Corsano
Corsano: assolto autista scuolabus accusato di violenza sessuale
La Corte d’appello di Lecce: «Il fatto non sussiste». L’avv. difensore Fabrizio Licchetta: «Cosimo Palumbo condannato dalla pubblica opinione quando ancora era indagato per aver ricevuto una denuncia penale, questo sigillo popolare venne confermato dal Giudice di primo grado. La pubblica opinione non sa o finge di non sapere che vi sono tre gradi di giudizio prima di poter ritenere definitiva una condanna o accertata la verità intorno ad una condotta laddove la stessa si sia davvero verificata»

Cosimo Palumbo di Corsano, conducente del pulmino dei bambini della scuola materna di Corsano, condannato in primo grado per violenza sessuale è stato assolto dalla Corte d’appello di Lecce, sezione unica penale perché il fatto non sussiste.
I fatti risalgono al 2016: un lungo calvario per l’autista, fino alla liberazione con l’assoluzione arrivata lo scorso 17 novembre.
Sulla vicenda dopo l’assoluzione è voluto intervenire il legale difensore di Palumbo, l’avv. Fabrizio Licchetta che ha voluto togliersi qualche sassolino dalle scarpe.
«Le notizie volano», esordisce l’avv. Fabrizio Licchetta, «l’informazione oggigiorno è legata all’immediatezza della fruizione da parte degli utenti; spesso le notizie diventano virali perché si diffondono ad una velocità impressionante poiché vengono condivise dalla platea dei lettori. Così la condanna di un dipendente pubblico a due anni per violenza sessuale nell’ambito della prestazione di un servizio pubblico in un piccolo centro del Salento appare l’occasione propizia perché possa estendersi in ogni dove. Trincerarsi dietro le iniziali del condannato e prima ancora indagato non serve a nulla, dato l’evidente sillogismo: conducente di pulmino, dipendente comunale, ecc.».
Per l’avv. Licchetta «le iniziali servono solo ad avere la conferma che sia proprio lui il soggetto da isolare, da bandire, la persona che al di là di ogni principio di innocenza, deve essere per forza indicato come l’autore della violenza sessuale».
«Condannato dalla pubblica opinione quando ancora era indagato», insiste, «per aver ricevuto una denuncia penale, questo sigillo popolare venne confermato dal Giudice di primo grado, ovvero dal Tribunale penale di Lecce che con una sentenza esemplare che oltre alla condanna a due anni, lo dichiarava interdetto in perpetuo dagli uffici attinenti alla tutela, alla curatela ed alla amministrazione di sostegno, nonché interdetto dai pubblici uffici per la durata della pena principale inflitta, disponendone la sospensione dal mestiere di conducente di pullman o autobus per la durata di un anno».
«Quanto rumore ha fatto questa notizia!», aggiunge l’avvocato corsanese, «l’esposizione al pubblico ludibrio, in realtà, appare una doppia condanna poiché da un lato il soggetto è gravato da una condanna davvero pesante e dall’altro questa sua costrizione psicologica è ulteriormente appesantita dal discredito sociale dal quale viene ammantato per effetto della pubblicità della condanna».
«La pubblica opinione», tira le somme l’avv. Licchetta, «non sa o finge di non sapere che vi sono tre gradi di giudizio prima di poter ritenere definitiva una condanna o accertata la verità intorno ad una condotta laddove la stessa si sia davvero verificata. L’importante è che la notizia sia fragorosa e che il colpevole possa essere individuato e distrutto socialmente. Le assoluzioni nel grado di appello, quella piena perché il fatto non sussiste, vengono spesso ignorate o alle stesse vengono riservate poche righe marginali. Le assoluzioni non fanno rumore? Probabilmente no. Questa volta», conclude, vorremmo sperare che i mass media possano riparare “al danno” provocato dalla diffusione delle notizie (benedetta sia l’informazione) facendo lo stesso rumore».
Attualità
Droni Hi Tech contro i piromani del Parco
Al via il monitoraggio del territorio con la protezione civile. Droni di ultima generazione sorvegliano il Parco Otranto-Leuca-Tricase per fermare gli incendiari. Il presidente del Parco Michele Tenore: «Telecamere sofisticate, possono seguire veicoli sospetti e identificarli»

Il Parco Naturale Regionale Otranto-Leuca-Tricase, con i suoi oltre 52 chilometri di costa e paesaggi unici tra mare e terra, diventa il teatro di un’operazione innovativa per la tutela ambientale: due droni ad alta tecnologia sorvolano l’area per rafforzare il monitoraggio e la sicurezza durante i mesi più critici dell’anno.
Il nuovo sistema di sorveglianza aerea ha uno scopo preciso: anticipare l’insorgenza di incendi e garantire un controllo efficace del territorio, riducendo al minimo i tempi di intervento e rendendo più difficile l’azione indisturbata di chi mette a rischio la natura, anche solo per negligenza
I droni, dotati di telecamere sofisticate, possono seguire veicoli sospetti e identificarli, contribuendo a una sorveglianza capillare e continua.
«Vogliamo proteggere il nostro paesaggio e agire in modo tempestivo», spiega Michele Tenore, presidente del Parco, «non è solo una questione di repressione: tale attività ha un forte valore dissuasivo. Sapere che il territorio è osservato dall’alto può far desistere chi pensa di poter accendere un fuoco impunemente».
Oltre alla componente tecnologica, il progetto si avvale della collaborazione delle associazioni di volontariato di Corsano e Marittima, e le forze dell’ordine.
Un lavoro congiunto che rafforza la presenza sul territorio e integra prevenzione, sorveglianza e intervento operativo. «Le sanzioni per chi accende fuochi sono pesanti e necessarie», sottolinea ancora Tenore, «ma il vero nodo resta culturale. Molti non comprendono che anche un fuoco acceso in buona fede, magari solo per bruciare residui di potatura, può diventare una minaccia gravissima. In estate basta una scintilla, con il vento e la vegetazione secca, per innescare un incendio che sfugge subito al controllo e mette in pericolo persone, ambienti naturali e interi ecosistemi».
L’uso dei droni, quindi, sottolinea il presidente, ha anche una funzione educativa: «Vogliamo trasmettere il messaggio che il nostro patrimonio naturale non è lasciato solo, che lo stiamo difendendo con ogni mezzo possibile. Serve responsabilità da parte di tutti».
In un contesto segnato da temperature sempre più estreme e siccità prolungate, tale iniziativa potrebbe (finalmente) rendere il Parco Otranto-Leuca-Tricase un esempio concreto di tutela ambientale moderna dove, com’è doveroso sia, la protezione della natura si affianca all’innovazione e alla consapevolezza collettiva.
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Appuntamenti
Integrazione oltre la campanella
Domani (17,30) nella Sala del Pellegrino di Leuca un convegno sulla scuola inclusiva promosso dall’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo

Presso la Sala del Pellegrino della Basilica di Santa Maria di Leuca, si terrà il convegno dal titolo “Integrazione oltre la campanella”, promosso dall’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo, con il patrocinio della Regione Puglia, dell’Ordine degli Assistenti Sociali – Consiglio Regionale della Puglia, e la collaborazione delle cooperative sociali Egle e Amici di Nico.
Start dei lavori alle 17,30 di domani (venerdì 4 luglio).
L’iniziativa offrirà un momento di riflessione e confronto sulle buone pratiche e sulle prospettive future dei servizi di integrazione scolastica ed extrascolastica a favore dei minori con bisogni educativi speciali.
Aprirà i lavori Emiliano Cazzato, Responsabile UdP – ATS di Gagliano del Capo.
Seguiranno i saluti istituzionali di: don Stefano Ancora, Vicario per la Pastorale, Diocesi Ugento-S. M. di Leuca; Ruggiero Mennea, consigliere delegato al Welfare della Regione Puglia; Francesco Petracca, sindaco di Castrignano del Capo; Gianfranco Melcarne, Presidente ATS di Gagliano del Capo e sindaco di Gagliano.
Durante il convegno verrà proiettato il video “Le nostre attività laboratoriali”, contenente le testimonianze di familiari e educatori coinvolti nei percorsi di inclusione dei bambini beneficiari del servizio.
Sono in programma gli interventi di: Stefano Rossi, direttore generale Asl LE; Maria Nacci, direttore sanitario Asl LE; Diego De Matteis, Neuropsichiatra infantile, Responsabile UOC di Neuropsichiatria Infantile; – Massimiliano Fiorentino, presidente CROAS Puglia; Simone Fernando, dirigente scolastico IC Tiggiano/Corsano; – Letizia Scordari, Cooperativa sociale “Egle”; Maria Antonietta Bove, degli “Amici di Nico”
Le conclusioni saranno affidate a Valentina Romano, Direttrice del Dipartimento Welfare della Regione Puglia.
Modererà i lavori Donatella Franza, assistente sociale ATS Gagliano del Capo e Referente del Servizio Integrazione Scolastica.
Durante l’evento è previsto intrattenimento per i bambini.
Il convegno è in fase di accreditamento presso il CROAS Puglia per il riconoscimento dei crediti formativi agli Assistenti Sociali.
Per iscrizioni e informazioni: serviziamministrativi@comune.gaglianodelcapo.le.it
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Attualità
«Crisi di coerenza» per il Partito Democratico di Corsano
La denuncia dell’ex Segretario Pierluigi Ciardo che chiede l’intervento dei vertici provinciali, regionali e nazionali contro quei tesserati PD che «hanno appoggiato sindaci di Fratelli d’Italia a Corsano per mero tornaconto personale»

Una dura accusa di “paralisi decisionale” e “mancanza di coraggio” scuote il Partito Democratico di Corsano.
Pierluigi Ciardo (foto in alto), ex segretario locale, attuale tesserato e candidato sindaco all’ultima tornata elettorale, ha inviato una lettera ai massimi dirigenti del partito (la Segretaria Nazionale Elly Schlein, il Segretario Regionale Domenico De Santis e il Segretario Provinciale Luciano Marrocco) denunciando «una grave crisi di coerenza politica».
Al centro delle critiche di Ciardo, la «tolleranza verso tesserati PD» che avrebbero «appoggiato sindaci di Fratelli d’Italia a Corsano», atteggiamento che sarebbe stato dettato da «mero tornaconto personale» e che «svilisce il senso stesso di appartenenza al Partito».
L’ex segretario sottolinea l’impossibilità di conciliare la tessera del PD con il sostegno a forze politicamente opposte.
La missiva evidenzia inoltre come la dirigenza locale e i livelli superiori si mostrerebbero «imbarazzati» e riluttanti a convocare un congresso locale, «richiesto a gran voce da numerosi simpatizzanti per ridare slancio e identità al partito».
Ciardo chiede con forza un intervento «urgente e determinato» dei vertici, invocando «una chiara riaffermazione dell’identità del PD» e «tolleranza zero» verso chi strumentalizzerebbe l’appartenenza al partito per interessi privati.
L’obiettivo è «sbloccare la democrazia interna» e «riposizionare il PD di Corsano come baluardo di coerenza e integrità».
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