Attualità
Tenta di rubare una melanzana, assolto dopo nove anni
Si è concluso con un’assoluzione, il processo a carico di un carmignanese che nell’ottobre del 2009 si era introdotto in un campo portando via una melanzana. Sulla vicenda si è pronunciata la Cassazione che ha ribaltato la sentenza di condanna emessa dalla Corte d’Appello di Lecce
Si era introdotto in un campo coltivato a melanzane, parcheggiando l’auto sul ciglio della strada. Era subito scattato il fermo per un uomo di Carmiano che all’epoca dei fatti aveva una 40ina d’anni. All’arrivo dei militari, allertati dal proprietario del fondo, l’uomo aveva però raccolto una sola melanzana dal valore commerciale di appena 20 centesimi.
Il fatto, accaduto dell’ottobre del 2009, poteva sembrare così concluso: con la restituzione dell’ortaggio e la fine della vicenda. Il proprietario del terreno ha invece trascinato il ladro in tribunale per quasi 10 anni, ritenendo che l’uomo dovesse essere punito in quanto la sua intenzione era quella di sottrarre dal campo decine di chili di ortaggi, e non una sola melanzana, poiché nella sua auto erano stati rivenuti dei contenitori appositi.
A pronunciarsi sull’accaduto tre giudici diversi, compresa la Cassazione che dopo nove anni ha assolto l’uomo per particolare tenuità del fatto.
L’organo giudicante ha ribaltato, infatti, la sentenza della Corte d’Appello di Lecce, che aveva condannato l’uomo a 5 mesi di reclusione, a causa di alcuni precedenti del carmignanese dello stesso tipo.
I Giudici di Roma, hanno invece tenuto conto dello stato di necessità in cui versava l’uomo, il quale oltretutto, per potersi difendere in questi anni ha dovuto ricorrere al gratuito patrocinio, istituito messo a disposizione per coloro che si trovano in condizioni economiche precarie e non sono in grado di sostenere le spese derivanti da un processo, meccanismo che è costato allo Stato, in questo caso, migliaia di euro, visto il numero di anni per il quale si è protratta la vicenda giudiziaria
Attualità
Il sindaco di Maglie revoca la nomina di assessore ad Antonio Fitto
Rottura storica con l’ex primo cittadino magliese con cui Toma ha avuto un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni
Il sindaco di Maglio Ernesto Toma comunica di aver disposto, con proprio decreto, la revoca della nomina di assessore ad Antonio Fitto, ponendo fine a un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni.
La spiegazione nelle parole del primo cittadino: “Antonio Fitto ha guidato la città come Sindaco per dieci anni con questa maggioranza e, successivamente, ha ricoperto il ruolo di Assessore nelle Giunte da me presiedute. In questo lungo arco temporale ha partecipato in modo diretto e continuativo a tutte le principali scelte politiche, amministrative e finanziarie del Comune, assumendosene pienamente la responsabilità.
Appare pertanto doveroso ristabilire la verità dei fatti di fronte ai cittadini: le recenti dichiarazioni con cui Antonio Fitto invoca oggi un “rilancio dell’attività amministrativa” risultano politicamente contraddittorie e poco credibili, poiché rivolte contro un’azione di governo che egli stesso ha contribuito a costruire, sostenere e approvare per due decenni. Non più tardi di pochi giorni fa, lo stesso Assessore ha votato in Giunta il Bilancio comunale, condividendone senza riserve contenuti, scelte e indirizzi strategici.
La scelta di candidarsi, senza nemmeno discuterlo con la propria maggioranza, alla carica di Sindaco di Maglie, con un progetto politico alternativo e dichiaratamente in contrapposizione all’attuale Amministrazione rappresenta una legittima ambizione personale, ma segna una rottura politica netta e non più compatibile con il ruolo di Assessore. Non è possibile, soprattutto in una fase pre-elettorale, amministrare una città e al contempo condurre una campagna politica contro l’Amministrazione di cui si fa parte. La revoca del decreto di nomina è quindi un atto di chiarezza politica, di rispetto istituzionale e di correttezza nei confronti dei cittadini, chiamati a scegliere tra progetti alternativi senza ambiguità, doppiezze o operazioni di scarico di responsabilità.
L’Amministrazione comunale continuerà il proprio lavoro fino alla conclusione naturale del mandato con coerenza, serietà e senso delle istituzioni, rivendicando con orgoglio il percorso compiuto e rimettendo, come è giusto che sia, il giudizio finale agli elettori”.
Attualità
Scuola Smart al Comprensivo “Pascoli” di Tricase: “Più dinamici e inclusivi”
Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale.
Attualità
Dal Salento spicca il volo “Il sogno di Flip”
Un albo illustrato per parlare ai bambini di inclusività e fiducia in sé, toccando il tema del bullismo
“Il sogno di Flip” è l’albo illustrato, con testi e disegni di Alessia Urso, illustratrice e grafica di Marittima, pubblicato da Curcio Editore.
Ambientata al Polo Nord, la storia racconta di Flip, un piccolo elfo con una disabilità che sogna di lavorare nella fabbrica di Babbo Natale.
Dopo un episodio di bullismo, grazie alla creatività e all’incontro con un’amica speciale, Flip trova la forza di non arrendersi e costruisce un braccio artificiale che diventa simbolo di riscatto e fiducia in sé. Un racconto dolce e luminoso che parla ai bambini di coraggio, amicizia e inclusione. Disponibile su Amazon
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