Attualità
Tricase: «Bloccare la nuova antenna a Lucugnano non è impossibile!»
Il Cantiere civico insiste: «Crediamo che esistano le condizioni perché si valuti l’adozione di atti amministrativi in coerenza con il nuovo indirizzo giurisprudenziale, emanato dal TAR Lecce»
Il Cantiere civico torna sulla questione dell’installazione dell’antenna a Lucugnano ad opera della SiTower, di cui si è discusso nel consiglio comunale del 21 novembre.
«Nell’occasione», scrivono i consiglieri di opposizione Carmine Zocco, Gianluca Errico e Giacomo Elia, «abbiamo ribadito la nostra posizione di netta contrarietà e forte perplessità sul luogo scelto per l’installazione, già espressa nel corso dell’assemblea pubblica con i cittadini di Lucugnano. Alcuni fatti rilevanti accaduti negli ultimi giorni ci inducono a richiedere con urgenza l’adozione di atti amministrativi adatti a rispondere ai rilievi».
Secondo il Cantiere «dall’analisi più accurata della procedura adottata per ottenere l’autorizzazione, la S.C.I.A. ai sensi della procedura semplificata prevista dal D.Lgs n. 259 del 2003, risulta che al punto 21 della stessa si afferma che “l’intervento non ricade nella fascia di rispetto cimiteriale” (art.338 de. T.U. delle leggi sanitarie 1265/1934). Questa affermazione risulta sbagliata, come emerge dal confronto tra la mappa prodotta dall’Azienda e quella comunale».
E ancora: «Con ordinanza del 23 novembre, la III sezione del TAR Lecce ha dato ragione al Comune di Arnesano contro il ricorso di un operatore di telefonia, a cui era stata negata l’installazione di una antenna. Questo caso ha molto in comune, per la tipologia e la dimensione dell’antenna, con l’intervento in corso a Lucugnano. IL provvedimento del Comune era intervenuto decorso il termine di 90 giorni dalla SCIA e, dunque, secondo la società ricorrente, oltre il termine entro il quale il Comune poteva intervenire, essendo maturato il silenzio-assenso sull’istanza dei privati».
Dal CAmtiere ricordano come «il TAR Lecce, aderendo alle tesi del Comune di Arnesano, ha invece affermato che per l’intervento fosse necessario un permesso di costruire e non la semplice SCIA presentata dal ricorrente. Per la sua altezza di m. 42, l’antenna ha, infatti, un evidente impatto ambientale. Della stessa entità, ricordiamo, si configura l’antenna in costruzione a Lucugnano. Secondo il Giudice Amministrativo “se, in linea astratta, le infrastrutture per le comunicazioni elettroniche, assimilate in toto alle opere di urbanizzazione primaria (art.86 co.3 d.Lgs 259/2003) non necessitano del permesso di costruire, essendo sufficienti per la loro realizzazione e modifica, rispettivamente, l’autorizzazione unica o la SCIA (entrambe disciplinate dall’art.87 e seguenti del Codice citato), sul piano concreto, come nella fattispecie in oggetto, laddove alle già di per sè rilevanti caratteristiche di altezza e dimensioni, si affianchino altresì opere accessorie ad evidente impatto urbanistico e d edilizio, appare necessario il previo assenso edilizio”».
L’art. 3 del D.Lgs n.380/2001 definisce, tra gli altri, quali interventi di nuova costruzione: gli interventi di urbanizzazione primaria e secondaria realizzati da soggetti diversi dal Comune; la realizzazione di infrastrutture e di impianti, anche per pubblici servizi che comporti la trasformazione in via permanente di suolo inedificato; l’installazione di torri e tralicci per impianti radio ricetrasmittenti e di ripetitori per i servizi di telecomunicazione.
«Per quanto esposto», concludono dal cantiere civico, «crediamo che esistano le condizioni perché si valuti l’adozione di atti amministrativi in coerenza con il nuovo indirizzo giurisprudenziale, emanato dal TAR Lecce».
Attualità
Minerva tira le orecchie al PD di Tricase: “Scelta di Chiuri errore politico”
“Il candidato è persona stimata, ma il metodo con cui è stato scelto, senza un vero confronto, desta perplessità. Così non si crea alternativa forte e credibile per produrre un cambiamento radicale e necessario per la città”
Il PD di Tricase ha annunciato in queste ore il suo candidato sindaco per le amministrative 2026, nella persona di Vincenzo Chiuri. A seguito dell’annuncio giunge in Redazione l’intervento di Stefano Minerva che, fresco di elezione nel consiglio regionale della Puglia proprio col Partito Democratico, esprime perplessità per l’accaduto.
Decisione questa che aveva già creato maretta in Città, con le dimissioni dal Partito Democratico del consigliere Minonne (leggi qui).
La nota di Minerva
“Apprendo dalla stampa che il circolo del PD di Tricase ha già individuato il prossimo candidato sindaco del centrosinistra, un professionista affermato e una persona di indiscutibile valore.
Tuttavia, ciò che desta perplessità non è il nome, ma il metodo. Assumere una decisione così rilevante senza un vero confronto e con l’intero campo del centrosinistra non è solo poco democratico: è un errore politico.
Anche alla luce della condivisa posizione espressa in un documento presentato alla città ad aprile in cui si stabiliva il percorso e il metodo che lasciava aperta la porta a tutte quelle forze politiche, realtà sociali, gruppi e movimenti alternativi alla attuale amministrazione De Donno.
Ritengo che non si possa tornare indietro da li.
Se l’obiettivo è vincere le prossime elezioni e aprire una nuova pagina per Tricase, allora dobbiamo insistere sulla costruzione di una coalizione inclusiva frutto di un percorso condiviso, trasparente, capace di tenere insieme tutte le energie progressiste della città. Per questo chiedo alla segreteria provinciale del Partito Democratico di convocare al più presto un tavolo di coalizione che riunisca tutte le forze politiche e civiche che si riconoscono nel progetto di Antonio Decaro.
Vincezo Chiuri è persona stimata e la sua candidatura arricchisce il valore complessivo del centrosinistra. Ma il centrosinistra deve restare unito, in un percorso già avviato nei mesi scorsi e che deve continuare nel segno di un progetto di rilancio della città. Serve spirito costruttivo e lungimiranza per tenere innanzitutto insieme il perimetro della coalizione e poi provare ad allargare a tutte le forze che possono riconoscersi nell’alternativa. Tricase ha bisogno di partecipazione, di unità delle forze responsabili. Non è sufficiente oggi mettere sul tavolo una candidatura assolutamente condivisibile. Oggi serve arrivare ad una candidatura condivisa. Questo deve essere il nostro orizzonte. Un orizzonte che va preservato anche ricorrendo, se necessario, a strumenti partecipativi dal basso che sono un tratto distintivo della storia del nostro partito. Solo così potremo offrire ai cittadini l’alternativa forte e credibile in grado di produrre un cambiamento radicale e necessario per la città”.
Attualità
Tricase, la minoranza al sindaco: “Stop agli interventi sullo stadio”
La nota di Carità, Baglivo e Ciardo dopo la decisione dell’ASD Atletico Tricase di non disputarvi più le partite casalinghe: “Basta spendere denari su questa struttura fatiscente e irrecuperabile: chiediamo tavolo tecnico”
A seguito della nota del Presidente dell’ASD Atletico Tricase (sig. Antonio Brigante), con la quale la società di calcio comunica lo svolgimento delle partite casalinghe presso lo stadio di Maglie, i consiglieri comunali di “Tricase, che fare?” (Giovanni Carità, Antonio Luigi Baglivo, Armando Ciardo) intervengono con una nota al Sindaco per “chiedere la sospensione di qualsiasi progetto inerente il “San Vito”“.
“Troppi denari pubblici sono stati spesi nel corso di questi ultimi decenni su una struttura che resta sempre e comunque fatiscente, superata e irrecuperabile“, scrivono i tre consiglieri di opposizione che chiedono chiedono “l’istituzione di una tavolo tecnico al fine di discutere e programmare un’intervento degno di una città come Tricase e della sua storia calcistica“.
Attualità
Tricase: dopo l’annuncio del candidato sindaco, Minonne lascia il PD
Il consigliere comunale eletto con il Partito democratico: «Vincenzo Chiuri, persona di elevata professionalità e meritevole di stima, ma si è arrivati alla sua nomina con un percorso non condiviso»
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Dopo il comunicato con cui Partito democratico, Sinistra italiana e Cantiere civico hanno annunciato la candidatura a sindaco di Vincenzo Chiuri, arrivano la defezione e l’annuncio di dimissioni dal PD del consigliere comunale Francesco Minonne.
«Considerati gli ultimi sviluppi politici che hanno portato il Partito Democratico di Tricase alla candidatura a sindaco del Dott. Vincenzo Chiuri, persona di elevata professionalità e meritevole di stima, con un percorso non condiviso», il consigliere Minonne, comunica di «valutare le dimissioni da consigliere comunale del PD e di non rinnovare la tessera di partito».
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