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Alliste

Disperato S.O.S. da Alliste

La lettera: “Soffro di depressione agitata e disturbo ossessivo di personalità. Percepisco un sussidio mensile di 580 euro, riesco a far sopravvivere la mia famiglia circa 15 giorni e poi devo cominciare ad elemosinare, con le umiliazioni che ne conseguono”

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Una storia al limite quella raccontataci da S.D.L. di Alliste, una storia, però, come ce ne sono tante altre, magari con sfaccettature diverse ma sempre segnate dall’indigenza e dalla solitudine a cui le istituzioni non riescono a dare sollievo.


Ovviamente quanto pubblichiamo di seguito è la versione di chi scrive e saremo, come sempre, pronti ad accogliere eventuali, ulteriori testimonianze al merito, anche e soprattutto da chi è stato direttamente tirato in ballo per il ruolo istituzionale che ricopre.


Ci auguriamo che chi può aiuti quell’uomo e la sua famiglia e che S.D.L. non metta mai in atto il proposito enunciato più volte nella lettera di “mettere la parola fine a questa vita”.


Anzi, invitiamo i servizi sociali di Alliste a verificare la situazione e fare quanto nelle loro possibilità per evitare che ciò accada.


Alla redazione de “il Gallo”, provo a scrivere questa lettera con tanta amarezza nel cuore. Faccio fatica ha mettere insieme le parole, perché c’è tanta confusione nella mia mente; per questo mi scuso anticipatamente se, nello scrivere questa missiva, commetterò degli errori.


Ho 55 anni. La vita finora è stata dura con me. La definisco una “vita sbagliata”.


Da giovane avevo dei sogni: amavo la radio, il giornalismo, ecc.  Per qualche anno ho fatto lo speaker radiofonico presso varie emittenti locali. Poi tutto è svanito nel nulla, perché il “male dell’anima” si è  impossessato della mia persona, rovinandomi l’esistenza. La mia vita si è  interrotta 32 anni fa e, da allora, non mi sono più ripreso. Dal ‘92 sono in cura presso il Centro Igiene Mentale di Ugento. La mia patologia si chiama depressione agitata e disturbo ossessivo di personalità.

Da oltre venti anni sono iscritto nelle liste speciali degli invalidi civili presso l’ufficio di collocamento di Casarano. Non percepisco l’assegno di invalidità civile, nonostante avessi presentato la domanda. tre volte. La commissione medica ha valutato la mia situazione clinica solo del 55%. Dal ‘97 sono impegnato nei lavori socialmente utili, un progetto della Provincia di Lecce. Sperando, un giorno, nella stabilizzazione, che non arriva mai. Percepisco un sussidio mensile di 580 euro. Con questo denaro riesco a far “sopravvivere” la mia famiglia circa 15 giorni e poi devo cominciare ad “elemosinare”, con le umiliazioni che ne conseguono.


Nella mia casa le bollette da pagare si stanno accumulando. Dal 2012 non riesco più a pagare la Tari, un importo annuale di 260 euro.


Il Comune di Alliste continua a starmi col fiato sul callo. Più volte ho parlato con il sindaco Renato Rizzo, sperando di trovare una soluzione al problema. Purtroppo l’unica soluzione prospettatami è stata la rateizzazione del debito. Come se non bastasse, la mia casa cade a pezzi. Da anni ha bisogno di manutenzione. Ci sono crepe ovunque. Quando piove ci sono infiltrazioni d’acqua ed io non posso permettermi di fare niente date le mie precarie condizioni economiche. Tutte queste preoccupazioni hanno aggravato ulteriormente il mio stato di salute. Da tre anni ho problemi cardiaci e, dal mese di luglio, anche polmonari. Per una pleurite ho subito un intervento di toracentesi, per asportarmi il liquido che si era formato nel polmone destro. Dopo tredici giorni di ricovero in ospedale, quando sono stato dimesso, le raccomandazioni dei medici sono state di non sudare, vivere in un ambiente salubre, evitare gli sbalzi termici, ecc. Tutto questo, purtroppo, non posso permettermelo. Abito lontano dal paese. Ogni mattina devo percorrere dieci chilometri per raggiungere i1 posto di lavoro.


Quando non piove vado in bicicletta, quando piove a piedi, con l’ombrello. La mia vecchia auto non posso usarla, perché ha bisogno di diverse riparazioni. Poi ci sarebbero vari bolli da pagare e sono in attesa del fermo amministrativo. Nella mia casa tutto quello che sì rompe non si ripara. Ci sono anche alcune finestre prive di vetri e vi lascio immaginare quello che accade quando piove. A volte vorrei mettere la parola “fine” a questa vita. Non so fino a quando la mia psiche sopporterà tutto questo. Se quel giorno dovesse arrivare, non sarà un bello spettacolo, e qualcuno dovrà assumersi le proprie responsabilità. Ultimamente ho preso una decisione: se per lo Stato è un lusso possedere una casa, ho deciso di demolirla. La butterò giù personalmente. La mia famiglia userà 1’abitacolo della mia vecchia auto per dormire. Per non farmi mancare niente, il 31 dicembre di ogni anno, scade il contratto di lavoro per il progetto della Provincia di Lecce. Ci vogliono tre mesi di attesa per sapere se sarà rinnovato. Da gennaio a marzo come farò a sopravvivere? Indebitandomi ulteriormente? Sarebbe meglio morire…”.


S.D.L.


Alessano

Il futuro della agricoltura nel sud Salento, se ne parlerà ad Ugento

“La PAC del futuro – finanziamenti nazionali e regionali”, incontro informativo incentrato sulle agevolazioni finanziarie nazionali e regionali. Il GAL Capo di Leuca, con una dotazione finanziaria di 5,5 milioni di euro, ha visto ammessa da parte della Regione Puglia la propria Strategia di Sviluppo Locale 2023 – 2027. Una strategia che punterà sull’incentivazione alle attività di rete, sia settoriale che territoriale, alle start up aziendali, al sostegno alle attività produttive, di trasformazione e di servizi per le imprese, agricole e non, che operano nei 22 Comuni dell’Area: Alessano, Alliste, Casarano, Castrignano del Capo, Corsano, Gagliano del Capo, Matino, Melissano, Miggiano, Montesano Salentino, Morciano di Leuca, Patù, Presicce – Acquarica, Racale, Ruffano, Salve, Specchia, Taurisano, Taviano, Tiggiano, Tricase e Ugento

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Ad Ugento si svolgerà l’iniziativa aperta al pubblico dal tema: “La PAC del futuro – finanziamenti nazionali e regionali”, un incontro informativo sul futuro dell’agricoltura del basso Salento, anche attraverso la possibilità di attingere a finanziamenti nazionali e regionali

Appuntamento con il GAL Capo di Leuca giovedì 15 febbraio, alle ore 17,30 a Palazzo Rovito (in Piazza Adolfo Colosso), in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Ugento.

Il programma dell’incontro, introdotto e moderato da Francesco Carangelo, consigliere comunale di Ugento con delega all’agricoltura, prevede i saluti istituzionali di Salvatore Chiga, sindaco di Ugento e una serie di interventi: l’agronomo Francesco Flores, funzionario regionale, parlerà di “Opportunità di sviluppo sostenibile per l’agricoltura pugliese nell’ambito del complemento regionale per lo sviluppo rurale (CSR 2023-2027)”; l’agronomo Antonio Corvino, funzionario regionale, relazionerà sulle “Nuove linee di finanziamento europeo con particolare riferimento all’operazione 4.1.A del PSR Puglia”; Antonio Ciriolo, presidente del GAL Capo di Leuca, illustrerà la “Nuova Strategia di Sviluppo Locale del Capo di Leuca”; il perito agrario, Giuseppe Buccolieri, interverrà sui: “Cambiamenti climatici: polizze assicurative per la difesa del reddito agricolo”.

Dopo un articolato percorso di progettazione partecipata, attraverso una fase di ascolto e di confronto con numerosi incontri con amministratori comunali, imprenditori, rappresentanti di associazioni e organizzazioni territoriali, che ha permesso di raccogliere idee, informazioni e proposte preziose per predisporre una strategia di sviluppo locale condivisa e coerente con i fabbisogni reali dell’area, il GAL Capo di Leuca, con una dotazione finanziaria di 5,5 milioni di euro, ha visto ammessa da parte della Regione Puglia la propria Strategia di Sviluppo Locale 2023 – 2027, cofinanziata dal Programma LEADER dell’Unione Europea.

Una strategia che punterà sull’incentivazione alle attività di rete, sia settoriale che territoriale, alle start up aziendali, al sostegno alle attività produttive, di trasformazione e di servizi per le imprese, agricole e non, che operano nei 22 paesi dell’area: Alessano, Alliste, Casarano, Castrignano del Capo, Corsano, Gagliano del Capo, Matino, Melissano, Miggiano, Montesano Salentino, Morciano di Leuca, Patù, Presicce – Acquarica, Racale, Ruffano, Salve, Specchia, Taurisano, Taviano, Tiggiano, Tricase e Ugento

Il primo gennaio dello scorso anno è entrata in vigore la nuova PAC – Politica Agricola Comune, che ci accompagnerà fino al 2027.

Il documento che racchiude tutte le norme che regoleranno le attività degli agricoltori italiani e la distribuzione dei fondi è denominato PSP, Piano Strategico PAC. Un documento di ben 3.654 pagine frutto di un lungo confronto tra regioni, Stato italiano e Unione Europea.

La Politica Agricola Comune (PAC) rappresenta l’insieme delle regole che l’Unione Europea, fin dalla sua nascita, ha inteso darsi riconoscendo la centralità del comparto agricolo per uno sviluppo equo e stabile dei Paesi membri. Essa, ai sensi dell’articolo 39 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea, persegue i seguenti obiettivi: incrementare la produttività dell’agricoltura; assicurare un tenore di vita equo alla popolazione agricola; stabilizzare i mercati; garantire la sicurezza degli approvvigionamenti; assicurare prezzi ragionevoli ai consumatori.

Con l’entrata in vigore della PAC 2023-2027 cambia radicalmente il sistema dei pagamenti, sia quelli diretti che quelli dello sviluppo rurale. Le risorse della nuova PAC previste da UE e Italia (36,6 miliardi di euro), rimaste invariate rispetto alla scorsa programmazione e si dividono tra: Primo Pilastro, i pagamenti diretti, con 18,14 miliardi (il 49,5% del budget) – Sviluppo rurale, con 16,40 miliardi (44,8% del budget) – Sostegno settoriale, con 2 miliardi (5,7% del budget).

I pagamenti diretti (come il sostegno settoriale) sono regolati da norme uguali su tutto il territorio nazionale e si suddividono in cinque tipologie di pagamento.

Mentre lo sviluppo rurale è deciso da ogni regione, le quali stabiliscono quali impegni adottare e il budget da allocare per ogni attività.

 

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Alliste

Dal lunedì 12 e per alcuni giorni mancherà l’acqua in cinque Comuni del Salento

A causa di alcuni lavori l’AqP avvisa che mancherà temporaneamente la normale erogazione idrica in alcuni Comuni del Salento…

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A causa di alcuni lavori mancherà temporaneamente la normale erogazione idrica nella frazione Cocumola di Minervino, il 12 febbraio 2024 in via Savona, via Cavour, via Giulio Cesare e il 13 febbraio 2024 in via Benedetto Croce e via Monti.

La sospensione avrà la durata di 8 ore, a partire dalle ore 08, e durerà alle ore 16.

Anche a Taviano, Racale ed Alliste si sospenderà temporaneamente l’erogazione idrica il 13 febbraio 2024 nelle seguenti zone:

  • marina di Mancaversa, Comune di Taviano;
  • marina di Torre Suda, Comune di Racale;
  • marine di Capilungo, Torre Sinfonò e Posto Rosso, Comune di Alliste.

La sospensione avrà la durata di 10 ore, a partire dalle ore 07, con ripristino alle ore 17.

Inoltre, per gli stessi motivi sarà necessario sospendere l’erogazione idrica 14 febbraio 2024, in via Reggio Emilia, via Ragusa e via Santa Maria della frazione Collemeto del Comune di Galatina.

La sospensione avrà la durata di 8 ore, a partire dalle ore 08, fino alle ore 16.

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Alliste

Abbagliato dal sole perde controllo auto e si cappotta

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Incidente stradale questa mattina nel territorio di Alliste, dove una utilitaria si è cappottata in via Felline.

L’auto, una Volkswagen, ha terminato la sua corsa adagiata sul tettuccio. Alla guida del mezzo, un uomo che, soccorso sul posto, avrebbe dichiarato di essere stato abbagliato dal sole e, di conseguenza, di aver perso il controllo della vettura, ribaltandosi.

Fortunatamente le sue condizioni non sono gravi. La vettura a bordo della quale si è reso protagonista dell’incidente è un’auto a noleggio.

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