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Attualità

Tricase Città del Sollievo

Riconoscimento del Ministero della Salute. Il sindaco Chiuri: “Ne siamo orgogliosi”. Ente proponente la Pia Fondazione “Card. Panico” con l’ospedale e la Casa di Betania al servizio di quanti percorrono il tunnel della malattia e di coloro che affrontano la fase terminale della vita

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Questa mattina in vista della ricorrenza della 28ª giornata nazionale del sollievo (domenica 26 maggio), a Roma, nel corso di una conferenza di presentazione al Ministero della Salute è stato ufficializzato il riconoscimento di “Città del Sollievo” a Tricase. Alla conferenza indetta per l’iniziativa dei promotori (Ministero della Salute, Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, fondazione nazionale Gigi Ghirotti) ha partecipato il sindaco Carlo Chiuri (nella foto grande in alto con il famoso soprano Chiara Taigi, il sottosegretario alla Salute Armando Bartolazzi e il presidente della Fondazione Ghirotti Vincenzo Morgante), a cui è stato conferito il prestigioso riconoscimento. Appresa la notizia, lo abbiamo raggiunto telefonicamente per  una breve dichiarazione, non appena atterrato all’aeroporto di Brindisi durante il suo viaggio di ritorno nel Salento: “A nome di tutta Tricase, che mi onoro di rappresentare, sono orgoglioso di questo riconoscimento per tutte le implicazioni che comporta”.


È stato in pratica riconosciuto “l’impegno dell’amministrazione comunale nel promuovere politiche sociali e servizi alla persona rivolto a tutte le fasce della popolazione, in modo particolare per quelle più bisognose, più povere più fragili”, si legge nella motivazione della Fondazione.


Prendersi cura, dare sollievo al dolore fisico, la sofferenza psicologica e spirituale, cercare di garantire la migliore qualità di vita possibile, costituiscono alcuni dei valori della mission della Pia Fondazione di Culto Ospedale “Card. Panico”, benemerito ente proponente del riconoscimento, che da più di cinquant’anni, attraverso la gestione dell’ospedale territoriale e più recentemente dell’Hospice Casa di Betania, ha contribuito a realizzare un modello di “Città della Salute” al servizio di quanti percorrono il tunnel della malattia e di coloro che affrontano la fase terminale della vita rispettandone sino all’ultimo la dignità.


La Fondazione fa sapere anche di aver preso “atto dell’impegno informativo, partecipativo e formativo, richiamato nella delibera di giunta che attesta la volontà di diventare uno dei nodi proattivi di questo virtuoso rassemblement che unisce ad oggi 30 municipalità”.

Le città aderenti alla rete delle “Città del Sollievo” hanno deciso di intraprendere questa buona pratica, promossa dalla Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti, con il patrocinio dell’Associazione Nazionale Comuni d’Italia, fondata sull’impegno partecipativo, informativo e formativo delle municipalità nella promozione della cultura del sollievo, come anche propugnato dalla  “Giornata nazionale del sollievo”, l’ultima domenica di maggio di ogni anno (Direttiva Presidente del Consiglio dei Ministri 24.05.2001 in Gazzetta Ufficiale n.163 del 16 luglio 2001).


Requisiti fondamentali sono l’avere sul proprio territorio realtà socio-sanitarie dedite alla ricerca, al ricovero, alla cura, all’accoglienza della persona sofferente distintesi nella realizzazione di progetti di umanizzazione delle cure e affrancamento dal dolore inutile e/o la presenza di associazioni di volontariato che rappresentano punti di riferimento tangibili e insostituibili nel “prendersi cura” della persona sofferente in tutti i suoi bisogni, la cui dignità è un valore inalienabile da rispettare sempre.


La Fondazione, con il patrocinio dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) riconosce l’attestato simbolico di “Città del Sollievo”, alle Città che si distinguono per il loro impegno partecipativo, informativo e formativo nella promozione della “cultura del sollievo” attraverso le associazioni locali di volontariato, le istituzioni sanitarie territoriali e scolastiche.


Attualità

Scuola Smart al Comprensivo “Pascoli” di Tricase: “Più dinamici e inclusivi”

Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale.

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Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale. Questo nuovo spazio, già a disposizione di tutte le classi, è stato progettato per trasformare la didattica quotidiana in un’esperienza sempre più dinamica e inclusiva.
L’ambiente è stato dotato di strumenti all’avanguardia:
• Arredi modulari: 24 banchi trapezoidali, un tavolo collaborativo e 25 sedie, pensati per favorire il lavoro di gruppo.
• Tecnologia di ultima generazione: 25 Chromebook con relativo carrello caricatore e un monitor touch interattivo da 65 pollici.
• Formazione: Nei prossimi mesi i nostri docenti parteciperanno a corsi specifici sull’uso dei nuovi dispositivi e sulle metodologie didattiche collaborative digitali.
La Dirigente Annamaria Turco spiega: “La Fondazione con questo dono ha voluto fornire ai nostri alunni gli strumenti necessari per lo sviluppo di competenze digitali, di problem solving e di comunicazione, competenze ormai essenziali per i futuri cittadini europei, come indicato dal quadro di riferimento europeo Digicomp 2.3.
Gli arredi e i dispositivi sono pensati nell’ottica della Classe 4.0, promossa dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), e che rappresenta un nuovo modello di ambiente di apprendimento che si discosta dalla tradizionale impostazione trasmissiva per una didattica innovativa, attiva e centrata sullo studente.
I ringraziamenti ufficiali sono stati espressi con profonda gratitudine il 16 dicembre 2025 durante il nostro Recital di Natale alla Dott.ssa Tina De Francesco e alla Dott.ssa Mariangela Martella, rappresentanti della Fondazione, per il loro concreto sostegno alla crescita dei nostri ragazzi. Il nostro plauso va anche alla Prof.ssa Laura Accoto, progettista dell’ambiente collaborativo“.
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Dal Salento spicca il volo “Il sogno di Flip”

Un albo illustrato per parlare ai bambini di inclusività e fiducia in sé, toccando il tema del bullismo

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“Il sogno di Flip” è l’albo illustrato, con testi e disegni di Alessia Urso, illustratrice e grafica di Marittima, pubblicato da Curcio Editore.

Ambientata al Polo Nord, la storia racconta di Flip, un piccolo elfo con una disabilità che sogna di lavorare nella fabbrica di Babbo Natale.
Dopo un episodio di bullismo, grazie alla creatività e all’incontro con un’amica speciale, Flip trova la forza di non arrendersi e costruisce un braccio artificiale che diventa simbolo di riscatto e fiducia in sé. Un racconto dolce e luminoso che parla ai bambini di coraggio, amicizia e inclusione. Disponibile su Amazon

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Presentato il calendario della Polizia locale contro la violenza di genere

Ogni mese, attraverso gli scatti di Giacomo Fracella, racconta un valore, un gesto, un simbolo di rispetto e di tutela…

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Lo speciale calendario della Polizia Locale di Nardò per il 2026 è dedicato al tema del contrasto alla violenza di genere.

Ogni mese, attraverso gli scatti di Giacomo Fracella, racconta un valore, un gesto, un simbolo di rispetto e di tutela. Ci sono, tra le altre cose, un paio di scarpette rosse sul suolo di piazza Salandra, una foto di gruppo delle agenti del Comando di via Crispi, la panchina rossa.

Dietro queste immagini c’è il lavoro quotidiano della Polizia Locale, che con dedizione e sensibilità opera per garantire sicurezza e dignità ai cittadini e ovviamente anche a tutte le donne.

Questa mattina il comandante Cosimo Tarantino ha presentato il calendario nella sede di via Crispi, consegnando una copia al consigliere delegato alla Polizia Locale Gabriele Mangione e all’assessora con delega alle Pari Opportunità Sara D’Ostuni. Presenti anche la consigliera Daniela Bove e la vice comandante Simona Bonsegna.

“Questo calendario – ha detto il comandante Cosimo Tarantino – è un messaggio di coraggio e speranza. Pensiamo che ognuno di noi debba fare la propria parte nel contrasto alla violenza di genere, la Polizia Locale ha ritenuto quest’anno di utilizzare il calendario come importante veicolo divulgativo per sensibilizzare tutti. È importante non abbassare mai la guardia”.

“Questo è un tema che interessa singoli, famiglie e istituzioni – ha aggiunto il consigliere delegato alla Polizia Locale Gabriele Mangione – e ognuno deve affrontarlo nei limiti del proprio ruolo e delle proprie possibilità. Questo calendario è uno strumento istituzionale, ma stavolta anche un segno tangibile di vicinanza nei confronti dei cittadini e di tutte le donne”.

“Ringrazio il Corpo di Polizia Locale – ha detto ancora l’assessora alle Pari Opportunità Sara D’Ostuni – per questa iniziativa di estrema sensibilità e responsabilità. Avere a casa questo calendario ci ricorda ogni giorno che il contrasto alla violenza di genere non può e non deve essere una battaglia episodica, ma costante e generalizzata”.

Dalla prima edizione del calendario della Polizia Locale di Nardò sono passati ormai 24 anni, dedicata all’epoca alla sicurezza stradale e arricchita dai disegni sul tema degli studenti delle scuole primarie. Questa edizione, invece, arriva nell’anno (il 2026) che celebra i 160 anni della Polizia Locale italiana.

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