Appuntamenti
La Santa Messa di Tricase in diretta su Canale 5
Nell’ambito del Raduno delle Città del Sollievo

Si terrà a Tricase, dal 16 al 18 settembre, il Raduno Nazionale delle Città del Sollievo, promosso dalla “Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti” e giunto alla settima edizione.
Il raduno si propone essenzialmente di diffondere la cultura del sollievo come opportunità offerta agli ammalati di alleviare il dolore fisico e psicologico al fine di restituire loro la dignità che una malattia terminale spesso compromette.
Costruire una rete solidale tra le città che ospitano centri di cure fondate sulla logica dell’arte del sollievo contribuisce a sviluppare una progettualità capace di una reale collaborazione tra le diverse Istituzioni che stabiliscono come loro unico interesse la concretizzazione del Bene Comune quale fine di ogni impegno politico, sanitario, sociale e religioso.
Il raduno di quest’anno, attraverso gli approfondimenti scientifici, vuole offrire ai partecipanti un dialogo formativo che abbia come filo conduttore la cura integrale della persona umana espressa nei suoi triplici bisogni e dimensioni costitutive: quella spirituale, quella culturale umanistica e quella medico-scientifica.
Al momento sono 32 le amministrazioni civiche con il riconoscimento di “Città del Sollievo”, queste rappresentano, ognuno nel proprio territorio, una rete di collaborazione ed impegno tra le varie Istituzioni e con tutte le variegate forme di Volontariato il quale con il suo importante e determinante servizio gratuito e costante contribuisce a realizzare l’arte del sollievo.
Responsabili Scientifici dell’evento sono: il Dott. Emiliano Tamburini, Direttore U.O.C. di Oncologia del “Cardinale Panico”; la Dott.ssa Cristina Chiuri, Responsabile medico dell’Hospice della Pia Fondazione Panico.
Saranno presenti Autorità civili, militari, religiose ed accademiche. La sera di sabato 17 settembre vi sarà il concerto evento del Gen Verde International Performing Arts Group.
IL PROGRAMMA
Il nutrito programma prevede per venerdì 16 nella Sala del trono dei Principi Gallone, l’intervento del sindaco di Tricase Antonio De Donno (ore15) per Tricase Città del Sollievo; introdurrà i lavori (15,30) il Dott. Adolfo De Marco, Infermiere della Pia Fondazione Panico; il Dott. Vincenzo Morgante, Presidente della Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti relazionerà su “La Fondazione Ghirotti: l’impegno e la responsabilità nell’educazione al sollievo” (16). De “La Rete delle Città del Sollievo: una risorsa tra condivisione e progettualità”, parlerà il Prof. Mario Santarelli, Primario di Radioterapia all’Ospedale Camillo de Lellis di Rieti (16,30), delegato per la Rete delle Città del Sollievo della Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti; l’assessore alla Cultura Serena Ruberto illustrerà Tricase “healthy city”. Salute, bene comune e sollievo (17); Miriam Resta Corrado, Dottoressa in Scienze Ambientali; animatrice Laudato sii; componente gruppo Young Caritas – “Il pianeta che speriamo” della Diocesi di Ugento Santa Maria di Leuca, interverrà sul tema “Dal grido della Terra alla cultura della cura” (17,30); de “La prevenzione del dolore nel paziente oncologico” parlerà il Dott. Emiliano Tamburini, della Pia Fondazione Panico (18); “L’infermiere “palliativista” uno sguardo di tenerezza e prossimità” è invece il tema che affronterà la Dott.ssa Lucia Merico, Infermiera della Pia Fondazione Panico (18,30); “L’umanizzazione delle cure in una sanità sempre più tecnologicamente avanzata” sarà il tema che tratterà la Dott.ssa Cristina Chiuri, sempre della Pia Fondazione Panico (19). Dalle 19,30 si dibatterà sul tema “Quando il sollievo diventa progetto – I sensi della vita … Diamo vita alle emozioni” con il Prof. Salvatore Negro, e la Prof.ssa Caterina Zocco, rispettivamente Dirigente scolastico e docente referente dell’Istituto “Filippo Bottazzi” di Casarano; a seguire “Intrecciati tra memoria e futuro” con la Dott.ssa Gloria Rizzo, assistente sociale; collaboratrice Caritas della Diocesi di Ugento – Santa Maria di Leuca: Dibattito e conclusioni (ore 20) con S.E.R. Mons. Francesco Savino, Vescovo di Cassano all’Jonio e vice presidente C.E.I. per il Sud.
Alle 20,30, la Festa di accoglienza.
I lavori riprenderanno sabato 17, al mattino: alle 8,30 il saluto del Prof. Fabio Pollice, Rettore dell’Università del Salento; alle 9, introduzione ai lavori affidata al Dott. Antonio Negro, coordinatore infermieristico del Centro Residenziale di Cure Palliative “Casa di Betania – Hospice” e dell’U.O.C. di Oncologia della Pia Fondazione Panico; Su “Educare alla cura: il fenomeno ontologico sostanziale all’esserci”, relazionerà la Prof.ssa Luigina Mortari, Docente di Epistemologia della ricerca qualitativa presso l’Università di Verona (ore 9,30); Padre Franco Annicchiarico SJ, Superiore della Comunità “Ignazio Ellacurìa” di Bari (Compagnia di Gesù), responsabile della Pastorale Universitaria dell’Arcidiocesi di Bari parlerà de “La Compassione nella Sacra Scrittura come cura ed arte del sollievo” (10,15); di Umanità alterata: cura e sollievo” si occuperà invece la Prof.ssa Fiorella Retucci, docente di Storia della Filosofia Medievale presso l’Università del Salento (11); “La cura del dolore. Una sfida possibile?”, proverà a dare una risposta il Dott. Luigi Montanari, direttore Struttura Semplice Dipartimentale Cure Palliative di Ravenna (RA) (11,45); de “Il sollievo come arte della cura”, invece, relazionerà, dalle 12,30, la Prof.ssa Maria Cristina Polidori, Docente di Medicina dell’invecchiamento presso il Policlinico Universitario di Colonia (Germania); alle 13,15 si aprirà il dibattito; alle 13,45, Take Home Message con il Dott. Emiliano Tamburini della Pia Fondazione Panico; alle 14,30 il Questionario ECM per gli addetti ai lavori.
Nel pomeriggio, dalle 16,30, la visita al Museo della Pia Fondazione “Card. Giovanni Panico” e al Centro Residenziale di Cure Palliative “Casa di Betania – Hospice”; alle 17.30, “Stanze di luce… dall’alba al tramonto”, a cura di Chiara D’Amico, OSS della Pia Fondazione Panico; a seguire presentazione del “Centro Residenziale di Cure Palliative “Casa di Betania – Hospice “. Storia e progettualità” con il Dr. Adolfo De Marco, la Dr.ssa Lucia Merico, il Dr. Antonio Negro, Infermieri della Pia Fondazione Panico; alle 18.15, briefing dei delegati delle Città del Sollievo, a cura del Prof. Mario Santarelli e del dott. Giuseppe Guerrera della Fondazione Ghirotti. Alle 21, in Piazza Cappuccini, l’attesissimo Concerto evento del Gen Verde International Performing Arts Group.
Si chiude domenica 18: apertura (ore 8,30) a cura dell’amministrazione comunale con “Tricase: passato e presente”; alle 10 la Celebrazione Eucaristica presieduta da Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Vito Angiuli, Vescovo di Ugento – Santa Maria di Leuca presso la Chiesa della Natività BVM (La Santa Messa sarà trasmessa in diretta su Canale 5), Appendice all’evento alle 18,30, quando il Gen Verde incontra i giovani e gli educatori presso l’Auditorium Diocesano “Benedetto XVI” di Alessano.
*Per consultare il prgramma nella sua versione integrale clicca qui
(foto di Raffaella Lucatello)
Appuntamenti
Identità Salentine
Miti, luoghi e tetimonianze, i linguaggi delle antiche comunità del Salento. Per le Giornate Europee del Patrimonio manifestazione itinerante tra Parabita, Patù, Castro, Corigliano d’Otranto e Lecce, organizzata dalla Sezione Sud Salento di Italia Nostra

Le Giornate Europee del Patrimonio, promosse dal 1991 dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione Europea, hanno lo scopo di far apprezzare e far conoscere a tutti i cittadini, il patrimonio culturale condiviso ed incoraggiare la partecipazione attiva delle nuove generazioni per la sua salvaguardia e trasmissione.
Nel nostro territorio, hanno aderito all’iniziativa moltissimi luoghi della cultura, costruendo un’offerta culturale estremamente variegata.
A PARABITA
Il calendario degli appuntamenti della promozione dell’Identità Salentina, ormai alla 25esima edizione, ideata da Marcello Seclì, inizia a Parabita, nell’ex convento dei domenicani (via Fratelli de Jatta); nella serata di domani, sabato 23 settembre, alle 18, l’inaugurazione delle mostre “Dalla Grotta delle Veneri di Parabita”, a testimonianza di un’antica civiltà. Seguono la visita dell’antico convento dei Domenicani e la mostra artistica “Stellae Maris”, con la rappresentazione delle marine del Salento nei dipinti del 1700 della matrice di Parabita.
La manifestazione “La cultura dell’olio nel Salento” testimonia, invece, i luoghi e le tecniche di lavorazione di una volta, mentre “Lo sguardo di Icaro nel sud Salento” riporta le immagini del nostro territorio di vent’anni fa.
Domenica 24, sempre a Parabita, in programma la visita guidata all’ex Convento dei Domenicani e alle mostre organizzate, la mattina dalle 10 alle 12, il pomeriggio dalle 17 alle 20,30; validi tutti i giorni fino al 7 ottobre.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare il numero 360 322769.
A PATÙ
La seconda giornata si svolge a Patù, presso il Palazzo Romano, con la manifestazione “I Messapi nel viaggio dell’aldilà. Riti, epigrafie e manufatti di un popolo del Salento arcaico”: martedì 26 settembre, dalle 9, accoglienza delle classi dell’Istituto Comprensivo di Salve- Morciano, a cui verranno presentate le iniziative e le finalità della manifestazione.
A seguire, la visita guidata al Museo Archeologico di Vereto (con la presentazione del film “Monumenti, storia e paesaggi di Patù”), al Fortino medievale, alla Chiesa di S. Giovanni e alle “Centopietre” e la conferenza su “La colonna di Patù, tra iconografia e scrittura” di Giovanni Boffa, docente di Storia ed economia del Mondo antico e responsabile del laboratorio di epigrafia dell’Università del Salento.
Mercoledì 27, alle ore 18,, la testimonianza di Cesare D’Aquino, autore e storico del Capo di Leuca, in collaborazione con il Museo Archeologico di Vereto, l’Istituto comprensivo si Salve- Morciano e l’Associazione Terra- Archeorete nel Mediterraneo, con la presenza di Gabriele Abaterusso, sindaco di Patù e Maria luisa Biancotto, dell’associazione Italia Nostra, sezione Sud Salento.
A CASTRO
Nella terza giornata, venerdì 29 settembre, a Castro, presso il castello Aragonese, la manifestazione “Castrum Minervae, dal mito di Enea alle recenti scoperte archeologiche”. dalle 9: accoglienza delle classi dell’Istituto Comprensivo di Minervino- Castro- Sanata Cesarea Terme, visita guidata al museo archeologico della città, al centro storico, alla cattedrale e all’area archeologica nella località “Capannone”, dove è prevista una conferenza stampa di Amadeo Galati, direttore degli scavi archeologici di Castro su “I recenti scavi archeologici a Castro e possibili sviluppi”. È attesa anche l’incursione teatrale di “Improvvisart”.
A CORIGLIANO D’OTRANTO
La quarta giornata, a Corigliano d’Otranto, presso Castello dei Monti, con la manifestazione “Nell’isola ellenofona del Salento. Il girko: una lingua da conoscere e tramandare”.
Martedì 3 ottobre, alle 9, accoglienza delle classi dell’Istituto Comprensivo di Corigliano d’Otranto, Castrignano dei Gregi e Melpignano, poi visita guidata nel centro storico di Corigliano, con canti e poesie in lingua grika e percorso “Lòja ce Losarià- Parole e pietre”.
A seguire, la presentazione del volume “Lingua Greca, paesaggio italiano: ideologie, pratiche e politiche linguistiche nel casi delle griko” dell’antropologa Manuela Pellegrino e la proiezione del documentario “O cunto ti zoi- Il racconto della vita”, del regista Sandro Abate.
Mercoledì 4 ottobre, alle ore 18, presentazione del progetto “La Settimana Grika: connettendo il passato al presente”, a cura di Giovanni Vacca, presidente dell’associazione “Grika Milùne”, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Corigliano d’Otranto, Castrignano dei Gregi e Melpignano.
A LECCE
Nella quinta giornata, a Lecce, presso il Museo “Castromediano”, alle 11,15, convegno “Le lingue dell’antico Salento. Lo stato della conoscenza e gli strumenti di tutela e valorizzazione”, condotto dal ricercatore e giornalista Alberto Nustricati.
Alle 12,20, le conclusioni sono affidate a Rosario Coluccia, docente emerito di Linguistica italiana dell’Università del Salento ed Accademico della Crusca.
DI NUOVO A PARABITA
La serata conclusiva delle giornate europee del patrimonio si tiene sabato 7 ottobre, alle ore 18, presso l’ex Convento dei Domenicani e condotta dal giornalista Bruno Conte, con gli intermezzi musicali degli studenti del Liceo Musicale I.I.S.S. “Enrico Giannelli” e la lectio magistralis del salentino Massimo Bray, direttore dell’enciclopedia “Treccani”.
Il resoconto finale sulla manifestazione è affidata all’ideatore Marcello Seclì, di Italia Nostra, sezione Sud Salento. È prevista l’assegnazione di riconoscimenti a cinque personalità salentine che si sono distinte nelle azioni di tutela e valorizzazione del patrimonio storico, artistico e naturale del Salento.
Nella stessa location, domenica 8 ottobre, alle 18, la manifestazione “Omaggiando l’Identità Salentina”, con la proiezione di filmati storici dell’Istituto Luce, quali “Visioni Salentine” del 1949 e “Terra D’Otranto” del 1955.
A seguire, le letture dei brani del poeta Salvatore Cataldi da parte degli studenti dell’ I.I.S.S. “Enrico Giannelli”, protagonisti anche di una performance coreutica e lo spettacolo di Maurizio Agosti, in arte Principe Maurice, dal titolo “Proud to be Salento- natura e storia: le grandi madri”.
C.P.
Appuntamenti
A Casarano le parole sono pietre
A palazzo d’Aquino domenica 24, il vernissage dell’artista mosaicista e scultrice ravennate Patrizia Dalla Valle sarà una sorta di filo rosso che unisce Ravenna e Casarano

Quando una manifestazione giunge alla sua ottava edizione, è a tutti evidente che ha sicuramente radicato in maniera profonda il proprio significato ed il proprio impatto in una comunità.
È il risultato che ha sicuramente raggiunto Cinzia De Rocco e le sue “Le parole sono pietre”.
Organizzata dall’associazione culturale Percorsi d’arte, giunge all’ottava edizione la manifestazione che caratterizza il settembre casaranese.
L’appuntamento di quest’anno è fissato per domenica 24 e la location (che ricordiamo essere sempre itinerante) questa volta sarà il palazzo d’Aquino, nel centro storico di Casarano, con inizio alle ore 19.
Nata nel 2003 con l’originale idea di promuovere attraverso l’arte il proprio territorio, facendo conoscere luoghi ricchi di valore storico e artistico a volte poco conosciuti o ignorati, in grado di diventare, per una serata, dei contenitori culturali alternativi, la manifestazione prende il titolo da un testo dello scrittore e pittore Carlo Levi e le pietre sono quei luoghi (antichi palazzi, chiese, stazioni ferroviarie, vecchi opifici industriali dismessi, arene chiuse da decenni, piazze) che nel corso delle varie edizioni hanno appunto accolto la kermesse di arte, poesia e musica.
La serata che si svolgerà all’interno dell’antico palazzo settecentesco dei duchi d’Aquino, nobile famiglia napoletana, sarà patrocinata dal Comune di Ravenna, città del Mosaico, dalla Regione Puglia, dalla Provincia di Lecce, dal Comune di Casarano, dal Polo biblio – museale di Lecce, dai Presìdi del Libro di Casarano.
Prenderà il via dal vernissage dell’artista mosaicista e scultrice ravennate Patrizia Dalla Valle che ha al suo attivo, tra le tante attività, la propria presenza sia alla Biennale di Venezia, sia al Museo Archeologico Nazionale di Venezia ma anche nei musei di Cuba, Limoges, sino al Parlamento Europeo a Bruxelles.
La mostra presentata a Casarano, dal titolo “Oltre Bisanzio”, a cura di Cinzia De Rocco, sarà introdotta dell’archeologo dott. Basel Sai.
«La personale di Patrizia Dalla Valle è una cosa che ho fortemente voluto», ha spiegato la curatrice De Rocco, «perché inserita in un ideale scambio culturale tra la città di Casarano e la città romagnola, rifacendosi ad una vecchia tradizione che vuole il passaggio delle maestranze provenienti da oriente e dirette al nord per la realizzazione dei famosi mosaici ravennati, lasciando a riprova di questo transito delle meravigliose opere policrome nella chiesetta di Santa Maria della Croce detta di Casaranello».
Una sorta di filo rosso che unisce le due realtà: Ravenna e Casarano.
Nel corso della serata, verranno letti dei componimenti poetici di poetesse dei paesi d’oltremare con intervallati brani composti dal musicista albanese Admir Shkurtaj, docente al conservatorio Nino Rota di Bari.
La mostra di mosaico rimarrà in esposizione sino al 22 ottobre presso la galleria Percorsi d’Arte in piazza San Giovanni Elemosiniere, 23 a Casarano.
Antonio Memmi
Appuntamenti
Antonio Castrignanò porta Babilonia a Budapest
L’artista salentino sta per concludere in Ungheria un tour da record

Un tour da record con oltre quaranta concerti in giro per la Puglia, l’Italia e l’Europa.
Il successo di Antonio Castrignanò non si arresta e la sua musica, che ha fatto danzare migliaia di spettatori, dopo Valencia e Vienna, giunge in Ungheria quasi a conclusione di un anno molto impegnativo, ricco di soddisfazioni, successi e riconoscimenti.
Fra tutti, basti pensare allo spettacolo-evento che ha animato, lo scorso luglio, piazza del Casinò di Montecarlo in occasione de “La F(ê)aites de la Dance” (La Festa della Danza).
Qui, Antonio Castrignanò ha confermato la proficua collaborazione con “Les Ballets de Monte Carlo” diretto da Jean Christophe Maillot con lo spettacolo unico “Core Meu”, capace di regalare infinite emozioni.
Ora, dopo un anno intenso, l’artista salentino insieme al suo gruppo Taranta Sounds fa tappa nel prestigioso Mupa di Budapest, in Ungheria, dove, questa sera, alle ore 21, porta in scena il progetto tratto dall’ultimo album “Babilonia”.
Un grande appuntamento musicale che rimarca ancora una volta il tratto internazionale della musica di Antonio Castrignanò, tra tradizione e sperimentazione.
BABILONIA
Babilonia è l’ultimo disco di Antonio Castrignanò per Ponderosa Music Records.
Dipinga il suo villaggio chi vuol essere universale.
Ma nel villaggio globale contemporaneo, dove tutto è flusso istantaneo e il tempo non è che il presente obbligatorio che scrolla via in miliardi di dispositivi sincronizzati, essere universale non basta più.
Compito dell’artista è semmai quello di fermarlo, il tempo, o prenderlo d’anticipo, farci intravedere e presentire il mondo che sta per arrivare. E se nasci in una terra di giganti e visionari come il Salento, devi anche essere disposto a misurarti con una tradizione musicale smisurata, prima di rendere vero quel che sogni.
Visionari sì, ma ben radicati nella terra dei padri. Figlio dei millenni e della tarantola, Antonio Castrignanò, musicista e cantante, è un lucido interprete del presente.
Babilonia è il nome che ha dato a questa sua geografia musicale: “Babilonia è un viaggio corale fuori dai confini Salentini alla scoperta di lingue e culture differenti, con la voglia di raccontare sé stessi e conoscere la storia altrui – dichiara Antonio Castrignanò – Brani inediti, arrangiamenti originali, nuove esperienze, melodie e ritmi che si intrecciano ad anime provenienti da altri luoghi, come l’Africa Sub Sahariana, la Turchia, l’India. Babilonia siamo noi.
Si parte da sud e si torna a sud, tappa dopo tappa, brano dopo brano, affrontando temi universali, natura, lavoro, amore, insieme ad artisti immensi come Sona Jobarteh, Enzo Avitabile, Don Rico e Badara Seck, Mercan Dede!”.
Un disco di ricchezza babilonese, con dentro tutte le lingue del mondo, a cominciare dal dialetto che affronta molti temi universali, antichi ma molto attuali: il rapporto tra uomo e natura, l’amore, il lavoro, il femminile.
La musica di Antonio Castrignanò viene da lontano, da una lunga ricerca personale: “È un’esigenza individuale sempre accesa in me, quella di risalire alla fonte e riportare ai nostri giorni la musica di un antico rituale come quello della Taranta. Una musica viva e passionale che attraverso il tempo si arricchisce di sonorità, colori, volti storie, si carica di significato e si allarga al mondo diventando comunità, emozione, guarigione… luce”.
Ma Babilonia non è un disco di visioni all’indietro, così tipiche nelle musiche folk, anzi: “Questa non è musica tradizionale, che è già stata. Questa è la musica che sarà.
Racconta i temi e i dubbi che oggi ci attanagliano con un linguaggio volutamente rivolto ai giovani”.
Anche i due singoli che hanno preceduto l’album vanno in questo senso: Taranta World è una fantasticheria elettrica sulla pizzica, tra fiamme rituali e i suoni specchianti del contemporaneo.
Masseria Boncuri, luogo simbolo della lotta contro il caporalato, è un potente groove di corde intrecciate a percussioni che attinge alle sonorità del Mediterraneo per raccontare la realtà e lo sfruttamento nei campi salentini, pugliesi, del mondo intero. Il brano vede la partecipazione preziosa di Enzo Avitabile.
Oltre ai musicisti che da sempre affiancano e sostengono Castrignanò, il disco ospita numerosi artisti internazionali: la cantante del Gambia Sona Jobarteh, unica musicista donna a suonare la kora, ossia l’arpa africana, discendente da una famiglia Griot da sette generazioni.
Il geniale musicista e produttore turco Mercan Dede, il grandissimo Enzo Avitabile, la voce storica di Sud Sound System Don Rico infine il cantante senegalese Badara Seck, energia vitale allo stato puro.
Antonio Castrignanò: Produzione artistica e direzione musicale, voce, tamburello, ritmiche, sintetizzatore, mandola
Rocco Nigro: fisarmonica e sintetizzatore
Luigi Marra: voce, violino
Maurizio Pellizzari: chitarre, sax
Giuseppe Spedicato: basso
Gianni Gelao: fiati, bouzouki, zampogna
Guglielmo Dimidri: ingegnere del suono
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