Appuntamenti
Uccio Aloisi dieci anni dopo
Oggi ricorre il decimo anniversario della scomparsa di Uccio Aloisi e Cutrofiano ricorda il compianto artista con una serie di iniziative
Questa mattina il presidente dell’associazione culturale Sud Ethnic, Antonio Melegari, il sindaco di Cutrofiano Luigi Melissano, alla presenza di alcuni membri dello staff de Li Ucci Festival e dei familiari di Uccio Aloisi, hanno reso un omaggio floreale ad Uccio presso il cimitero comunale.
Questa sera, dalle 17,30 alle 19,30, si terrà l’installazione simbolica dedicata al cantore salentino con filodiffusione sonora in Piazza Municipio (Pannello dell’estemporanea di pittura de Li Ucci festival). Dalle 20, da balconi e terrazze di Cutrofiano la filodiffusione di due brani di Uccio grazie ai diversi cittadini coinvolti.
Il ricordo di Uccio da queste colonne è affidato ad Antonio Melegari, presidente dell’associazione culturale Sud Ethnic e e direttore artistico de Li Ucci Festival.
«Dal 21 ottobre 2010 sono passati già 10 anni, sono 3.650 giorni che Uccio Aloisi fisicamente non è più tra noi. Uccio ci ha lasciati all’età di 82 anni, e a parte gli ultimi periodi con un po di acciacchi ha sempre vissuto tra casa, piazza, campagna e palchi.
Tra i più apprezzati cantori della tradizione popolare salentina conosciuto in Italia e all’estero, Uccio Aloisi era l’ospite più importante della Notte della Taranta così come diceva il compianto direttore artistico del festival Sergio Torsello.
Fin da ragazzo ha cominciato a lavorare nei campi e successivamente ha svolto mille mestieri tutti legati alle attività della campagna.
Queste esperienze lo hanno fortemente segnato conferendogli in maniera naturale lo stile di canto che gli era proprio, oltre che una particolare visione del mondo.
Il personaggio di Uccio Aloisi apre verso spaccati straordinari sulla musica di tradizione salentina. La sua voce e la sua personalità ci proiettano dentro un mondo altro” vivo e reale. Una voce che ci racconta di un contesto sociale e naturale legato alla campagna e al suo duro lavoro.
Riporta impressioni e ricordi che fanno parte di lui, del suo modo di sentire e di essere. Uccio possiede una voce fresca e dura, tagliente, urlata, gridata, scagliata con rabbia in faccia a chi ascolta, o in faccia agli alberi e al cielo.
La conoscenza di Aloisi risale agli anni ’70 quando insieme al grande Bandello (anche lui di Cutrofiano) rappresentavano la “voce” di un’intera comunità.
Bandello mite e pacato, con una voce tenorile brillantissima che detta i tempi e le regole del canto di tradizione introitato sin da bambino, proponendosi come punto di riferimento per il canto della tradizione.
Aloisi straripante e spontaneo nell’eseguire i canti insieme a Bandello lo riempie di melismi controcanti e lo apre a emozioni senza orizzonte.
Aloisi, occhi penetranti e grandi mani adatte non solo a cavare l’argilla, ma anche fattrici di suoni ritmati e scanditi sul suo tamburello.
I due compiono un lunghissimo tragitto insieme come “alberi di canto e di cultura” nell’immaginario collettivo della musica di tradizione salentina. Parlare e dire di uno significa dire e dissertare anche dell’altro.
Complementari e geniali. Aloisi dopo la morte di Bandello (giugno 1998) si propone come la vera e propria “icona spettacolare” di riferimento della musica di tradizione.
Dal 1998 Uccio Aloisi rimase senza gruppo, perchè con la morte di U.Bandello il gruppo storico “Gli Ucci” concluse il suo percorso ed egli veniva accompagnato da vari musicisti che si “prestavano” per non lasciarlo da solo, e già dai primi mesi del 1999 Uccio veniva accompagnato da alcuni ragazzi di Cutrofiano (Andrea Stefanizzi, Andrea Chittano, Antonio Melegari, Marco Puccia, Stefano Calò) e poi dopo qualche anno nacque Uccio Aloisi Gruppu (con Domenico Riso, Antonio Calsolaro, Rocco Biasco, Gianluca Corvaglia).
In seguito alla voce “eclettica” di Domenico Riso viene affiancata la voce “calda e morbida” di Gino Nuzzo i quali hanno accompagnato fino alla fine Uccio Aloisi.
Oggi Uccio viene ricordato da quasi tutti i gruppi di musica popolare quando eseguono “Vorrei Volare, Lu Trainieri, Stornelli, Pizzica di Cutrofiano”, anche il Festival La Notte della Taranta nel 2011 dedicò l’intera edizione e il concertone di Melpignano ad Uccio Aloisi e proprio nel 2011 che nasce a Cutrofiano Li Ucci Festival ad un anno esatto dalla scomparsa di Uccio.
Oggi dopo 10 anni Li Ucci Festival continua il suo percorso, e l’intero staff organizzativo aveva pensato già da tempo a un “Evento Speciale post Li Ucci Festival” ma, a causa dell’emergenza Covid-19 o non si faceva nulla o si trovava il modo “sobrio” per ricordarlo, Uccio sicuramente oggi avrebbe voluto una festa in campagna sua come spesso è successo, ma purtroppo questo non può essere fatto e lo ricordiamo con dei “gesti-simbolo“».
Appuntamenti
Paolo Di Stefano, storica penna del Corriere della Sera, a Tricase
𝐃𝐨𝐦𝐞𝐧𝐢𝐜𝐚 𝟐𝟔 𝐨𝐭𝐭𝐨𝐛𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐂𝐢𝐭𝐭𝐚̀ 𝐝𝐢 𝐓𝐫𝐢𝐜𝐚𝐬𝐞 𝐨𝐬𝐩𝐢𝐭𝐞𝐫𝐚̀ 𝐏𝐚𝐨𝐥𝐨 𝐃𝐢 𝐒𝐭𝐞𝐟𝐚𝐧𝐨 presso le Scuderie di Palazzo Gallone, alle ore 19 e con ingresso libero.
Paolo Di Stefano è una voce autorevole nel panorama culturale italiano: 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐥𝐢𝐬𝐭𝐚, 𝐬𝐜𝐫𝐢𝐭𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐞 𝐢𝐧𝐯𝐢𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐂𝐨𝐫𝐫𝐢𝐞𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐒𝐞𝐫𝐚, ha al suo attivo una produzione letteraria fatta di romanzi, saggi e racconti, ed ha ricevuto riconoscimenti letterari per la sua capacità di fondere sensibilità narrativa e analisi culturale, su temi letterari, sociali e culturali.
Presenterà 𝑼𝒏𝒂 𝒈𝒊𝒐𝒓𝒏𝒂𝒕𝒂 𝒎𝒆𝒓𝒂𝒗𝒊𝒈𝒍𝒊𝒐𝒔𝒂, un lavoro che indaga la straordinarietà che può nascondersi nel quotidiano.
Con delicatezza e profondità, Di Stefano invita a 𝐠𝐮𝐚𝐫𝐝𝐚𝐫𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝐨𝐜𝐜𝐡𝐢 𝐚𝐭𝐭𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐥𝐞 𝐩𝐢𝐞𝐠𝐡𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨 che scorre, cogliendo come il racconto possa trasformare l’istante in memoria e rivelazione.
Questa iniziativa rientra negli appuntamenti della rassegna 𝑨𝒍𝒕𝒓𝒊𝒕𝒖𝒅𝒊𝒏𝒊, realizzata da 𝑷𝒂𝒓𝒊 𝑨𝑷𝑺 e promossa dal Comune di Tricase con 𝑻𝒓𝒊𝒄𝒂𝒔𝒆 𝑬𝒎𝒐𝒛𝒊𝒐𝒏𝒊 𝒂 𝑳𝒆𝒗𝒂𝒏𝒕𝒆.
Importante è la collaborazione con il 𝐋𝐢𝐜𝐞𝐨 “𝐆. 𝐒𝐭𝐚𝐦𝐩𝐚𝐜𝐜𝐡𝐢𝐚” di Tricase, che sostiene e arricchisce l’evento con il coinvolgimento della comunità scolastica.
Appuntamenti
Il Castello Maledetto
Torna l’horror al Castello di Nardò: misteri, intrighi e paura nei sotterranei dell’Acquaviva
Per il quarto anno consecutivo, il Castello Acquaviva di Nardò si trasforma nel palcoscenico di un’esperienza immersiva e adrenalinica che promette brividi e suggestioni.
Dal 31 ottobre al 2 novembre, torna in scena l’attesissimo spettacolo horror firmato dall’associazione Visit Apulia, un viaggio teatrale tra misteri, intrighi e paure nascoste, che condurrà il pubblico attraverso i sotterranei e le sale più antiche del maniero.
INQUIETANTI ATMOSFERE
Un percorso oscuro, sospeso tra leggenda e realtà, in cui ogni angolo del castello rivela un segreto, ogni personaggio custodisce un enigma, e ogni passo può diventare l’inizio di un incubo.
Luci soffuse, suoni inquietanti e atmosfere gotiche accompagneranno gli spettatori in un’esperienza multisensoriale, capace di far rivivere l’anima più misteriosa del Castello Acquaviva.
Lo spettacolo si sviluppa in più turni per consentire a tutti di partecipare a questa esperienza unica, dove il confine tra teatro e realtà si fa sempre più sottile.
I biglietti sono già disponibili online sul sito www.ecletticocastellonardo.it.
Dopo il successo delle passate edizioni, anche quest’anno l’appuntamento con l’horror al Castello promette di lasciare il segno: un evento imperdibile per chi ama le emozioni forti, le storie da brivido e l’atmosfera senza tempo del castello più affascinante del Salento.
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Appuntamenti
Domani notte le lancette torneranno indietro
Quest’anno arriva in anticipo di un giorno rispetto al 2024….
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Nella notte fra sabato 25 e domenica 26 ottobre, cambierà l’ora.
Quest’anno arriva in anticipo di un giorno rispetto al 2024.
Le lancette dovranno essere portate un’ora indietro, alle 3 del mattino di domenica 26 ottobre, guadagnando quindi un’ora di sonno in più.
L’ora solare resterà in vigore fino all’ultimo fine settimana di marzo 2026: nella notte tra il 28 e il 29 marzo si tornerà all’ora legale, e dovremo spostare le lancette un’ora avanti.
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