Attualità
Tricase, matrimonio in piazza: la terza via del Cantiere Civico
“ Quando si colgono segni positivi in un evento non è opportuno attardarsi in polemiche politico-amministrative per rimarcare un’opposizione di principio”
Una nota del Cantiere Civico, una sintesi politico-amministrativa e di costume e la posizione del movimento rappresentato in consiglio comunale da Carmine Zocco, Gianluca Errico e Giacomo Elia.
“Nel corso degli ultimi decenni, Piazza Pisanelli ha accolto ogni genere musicale e altre forme di spettacolo (teatro, danza, cinema). È stata il contenitore di Festival Letterari, di set cinematografici, di sfilate di moda e di sagre. Per un paio d’anni anche di un Palio, con le sciagurate corse dei cavalli intorno alla piazza. Potremmo aggiungere anche le feste civili connesse alle ricorrenze religiose. Come suggeriscono gli antropologi nell’interpretazione di ogni rito sociale, lo scopo di queste manifestazioni è creare momenti di animazione sociale per rinsaldare lo spirito di comunità nei cittadini partecipanti, con il rispecchiamento nelle emozioni suscitate dall’arte o la condivisione di momenti di svago. Corollario di accompagnamento di queste manifestazioni, ma parte integrante della festa, era e continua a essere la somministrazione di cibo e bevande ad opera degli esercenti dei locali pubblici della piazza. Tutte queste rappresentazioni hanno avuto esiti alterni per la qualità delle proposte e l’indice di gradimento del pubblico. Com’è naturale che fosse visto il carattere delle manifestazioni: aperte a tutti e senza filtri che fossero inviti personalizzati o pagamento di biglietti. Tutti questi eventi, sia pur diversi, erano accomunati da una caratteristica: erano sostenuti dall’Ente Comune, direttamente o attraverso il Patrocinio conferito a Associazioni.
Con la concessione a titolo oneroso della piazza, per una cerimonia privata conseguente a una celebrazione religiosa, si apre un nuovo capitolo. Lo scenario investe aspetti di carattere amministrativo, economico e culturale. In sintesi, è pienamente politico perché ha ricadute concrete sui cittadini coinvolti direttamente e più in generale sul piano simbolico.
Per cominciare: non esiste un Regolamento Comunale che disciplini specificatamente questo genere di manifestazioni. Per la concessione, la Giunta si è attenuta all’applicazione del CUP, il canone che regola l’occupazione di suolo pubblico. Come succede per qualunque richiesta di posizionare una bancarella o uno stand per un tempo limitato. Questo ha prodotto l’ammontare del canone di occupazione di 3000 euro.
Ma possiamo equiparare questo genere di manifestazioni con una generica attività di vendita? No, perché ha caratteristiche particolari. La Giunta ha applicato, quindi, in modalità “estensiva” il regolamento. E il Sindaco lo ha implicitamente ammesso, visto che ha dichiarato che per eventuali future richieste avrebbe “valutato caso per caso”. Ma così si legittima la discrezionalità quando non l’arbitrio. È necessario e opportuno cogliere l’occasione di questo precedente inedito per dotarsi di un Regolamento che disciplini l’utilizzo degli spazi pubblici per questo genere di eventi. Le bellezze architettoniche della città sono attrattori decisivi per il “turismo esperienziale”. Vanno valorizzate e promosse, con l’attenzione dovuta alla delicatezza e alla fragilità dei luoghi, al rispetto della storia e del Codice dei Beni Culturali. L’Italia ha la più alta concentrazione di Beni Artistici nel mondo. Molte città mettono a disposizione a pagamento i loro tesori come contenitori di eventi. E ne destinano i proventi alla loro manutenzione.
È un passo avanti che bisogna fare. Non trincerarsi dietro desuete e parodistiche contrapposizioni tra élite e popolo. Inesistenti, nel caso specifico, perché il segno dell’evento era da interpretare con altri criteri di valutazione. C’è stato un rinfresco offerto in piazza agli invitati e agli astanti occasionali, preparato e servito dagli esercenti della piazza che hanno messo a disposizione la loro professionalità con un adeguato ritorno economico.
Ognuno può lecitamente pensare che chi ha voluto questa cerimonia per il suo matrimonio, lo abbia fatto per compiere un gesto di “consumo vistoso e opulento” o, invece, per aderire ai canoni della festa di piazza di un tempo. I fatti hanno dimostrato che non c’è stata alcuna
“privatizzazione” o “preclusione”. L’accesso all’area della cerimonia era consentito a tutti. La musica riecheggiava note tante volte ascoltate in piazza. Aver visto ospiti muoversi o tentare di ballare la pizzica sulle note di “Aria caddhipulina” è un segno di accoglienza per chi ospita e di adesione per chi è ospitato. Quando si colgono segni positivi in un evento non è opportuno attardarsi in polemiche politico-amministrative per rimarcare un’opposizione di principio. Si deve incalzare la maggioranza sui limiti del proprio agire. Ma la sensibilità politica matura riconosce l’arricchimento per la nostra comunità e lo rivendica come patrimonio di tutti. Concludo con due domande: chi avrebbe perso qualcosa con la cerimonia di ieri? A chi è stato impedito di esercitare la prerogativa di libero accesso ai beni pubblici? Ma anche una terza domanda, che non riesco a trattenere: abbiamo sofferto una grave ingiustizia se le nostre automobili non hanno potuto circolare in piazza anche in ore pomeridiane?”.
Attualità
Non abbattete quella scuola, fermate questa scellerata operazione!
L’abbattimento della scuola, contro cui tanto ci siamo spesi in questi anni, e che forse in troppi hanno creduto non si sarebbe realmente concretizzato, è ormai alle porte….
Attualità
Centrosinistra tricasino spaccato: la posizione di “Tricase, che fare?”
La presidente Sonia Sabato: “Avevamo fermamente ribadito la necessità delle primarie. Avevamo chiesto più ampia e democratica partecipazione”
Era primavera, lo scorso mese di aprile, quando il centrosinistra di Tricase si annunciava definitivamente riunito con queste parole: “Insieme per un percorso collettivo. Pronti a raccogliere la sfida del futuro”.
Firmatari di questo patto d’unità erano il PD cittadino, Cantiere Civico, Alleanza Verdi-Sinistra Tricase e Tricase, che fare?.
Otto mesi dopo, il fronte non è più lo stesso. Manca all’appello “Tricase, che fare?”, gruppo politico presieduto da Sonia Sabato e rappresentato in consiglio comunale da Giovanni Carità, Armando Ciardo ed Antonio Luigi Baglivo.
Proprio queste quattro firme oggi diffondono un comunicato per chiarire la loro posizione all’interno del valzer di centrosinistra. Lo fanno nel weekend caldo del PD che, dopo l’annuncio da parte del circolo cittadino della candidatura di Vincenzo Chiuri a sindaco per le prossime amministrative, ha registrato le dimissioni dal partito del consigliere comunale Minonne e le critiche dapprima del consigliere regionale Stefano Minerva (cui poi lo stesso Partito Democratico ha risposto) e poi di un altro potenziale candidato: Andrea Morciano.
Ecco quindi la nota a firma della presidente Sonia Sabato. Un intervento col quale “Tricase, che fare?” prende la parola proprio per far chiarezza su questo percorso di riunificazione del centrosinstra tricasino azzoppato, ed oggi finito sotto i riflettori.
La nota
Sollecitati ad intervenire sulle ultime vicende politiche che interessano la nostra città, crediamo necessario solo chiarire che per il nostro modo di intendere e praticare la politica, non riteniamo opportuno e, soprattutto, corretto entrare nel merito delle personali e libere scelte di alcune componenti del centrosinistra cittadino. Chi ha deciso di percorrere una strada lo ha fatto liberamente, come altrettanto liberamente noi abbiamo scelto di non condividerla.
La nostra storia è sotto gli occhi di tutti, eletti per stare all’opposizione lì siamo rimasti, con coerenza e trasparenza, da sempre distanti da vincoli clientelari, ingerenze esterne e trasformismi vari.
Che sarebbe stato necessario passare dallo strumento delle primarie è stato dal nostro gruppo fermamente e costantemente ribadito. Come da sempre abbiamo chiesto di lavorare ad una più ampia e democratica partecipazione.
Ci fa piacere, ma allo stesso tempo ci rattrista, apprendere dalla stampa che anche altri, solo oggi, siano del nostro stesso parere. Preso atto di questo, ribadiamo per la premessa fatta, che noi mai entreremo nelle vicende interne di altri partiti o rappresentanze. Chi compie una scelta è libero di farla e di portarla avanti in piena coscienza, ma anche nella piena assunzione di responsabilità.
Auspichiamo, per quello che può servire, che nell’agire di tutte le parti politiche ci sia sempre l’obbiettivo finale di un impegno sano, lungimirante e coraggioso per il futuro della nostra città e del nostro territorio.
Attualità
Elezioni a Tricase, Andrea Morciano: “Perché non fare le Primarie”?
“Noi abbiamo sempre sostenuto di poter partecipare senza remore alle primarie aperte, e ancora oggi siamo disponibili a farlo”
Segui il GalloLive News su WhatsApp clicca qui
Continua il dibattito (ottimismo) intorno alla candidatura del centro sinistra o parte di esso.
Così, dopo l’ufficialità da parte del circolo cittadino del Partito Democratico, sinistra italiana e Cantiere civico della candidatura di Vincenzo Chiuri vengono fuori tutti i contrasti interni e i diversi malumori evidentemente covati e mai risolti.
Sulla vicenda ora interviene anche colui che da tempo era indicato come candidato “in pectore“: Andrea Morciano.
Di seguito il suo intervento sull’intera.
“Leggere un comunicato attraverso il quale una parte della coalizione di centrosinistra di Tricase – orfana, ad oggi, del sostegno dell’Associazione Tricase, che fare? (che conta il Gruppo consiliare più numeroso in Consiglio comunale con Giovanni Carità, Antonio Baglivo e Armando Ciardo, NdR) – ufficializza la candidatura a sindaco del dott. Vincenzo Chiuri, vantando un percorso partecipato di confronto e di valutazione di un progetto politico condiviso, lascia estremamente titubanti, non di certo per valutazioni legate alla figura del candidato, ma per le modalità con cui è stata effettuata e comunicata la scelta.
Sostenere che ci siano stati tavoli di confronto tra tutte le forze e associazioni di centrosinistra non corrisponde al vero, dal momento che numerosi cittadini appartenenti alle stesse aree politiche non sono stati mai invitati al dibattito sulla valutazione di un ipotetico candidato sindaco né tantomeno sono stati coinvolti in questioni più ampie su programmi elettorali e nuovi visioni sul futuro della città.
E questo posso sostenerlo a ragion veduta dal momento che, avendo negli scorsi mesi dichiarato in maniera trasparente la mia disponibilità a guidare un progetto politico alternativo all’amministrazione uscente, gli amici e i concittadini che si stanno impegnando insieme a me nella costruzione dal basso di un nuovo progetto politico, si muovono esattamente nella stessa zona politica rivendicata dalle forze sostenitrici del dott. Chiuri, essendo alcuni tesserati PD, altri provenienti dalle associazioni di centrosinistra tra cui lo stesso Cantiere Civico.
È evidente che il comunicato escluda a priori il loro parere visto che la proposta, oltre che giungere dai pochi rappresentanti delle parti, non è stata nemmeno condivisa.
A sostegno di ciò anche il comunicato del consigliere in quota PD Francesco Minonne.
È evidente che il Centro Sinistra unito di cui si parla è, oggi, pura utopia.
Sono state effettuate scelte azzardate, partite da prese di posizione personali in direzione contraria più che verso un obiettivo di bene comune, e questo potrebbe portare ad ulteriori frammentazioni, rovinando ancor di più la situazione già abbondantemente minata del nostro paese.
Non sarebbe allora stato meglio giungere ad una selezione del candidato usando uno strumento più democratico come le primarie, mettendo davvero in gioco tutte le forze afferenti all’area politica in questione?
Noi abbiamo sempre sostenuto di poter partecipare senza remore alle primarie aperte, e ancora oggi siamo disponibili a farlo.
A nome del folto gruppo di concittadini con cui stiamo condividendo da tempo una forte volontà di lavorare per un concreto cambiamento ribadisco che la Città di Tricase merita un vero percorso partecipato ed allargato ad un sempre maggiore numero di interlocutori, liberi nelle scelte e inclini al confronto, avendo come obiettivo comune un’idea di una Tricase rinnovata e non di una semplicistica costruzione tenuta in piedi dalla volontà di pochi e travestita da una finta aura di democrazia.
Rimbocchiamoci le maniche e raccogliamo le idee, a breve le comunicazioni sui prossimi incontri a cui chiederemo massima partecipazione”.
Andrea Morciano
-
Cronaca3 settimane faColpo alla criminalità organizzata: 22 arresti
-
Cronaca3 settimane faTricase: sequestrata villa con piscina
-
Attualità3 settimane faDolcemente, di Tricase, eccellenza italiana della pasticceria
-
Cronaca7 giorni faBrutto scontro all’incrocio: due auto ko a Tricase
-
Cronaca4 settimane faRitrovata a Morciano l’auto rubata al sindaco di Tricase
-
Casarano3 settimane faLecce, Gallipoli, Casarano, Taurisano e Tricase: un arresto, denunce e segnalazioni
-
Attualità4 settimane fa“Prima di restaurare la piazza comunale, la ditta mette in vendita i cordoli su Facebook”
-
Cronaca6 giorni faDoppio furto d’auto, tre arresti
