Dai Comuni
Tricase, ormai certa la candidatura di Distante
“Mia disponibilità ha suscitato positive e numerose reazioni”. Ed abbozza già un programma
Dopo la candidatura ufficiale di Carmine Zocco e le voci confermate sulle dinamiche nel centrosinistra, torna a far parlare di sé per la candidatura a sindaco l’avvocato Alessandro Distante.
Il direttore del Volantino aveva già espresso la sua disponibilità a scendere in campo per Tricase alle ormai imminenti elezioni. E il consenso raccolto in questi giorni gli ha restituito l’impressione di aver imboccato la strada giusta.
Come racconta sullo stesso Volantino, “la dichiarazione di disponibilità alla candidatura ha suscitato positive e numerose reazioni; questo mi spinge ad esporre alcune idee per far meglio comprendere come vorrei muovermi nel caso in cui venissi chiamato a ricoprire il ruolo di candidato” .
E aggiunge: “Prima ancora dei programmi su singole questioni, si porrà una questione di fondo o, come si suol dire, di metodo.
Nessuno, ovviamente, condivide l’idea dell’uomo solo al comando, ma, per evitare che ciò accada, è necessario mettere in campo –e quindi nel programma- alcune azioni concrete. Si tratta di dare corpo all’esigenza di partecipazione o, in altre parole, alla fondamentale richiesta di democrazia.
La questione è centrale se si vuole offrire ai cittadini la possibilità di dire la loro non solo in occasione del voto ma continuamente; solo così si eviterà, da un lato, la solitudine di chi comanda, e, dall’altro lato, si stabilirà un sistema di stimolo e di controllo permanente che consentirà una maggiore efficienza ed efficacia dall’azione amministrativa e quindi il migliore perseguimento del bene comune”.
Una bozza di programma

E poi ecco una bozza del suo programma elettorale:
1) Creare appuntamenti pubblici periodici nei quali gli Amministratori riferiscano ed ascoltino. Meglio sarebbe se questi appuntamenti venissero articolati nei vari rioni e frazioni della Città. Questo non per dividere territorialmente il paese ma per spingere ad un confronto più praticabile e più aderente su specifiche questioni. Nello Statuto del Comune sono previsti i consigli di frazione e rionali. Molti decenni fa fui uno di quelli che più spinse per tali strumenti di partecipazione; oggi vanno rivisti ed attuati, partendo dal minimo, che può essere appunto l’incontro periodico fisso.
2) Accanto a questo deve porsi con forza la rivitalizzazione dei corpi intermedi, quelle strutture associative, a cominciare dai partiti e dalle associazioni di categoria, che servono da luoghi di dibattito ma anche di controllo e proposta. Ciò significherà organizzare l’attività del Consiglio comunale in maniera da consentire di conoscere per tempo gli argomenti e così permettere ai partiti e/o gruppi organizzati di produrre contributi e proposte.
3) Valorizzare le forme di coinvolgimento su specifiche questioni attraverso consultazioni dei cittadini. Per fare un esempio: la decisione se istituire o meno una zona vietata al traffico può essere preceduta da una consultazione popolare utile a favorire il dibattito e così meglio comprendere i pro e i contro e così tenere conto della maggioranza che uscirà dalla consultazione.
4) E poi una decisa valorizzazione del mondo associativo, non come tappabuchi in soccorso alle lacune del pubblico, ma quale interlocutori di significato per le Istituzioni ed in questo senso la Consulta delle Associazioni è un valido strumento.
5) Creare un canale permanente di collegamento tra il Palazzo e la Città e favorire forme di partecipazione è la strada per un investimento soprattutto per le nuove generazioni. La “Città da costruire” deve essere in funzione dei giovani, per farli rimanere qui e ciò è possibile se anche i giovani diventano concretamente protagonisti del loro quotidiano e artefici del loro futuro. Il consiglio comunale dei ragazzi (per essere concreti) non può rimanere soltanto un fiore all’occhiello dell’Amministrazione ma divenire un organismo da inserire nelle principali scelte della Città e un modello esportabile per i giovani costituendo un Consiglio comunale dei Giovani (o una Consulta), un organismo di partecipazione e consultazione, un luogo soprattutto dove educare i giovani all’assunzione di responsabilità e farli appassionare alla loro Città”.
E conclude: “La formazione di una classe dirigente non si improvvisa; educarla a spinte non rivendicative o corporative ma a guardare alla complessità dei problemi nell’ottica del bene comune. Passare –come ho già scritto- da una “democrazia occasionale” (quella del voto) ad una democrazia quotidiana dove il flusso delle informazioni e lo scambio di idee, critiche e proposte deve essere continuo. Il tutto utilizzando anche i social ma non dimenticando che il ritrovarsi insieme, in gruppo arricchisce ed umanizza il dialogo ed il confronto. Deve essere riscoperto il bello del guardarsi in faccia e dell’uscire di casa, sconfiggendo l’idea che andare ad una riunione sia soltanto una perdita di tempo”.
Calimera
Madre e figlio di 8 anni ritrovati morti: sgomento a Calimera
Sgomento a Calimera, dove è stato rinvenuto il corpo senza vita di un bambino di 8 anni all’interno di un’abitazione di via Montinari.
Il bambino sarebbe figlio di una donna di 35 anni, originaria della provincia di Reggio Calabria, il cui cadavere è stato trovato nel pomeriggio sulle coste di Torre dell’Orso, a circa 20 chilometri da Calimera.
A dare l’allarme è stato l’ex marito della donna, che aveva denunciato la scomparsa sia della madre che del figlio. Sul corpo di quest’ultimo sarebbero state rinvenute delle ferite.
I carabinieri hanno avviato le indagini per ricostruire l’accaduto.
Appuntamenti
La prima lezione all’Università del Salento, 70 anni dopo
Sabato 22 novembre testimonianze, proiezioni e interventi di rappresentanti del mondo accademico e della comunità universitaria per ricordare la nascita e il percorso compiuto fin qui dall’ateneo
In occasione del 70° anniversario dell’inizio delle lezioni all’Università del Salento, si terrà una giornata celebrativa per ricordare la nascita e il percorso compiuto fin qui dall’ateneo.
La cerimonia – patrocinata da Rai Puglia – si svolgerà a partire dalle 9,30 presso l’aula 7 dell’edificio Studium 2000, in via di Valesio a Lecce.
L’incontro sarà arricchito da testimonianze, proiezioni e interventi di rappresentanti del mondo accademico e della comunità universitaria.
Dopo i saluti istituzionali della rettrice Maria Antonietta Aiello, sono previsti gli interventi di: Saverio Mongelli, già rettore; Francesco D’Andria, presidente dei Professori Emeriti; Stanislao Natali, già Direttore Amministrativo dell’Università del Salento; Donato De Benedetto, attuale Direttore Generale.
Interverranno poi alcuni fra i primi laureati e le prime laureate UniSalento e due delle ultime laureate a pieni voti: Adriana Poli Bortone, sindaca della città di Lecce; Maria Rosaria Manieri, già senatrice della Repubblica; Anna Grazia D’Oria, editrice; Oreste Massari, già ordinario dell’Università La Sapienza di Roma; Barbara Sveva Dell’Anna, neolaureata per l’area economico-giuridica; Giorgia Maria Ingrosso, neolaureata per l’area umanistico-sociale.
A seguire, l’intervento “Ateneo al femminile” della docente Manuela Mosca.
Come corollario all’incontro sarà possibile visitare il Museo Storico Archeologico e il Museo Papirologico.
I posti per le visite sono limitati, è quindi consigliata la prenotazione all’indirizzo comunicazione@unisalento.it
Infine, alle ore 19, presso la Biblioteca Provinciale Bernardini (ex Convitto Palmieri, piazzetta Carducci) si terrà l’evento “Salento University Radio Live”, con gli attori Fabrizio Saccomanno e Fabrizio Pugliese che daranno vita a un’intervista impossibile a Don Tonino Bello.
Seguirà il podcast dal vivo dedicato alla Generazione Z degli studenti Andrea Caratozzolo e Sara Marasco.
Chiuderà la serata la lettrice di portoghese Maria Eugenia Verdaguer con una puntata speciale del podcast Ziriguidum dedicata alla bossa nova, genere musicale nato alla metà degli anni ’50, proprio come UniSalento.
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Appuntamenti
Da Londra, New York e Roma: 4 maestri del jazz sbarcano a Leuca
Con il Levy-Robson International Quartet, la rassegna indoor di Lampus prosegue nel segno della qualità. Alla batteria c’è Roberto Gatto!
L’associazione culturale continua nella sua ardita missione di fare jazz tutto l’anno, costruendo un ponte tra musica, territorio e ospitalità.
Dopo il vigoroso concerto del Benito Gonzalez Trio dello scorso mese di ottobre, l’associazione salentina prosegue la programmazione autunnale con un appuntamento di altissimo profilo internazionale: il Levy-Robson International Quartet, in concerto domenica 23 novembre (dalle 19) presso l’Hotel Terminal di Santa Maria di Leuca.
Quinto concerto consecutivo con la presenza di musicisti provenienti da New York, l’evento conferma la vocazione di Paolo Insalata e di Lampus nel portare eccellenza jazzistica internazionale nel lembo più estremo del Salento e nel valorizzare il Capo di Leuca come luogo di incontro culturale anche fuori stagione.
L’iniziativa si inserisce infatti nel progetto di stimolare il turismo di prossimità e quello extra-stagionale, in collaborazione con l’Hotel Terminal, che per l’occasione propone pacchetti speciali di soggiorno con cenetta in albergo e pernottamento vista mare.
Un modo per vivere un’esperienza completa di musica, gusto e paesaggio nel segno di Leuca sempre, il nuovo marchio che unisce cultura e accoglienza tutto l’anno.
JED LEVY
È una figura centrale nella scena jazz di New York da oltre vent’anni: sassofonista di straordinaria versatilità, la cui carriera rappresenta un vivido esempio di integrazione nel tessuto musicale della città. La sua storia attraversa generazioni e stili del jazz, con collaborazioni che spaziano da Jaki Byard a Mike Clark, da Cedar Walton a i Temptations.
Accanto a lui, in veste di co-leader, il chitarrista, compositore e bandleader britannico Phil Robson, il contrabbassista Mark Hodgson e il grande Roberto Gatto alla batteria — una sezione ritmica di caratura internazionale che unisce eleganza, groove e creatività.
PHIL ROBSON
Chitarrista inglese tra i più apprezzati della scena europea, cofondatore del celebre trio Partisans.
Il suo stile unisce tradizione e modernità, con una scrittura intensa e una tecnica che gli è valsa premi importanti come il Best Jazz Musician ai Parliamentary Jazz Awards.
MARK HODGSON
Contrabbassista britannico noto per la sensibilità musicale e la solidità del suo “time”.
È stato al fianco di grandi nomi del jazz internazionale e vanta una lunga collaborazione proprio con Jed Levy e Phil Robson, rendendolo elemento essenziale di questa formazione.
ROBERTO GATTO
Tra i batteristi italiani più influenti e celebrati, con una carriera che attraversa oltre quattro decenni di jazz internazionale. Ha suonato con Chet Baker, Joe Zawinul, John Abercrombie, Enrico Rava e una lista interminabile di protagonisti della scena mondiale.
Riconosciuto per versatilità, eleganza ed espressività.
Il quartetto nasce dalla sinergia artistica tra Levy e Robson, affermatasi nei club storici di New York come il Birdland, lo Smalls e il 55 Bar, e oggi approda a Leuca in una delle tappe italiane più attese del tour europeo.
DEICATO AI SALENTINI… PER SCELTA
Con questa rassegna indoor, Lampus conferma il proprio ruolo di punto di riferimento per molti “salentini per scelta”, ovvero per italiani e stranieri che hanno eletto il Capo di Leuca a loro buen retiro: un luogo dell’anima, dove quiete, bellezza del paesaggio, cibo e autenticità possono talvolta sorprendere con ottime attività culturali di respiro internazionale.
Biglietti su https://oooh.events/evento/jed-levy-phil-robson-international-quartet-biglietti/
Sconto speciale Under 25 (solo online)
Cenetta dopo-concerto €20 – con possibilità di pernottamento in hotel vista mare (€40 a persona in doppia / €60 uso singola)
Info e prenotazioni concerto: 347 5950940
Info e prenotazioni cena/soggiorno: 0833 758242
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