Attualità
Corigliano: secco “no” di Sel al Parco Eolico
Contrari alle 20 pale che dovrebbero sorgere sull’altopiano della serra “Murica”, e nei pressi della Strada Provinciale Corigliano-Galatina
La Federazione del Salento di Sinistra Ecologia e Libertà auspica che “il Consiglio comunale di Corigliano d’Otranto respinga il progetto” di un parco eolico di 20 pale eoliche della potenza complessiva di 60 Mw che dovrebbe sorgere in gran parte sull’altopiano della serra “Murica”, ed in piccola parte nel suo versante sud ovest, a sud della Strada Provinciale Corigliano–Galatina. Seconodo il Sele “Il Parco, di grosse dimensioni”, impatterebbe “in maniera eccessiva sul patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico. L’area”, dicono dal Sel, “è caratterizzata da un’antica antropizzazione, pensiamo ai resti ceramici risalenti a un villaggio messapico arcaico, del IV sec. a.C.; gli aerogeneratori inoltre, alti 100 metri, compirebbero una vera e propria irruzione in un paesaggio affascinante e peculiare come Specchia Murga che, tra muretti a secco e ulivi secolari, racconta una bellezza paesistica frutto di un equilibrio tra viabilità e tutela del territorio, tra zone industriali e agricoltura.
La struttura geologica e geoclimatica del nostro Paese ci può consentire di pensare ad un futuro esclusivamente rinnovabile.
Ma non a scapito del paesaggio, dei beni culturali, della sicurezza dei cittadini. SEL sostiene l’energia eolica con la partecipazione al capitale delle comunità locali, sviluppando anche le possibilità dell’eolico in mare nel rispetto dei paesaggi, la diffusione del mini e microeolico e il sostegno alla ricerca dei sistemi di eolico senza pale o di quello troposferico. Il progetto del parco di Corigliano”, concludono i vendoliani, “rappresenta ancora una volta un impiego improprio e altamente impattante delle energie pulite, le uniche, se usate in armonia con il paesaggio e il territorio, a essere foriere di uno sviluppo sostenibile, lungimirante e di qualità”.
Attualità
Miggiano dopo la Fiera
“Expo 2000. Industria Artigianato, Agricoltura e Turismo del Salento”: successo di pubblico e discussione politica aperta attorno ad alcuni temi importanti. Il sindaco Michele Sperti: «Vetrina importante del tessuto macro e microeconomico che genera ricchezza e futuro»
È andata in archivio la ventiseiesima edizione della campionaria organizzata dal Comune di Miggiano, tra le più importanti del Meridione, che quest’anno ha puntato, nei cinque giorni di apertura, in maniera sostanziale su accoglienza, riqualificazione degli spazi espositivi e a servizio dei visitatori, impegno diretto verso le aziende espositrici attraverso la presenza in fiera delle associazioni di categoria di riferimento.
«Le reazioni degli espositori che ancora una volta hanno scelto la vetrina di Miggiano per presentare i loro prodotti e le novità commerciali sono state simili a quelle degli anni precedenti», sottolinea il sindaco Michele Sperti, «e anzi più esaltanti.
Per il “brutto” meteo nelle prime giornate c’era più di qualche timore, ma le ultime tre giornate hanno ribadito un grande successo di presenze nei padiglioni di “Expo 2000” e a livello commerciale per le imprese presenti. Tanti i “sold out”, ossia a dire aver terminato i prodotti disponibili, tanti gli imprenditori che non sono riusciti a gestire le manifestazioni di interesse verso le loro esposizioni perché molto più di quelle attese: questo significa avere assolto in maniera importante agli obiettivi della campionaria. Risultati straordinari che ci danno nuova spinta in vista delle prossime edizioni e delle prossime sfide organizzative e di gestione della campionaria».
L’evento fieristico ottobrino di Miggiano si è confermato anche quest’anno come un primo momento di riflessione della politica salentina e regionale dopo la pausa estiva.
«Ringrazio i rappresentanti delle istituzioni», continua il primo cittadino, «che sempre in gran numero accolgono il nostro invito a essere presenti alla cerimonia di inaugurazione, sempre più simile a un tavolo di confronto sul quale mettere e discutere delle problematiche che attagliano il territorio e delle possibilità di ulteriore sviluppo. Con “Expo 2000” cerchiamo di essere vetrina importante del tessuto macro e microeconomico che genera ricchezza e futuro, ma la campionaria risulta utile per discutere dello stato delle cose, quali siano le necessità da affrontare e dell’importanza del concorso istituzionale. Durante l’inaugurazione si è discusso delle difficoltà degli imprenditori per tramite delle parole del presidente di Confindustria Lecce, Valentino Nicolì, e delle possibilità derivanti dalla partecipazione alla Dmo del Turismo da parte di tutti i sindaci salentini rilanciate dal presidente della Camera di Commercio di Lecce, Mario Vadrucci».
“Expo 2000. Industria Artigianato, Agricoltura e Turismo del Salento” è stato anche il momento per discutere della questione trasporti.
«La disponibilità di voli per il territorio sono pochi e insufficienti, molto cari e soltanto su rotte nazionali considerando l’aeroporto di Brindisi», conclude Michele Sperti, «ma il Sud Salento e il Capo di Leuca hanno un problema atavico, strutturale a causa della indolenza e delle azioni inesistenti o insufficienti di Regione Puglia e Provincia di Lecce che non hanno saputo mettere in campo una politica coordinata sui trasporti degna di questo nome».
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Attualità
GAL Capo di Leuca, sempre più… Leader
Il presidente Antonio Ciriolo: «Restano da rendicontare pochissimi interventi attuati da Comuni e aziende private, ma ormai siamo veramente agli sgoccioli. Rotta verso nuovi obiettivi, per il territorio e i suoi abitanti»
Con l’erogazione dell’ultima tranche di finanziamento per le spese funzionamento della struttura tecnico-amministrativa del GAL si è conclusa la programmazione dell’apposita Misura prevista all’interno dell’approccio Leader nel Capo di Leuca.
«Restano da rendicontare pochissimi interventi attuati da Comuni e aziende private, ma ormai siamo veramente agli sgoccioli», spiega il presidente Antonio Ciriolo
All’alba del prossimo avvio della nuova strategia Leader, «con la possibilità di sostenere ancora una volta i Comuni, le aziende e gli operatori sociali e culturali del territorio, e nell’imminenza dell’avvio della misura a favore delle aziende agricole colpite dalla Xylella», prosegue Ciriolo, «è doveroso ringraziare quanti hanno contribuito al raggiungimento di questo importante risultato. Innanzitutto, il Consiglio di Amministrazione, nelle persone di Giulio Sparascio (vicepresidente del GAL), Adamo Fracasso, Gabriele Abaterusso e Fabrizio Arbace. Ringrazio il direttore Giosuè Olla Atzeni, punto di riferimento per il tutto il territorio fin dalla prima edizione del Programma Leader».
Il presidente non dimentica la struttura operativa e cita anche Sandra Branca, Anna Casciaro, Maurizio Antonazzo e Mimmo Rizzo, «a cui si aggiungono gli operatori che, in questa programmazione, hanno seguito un percorso professionale diverso (Grazia Martella, Marina Marsano, Emiliano Cazzato e Massimiliano Nenni). Infine, grazia a tutti i soci del GAL e, tra questi, alle associazioni agricole che aderiscono alla nostra società».
«E ora», annuncia infine Antionio Ciriolo, «rotta verso nuovi obiettivi, per il territorio e i suoi abitanti».
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Attualità
Casarano, che succede?
Pesante sconfitta a Siracusa contro l’ultima in classifica. Di Bari: «Una squadra con esperienza come la nostra deve fare più attenzione»
SIRACUSA-CASARANO 4-1
Reti: pt 20′ Chiricò (C), 47′ Molina; st 15′ Di Paolo, 21′ Frisenna, 41′ Guadagni
Note: al 6′ st espulso Celiento (C) per doppia ammonizione
di Giuseppe Lagna
E, dopo il black-out casalingo contro il Foggia quartultimo, giunge l’altro stop a Siracusa contro l’ultima in graduatoria.
Due brutte, inaspettate sconfitte, per giunta non proprio indolori, vista la discesa del Casarano dal terzo al quinto gradino della parte alta della classifica.
Alla domanda “Che succede?“, posta per strada al cronista da conoscenti, non è semplice rispondere.
Certamente sono sorprese che il calcio riserva un po’ a tutte le squadre, anche a quelle imbattibili, a maggior ragione in un campionato come quello meridionale della serie C, dove l’agguato è dietro l’angolo.
Se con i Satanelli causa della sconfitta sono state due ingenuità difensive, con gli Aretusei determinante si è rivelata l’espulsione del difensore Celiento per doppia ammonizione.
Un tempo in inferiorità numerica, purtroppo, non si regala a nessuno, a maggior ragione contro un avversario alle prese con l’acqua alla gola e all’ultima spiaggia.
Insomma, Rossoazzurri in veste “associazione di beneficenza” per due giornate “spezzatino” indigeste, da cui riprendersi, in vista dei prossimi impegni di mercoledì a Cerignola per la Coppa Italia e sabato al Capozza contro il Monopoli, appaiato a diciotto punti.
«Dobbiamo lavorare, cercando di gestire meglio certe situazioni e gli episodi in negativo; una squadra con esperienza come la nostra deve fare più attenzione», dichiara Vito Di Bari nel post-gara.
Va detto che, al termine della partita, la squadra si è recata sotto il settore ospiti del “De Simone”, per un saluto “chiarificatore” con i cento supporters giunti nella lontana Sicilia a sostenere i colori del cuore.
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