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Climate Strike in tutta la Puglia

Mobilitazione di tutti gli studenti: “Scendiamo in piazza per chiedere un cambiamento radicale nel modello di sviluppo, che sia realmente sostenibile e senza disuguaglianze”. Conferenza collettiva alle 19,30 all’Acait di Tricase

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In piazza in tutta la Puglia in occasione del Global Strike For Future lanciato da Fridays For Future – Italy, il movimento ambientalista internazionale che oggi porta centinaia di piazze in tutto il mondo.


Scendiamo in piazza per chiedere un cambiamento radicale nel modello di sviluppo, che sia realmente sostenibile e senza disuguaglianze“, ha dichiarato Sara Acquaviva, cordinatrice regionale della Rete della Conoscenza Puglia.


Scendiamo in piazza per pretendere che i fondi per i sussidi ambientalmente dannosi vengano spostati sull’istruzione, perché crediamo che, a differenza di quanto dice il Ministro Bussetti che ha invitato le scuole a non partecipare, è fondamentale battersi contro le Grandi Opere inutili e dannose, per saperi liberi dalle logiche del profitto e in grado di immaginare un’alternativa sostenibile ed ecologica di società“, ha invece detto Davide Lavermicocca, coordinatore regionale dell’Unione degli Studenti Puglia.12


Lo Sciopero per il clima, il Global Strike For Future, che ha ricevuto l’adesione di una sessantina di Paesi e più di 500 città, oltre che di tremila scienziati.


Nasce dopo i Fridays for Future, lanciati in Svezia dalla sedicenne Greta Thunberg, simbolo mondiale di questa protesta per chiedere ai capi di Stato e di governo impegni concreti contro i cambiamenti climatici.


L’economia circolare come unica alternativa per salvare il pianeta: non lo dicono i “soliti ambientalisti”, ma lo sostengono all’unisono Onu, Ocse e anche molti governi.


È questo il tema – più urgente che mai anche nel Salento – affrontato nel dialogo con gli studenti di cinque scuole e nei tre incontri pubblici di questa settimana con Gianni Tamino, a Tricase, Castiglione d’Otranto, Maglie e Tiggiano.


Questa mattina, a Melpignano, viene anche celebrato lo “Sciopero per il clima” indetto a livello mondiale. Sempre questa mattina, alle 10, l’incontro con gli alunni della scuola media ed elementare a Melpignano.


Biologo, esponente della Federazione dei Verdi e già parlamentare europeo, Tamino è stato membro del Comitato Nazionale per la Biosicurezza e le Biotecnologie presso la Presidenza del Consiglio dei ministri. Tre anni fa, è stato insignito del Premio Nazionale Nonviolenza, «per la sua opera infaticabile in favore dello studio dell’ambiente, della sua sostenibilità e di come la qualità dell’ambiente possa interagire con il vivere comune».


“Circolare fa bene! L’economia che piace all’ambiente” è la rassegna promossa da un coordinamento di realtà del Capo di Leuca composto da Associazione Marina Serra, Coppula Tisa, Casa delle Agriculture Tullia e Gino, Terrarossa, Clean Up Tricase, Magna Grecia Mare, Pro Loco Tricase, Tina Lambrini Casa Comi, Linfa Tumara, Mondoradio, Meditinere e Boyscout Tricase, con la collaborazione dei Comuni di Melpignano e Tiggiano.


LA MANIFESTAZIONE DEGLI STUDENTI A TRICASE






Salute, ambiente e nuovo lavoro: l’economia circolare serve anche al Salento


Lo scorso anno, il pianeta ha esaurito le sue risorse già il primo agosto. Secondo il Global Footprint Network, mantenere l’attuale stile di produzione e di vita richiederebbe non uno ma almeno 1,7 pianeti. Un’altra Terra, che non abbiamo.


Di economia circolare, quella pensata “per potersi rigenerare da sola” sul modello di quanto già fa la natura, anche il Salento ha estremo bisogno, alle prese com’è con criticità ambientali che hanno chiari, drammatici effetti sulla salute. Ridefinire gli approcci in chiave più sostenibile consentirebbe però anche di creare nuove chance economiche, opportunità di nuovi lavori, in coerenza con l’impegno a evitare i cambiamenti climatici e l’inquinamento ambientale.


Gianni Tamino a Castiglione d’Otranto


Il Conai, il Consorzio nazionale degli imballaggi, stima in 88 miliardi il valore potenziale dell’economia circolare solo in Italia, dove potrebbe produrre 575mila occupati. È “l’altra” crescita possibile. Tutto questo, però, richiede di agire sul versante dei consumi e degli stili di vita, riducendo gli sprechi, compresi quelli alimentari.


La transizione verso un’economia circolare”, spiega Tamino, “richiede un cambiamento culturale e strutturale: una profonda revisione e innovazione dei modelli di produzione, distribuzione, consumo sono i cardini di questo cambiamento, con l’abbandono dell’economia lineare, il superamento dell’economia del riciclo e l’approdo all’economia circolare, passando per nuovi modelli di business e trasformazione dei rifiuti in risorse ad alto valore aggiunto”.


Nell’economia circolare, ad esempio, il ciclo di vita dei prodotti viene esteso grazie a un eco-design che permette di riutilizzare i prodotti più facilmente e ripararli quando non funzionano più; si punta a una loro maggiore durabilità, a una migliore gestione dei rifiuti, ad un nuovo modello di business basato sul leasing e la condivisione.


Questa sera all’Acait di Tricase


L’ex tabacchificio Acait di Tricase, alle 19,30, ospiterà la conferenza collettiva e l’incontro con le comunità locali sui vantaggi di un’economia etica, conveniente e rispettosa della natura. Seguiranno le letture di Gustavo D’Aversa di Alibi Teatro.


 


Andrano

Dal sud Salento a Malta parlando inglese

Oltre 100 studenti dell’Istituto comprensivo di Andrano, provenienti dai plessi di Andrano, Spongano e Marittima hanno partecipato ad uno stage linguistico in full immersione. Il dirigente scolastico Ivano De Luca: «Opportunità straordinaria per i nostri studenti di vivere un’esperienza educativa e formativa unica»

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L’Istituto comprensivo di Andrano ha partecipato allo stage linguistico a Malta, «un’esperienza senza precedenti per oltre 100 studenti provenienti da tutti i plessi dell’istituto», compresi Andrano, Spongano e Marittima.

Promosso dall’Associazione Multicultura Mondiale (AMCM), il progetto ha offerto agli studenti un’opportunità unica di arricchimento culturale e linguistico: durante il soggiorno a Malta, hanno partecipato a oltre 40 ore di attività linguistiche in lingua inglese in collaborazione con l’ente Esat Malta, affiliato all’Esat Italia ed accreditato presso il Ministero dell’Istruzione.

Le giornate sono state composte da lezioni mattutine in lingua inglese tenute da docenti madrelingua presso scuole maltesi e escursioni pomeridiane in lingua in tutta l’isola di Malta.

Il dirigente scolastico Ivano De Luca

Il dirigente scolastico Ivano De Luca, ha espresso grande soddisfazione: «È stata un’opportunità straordinaria per i nostri studenti di vivere un’esperienza educativa e formativa unica. Non è stato un compito facile organizzare tutto questo, ma siamo determinati a offrire ai nostri studenti opportunità di crescita che vadano oltre il tradizionale ambito scolastico.

L’aspettativa educativa e formativa perseguita era molto alta, e gli studenti hanno tratto enormi benefici anche a livello personale e relazionale. Dalla gestione delle proprie emozioni e paure al rapporto con una cultura e una lingua diverse, tutti i partecipanti hanno imparato molto da questa esperienza».

Il dirigente scolastico ha inoltre sottolineato «l’impegno profuso dagli insegnanti e dai genitori per rendere possibile questa straordinaria esperienza: voglio ringraziare tutti coloro che hanno contribuito al successo di questo progetto, dalla referente prof.ssa Federica Minonne, dai docenti accompagnatori agli studenti, dai genitori al personale organizzativo. È stata una dimostrazione di vera collaborazione e dedizione alla causa dell’istruzione e della crescita personale».

I partecipanti hanno ricevuto tre attestati: una certificazione di 43 ore di formazione riconosciuta ai sensi della Direttiva Ministeriale  70/2016; un attestato del livello di inglese Esat; una certificazione della competenza QCER dello Speaking, che permetterà loro di completare l’intero iter di certificazione permanente.

Il 10 Maggio ci sarà a Messina il 18° meeting AMCM al quale parteciperanno il Ministro dell’Istruzione maltese Hon. Clifton Grima e il Ministro dell’Istruzione e del Merito prof. Giuseppe Valditara insieme al Sindaco di Messina al Provveditore agli Studi di Messina prof. Stello Vadalà: «un’occasione per migliorare un progetto che offre tanto e che coglie le esigenze della scuola per dare la possibilità di vivere queste importanti esperienze formative».

Infine Ivano De Luca annuncia: «Siamo in attesa dei fondi per un progetto approvato dall’USR Puglia di Fondi Ristori Educativi per dare un’ulteriore possibilità ai nostri studenti. L’inclusione totale è la vittoria di una battaglia alla quale come scuola stiamo combattendo da tempo e vogliamo vincerla».

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Scuola e disabilità: «Personale scarso»

Il dirigente dell’Istituto comprensivo di Andrano Ivano De Luca: «Non corretta l’assegnazione delle risorse umane nelle scuole del Salento»

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In occasione del 15º anniversario della ratifica della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, condividiamo lo sfogo del Dirigente Scolastico dell’Istituto comprensivo di Andrano.

Ivano De Luca (nella foto in alto) lamenta, a ragione, che i diritti fondamentali delle persone con disabilità, in particolare quello allo studio, vengono ancora oggi lesi a causa di una non corretta assegnazione delle risorse umane negli Istituti comprensivi del Salento: «Nonostante i numerosi appelli rivolti in diverse circostanze, la questione rimane irrisolta, e ciò diventa ancor più allarmante quando ci imbattiamo in comunicazioni ufficiali che delineano normative vaghe e poco efficaci».

«Nel corso del mese di marzo 2024», racconta il dirigente scolastico, «siamo stati testimoni di episodi spiacevoli che hanno coinvolto direttamente i ragazzi diversamente abili, i cui genitori, giustamente, si trovano allo stremo delle forze mentali e psicologiche di fronte a una situazione che sembra non trovare soluzione».

«La comunicazione ufficiale emessa riguardo alle prestazioni di assistenza di base previste dalla Legge 104/1992», scende nei particolari il dirigente, «sembra adatta a una scuola ideale, ma si rivela inefficace in una realtà dove i bisogni dei ragazzi sono molteplici e dove i mezzi a disposizione sono insufficienti».

De Luca pone l’accento sulle tante domande che restano senza risposta: «Chi si occuperà degli studenti con disabilità quando un collaboratore scolastico deve accompagnare uno studente all’uscita, lasciando indietro gli altri? E se il plesso di trova al primo o al secondo piano? E se dovessero esserci più studenti con disabilità su più piani? E chi sarà responsabile se dovesse verificarsi un’emergenza durante tale periodo? Si è al corrente che non vi è copertura totale in classe per diversi studenti? E quando il problema è anche comportamentale? Si è al corrente che mediamente si ha al massimo un collaboratore per plesso e che si è sottodimensionato come numero aritmetico?».

«La gestione delle risorse umane e finanziarie», insiste De Luca, «dovrebbe prioritariamente garantire i diritti degli studenti con disabilità, ma purtroppo sembra essere trascurata, causando un carico di responsabilità esagerato sulla scuola, che dovrebbe invece essere il punto di partenza di ogni campagna politica, sociale ed umana. In questo contesto, è importante ricordare che anche i collaboratori scolastici possono avere problemi fisici, eppure molti di loro si impegnano al massimo per garantire il supporto necessario agli studenti con disabilità».

Il Dirigente Scolastico sottolinea pertanto «l’urgenza di un intervento concreto da parte delle istituzioni competenti al fine di risolvere questa situazione e assicurare a tutti gli studenti un ambiente scolastico inclusivo e rispettoso dei loro diritti».

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Principio d’incendio su una terrazza: 115 ad Andrano

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Risveglio da dimenticare questa mattina ad Andrano per gli inquilini di una privata abitazione di Andrano.

Poco dopo le ore 8 infatti, in pieno centro abitato, si è reso necessario l’intervento di una squadra di vigili del fuoco del Distaccamento di Tricase per domare le fiamme divampate su una terrazza (foto a fine articolo).

Per motivi non chiari, un principio d’incendio si è sviluppato sotto ad una tettoia, a poca distanza dalla porta che da all’interno dell’abitazione.

Tempestivo l’intervento dei caschi rossi di Tricase che hanno domato il rogo e riportato l’area in sicurezza.

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