbo, Leverano, Maglie, Tricase, Gallipoli, Galatina, Copertino, Nardò e Lecce dicono no. Il piano di riorganizzazione previsto

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Esaminare le principali problematiche e assicurare la disponibilità della Provincia ad ascoltare le esigenze e le aspettative del territorio e vagliare insieme le scelte più adeguate: con questa finalità il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva ha convocato oggi tutti i soggetti coinvolti nel procedimento di elaborazione ed approvazione del Piano di dimensionamento scolastico 2024-2025, alla luce delle importanti novità introdotte dalla Legge di bilancio.


La sala consiliare di Palazzo dei Celestini ha ospitato i rappresentanti provinciali delle organizzazioni sindacali del settore Scuola e dei sindacati confederali, i sindaci del territorio e il dirigente reggente dell’Ufficio scolastico provinciale di Lecce Mario Trifiletti. 


Presenti il consigliere provinciale delegato alla Rete scolastica e Diritto allo studio Fabio Tarantino, il direttore generale dell’Ente Andrea Romano, il capo di gabinetto Antonio Perrone, il dirigente del servizio provinciale Edilizia e Programmazione rete scolastica Dario Corsini.


Al centro del confronto odierno le novità introdotte dalla Legge di bilancio per l’anno 2023 che ha riformato la materia del dimensionamento scolastico superando, ai fini del riconoscimento dell’autonomia scolastica, la precedente impostazione basata esclusivamente su parametri dimensionali del singolo istituto scolastico (per l’a.s. 2024/25 600/400 alunni). 


La nuova norma invece prevede che dall’anno scolastico 2024/2025 sia definito e distribuito alle Regioni un contingente organico dei dirigenti scolastici e dei direttori amministrativi.


Nei limiti di tale contingente, le Regioni provvedono autonomamente al dimensionamento della rete scolastica entro il 30 novembre di ogni anno. 


Contro tale riforma, il 28 febbraio scorso, la Regione Puglia ha presentato ricorso alla Corte Costituzionale (l’udienza pubblica è fissata per il 21 novembre 2023) e, in attesa della sentenza, ha applicato il decreto e definito i criteri di riorganizzazione delle istituzioni scolastiche regionali per adeguarne il numero complessivo a quanto stabilito dalla legge. 


In particolare, per l’anno scolastico 2024-2025, il contingente di dirigenti e direttori amministrativi definito a livello ministeriale ed assegnato alla Regione Puglia è pari  a 569, numero che si ridurrà ulteriormente nei prossimi due anni arrivando a 557 nell’a.s. 2026/27. Pertanto, rispetto alle 627 istituzioni scolastiche attualmente attive in Puglia, nel prossimo triennio 2024/25 – 2026/26 si verificherà la perdita di 74 istituzioni scolastiche di cui 58 nell’a.s. 2024/25. 


Con riferimento alle istituzioni scolastiche del primo ciclo di istruzione presenti sul territorio della provincia di Lecce l’applicazione dei parametri nazionali e dei criteri determinati in sede regionale comporterà per l’a.s. 2024/25 la perdita di 10 autonomie scolastiche in diversi comuni del territorio provinciale.  


 La Provincia di Lecce, sia prima che dopo aver ascoltato sindaci e parti sociali, dichiara la propria contrarietà alla previsione sull’accorpamento degli istituti scolastici conseguente alla riforma. Condivide il ricorso presentato dalla Regione Puglia e si preoccuperà di contattare, attraverso gli uffici del Servizio provinciale Edilizia e Programmazione rete scolastica, Anci Puglia e Regione per chiedere di poter intervenire a supporto nel giudizio”, afferma il consigliere provinciale delegato alla Rete scolastica e Diritto allo studio Fabio Tarantino.


Inoltre, nel condividere la posizione di contrarietà emersa nel confronto con i sindaci e con le confederazioni sindacali, chiederemo a tutti i comuni interessati di contribuire con proposte migliorative dell’attuale ipotesi di riorganizzazione degli istituti dei comuni di Trepuzzi, Surbo, Leverano, Maglie, Tricase, Gallipoli, Galatina, Copertino, Nardò e Lecce”, conclude il consigliere Tarantino.


Come sarebbe la nuova geografia scolastica del Salento


In attesa di novità ufficiali per ora, come detto, si tratta solo di una bozza, che la Regione in attesa di una sentenza ha redatto applicando il decreto e definendo i criteri di riorganizzazione delle istituzioni scolastiche regionali per adeguarne il numero complessivo a quanto stabilito dalla legge.

L’indirizzo è quello di salvaguardare a prescindere dalle iscrizioni le scuole dei piccoli centri e accorpare invece quelle sottodimensionate dei centri più grandi mantenendo comunque la presenza di almeno una scuola in paese.


Così nella nostra provincia andrebbero verso al fusione i  due Istituti Comprensivi di Maglie. Quello di via Manzoni ed il “Principe di Piemonte” hanno oggi una media di iscrizioni pari a 736,5 alunni, insieme arriverebbero a 1.473.


Stesso discorso a Tricase, dove il “Via Apulia” e la “Pascoli, oggi con una media di 762 iscritti, accorpati arriverebbero a 1.524.


A Gallipoli finirebbero sotto la stessa dirigenza il “Sofia Stevens” e il Polo 2 (media 802 alunni, dopo la fusione sarebbero 1.604.


A Trepuzzi, l’unione tra Polo 1 e Polo 2, porterebbe il numero degli iscritti dagli attuali 551 di media a 1.102.


A Surbo, “Ampolo” e “Springer” insieme arriverebbero a 1.253 (oggi in media gli iscritti sono 626,5).


A Leverano la fusione del “Geremia Re” e del “Don Lorenzo Milani”, oggi con una media iscritti di 659,5, produrrebbe un totale di 1.319 alunni.


A Galatina gli attuali tre Istituti diverrebbero due con l’accorpamento dei plessi di Collemeto (oggi Polo 2) al Polo 1 per un totale di 979 alunni e la fusione del Polo 3 con ciò che resta del Polo 2 per un totale di 1.139 alunni.


Stesso disegno e riduzione di un’istituto scolastico a Copertino dove sarebbe accorpata al “San Giuseppe” la Scuola dell’Infanzia del Polo 1: mentre andrebbero verso la fusione il “Falcone” e ciò che resta del Polo 1 (1.281 alunni).


A Nardò prevista la fusione nel Polo 1 di parte dell’I.c. “Ingusci” (per un totale di 1.339 alunni); il resto sarebbe incorporato al “Renata Fonte”, (per 1.200 alunni).


Fusione anche a Lecce dove finirebbero sotto la stessa dirigenza la Secondaria “Quinto Ennio” e il circolo didattico “Battisti” per un totale di 1.235 alunni.


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Luminarie Parisi nello spot di Natale di Poste Italiane

Torquato Parisi: “Questa luce nasce dalla nostra terra e dal lavoro delle mani. Quando riesce ad arrivare così lontano, smette di essere solo nostra e diventa patrimonio condiviso”…

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Le Luminarie Parisi 1876, storica realtà artigiana salentina con sede a Taurisano, sono partner di Poste Italiane per lo spot natalizio 2025 La sera dei Miracoli”, girato in Puglia, tra Lecce e Monopoli e attualmente in onda sulle reti nazionali.  Non un punto di arrivo, ma uno dei tanti traguardi di un percorso che vede l’artigianato  salentino delle Luminarie Parisi 1876 misurarsi da tempo con scenari sempre prestigiosi.

«Siamo artigiani del Sud da generazioni e mai avremmo immaginato di arrivare fin qui», commenta Rocco Parisi. «Vedere il nostro lavoro all’interno di uno spot televisivo che parla a tutto il Paese è un’emozione che va oltre le parole».

Sulla stessa linea Torquato Parisi: «Questa luce nasce dalla nostra terra e dal lavoro delle mani. Quando riesce ad arrivare così lontano, smette di essere solo nostra e diventa patrimonio condiviso. La partnership con Poste Italiane, realtà storicamente vicina agli italiani e simbolo del Paese, rafforza ulteriormente il valore di questo nuovo traguardo».

Lo spot La sera dei Miracoli racconta la storia di Filippo, un bambino che spedisce un pacco speciale, carico di ricordi, al nonno scomparso. Un gesto semplice che diventa metafora di un legame che resiste al tempo e alla distanza, valorizzando il ruolo dei servizi postali come strumento di prossimità e relazione. Le immagini restituiscono scorci autentici del territorio pugliese, tra atmosfere notturne e luci natalizie.

Con questa collaborazione, Poste Italiane sceglie la Puglia, valorizzandone i territori e le competenze artigiane all’interno di uno scenario nazionale che riconosce ancora una volta nella nostra tradizione un patrimonio di valore condiviso.

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Stomeo, non sarò io il prossimo candidato sindaco

Voglio contribuire a un progetto che dia nuova linfa civica alla nostra comunità. Un percorso che metta al centro la partecipazione, il dialogo…

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Riceviamo e Pubblichiamo

PER UNA NUOVA STAGIONE POLITICA A MELPIGNANO

Amo profondamente la mia comunità. Ad essa e al benessere dei suoi cittadini, ho dedicato gli anni più intensi e fecondi del mio impegno politico: cinque anni da assessore comunale, dieci da sindaco e cinque (fino ad oggi) da capogruppo della minoranza consiliare.

Che grande privilegio essere al servizio dei miei concittadini!

In questo avvincente percorso di rappresentanza pubblica, ho compreso quanto sia essenziale creare le condizioni per una concordia stabile tra le diverse anime della comunità, favorendo uno sviluppo equo e solidale. Ho così imparato quanto sia impegnativo, ma allo stesso tempo gratificante, aiutare la comunità a riconoscere i propri reali bisogni, a bilanciare gli interessi contrastanti e a costruire ponti per superare le distanze tra le diverse posizioni.

Non nascondo di aver commesso errori: per ingenuità, per eccesso di entusiasmo o, a volte, per non aver ascoltato abbastanza. Tuttavia, rivendico di aver agito con onestà intellettuale e passione. Lo affermo con la serenità di chi si rimette al giudizio dei fatti, visibili a chiunque abbia un cuore onesto per guardare.

Anche dall’opposizione, il mio impegno è rimasto incrollabile. Insieme ai colleghi Luigi Montinaro, Antonio Sicuro e al gruppo di Melpignano Civica, abbiamo garantito un presidio democratico rigoroso: difendendo gli interessi di tutti e stimolando la maggioranza, perché l’obiettivo finale deve sempre essere il bene comune, non la battaglia di parte.

Oggi, però, sento il bisogno di guardare oltre. Voglio contribuire a un progetto che dia nuova linfa civica alla nostra comunità. Un percorso che metta al centro la partecipazione, il dialogo e la voce libera di tutti i cittadini. Melpignano ha bisogno di costruire opportunità concrete per l’azione collettiva, in cui ognuno senta di poter contare e di poter contribuire con fiducia e libertà alla vita pubblica.

Quindi, lo dico con estrema chiarezza: non sarò io il prossimo candidato sindaco.

Sosterrò invece chi vorrà proporre ai melpignanesi un nuovo patto civico. Metto a disposizione la mia esperienza e la mia capacità di ascolto, non per indicare la rotta, ma per sostenere il viaggio.

Sarò al fianco di chi crede in un futuro fondato sulla trasparenza, sul rispetto per tutti, per una Melpignano che sappia dare valore alle differenze di opinione.

Le prossime elezioni amministrative sono alle porte e abbiamo l’opportunità di costruire insieme una nuova stagione di progresso e benessere per la nostra Melpignano. Torniamo a essere protagonisti della nostra vita in comune: possiamo volerlo, sapremo farlo.

Ivan Stomeo

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Come sarà il tempo a Natale?

Il passaggio di questa perturbazione innescherà una circolazione depressionaria tra l’Iberia e il Nord Africa che nel corso del fine settimana si avvicinerà alle nostre regioni meridionali…

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PRIMA INTENSA PERTURBAZIONE IN ARRIVO, RISCHIO FORTE MALTEMPO MARTEDI’ –

“L’anticiclone, responsabile di clima molto mite, stabilità atmosferica ma anche nubi basse, nebbie e qualità dell’aria scadente in molte zone dello Stivale, già nel corso di lunedì inizierà a indebolirsi da Ovest, stante l’ingresso di una nuova intensa perturbazione.” Lo conferma il meteorologo di 3bmeteo.com Manuel Mazzoleni, che spiega: “Quest’ultima già entro sera porterà un peggioramento su Sardegna, medio-alto versante tirrenico e parte del Nordovest. Ma sarà martedì che interesserà in maniera decisa lo Stivale con fenomeni anche di forte intensità tra Nordovest, versante Tirrenico, Sicilia e Ioniche meridionali, con accumuli localmente anche oltre i 60/70mm e rischio nubifragi su Liguria di Levante e Toscana occidentale.”

“Oltre alla pioggia la neve tornerà a interessare le Alpi centro-occidentali, mediamente oltre gli 800-1100m, a tratti sin verso i 300/500m sul basso Piemonte e sull’entroterra ligure di Ponente con il ritorno della dama bianca anche a Cuneo. Il tutto sarà accompagnato da forti venti di Libeccio/Scirocco che spazzeranno buona parte dei nostri mari con rischio mareggiate su Liguria, medio-alto versante Tirrenico, Sicilia meridionale e sui versanti ionici.

Tra mercoledì e giovedì la perturbazione tenderà gradualmente ad allontanarsi, favorendo un lento e graduale miglioramento che, tuttavia, non durerà molto.”

DEPRESSIONI IN ARRIVO NEL PROSSIMO WEEKEND

“Il passaggio di questa perturbazione innescherà una circolazione depressionaria tra l’Iberia e il Nord Africa che nel corso del fine settimana si avvicinerà alle nostre regioni meridionali, sospinta da una nuova intensa perturbazione in avvicinamento dall’Europa nordoccidentale. L’azione congiunta dei due sistemi porterà così venerdì un nuovo peggioramento tra Isole Maggiori ed Estremo Sud.

Nel corso del fine settimana, pur con le dovute incertezze dettate dalla distanza temporale, il peggioramento si farà strada al Sud, sulle regioni tirreniche e al Nordovest, mentre rimarranno ancora ai margini del peggioramento il Nordest e le regioni adriatiche.”

SETTIMANA SANTA ANCORA INCERTA, MA CON RISCHIO MALTEMPO E NEVE A MEDIO-BASSA QUOTA

“La tendenza vede così un nuovo probabile peggioramento del tempo a inizio della settimana che ci traghetterà al Santo Natale. Tra lunedì e martedì il maltempo dovrebbe coinvolgere tutto lo Stivale con fenomeni localmente ancora intensi e nevicate sui settori alpini a quote medio-alte, mentre la Vigilia potrebbe vedere ancora locale maltempo al Centro-Sud e all’estremo Nordest”, precisa il meteorologo di 3bmeteo: “Da Natale in poi la situazione resta ancora molto incerta. Tuttavia i modelli intravedono l’irruzione di correnti più fredde dall’Europa nordorientale, convogliate sullo Stivale da un robusto anticiclone in rinforzo sui Paesi scandinavi. La seconda parte della settimana di Natale potrebbe così presentarsi a tratti ancora instabile e via via più fredda, con temperature che torneranno sotto le medie del periodo, in particolar modo al Nord, dove la neve potrebbe spingersi sino a quote collinari o localmente anche più in basso.” conclude Mazzoleni di 3bmeteo.

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