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Spongano: le Panare di Santa Vittoria
Sabato 22 dicembre un corteo variopinto e allegro attraverserà tutto il paese e richiamerà per le strade i cittadini e curiosi. Ritualità popolare legata ad un’antica pratica dei frantoiani

Arriva uno degli appuntamenti più singolari del calendario delle feste e delle rituralità dell’inverno salentino.
Si tratta de Le Panare e si svolge sabato 22 dicembre a Spongano: un evento di grande coinvolgimento e partecipazione da parte di tutta la comunità.
C’è un gran fermento già qualche settimana prima della festa, che coinvolge associazioni, ma soprattutto gruppi informali di cittadini che si aggregano e auto-organizzano per realizzare la propria panara, una grande cesta di canne e polloni di ulivo intrecciati, che viene sapientemente riempita di materiale combustibile e addobbata per essere poi esibita in pubblico, accesa e portata in corteo il giorno della festa.
Come si allestisce una panara?
È una vera e propria arte, che si tramanda tra i membri della comunità di Spongano, sia nella scelta dei materiali che nel modo in cui devono essere inseriti nella cesta, soprattutto per far sì che possa accendersi bene e poi bruciare lentamente.
E per tale ragione quest’anno c’è una novità: il Comitato Feste ha realizzato un pubblico allestimento di una panara che collocata in Piazza Vittoria dal giorno dell’Immacolata e fino al 22 dicembre.
Negli ultimi decenni l’allestimento ha subito delle trasformazioni, si è arricchito di ulteriori elementi ornamentali che rendono le panare piene di colori e di luci, così come pure nel corteo il loro trasporto è affidato agli automezzi, soprattutto da lavoro, camion trattori e api, ma non solo; inoltre il passaggio del corteo viene accompagnato dallo scoppio di fuochi artificiali, mortaretti e tante e differenti musiche provenienti dai vari automezzi, che diventano una sorta di carri, animati a bordo dai costruttori delle rispettive panare.
È un corteo variopinto e allegro quello che attraversa tutta Spongano e che richiama per le sue strade tutti i cittadini e i curiosi.
In origine questa ritualità popolare era legata ad una pratica dei frantoiani impegnati nei tanti frantoi che un tempo erano presenti in gran numero a Spongano.
In questo periodo dell’anno i frantoi erano in piena attività per la molitura delle olive e i frantoiani, in prossimità della festa di Santa Vittoria, patrona di Spongano, si dedicavano all’allestimento di una panara: riutilizzando gli scarti della lavorazione dell’olio, la sansa, riempivano queste ceste, le adornavano e poi alla vigilia della festa della santa, il 22 dicembre appunto, uscivano dai frantoi con le loro panare, le accendevano e le portavano in giro per le vie del paese.
Anche quest’anno il programma de Le Panare è molto ricco e coinvolgente: sabato 22 dicembre, alle 10, è previsto il corteo de Le Panare dei ragazzi delle Scuole di Spongano, con partenza da Piazza Vittoria; nel pomeriggio, dalle 16, il Corteo de Le Panare, con partenza da Palazzo Bacile con la prima panara che raccoglierà lungo le vie del paese tutte le panare costruite dagli sponganesi passandole a prendere dal luogo (cortile, giardino, uscio di casa) in cui è stata costruita nelle settimane precedenti.
Quando tutte le panare saranno confluite nel corteo esso si dirigerà al Calvario; l’arrivo è previsto intorno alle 19,30, per la benedizione del fuoco e l’offerta dell’incenso.
Infine il corteo giungerà in Largo Mercato Coperto, dove verranno depositate tutte le panare accese e lasciate bruciare per tutta la notte.
In quell’area, proprio nei locali dell’ex mercato coperto è stata allestita per l’occasione la mostra fotografica su Le Panare e una videoproiezione (ingresso libero). All’esterno funzioneranno inoltre i mercatini e gli stand gastronomici. In serata, dalle 20,30 circa, Antonio Castrignanò in concerto con il suo “Fomenta Tour”.
Ada Manfreda
Appuntamenti
Patù e Morciano, corsi di formazione
Domani la presentazione presso la sala Consiliare di Patù. Si tratta di due corsi indipendenti e totalmente gratuiti dedicati a imprese, professionisti e studenti universitari

I Comuni di Patù e di Morciano di Leuca invitano alla presentazione di due nuovi corsi di formazione dedicati alla valorizzazione del territorio e allo sviluppo delle competenze professionali.
I due percorsi formativi gratuiti con posti limitati saranno presentati domani, martedì 21 ottobre, alle ore 18, presso la Sala Consiliare di Patù.
Il primo, promosso e organizzato dall’Università del Salento, è intitolato “Valorizzazione economica del patrimonio culturale locale” e prenderà avvio nelle prossime settimane.
Il secondo, curato dalla scuola di formazione ASCLA, sarà erogato in lingua inglese con il titolo “English for Tourism – Language, Culture & Business Skills” e inizierà nel gennaio 2026.
Entrambi i corsi si rivolgono alle imprese che operano o intendono operare nei settori della ricettività alberghiera ed extra-alberghiera, dei servizi culturali e creativi, dell’intermediazione turistica e dell’organizzazione di eventi e fiere.
Non è previsto alcun limite di età per l’iscrizione e, al termine di ciascun percorso, sarà rilasciato un attestato di partecipazione.
L’incontro si aprirà con i saluti del sindaco di Patù Gabriele Abaterusso e di quello di Morciano di Leuca Lorenzo Ricchiuti.
Durante l’incontro, i corsi verranno illustrati nel dettaglio dal professor Pierluca Di Cagno dell’Università del Salento e da Benedetta Negro di ASCLA.
In quella sede sarà inoltre possibile effettuare direttamente l’iscrizione.
In particolare, il corso universitario mira a trasferire conoscenze e metodologie di livello accademico per arricchire il patrimonio culturale e professionale degli imprenditori locali, con un’attenzione specifica alla valorizzazione economica del patrimonio culturale, materiale e immateriale dei Comuni di Patù e Morciano di Leuca.
Le iscrizioni al corso dell’Università del Salento sono aperte fino al 25 ottobre e possono essere effettuate seguendo le indicazioni disponibili al seguente link: https://www.dse.unisalento.it/-/apertura-iscrizioni-al-corso-di-formazione-valorizzazione-economica-del-patrimonio-culturale-locale-
Al termine del corso, il Dipartimento di Scienze dell’Economia dell’Università del Salento rilascerà un attestato di partecipazione. Per gli studenti iscritti ai corsi di laurea dello stesso Dipartimento è inoltre previsto il riconoscimento di 2 CFU come crediti formativi opzionali.
L’iniziativa è promossa dal Dipartimento di Scienze dell’Economia dell’Università del Salento e da ASCLA – Ente di Formazione, nell’ambito del progetto “Storie Meridiane”, sostenuto dai Comuni di Patù e Morciano di Leuca e finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU e dal Ministero della Cultura, nell’ambito della misura M1C3I2.1 “Attrattività dei Borghi”.
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Cutrofiano, una serata in ricordo di Uccio Aloisi
A 15 anni dalla scomparsa del cantore salentino, omaggio a un uomo che con la sua voce ha trasformato il canto popolare in patrimonio condiviso e ha reso il suo piccolo paese in una vera casa della memoria

Al Mercato della Cultura di Cutrofiano, la quindicesima edizione de Li Ucci Festival, ideata e promossa da Sud Ethnic Aps con la direzione artistica di Antonio Melegari, in sinergia con il Comune di Cutrofiano e in collaborazione con altri partner pubblici e privati, ospita una serata in ricordo di Uccio Aloisi, nel quindicesimo anniversario della sua scomparsa e nella sua città natale.
Appuntamento domani, martedì 21 ottobre (ore 21 | ingresso libero).
Il 21 ottobre 2010 moriva infatti il cantore di Cutrofiano, tra i personaggi più carismatici, conosciuti e apprezzati della tradizione musicale salentina.
Sul palco l’Uccio Aloisi gruppu, che lo ha accompagnato nel Salento e in Italia, segue ancora oggi il suo repertorio e il suo stile, per un tributo che diventa rito collettivo.
Un omaggio a un uomo che con la sua voce ha trasformato il canto popolare in patrimonio condiviso e ha reso il suo piccolo paese in una vera casa della memoria.
Uccio Aloisi ha calcato palchi importanti collaborando con artisti italiani e internazionali come Buena Vista Social Club, Massimo Ranieri, Mauro Pagani, Stewart Copeland, Giuliano Sangiorgi e tanti altri.
Nel 2005 è stato uno dei personaggi principali del film documentario Craj di Davide Marengo.
Ma Aloisi non era soltanto un solista: nel suo “canto lungo” c’era l’eco di un’intera comunità, il respiro corale di un territorio che nella musica ha sempre trovato identità.
Nel 2011, per tenere viva la memoria non solo di Uccio e del gruppo Gli Ucci, ma di tutti i cantori capaci di tramandare saperi, tradizioni e storie, nacque Li Ucci Festival.
Quest’anno la rassegna ha celebrato l’importante traguardo con una settimana di concerti, laboratori, incontri, mostre e degustazioni, chiusa dal pranzo sociale AssaggiUcci.
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A Miggiano, la nuova Rsa: “Un luogo accogliente, magico, sicuro e familiare”
«E’ stata una bella festa, molto partecipata; ci auguriamo che questa struttura moderna, all’avanguardia, con operatori specializzati, pensata per fornire un’assistenza continua e qualificata, soddisfi e doni tanta serenità a chi accoglierà»…

«Se ci avessero detto tre anni fa che oggi avremmo percorso questa nuova avventura, questa nuova sfida, di certo non gli avremmo creduto! Invece, forti dell’esperienza che tanto ci ha arricchito, fatto prendere coscienza e crescere, sin dalla nostra apertura, nell’ottobre del 2022, siamo qui a celebrare e rafforzare le competenze acquisite e i momenti convissuti insieme ai nostri ospiti, le loro famiglie, gli operatori tutti; storie e semi che custodiremo nei nostri cuori per metterli a frutto per questa nuova alba: questa nuova sfida che ci prepariamo a vivere e condividere con voi tutti, consapevoli dell’immane lavoro che ci apprestiamo ad affrontare».
Ci tiene proprio ad esordire in questo modo?
«Certo, la Rsa Madonna del Carmine è una riuscita esperienza terapeutica che ha avuto come obiettivo l’inclusione e l’integrazione.
Oggi, possiamo affermare che grazie alle tante nostre attività, come il teatro, i musical e le varie funzioni che stimolano la memoria, è cresciuta la capacità di esprimersi e la voglia di rimettersi in gioco dei nostri ospiti, a qualsiasi età».
A raccontare questo scorcio di vita, emozionata e orgogliosa è Oronzina Valente, direttrice della struttura, che prosegue: «Questa è una luminosa cornice del nostro lavoro. Ogni giorno trascorso è vissuto in sinergia con i nostri anziani. Questo ha ripagato la nostra passione, il nostro coraggio ed ha portato grandi soddisfazioni.
Una magia, devo dire, che ha coinvolto tutti: noi operatori e gli ospiti».
Il progetto, nel 2022 iniziava con due ospiti.
«Sì, confermo, con un entusiasmo crescente e una continua voglia di apprendere; voglia consolidata nel corso dei mesi. Poi, col tempo, il numero degli ospiti è cresciuto e contemporaneamente anche quello degli operatori. Questo traguardo, raggiunto grazie all’impegno comune, comporta un sentito ringraziamento: dapprima ai nostri nonni, patrimonio di esperienze e saggezza, che arricchiscono il valore della nostra attività e la nostra vita personale.
Poi alle famiglie, ai parenti, che testimoniano continuo affetto e sincera gratitudine per la qualità della cura che ogni giorno rivolgiamo ai loro cari. Inoltre, devo indirizzare uno speciale ringraziamento a tutti gli operatori della struttura: medici, fisioterapisti, infermieri,educatrici, assistenti sociali, OSS, cuoca e addetti alle pulizie.
E poi i responsabili della struttura che hanno fatto in modo che questa realtà si realizzasse. Tutti, nessuno escluso, si deve sentire protagonista, è questo lo spirito con cui si deve affrontare questa sfida: in una stagione della vita dove le potenzialità si considerano oramai esaurite, fiaccate o ancora peggio inutili, e si tende a non esprimerle più, nella nostra RSA sono tornate ad essere manifeste e valorizzate».
Da qualche giorno avete inaugurato la nuova Rsa, Madonna del Carmine.
«E’ stata una bella festa, molto partecipata; ci auguriamo vivamente che questa struttura moderna, all’avanguardia, con operatori specializzati, pensata per fornire un’assistenza continua e qualificata, soddisfi e doni tanta serenità a chi accoglierà».
I TANTI SERVIZI
Quali ulteriori servizi offre questa nuova parte della Residenza?
L’innovazione sociale nel campo dell’invecchiamento attivo è il nostro mantra: punti di forza sono proprio i servizi sanitari all’avanguardia offerti ai pazienti, oltre alle attività sociali, ricreative, educative e cognitive.
Troverete poi un’area multisensoriale: una palestra iperattrezzata, un luogo per la preghiera e uno per la cura continua dei nostri ospiti.
L’area multisensoriale è legata alla realtà virtuale ed alla riabilitazione neuromotoria e cognitiva, per l’invecchiamento attivo, per pazienti con disturbi neurologici.
Cerchiamo di fare in modo che i nostri anziani si sentano vivi: tutto il personale si mette in gioco quotidianamente per offrire un sollievo agli anziani, ma anche ai familiari dei pazienti.
La Nuova Residenza Sanitaria Madonna del Carmine, nasce per servire ed offrire a tutto il territorio un modo nuovo di accudire chi ci ha dato la vita”.
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