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Cronaca

Riconsegnata a Ruffano la “Fuga dall’Egitto”

Torna al suo posto il meraviglioso dipinto trafugato nel 1992 nella chiesa del Buon Consiglio

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Ieri, 5 gennaio, Ruffano ha riaccolto il dipinto Fuga dall’Egitto, dall’autore ignoto.


L’opera era stata trafugata il 5 maggio 1992 nella chiesa del Buon Consiglio. Proprio qui, ieri mattina, alla presenza del Sindaco di Ruffano, Antonio Rocco Cavallo, del Parroco don Nicola Santoro, del Comandante della Compagnia Carabinieri di Casarano, Capitano Massimiliano Cosentini, del Comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Napoli, Maggiore Giampaolo Brasili e del Comandante Interinale della Stazione di Ruffano, Maresciallo Maggiore Daniele Luigi Tricarico, si è svolta la cerimonia di riconsegna del dipinto.


L’attività che ha portato al ritrovamento dell’opera, coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli, è scaturita da un controllo amministrativo effettuato presso un esercizio di antiquariato partenopeo, all’esito del quale venivano individuate delle opere che per la loro natura e iconografia potevano corrispondere a quelle trafugate da istituti di culto.


Di fondamentale importanza per l’individuazione del prezioso bene è risultata la comparazione dell’immagine, con quelle contenute nella Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti, gestita dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, che ne ha confermato la provenienza illecita.

La restituzione avvalora l’importanza dell’opera di sensibilizzazione che le articolazioni di questo Comando quotidianamente compiono con i responsabili degli Uffici Diocesani, anche attraverso la divulgazione, ai Parroci, della pubblicazione “Linee Guida per la Tutela dei Beni Culturali Ecclesiastici”, realizzata da questo Comando nel 2014 unitamente alla Conferenza Episcopale Italiana che, oltre a contenere consigli pratici per la difesa dei beni chiesastici da eventi predatori, diffonde e valorizza le iniziative di catalogazione e censimento dei beni delle Diocesi che, con grande impegno, stanno conducendo in ordine al proprio patrimonio culturale.



Cronaca

Il dolce ricordo di Teresa, uccisa in “una vicenda che non trova giustificazioni”

Longo e Congedo: “Teresa Sommario ha dedicato quasi vent’anni della sua vita professionale a CNH Industrial, operando nell’Ufficio Acquisti, un settore nevralgico e strategico per l’azienda”…

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È con sgomento e un dolore profondo che Fim Cisl Lecce e Cisl Lecce apprendono la notizia della tragica scomparsa di Teresa Sommario, stimata dipendente di CNH Industrial di Lecce, vittima di un evento di inaudita violenza che ha scosso l’intera comunità salentina.
Ci stringiamo con affetto indissolubile al ricordo di Teresa, una donna che abbiamo avuto il privilegio di conoscere e apprezzare in tanti anni di proficua collaborazione.
Teresa Sommario ha dedicato quasi vent’anni della sua vita professionale a CNH Industrial, operando nell’Ufficio Acquisti, un settore nevralgico e strategico per l’azienda.
La sua figura era sinonimo di riservatezza, disponibilità e ineccepibile professionalità. Conoscitrice di diverse lingue, gestiva con competenza e dedizione le relazioni con numerosi fornitori, contribuendo in modo significativo al buon funzionamento dell’ufficio.
La ricordiamo profondamente legata alla sua famiglia“, dichiarano Maurizio Longo, segretario Fim Cisl Puglia, e Donato Congedo, segretario Ust Cisl Lecce.
I suoi colleghi sono la testimonianza perfetta dell’umanità e della dolcezza di Teresa, che aveva l’abitudine di abbracciare tutti prima dell’inizio della giornata lavorativa. Un gesto semplice, ma potente, che serviva a stemperare l’ansia di una giornata ricca di impegni e sfide. Quante volte Teresa mostrava con orgoglio le foto dei suoi ragazzi dal cellulare, fiera dei traguardi che raggiungevano. Quante cene fuori dall’orario di lavoro, quanti incontri, a cui spesso portava i suoi figli quando erano più piccoli“.
Siamo attoniti e increduli di fronte a una vicenda che non trova giustificazioni razionali, un dramma difficile anche solo da immaginare, figurarsi vivere.
In queste ore sospese e amare, il nostro pensiero va ai familiari di Teresa, a cui esprimiamo le più sentite condoglianze e la nostra vicinanza. Il suo ricordo rimarrà indelebile nei cuori di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di incrociare il suo cammino, sia sul posto di lavoro che nella vita privata.
Teresa lascia un vuoto incolmabile, ma il suo esempio di donna, madre e lavoratrice instancabile continuerà a ispirarci. Fim Cisl Lecce e Cisl Lecce si impegnano a non dimenticare il sorriso e la generosità di Teresa Sommario.
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Cronaca

Chiusi per lavori gli uffici postali di Salve e Sannicola

Le sedi, rispettivamente, di Piazza Dante e di Piazza della Repubblica, verranno chiuse e Poste Italiane garantirà la continuità durante i lavori (non si specifica quanto dureranno)…

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Da oggi l’ufficio postale di Salve, e dal 20 giugno l’ufficio postale di Sannicola, saranno interessati da interventi di ammodernamento per migliorare la qualità dei servizi e dell’accoglienza.

Le sedi, rispettivamente, di Piazza Dante e di Piazza della Repubblica, verranno chiuse e Poste Italiane garantirà la continuità durante i lavori (non si specifica quanto dureranno),  e i servizi ai cittadini di Salve preso la sede di Morciano di Leuca (Via G. Verdi) comune limitrofo, e nel contempo verrà potenziato l’ufficio di Ruggiano (Via G. Mazzini) che estende l’orario di apertura dal lunedì al venerdì dalle 8.20 alle 12.45, sabato fino alle 12.45. 

La continuità di tutti i servizi ai cittadini di Sannicola, invece, sarà garantita invece preso l’ufficio di Chiesanuova (Via Gallipoli).

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Cronaca

“Ho ucciso io mia madre, mi aveva rimproverato”

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In un tragico epilogo avvenuto nella tarda mattinata, il 21enne Filippo Manni ha confessato l’omicidio della madre, la 52enne Teresa Sommario, all’interno della loro abitazione a Racale.

Il ragazzo, studente di Economia a Roma, si è presentato davanti al magistrato e al suo difensore, dichiarando: “Mi aveva rimproverato per essere rientrato senza salutare. A un certo punto mi si è spento tutto. Sono salito al piano di sopra, ho preso l’accetta e l’ho uccisa”.

La tragedia familiare risale a ieri, quando una vivace lite in casa è degenerata in un brutale gesto omicida con un’accetta – probabilmente appartenente al giovane – scatenato da un rimprovero banale, secondo quanto emerso dagli interrogatori.

La dinamica

Filippo Manni, arrivato in Salento da circa tre settimane per le vacanze, viveva con la madre dopo la separazione dei genitori. Il ragazzo è stato fermato dai carabinieri del luogo dopo il delitto, a seguito della segnalazione di un passante e del ritrovamento del cadavere da parte dell’altro figlio della vittima.

Le parole del giovane

Durante l’interrogatorio, Manni ha raccontato di aver minacciato in precedenza la madre: “Altre volte per scherzo l’ho pensato dicendoglielo e alla fine l’ho fatto”.

Indagini e contesto

Il giovane è stato immediatamente sottoposto a fermo e trasferito in carcere con massima sorveglianza. È stata disposta per venerdì 20 giugno l’autopsia sul corpo della madre, eseguita dal medico legale Alberto Tortorella.

Figlio maggiore di tre fratelli – due gemelli nati nel 2007, uno dei quali era in casa al momento dell’omicidio – Filippo è conosciuto come un ragazzo con la passione per la musica e la chitarra. Di recente aveva anche manifestato l’intenzione di abbandonare l’università per iscriversi al conservatorio.

Il padre, Daniele Manni, ex marito della vittima, è attualmente assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Racale.

Comunità sotto choc

La cittadina di Racale – circa 10.000 abitanti, a sud di Lecce – è rimasta attonita di fronte alla gravità dell’accaduto. Il sindaco Antonio Salsetti ha parlato di «tragedia senza spiegazione», sottolineando che la famiglia sembrava «tranquilla, senza segnali di allarme».

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