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Attualità

Forni crematori in provincia saranno tre: Lecce, Caprarica e Ugento

Le manifestazioni di interesse sono dei Comuni di Lecce, Lequile, Martano, Botrugno, Ortelle, Gagliano del Capo, Ugento e Caprarica di Lecce

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Forni crematori, il primo impianto pubblico in provincia di Lecce verrà realizzato a Caprarica.


È in corso la gara per l’aggiudicazione della concessione, a Caprarica di Lecce, dove sorgerà il primo forno crematorio.


Dopo la querelle di Botrugno protrattasi per anni senza soluzione alcuna, è allo studio un progetto definitivo arricchito da ulteriori pareri specifici di tipo sanitario e ambientale per la realizzazione della struttura che, poi, dovrà essere attiva entro due anni.


Il forno crematorio nascerà alle spalle del cimitero comunale sulla strada per Castrì, ed avrà un accesso autonomo rispetto a quello del al cimitero.


Intanto, sono state definite le nuove norme in materia di attività funeraria, cremazione e dispersione delle ceneri, a Palazzo dei Celestini e dei comuni che vorranno realizzare  i suddetti impianti.


Nel novembre 2021 la Provincia ha definito i criteri per realizzare tre impianti: area nord, area centro e area sud, da quel momento i Comuni hanno inviato la propria candidatura indicando l’area in cui realizzare i forni crematori.

Sono così pervenute le manifestazioni di interesse dei Comuni di Lecce, Lequile, Martano, Botrugno, Ortelle, Gagliano del Capo, Ugento e Caprarica di Lecce. Quest’ultima ha avuto il via libera per l’area centro, tenendo conto di diversi fattori: la popolazione residente,  l’associazione tra gli enti locali coinvolti, l’indice di mortalità e i dati statistici sulla scelta crematoria da parte dei cittadini.


La Regione Puglia non aveva mai elaborato un piano di coordinamento, demandando fatto alle Province la valutazione del fabbisogno di forni crematori sul proprio territorio. Le valutazioni restano sempre: la distanza chilometrica, la necessità di consentire il pieno esercizio di libera scelta della modalità di sepoltura o della cremazione di ciascun cittadino, e individuare d’intesa con i Comuni, la localizzazione e il numero dei nuovi impianti.


Questi i criteri per l’individuazione dei luoghi in cui realizzare i forni: reti stradali agevoli e di facile scorrimento, aree interne al cimitero comunale e preferibilmente non gravate dai camini di emissione e altre attività di rilievo; Comuni dotati di strutture tecnico-amministrative pronte a fornire attività di controllo sulla gestione del forno, coadiuvate da Arpa e Provincia, Polizia Locale e uffici.


Da questa analisi è nata la scelta della Provincia di Lecce che ha individuato quale sito più idoneo per l’area nord il Comune di Lecce, per l’area sud il Comune di Ugento e per il centro il Comune di Caprarica di Lecce, che dovrà compiere ulteriori passi in avanti verso la realizzazione della struttura.


L’approvazione dei progetti di realizzazione, infatti, spetta in ultima battuta ai Comuni, che li realizzano direttamente o ne affidano la realizzazione ad altri soggetti.


Attualità

Scuola Smart al Comprensivo “Pascoli” di Tricase: “Più dinamici e inclusivi”

Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale.

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Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale. Questo nuovo spazio, già a disposizione di tutte le classi, è stato progettato per trasformare la didattica quotidiana in un’esperienza sempre più dinamica e inclusiva.
L’ambiente è stato dotato di strumenti all’avanguardia:
• Arredi modulari: 24 banchi trapezoidali, un tavolo collaborativo e 25 sedie, pensati per favorire il lavoro di gruppo.
• Tecnologia di ultima generazione: 25 Chromebook con relativo carrello caricatore e un monitor touch interattivo da 65 pollici.
• Formazione: Nei prossimi mesi i nostri docenti parteciperanno a corsi specifici sull’uso dei nuovi dispositivi e sulle metodologie didattiche collaborative digitali.
La Dirigente Annamaria Turco spiega: “La Fondazione con questo dono ha voluto fornire ai nostri alunni gli strumenti necessari per lo sviluppo di competenze digitali, di problem solving e di comunicazione, competenze ormai essenziali per i futuri cittadini europei, come indicato dal quadro di riferimento europeo Digicomp 2.3.
Gli arredi e i dispositivi sono pensati nell’ottica della Classe 4.0, promossa dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), e che rappresenta un nuovo modello di ambiente di apprendimento che si discosta dalla tradizionale impostazione trasmissiva per una didattica innovativa, attiva e centrata sullo studente.
I ringraziamenti ufficiali sono stati espressi con profonda gratitudine il 16 dicembre 2025 durante il nostro Recital di Natale alla Dott.ssa Tina De Francesco e alla Dott.ssa Mariangela Martella, rappresentanti della Fondazione, per il loro concreto sostegno alla crescita dei nostri ragazzi. Il nostro plauso va anche alla Prof.ssa Laura Accoto, progettista dell’ambiente collaborativo“.
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Dal Salento spicca il volo “Il sogno di Flip”

Un albo illustrato per parlare ai bambini di inclusività e fiducia in sé, toccando il tema del bullismo

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“Il sogno di Flip” è l’albo illustrato, con testi e disegni di Alessia Urso, illustratrice e grafica di Marittima, pubblicato da Curcio Editore.

Ambientata al Polo Nord, la storia racconta di Flip, un piccolo elfo con una disabilità che sogna di lavorare nella fabbrica di Babbo Natale.
Dopo un episodio di bullismo, grazie alla creatività e all’incontro con un’amica speciale, Flip trova la forza di non arrendersi e costruisce un braccio artificiale che diventa simbolo di riscatto e fiducia in sé. Un racconto dolce e luminoso che parla ai bambini di coraggio, amicizia e inclusione. Disponibile su Amazon

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Presentato il calendario della Polizia locale contro la violenza di genere

Ogni mese, attraverso gli scatti di Giacomo Fracella, racconta un valore, un gesto, un simbolo di rispetto e di tutela…

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Lo speciale calendario della Polizia Locale di Nardò per il 2026 è dedicato al tema del contrasto alla violenza di genere.

Ogni mese, attraverso gli scatti di Giacomo Fracella, racconta un valore, un gesto, un simbolo di rispetto e di tutela. Ci sono, tra le altre cose, un paio di scarpette rosse sul suolo di piazza Salandra, una foto di gruppo delle agenti del Comando di via Crispi, la panchina rossa.

Dietro queste immagini c’è il lavoro quotidiano della Polizia Locale, che con dedizione e sensibilità opera per garantire sicurezza e dignità ai cittadini e ovviamente anche a tutte le donne.

Questa mattina il comandante Cosimo Tarantino ha presentato il calendario nella sede di via Crispi, consegnando una copia al consigliere delegato alla Polizia Locale Gabriele Mangione e all’assessora con delega alle Pari Opportunità Sara D’Ostuni. Presenti anche la consigliera Daniela Bove e la vice comandante Simona Bonsegna.

“Questo calendario – ha detto il comandante Cosimo Tarantino – è un messaggio di coraggio e speranza. Pensiamo che ognuno di noi debba fare la propria parte nel contrasto alla violenza di genere, la Polizia Locale ha ritenuto quest’anno di utilizzare il calendario come importante veicolo divulgativo per sensibilizzare tutti. È importante non abbassare mai la guardia”.

“Questo è un tema che interessa singoli, famiglie e istituzioni – ha aggiunto il consigliere delegato alla Polizia Locale Gabriele Mangione – e ognuno deve affrontarlo nei limiti del proprio ruolo e delle proprie possibilità. Questo calendario è uno strumento istituzionale, ma stavolta anche un segno tangibile di vicinanza nei confronti dei cittadini e di tutte le donne”.

“Ringrazio il Corpo di Polizia Locale – ha detto ancora l’assessora alle Pari Opportunità Sara D’Ostuni – per questa iniziativa di estrema sensibilità e responsabilità. Avere a casa questo calendario ci ricorda ogni giorno che il contrasto alla violenza di genere non può e non deve essere una battaglia episodica, ma costante e generalizzata”.

Dalla prima edizione del calendario della Polizia Locale di Nardò sono passati ormai 24 anni, dedicata all’epoca alla sicurezza stradale e arricchita dai disegni sul tema degli studenti delle scuole primarie. Questa edizione, invece, arriva nell’anno (il 2026) che celebra i 160 anni della Polizia Locale italiana.

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